ecco invece un piccolo, secondo me comunque interessante, "intermezzo"... vi parlo di una eyedropper di pochissime pretese, tanto è vero che si tratta di una penna omaggio.
In realtà Fellowship in India è una marca nota sia di stilografiche che di ballpoint, di fascia bassa e grandi numeri.
La pennina di cui vi parlo è una Pillar (pilastro... dal nome quasi un top di gamma
Cercando su internet sono riuscito a capire che si tratta di una penna che localmente viene venduta intorno alle 250-300 rupie, meno di 3 euro! E' in resina, ma quella particolare resina (di cui sono fatte anche alcune Kanwrite) che alcuni di voi sanno riconoscere... dall'odore! Se ne è già parlato, è un odore dolciastro e abbastanza nauseabondo, un odore chimico (chetonico), non elaboro oltre
A guardarla ricorda molto chiaramente una penna ben nota (ma ben più prestante), la Sheaffer no-nonsense.
Consiste, oltre che di un cappuccio a vite, un fusto e una sezione, di un alimentatore in ebanite e un pennino calzati a frizione.
(il retro dell'alimentatore che sporge dalla sezione, con l'imbocco del canale dell'inchiostro)
Il pennino, in acciaio dorato, reca la incisione Fellowship e un logo con due colombe, ed è dotato di tipping, quindi è ancora un pennino di discreta fattura. Dalla forma mi sentirei di dire che sia prodotto da Wality, India.
I Wality non sono brutti pennini, in genere funzionano bene, non sono rigidissimi, ma piuttosto corti. Anche i rebbi sono corti per cui attendersi morbidezza è difficile (ma non danno la sensazione tipica dei "chiodi"). Non di rado non sono ben rifiniti in punta, quindi un po' di micromesh 12000 è solitamente utile, con attenzione perché il tipping tende ad essere "morbido" e viene via rapidamente se si insiste...
L'alimentatore è identico a quelli delle Ranga, ha un canale interno con due "binari" laterali a fondo più marcati, dove scorre l'inchiostro per capillarità, mentre l'aria in ingresso scorre in superficie nel canale (in senso opposto all'inchiostro), mostra due tasche laterali a mezzaluna che dovrebbero servire a raccogliere inchiostro in eccesso, e sei alette per lato non molto profonde. (sugli alimentatori è sempre molto interessante guardare il nostro Wiki https://www.fountainpen.it/Alimentatore/it)
Il diametro dell'alimentatore è 6mm pressappoco, anzi, calibro alla mano, direi che è senz'altro un quarto di inch, ossia 6,35 mm, come sulla maggior parte delle indiane che dichiarano size 6...
Il fusto, esclusa la filettatura interna è lungo 8 cm, esternamente è largo 1,2 cm (l'interno, parte da 0,9 cm, ma va un po' a stringere verso il fondello), contiene oltre e 3,5 ml e si svita dalla sezione in 11 (!) giri.
La mia Pillar soffre di burping cronico... il volume interno è elevato, l'alimentatore non troppo prestante, ma soprattutto la tenuta alla sezione è un po' approssimativa (afferrando il pennino e tirando, sguscia fuori facilmente). Probabilmente mi ci vorrebbe un alimentatore appena più spesso, oppure un pennino più spesso.
Purtroppo la possibilità di montare altri pennini - un tipico size 6 tipo Jowo, che potrebbe calzare più a fondo - è limitata dallo spazio libero nel cappuccio, non oltre 2,2 cm. Ho provato un Jowo, ma il pennino tocca il fondo del cappuccio e il cappuccio non si chiude.
Fortunatamente dispongo invece di qualche pennino Wality di scorta, e avendone provato qualcuno ne ho trovato uno che calza molto più stretto. Dopo questo cambio, vado a provarla!
