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eyedropper - nell'uso

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sansenri
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Messaggio da sansenri »

Felloship Pillar:

ecco invece un piccolo, secondo me comunque interessante, "intermezzo"... vi parlo di una eyedropper di pochissime pretese, tanto è vero che si tratta di una penna omaggio.
In realtà Fellowship in India è una marca nota sia di stilografiche che di ballpoint, di fascia bassa e grandi numeri.

La pennina di cui vi parlo è una Pillar (pilastro... dal nome quasi un top di gamma :) ).
Fellowship Pillar.jpg
Fellowship Pillar barrel.jpg

Cercando su internet sono riuscito a capire che si tratta di una penna che localmente viene venduta intorno alle 250-300 rupie, meno di 3 euro! E' in resina, ma quella particolare resina (di cui sono fatte anche alcune Kanwrite) che alcuni di voi sanno riconoscere... dall'odore! Se ne è già parlato, è un odore dolciastro e abbastanza nauseabondo, un odore chimico (chetonico), non elaboro oltre :sick: . La mia Pillar, ricevuta in omaggio diversi anni fa (5-6 minimo), lasciata sempre all'aria in un portapenne, ha perso l'odore pungente, ma non completamente.

A guardarla ricorda molto chiaramente una penna ben nota (ma ben più prestante), la Sheaffer no-nonsense.
Fellowship Pillar uncapped.jpg

Consiste, oltre che di un cappuccio a vite, un fusto e una sezione, di un alimentatore in ebanite e un pennino calzati a frizione.
(il retro dell'alimentatore che sporge dalla sezione, con l'imbocco del canale dell'inchiostro)
Fellowship Pillar feed 3.jpg

Il pennino, in acciaio dorato, reca la incisione Fellowship e un logo con due colombe, ed è dotato di tipping, quindi è ancora un pennino di discreta fattura. Dalla forma mi sentirei di dire che sia prodotto da Wality, India.
Fellowship Pillar nib.jpg

I Wality non sono brutti pennini, in genere funzionano bene, non sono rigidissimi, ma piuttosto corti. Anche i rebbi sono corti per cui attendersi morbidezza è difficile (ma non danno la sensazione tipica dei "chiodi"). Non di rado non sono ben rifiniti in punta, quindi un po' di micromesh 12000 è solitamente utile, con attenzione perché il tipping tende ad essere "morbido" e viene via rapidamente se si insiste...

L'alimentatore è identico a quelli delle Ranga, ha un canale interno con due "binari" laterali a fondo più marcati, dove scorre l'inchiostro per capillarità, mentre l'aria in ingresso scorre in superficie nel canale (in senso opposto all'inchiostro), mostra due tasche laterali a mezzaluna che dovrebbero servire a raccogliere inchiostro in eccesso, e sei alette per lato non molto profonde.
Fellowship Pillar feed 2.jpg
Fellowship Pillar feed.jpg
(sugli alimentatori è sempre molto interessante guardare il nostro Wiki https://www.fountainpen.it/Alimentatore/it)

Il diametro dell'alimentatore è 6mm pressappoco, anzi, calibro alla mano, direi che è senz'altro un quarto di inch, ossia 6,35 mm, come sulla maggior parte delle indiane che dichiarano size 6...
Fellowship Pillar feed diameter.jpg

Il fusto, esclusa la filettatura interna è lungo 8 cm, esternamente è largo 1,2 cm (l'interno, parte da 0,9 cm, ma va un po' a stringere verso il fondello), contiene oltre e 3,5 ml e si svita dalla sezione in 11 (!) giri.

La mia Pillar soffre di burping cronico... il volume interno è elevato, l'alimentatore non troppo prestante, ma soprattutto la tenuta alla sezione è un po' approssimativa (afferrando il pennino e tirando, sguscia fuori facilmente). Probabilmente mi ci vorrebbe un alimentatore appena più spesso, oppure un pennino più spesso.
Purtroppo la possibilità di montare altri pennini - un tipico size 6 tipo Jowo, che potrebbe calzare più a fondo - è limitata dallo spazio libero nel cappuccio, non oltre 2,2 cm. Ho provato un Jowo, ma il pennino tocca il fondo del cappuccio e il cappuccio non si chiude.

