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Lamy... le vostre esperienze?

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ASTROLUX
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Lamy... le vostre esperienze?

Messaggio da ASTROLUX »

Nella mia esperienza con le stilografiche, sono arrivato alle Lamy abbastanza tardi e per vie strane e tortuose.
Ho sempre considerato le penne Lamy come penne "da battaglia" realizzate con materiali economici, inoltre la loro ammiraglia, la "2000", ha il pennino carenato e il materiale del fusto (credo si chiami macrolon), che visto in foto, mi sembrava simile alla plastica del mio armadio portascope da esterno. :shock:

Un bel giorno, mentre navigavo annoiato tra le cineserie del famoso sito di vendite orientale, mi imbatto in una offerta di tre simil-Safari corredate da 50 cartuccie a 3,74 euro. Mi decido a provarle... Per quanto possano essere scarse non potrebbero valer meno di quanto speso. :D
Invece la prova si rivelò molto positiva, tanto da farmi avvicinare al marchio teutonico.
In verità i modelli Lamy non rispecchiano esattamente la mia penna ideale, mi piacciono le penne in resina dalle livree dai colori screziati o geometrici (tipo Leonardo mosaico) e con caricamento a pistone.
Però la curiosità era tanta e dopo un giro di opinioni sul forum, compro una Al-star con pennino fine. Ottima, non perde un colpo, scrive divinamente anche dopo lunghi periodi di inutilizzo. :thumbup:
Pochi giorni fa, una offerta amazzonica (regolarmente da me segnalata in apposito argomento sul forum) mi induce ad un nuovo acquisto: Lamy Studio Pianored.
Anche in questo caso, storcevo un pò il naso: Sezione scivolosa, corpo in metallo e caricamento a cartuccia... :thumbdown:
Ma quel pennino in oro che sbrilluccicava nella foto, mi attirava come un favo ricolmo di miele attira un orso.
Click! Il danno è fatto.
La penna arriva e la provo. Pennino ef molto più f, ma con i tedeschi ci sta. Fantastico scrive meravigliosamente bene e senza dover fare operazioni chirurgiche a cuore aperto. La sezione non è comodissima, ma neppure la tortura che molti paventano.

Vi allego due foto orribili, per non tradire la tradizione.
WhatsApp Image 2025-09-08 at 20.38.37.jpeg
WhatsApp Image 2025-09-08 at 20.38.44.jpeg
Ho motivo di credere che non tutti abbiano avuto la mia "fortuna" con le Lamy. Per cui vi chiedo di condividere le vostre esperienze, sia buone che cattive.
A voi la tastiera dunque.
Ultima modifica di ASTROLUX il lunedì 8 settembre 2025, 21:37, modificato 1 volta in totale.
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Abulafia
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Messaggio da Abulafia »

La Lamy Al-Star Petrol è la prima penna europea che ho comprato dopo le prime cinesi: non me ne posso lamentare, fa bene il suo mestiere, anche se il suo "B" è più qualcosa tra F e M.
Mi ha enormemente infastidito che una penna da quasi 30€ non includesse un converter, e questo mi ha infastidito più del segno troppo sottile. Ma tant'è.

Anche io poi ho preso la Lamy Studio Pianored (mesi e mesi fa), sempre in offerta, nonostante il colore non mi attirasse per nulla; ma quel pennino d'oro per meno di 90€... alla fine non ho resistito.
A differenza di tutti, amando le impugnature in metallo, sapevo già che sotto quell'aspetto mi sarebbe piaciuta; poi, in realtà, mi piaciuto molto anche il colore, molto saturo e brillante e non il solito rosso spento "finto elegante".
La scatola, seppur priva di ogni fantasia, è abbastanza "sontuosa" e per fortuna include cartucce e converter.

Unico difetto, anche qui, il grado del pennino: pur essendo un EF nominale, scrive come il B della Lamy Al Star, cioè qualcosa a metà tra F e M: in pratica ho comprato un EF e B, e mi sono ritrovato due pennini che viaggiano tra le uniche due grandezze nominali che non ho acquistato :lol:

Non ho grandi problemi a farmi piacere ogni ampiezza di scrittura, però comunque è abbastanza fastidioso avere un EF e un B che scrivono uguali :roll:
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Simy
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Messaggio da Simy »

Al momento la mia sola esperienza che si possa dire tale è con la Safari.
Il corpo penna non è una bellezza ma ha un suo fascino, in particolare l'arcobaleno di stili e colori.

Per me il problema sono i pennini.
Io non sono né una fanatica del morbido né del rigido ma considerando che il mio pennino preferito è il 3776 di Platinum, chiaramente devo avere almeno una preferenza per un poco di rigidità... o, comunque, i pennini rigidi non mi dispiacciono.

I pennini della Safari, tuttavia, non li sento semplicemente rigidi, li sento proprio duri, piantati, immobili, ostili, dei bastian contrario alla mia scrittura.

Non si accordano per niente alla mia mano.
Ed è un peccato, perché io trovo anche comoda la sezione triangolare e la possibilità di cambiare pennino così facilmente.

Ho scritto uno scarabocchio una volta con una Lamy 2000 e ho trovato il pennino di tutt'altra pasta, molto piacevole. Quello che ho provato era un M quindi mi ha allontanata il tratto così grosso ma almeno ho avuto l'idea che non tutti i pennini Lamy sono così riottosi verso di me. Se mai riuscissi a provare un EF della 2000 e mi piacesse, non sarebbe una penna che escluderei, posto che la facciano in un colore decente. Sicuramente non la acquisterei a occhi chiusi: sono molto cauta su Lamy ora.
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Messaggio da Chrisweb »

Con le Lamy ho un buon rapporto c'è poco da fare...che sia una All Star o questa Piano Red le cose vanno sempre bene, nonostante digerisca dà sempre ben poco "gli attacchi" proprietari.
Grazie ad un amico che mi ha scritto in pvt per avere le mie impressioni su questa stilo, ho rimesso dopo qualche mese l'inchiostro Watermann Noir Intense Black ed è ripartita a razzo.
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MatteoQ
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Messaggio da MatteoQ »

Recentemente mi sono fatto convincere dall'offerta segnalata da Astrolux e ho deciso di acquistare la mia prima Lamy, la Studio Pianored EF.

La penna è molto bella, un bel rosso e finalmente ho provato a sfilare con lo scotch il mitico pennino intercambiabile Lamy.
Scatola carina, con cartuccia e converter.

Ovviamente la carico immediatamente con Bleu Austral di Herbin e… false partenze. Non solo quanto attacco le lettere in corsivo come la a, o, c, etc. ma anche le stanghette delle t.

La lavo, cambio inchiostro e passo al Lamy blu, sempre tramite converter. Il segno è più sottile, ma pur sempre troppo spesso per essere un EF. Kaweco Al Sport Piston Filler F è più sottile di questo EF di Lamy. Purtroppo non è ancora risolto il problema di false partenze, nonostante il suo inchiostro.

Provo a scriverci ancora qualche giorno, ma se non migliora, il reso è garantito. Peccato non trovare la possibilità di cambiarla. Una soluzione potrebbe essere prenderne un'altra e poi scambiare le penne e restituire la più costosa, dato che il codice sconto condiviso da Astrolux non si può usare due volte. Vedrò che fare…
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

MatteoQ ha scritto: lunedì 8 settembre 2025, 22:13 Recentemente mi sono fatto convincere dall'offerta segnalata da Astrolux e ho deciso di acquistare la mia prima Lamy, la Studio Pianored EF.

La penna è molto bella, un bel rosso e finalmente ho provato a sfilare con lo scotch il mitico pennino intercambiabile Lamy.
Scatola carina, con cartuccia e converter.

Ovviamente la carico immediatamente con Bleu Austral di Herbin e… false partenze. Non solo quanto attacco le lettere in corsivo come la a, o, c, etc. ma anche le stanghette delle t.

La lavo, cambio inchiostro e passo al Lamy blu, sempre tramite converter. Il segno è più sottile, ma pur sempre troppo spesso per essere un EF. Kaweco Al Sport Piston Filler F è più sottile di questo EF di Lamy. Purtroppo non è ancora risolto il problema di false partenze, nonostante il suo inchiostro.

Provo a scriverci ancora qualche giorno, ma se non migliora, il reso è garantito. Peccato non trovare la possibilità di cambiarla. Una soluzione potrebbe essere prenderne un'altra e poi scambiare le penne e restituire la più costosa, dato che il codice sconto condiviso da Astrolux non si può usare due volte. Vedrò che fare…
Non può essere che tu abbia montato male il pennino, dopo averlo sfilato?
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MatteoQ
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Messaggio da MatteoQ »

Hai visto una possibile causa dove non c'è. Le false partenze me le faceva prima e anche dopo averlo smontato e lavato per bene. I rebbi sono allineati, vicini quanto basta, eppure qualcosa non mi convince del tutto.