Fortunatamente dispongo invece di qualche pennino Wality di scorta, e avendone provato qualcuno ne ho trovato uno che calza molto più stretto.
new Wality nib.jpg
Dopo questo cambio, vado a provarla! :)
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Messaggio da sansenri »

Intanto, ecco un confronto per dimensioni della Fellowship Pillar con qualche penna nota, ovviamente è molto simile alla no-nonsense (appena più lunga)
Fellowship vs Sheaffer no-nonsense 2.jpg
Fellowship vs Sheaffer no-nonsense.jpg

e con una Pilot 743
Fellowship vs Pilot 743.jpg

e una Omas paragon.
Fellowship vs Omas Paragon.jpg

Data la lunghezza la si impugna senza problemi; è appena più sottile della Pilot e della Omas e di molte altre penne odierne, ed è molto leggera.

Dopo aver sostituito il pennino, l'ho caricata con 1,5 ml di Diamine Majestic nel fusto con una siringa.

Mentre il pennino marcato Fellowship era perfetto, questo nuovo con cui l'ho sostituito grattava alquanto. Ho verificato i rebbi, erano un filo disallineati, ma restava una certa ruvidezza che andava oltre il gradevole feedback, così una passata sul micromesh 12000 gliel'ho data... ora è molto meglio.

La sensazione sulla carta è molto bella, scrive quasi appena sfiorando il foglio.
(Spesso, quando faccio questa prova, disegno una forma geometrica - un quadrato, un rettangolo - poi coloro l'interno velocemente con l'inchiostro. A me piace quando il flusso è tale da riuscire a colorare velocemente l'area interna del disegno, senza lasciare segni del pennino - non so come altro spiegarlo :) ).

In scrittura la sensazione è molto piacevole, tratto discretamente fine e molto costante, non si direbbe una penna da 3 euro.
Fellowship writing test.jpg

La sto tenendo in mano da un po', per ora accenni di burping non se ne vedono, anche le alette dell'alimentatore sono libere.
Sono contento che il cambio pennino sembra aver risolto i problemi di burping che aveva prima (probabili perdite alla tenuta). La terrò in uso per un po'.
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Messaggio da sansenri »

Ho parlato troppo presto...
Ho ripreso in mano la Fellowship oggi, fa un po' più freddino (21 gradi) e dopo 5-6 minuti in mano, un tentativo di burping si presenta.
Non è un gocciolone, però l'inchiostro si è gonfiato sotto il pennino e ad un certo punto nello scrivere il tratto si ingrossa e il rischio goccia è imminente. Ho messo la penna in posizione verticale, svitato la sezione, riavvitata, e la goccia non si forma più.
Capisco che non sia molto comodo... (ma questa pennetta era così, per divertimento :) ) .
Passiamo oltre.
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Messaggio da Esme »

Tutta questa casistica che stai raccogliendo è interessante.
Tu passi oltre e noi attendiamo la prossima penna testata.

Domanda un tanto al chilo: ma le Sheaffer NNS si potranno trasformare in eyedropper?
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Messaggio da sansenri »

grazie Esme, per un attimo ho temuto di parlar da solo :) .

Sì, certo, penso di sì che si possa usare una NN in eyedropper.
Come al solito, si tratta di capire se il gioco valga la candela, la NN è già una bella penna di suo, semplice ed efficace. "Eyedropperarla" ha senso solo se ti interessa o avere molto più inchiostro nel serbatoio (e quindi però provare se non"burpa"), oppure cambiarne il flusso (in eyedropper potrebbe aumentare e diventare più pronto). Provare è comunque lecito, tanto per capire.
Ho due NN ed entrambe scrivono molto bene, con flusso regolare e pronto. Credo che l'alimentatore sia fatto molto bene.