Una volta inserita la cartuccia è partita subito, o ci ha messo un po' a fare scendere l'inchiostro?
La mia ci ha messo un po'…
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Messaggio da Purkaballo »

Ho le Lamy perché le costruiscono vicino a dove sono ora.
Con la 2000 è stata subito una sintonia perfetta. Con la sua forma e il materiale (non voglio sapere di cosa è fatta) molto maneggevole, con pennino furbetto e il tratto della tinta sempre veloce, repentino e costante per pagine e pagine ha preso il posto dell'Ammiraglia (Aurora 88) che ho svuotato della tinta e riposto.
La Dialog 3 lineare e massiccia, con il pennino furbissimo che esce e rientra in rotazione chiudento dietro il boccaporto stagno mi sembra una nave, meglio un sottomarino pronto per tutto il tempo che serve a navigare dentro tutti gli Oceani del Vasto Mondo. Il tratto della tinta è poi quello a cui è facile abituarsi. Vorrebbe anche lei prendere il posto dell'Ammiraglia.
Le Safari, che per la qualità si meriterebbero di meglio, fanno i lavori gravosi e scrivono con le peggio tinte e i colori più strani che riesco a trovare. Mai un lamento, una falla, una falsa partenza, sono sempre tutte colorate, giocose e contente. Sono tutte delle mie buone amiche.
bhonder
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Messaggio da bhonder »

Ho una AL-Star con il pennino fine e due Lamy 2000, una F ed una EF.

La AL-Star si secca subito a distanza di una giornata lavorativa, anche se il cappuccio mi pare a tenuta d'aria. L'ho usata per un po' e poi, stanco di leccare la punta tutti i giorni, l'ho pulita e lasciata nel raccoglitore. Le ho comprato il converter, quello con le due guide per incastrarlo, sperando che risolva la situazione ma non l'ho ancora provata. Dovrei provare ad ispezionare il pennino, casomai le punte siano troppo strette ma, vedi sopra, non ho ancora fatto nulla.

Lamy 2000 - F
Pennino scorrevolissimo ma tante false partenze prima di allargargli appena appena i rebbi. Ora è perfetta.

Lamy 2000 - EF
Grattava tantissimo, non solo per come è fatto il pennino che è molto squadrato, tipo architect, li fanno così già in casa madre.
L'ho lucidato con la carta seppia 20000 e poi l'ho passato sulla coramella di cuoio per il rasoio da barba. Ora scorre che è un piacere.

Come impugnature, la AL-Star mi si addice perfettamente mentre ho un rapporto strano con le 2000: alle volte mi trovo bene altre volte no, al punto di scrivere con una pessima calligrafia.
Ultima modifica di bhonder il martedì 9 settembre 2025, 10:01, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ASTROLUX »

bhonder ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 0:58 Ho una AL-Star con il pennino fine e due Lamy 2000, una F ed una EF.

La AL-Star si secca subito a distanza di una giornata lavorativa, anche se il cappuccio mi pare a tenuta d'aria. L'ho usata per un po' e poi, stanco di leccare la punta tutti i giorni, l'ho pulita e lasciata nel raccoglitore. Le ho comprato il converter, quello con le due guide per incastrarlo, sperando che risolva la situazione ma non l'ho ancora provata. Dovrei provare ad ispezionare il pennino, casomai le punte siano troppo strette ma, vedi sopra, non ho ancora fatto nulla.

[
Che strano, una delle caratteristiche che mi hanno fatto amare al Al Star è proprio la capacità di riprendere a scrivere anche dopo settimane di inutilizzo.
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Messaggio da MatteoQ »

bhonder ha scritto: martedì 9 settembre 2025, 0:58 Pennino scorrevolissimo ma tante false partenze prima di allargargli appena appena i rebbi. Ora è perfetta.
Grazie! Forse mi hai dato la chiave per risolvere il problema con la mia. Ovviamente procederò con molta cautela, trattandosi di fine tuning di un EF.
:thumbup:
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Messaggio da Esme »

ASTROLUX ha scritto: lunedì 8 settembre 2025, 21:19 e il materiale del fusto (credo si chiami macrolon), che visto in foto, mi sembrava simile alla plastica del mio armadio portascope da esterno
:D
Sì, è makrolon rinforzato con fibra di vetro.
Ottimo materiale, leggero e robusto.
È setoso al tatto, a me piace molto.
Può ricordare quello delle Aurora International con finitura satinata, ma è più fine.
Ho un'altra penna, Universal, che lo imita, ma al tatto la sensazione è molto diversa.

Ho la "sorellina" storica della 2000, cioè la 25P.
La "p" indica che è a cartuccia, ed è forse l'unica Lamy assieme alla quasi gemella 26P a montare cartucce standard europeo/pelikan.
È una penna che pochi conoscono, prodotta pare negli anni '70, ma a me sembra di più anni' 80. (Non ho fatto ricerche!)
Pennino semicarenato obliquo, in acciaio.
Cappuccio e sezione in makrolon satinato, fusto in makrolon rivestito con una sottile e leggera lamina di metallo satinato. (A me pare alluminio, per la leggerezza e il colore, ma potrei sbagliarmi.)
Penna tipicamente Lamy, sia nel suo rigore che nella sua costruzione impeccabile.
Scrive appena la si carica, buon flusso senza essere esagerato, pennino che scorre benissimo. Riprende a scrivere anche dopo molto che è ferma.
Non è facile da trovare e quasi sempre è sovraprezzata, ma se capita l'occasione ne vale la pena.

Ho anche la "CP1", seconda versione storica di fine anni '70 - inizio anni' 80, ma è ancora in produzione.
"C" sta per cilindrica, "p" come detto per cartuccia.
La prima Lamy a montare le cartucce Lamy, fatte apposta per lei che è sottile come una matita (e la prima versione è ancora più sottile).
È anche la prima a montare il famoso alimentatore e i famosi pennini che ora sono sulla Safari.
Di chiara ispirazione Aurora Hastil, ma con variazioni tali da renderla qualcosa di molto diverso da un semplice clone.
Cappuccio e fusto sono in acciaio, ha un buon peso nonostante la sua sottigliezza.
Anche lei scrive appena viene caricata, pennino scorrevolissimo.
La mia ha un flusso ben più abbondante di una Safari. Il pennino originale non era marchiato, ma pare un A. L'ho sostituito con un F moderno, ma il tratto rimane comunque abbondante, troppo per me. Ottimo per chi ama le penne generose.

A contorno un po' di Safari, pennini F e M, e l'Abc pennino A.
Nessuna ha dato problemi. Tutte hanno pennini molto scorrevoli e si riprendono anche dopo essere state ferme tanto.
Dei pennini Safari mi piace la precisione e la sensazione di "altezza", quest'ultima sensazione che per qualche motivo ho di meno sulla CP1 e per nulla con la Abc.
A me piacciono i pennini rigidi, quindi li apprezzo anche per quello.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Messaggio da RisottoPensa »

7 lamy e nessun pennino ha dato problemi, flusso molto generoso rispetto ai jowo.

Credo che se non fosse per la pesantezza delle loro penne ( meno la 2000 makrolon) più belle sarebbero stati i miei preferiti.

La mia cp1 platinum coated è attualmente la mia preferita, a cui ho montano il pennino in oro 14k ef e ha quel semi architect che rende la scrittura molto piacevole con tanto di carattere.

I pennini f m e b non mi piacciono.
❄️ 🐻‍❄️ ❄️
Odradek
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Messaggio da Odradek »

Anni fa provai una Lamy Safari uscita da poco e mi dissi "no, no, no". Poi a forza di passare dal Forum e leggerne peana, ho pensato che sono io a essere prevenuta. Ho comprato in sconto "usato" sul sito amazzonico (cioè nuova con scatola rotta) una Safari Umbra con pennino B (io amo i fini, ma mi sono detta che era occasione di provare un B). Presa in mano e subito, ingombrante, sgraziata e la sgradevole sensazione della plasticaccia troppo leggera e senza bilanciamento, però è partita al primo colpo, caricata di Diamine porporino, scrive un burro, fluida e bagnata, va da sola, neanche sai se l'hai appoggiata o no sul foglio. L'impugnatura sagomata va bene, anzi, mi rilassa la mano.
E ... NO NO NO.
Non mi piace, non mi pare neanche una stilografica.

Oggi ho preso a 6 euro una Happy pen rossa della Pelikan, con tanto di cartucce (in pratica ti danno la penna di regalo con le cartucce): è scolastica, di plastica, leggera ma .. è una stilografica, scrive bene, è pure allegra. Quindi, sono io che con Lamy non vado d'accordo :lol:
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MatteoQ
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Messaggio da MatteoQ »

MatteoQ ha scritto: lunedì 8 settembre 2025, 22:13 Recentemente mi sono fatto convincere dall'offerta segnalata da Astrolux e ho deciso di acquistare la mia prima Lamy, la Studio Pianored EF.

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Aggiornamento: il leggero allargamento dei rebbi ha portato un flusso leggermente più abbondante, quindi anche maggior spessore del tratto, ma non ha risolto il problema delle false partenze.
Tuttavia, ho capito come fare su “ama, prega, zon” per farmi spedire un prodotto sostitutivo e ho proceduto in questo senso. Una parte di me si sente - come sempre - in colpa, perché immagino sempre che i prodotti resi come difettosi vengano gettati chissà dove, in quanto tentare la riparazione è troppo oneroso. Spero davvero di essere in errore.
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