(PS ho letto su FPN di qualcuno che l'ha fatto. La prima raccomandazione è usare il grasso di silicone sulla filettatura fusto/sezione per evitare trafilamenti, per il resto pare funzioni molto bene senza burping, l'alimentatore della NN pare sia portentoso...)
Ultima modifica di sansenri il sabato 22 novembre 2025, 23:33, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da sansenri »

Mi sembra interessante aver appurato finora, con un po' di prove con queste penne (anche se dico cose abbastanza ovvie), che gli aspetti principali che influiscono sul corretto funzionamento sono
- il volume contenuto nel fusto (volumi elevati portano a rischio di espansione dell'aria elevato - l'espansione è proporzionale al volume - con conseguente burping)
- la buona tenuta alle perdite (ingresso d'aria) sia alla giunzione sezione/fusto, sia all'inserimento a frizione del pennino con l'alimentatore (una cattiva tenuta aumenta il rischio di burping)
- la capacità dell'alimentatore di contenere eccessi di inchiostro (migliore è la capacità dell'alimentatore, minore è il rischio di burping)
- la temperatura a cui si usa la penna (minore è la temperatura, maggiore è il rischio di burping - quando temperatura ambiente e temperatura della mano si avvicinano il rischio di espansione dell'aria nel serbatoio si riduce).
- il materiale e lo spessore del materiale di cui è fatta la penna (materiali con elevata conducibilità termica aumentano il rischio di burping, materiali più spessi riducono il trasferimento di calore e quindi il rischio di burping.

Alcune di queste penne con volumi del fusto abbastanza ridotti (minori di 2 ml dalle mie prove finora) sembrano non soffrire di burping.
Si capisce quindi perché alcuni consigliano di inserire nel fusto oggetti che possano ridurre il volume complessivo (finora non ho provato).
Si capisce anche perché è raccomandato l'uso di grasso di silicone sul filetto sezione/fusto, se non addirittura un o-ring.
Si capisce perché gli indiani continuano ad amare queste penne, senza curarsi troppo del burping (da loro fa spesso molto più caldo!)
(Forse le penne jumbo sono fatte di materiali più spessi? ed è anche per questo che gli indiani le apprezzano? :) )
Si capisce perché alcuni si sono messi alla ricerca di alimentatori più sofisticati da usare sulle eyedropper.

Quest'ultimo è un punto interessante, anche se un po' complicato.

Come dicevo a proposito della Fellowship, ma vale anche a proposito delle Ranga, gli alimentatori in ebanite utilizzati in queste penne indiane
(non sono in grado di fare una verifica di tutte le penne indiane che usano alimentatori in ebanite montati a frizione), sembrano avere dimensioni di diametro pari ad un quarto di inch, ossia 6,35 mm (se non ricordo male, le Kanwrite col pennino a frizione usano anch'esse alimentatori da un quarto di inch).
Mi domandavo quindi dove reperire, per fare qualche prova, qualche alimentatore in ebanite più sofisticato, ossia con un numero più elevato di alette e/o altri accorgimenti per trattenere più inchiostro, da montare su qualcuna delle mie Ranga, e quindi con diametro 6,35mm.

Ipotizzo che alcuni produttori indiani "moderni" possano aver prodotto alimentatori più sofisticati, ma per ora è una mia ipotesi/speranza.

Al momento, mi viene invece in mente (come ho già menzionato in questo topic) che uno dei produttori che attualmente monta alimentatori in ebanite con i suoi pennini size 6 è Leonardo. Mi viene anche in mente, che Francoiacc menzionava tempo fa il fatto che gli alimentatori utilizzati da Leonardo sulle sue penne che li montano a frizione, hanno diametro maggiore di 6mm.
Incuriosito, sono allora andato a verificare uno di questi alimentatori, su una delle mie Leonardo.

L'alimentatore in ebanite di Leonardo si mostra molto ben alettato, certamente più di quelli Ranga, e tagliato evidentemente con una macchina di precisione (alette molto strette).
Alimentatore ebanite Leonardo 1.jpg
Alimentatore ebanite Leonardo 2.jpg
Alimentatore ebanite Leonardo 4.jpg

Quello che mi ha fatto sussultare è quando ho misurato il diametro
Alimentatore ebanite Leonardo diametro.jpg
Deng! un quarto di inch!
Non dico altro, sto zitto, non voglio sapere da dove vengono questi alimentatori :silent:
ma ne voglio provare uno su una delle mie Ranga eyedropper! :)

C'è un aspetto che potrebbe comportare qualche intoppo però
Ranga vs Leonardo 6.35mm feed.jpg

L'alimentatore Ranga è parecchio più lungo, speriamo questo non si riveli un problema
(non lo so, non ho ancora provato, state seguendo le mie prove "quasi in live stream") :D
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Messaggio da maxpop 55 »

sansenri ha scritto: sabato 22 novembre 2025, 23:08 ................
..........................
L'alimentatore Ranga è parecchio più lungo, speriamo questo non si riveli un problema
(non lo so, non ho ancora provato, state seguendo le mie prove "quasi in live stream") :D
La lunghezza non è un problema, puoi tagliarlo, il problema poteva nascere se era più corto.
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Messaggio da sansenri »

maxpop 55 ha scritto: domenica 23 novembre 2025, 18:42
sansenri ha scritto: sabato 22 novembre 2025, 23:08 ................
..........................
L'alimentatore Ranga è parecchio più lungo, speriamo questo non si riveli un problema
(non lo so, non ho ancora provato, state seguendo le mie prove "quasi in live stream") :D
La lunghezza non è un problema, puoi tagliarlo, il problema poteva nascere se era più corto.
il problema è proprio questo, l'alimentatore in uso sulle Ranga è più lungo (quello a sinistra nella foto nel post precedente e in questa sotto), mentre l'alimentatore di Leonardo con cui vorrei provare a sostituirlo (perché maggiormente alettato) è più corto (quello sulla destra).

In realtà l'alimentatore di Ranga si infila in una sezione che ha un foro posteriore (vedi foto sotto) nel quale tuttavia non si innesta l'alimentatore, ma deve solo passare l'inchiostro, quindi spero che quello di Leonardo sia sufficientemente lungo da reggere il pennino, e funzionare ugualmente.
ranga sugarcane ED sezione.jpg
ranga sugarcane ED sezione e alimentatori.jpg

Ho già fatto una prova, sembra calzare perfettamente :)
ranga sugarcane alimentatore Leonardo.jpg
Ora devo provare il funzionamento!
Ultima modifica di sansenri il domenica 23 novembre 2025, 19:52, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da maxpop 55 »

sansenri ha scritto: domenica 23 novembre 2025, 19:34
maxpop 55 ha scritto: domenica 23 novembre 2025, 18:42

La lunghezza non è un problema, puoi tagliarlo, il problema poteva nascere se era più corto.
il problema è proprio questo, l'alimentatore in uso sulle Ranga è più lungo (quello a sinistra nella ultima foto), mentre l'alimentatore di Leonardo con cui vorrei provare a sostituirlo (perché maggiormente alettato) è più corto (quello sulla destra).
Devi cercare nel vitage, ci sono penne con alimentatori molto lunghi.
Certo non è facile, prova col tuo, se non va metti un annuncio sul mercatino, con misure e diametro può essere che qualcuno lo abbia.
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Messaggio da sansenri »

è possibile che nel vintage (UK?) salti fuori qualcosa, ma trovare il diametro giusto è una ricerca non semplice.
Forse già quello di Leonardo va, ma piuttosto, visto il diametro dell'alimentatore (6,35mm = 1/4 inch), la mia attenzione dovrebbe probabilmente rivolgersi al mercato indiano, sperando che qualcuno dei produttori indiani attuali si sia dotato di alimentatori in ebanite più performanti/moderni.
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