Pasqua con le penne che vuoi

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Roland
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Pasqua con le penne che vuoi

Messaggio da Roland »

Le tue recensioni sono sempre interessanti ma lasciami dire due cose. Primo l'epoca delle penne d'oca è finito da un pezzo. Quindi si il pennino è fondamentale ma il resto della penna non è mica ininfluente a livello estetico e ergonomico (la mano e l'occhio vogliono la loro parte :D).

Secondo, nel segmento di mercato del quale ti interessi a livello di acquisto il rapporto qualità prezzo è l'indicatore fondamentale. Non è come nella fascia alta dove la qualità è largamente scorrelata dal prezzo. Qui non è così, i produttori giapponesi come te ne sei accorto in questa fascia puntano moltissimo sul pennino ma devono " trascurare" la qualità delle plastiche. La coperta è quella che è, se tiri da una parte lasci scoperta l'altra parte per usare un eufemismo.

Terzo, la valutazione complessiva di una penna si fa sul medio lungo periodo. Bisogna vedere quante delle plastiche dorature cinesi durano nel tempo e con l'uso (non una volta ne saltuario ma continuo).

Visto che hai un centinaio di penne, io mi chiedo ma ogni stilografica l'hai usata per almeno sei mesi in modo continuativo o la usi 1/2 giorni e poi passi ad altro :?:
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Le penne Cinesi sono meravigliose ed ultimamente hanno migliorato tantissimo la qualità.

Io ne ho comprato qualcuna delle più note, invogliato dai giudizi positivi, fatte bene e scrivono bene.

Nessuna però è stata caricata una seconda volta, giacciono tutte nel cassetto ( per loro una vetrinetta sarebbe troppo). :lol:
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Messaggio da maylota »

Roland ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 7:42 la valutazione complessiva di una penna si fa sul medio lungo periodo. Bisogna vedere quante delle plastiche dorature cinesi durano nel tempo e con l'uso (non una volta ne saltuario ma continuo).

Visto che hai un centinaio di penne, io mi chiedo ma ogni stilografica l'hai usata per almeno sei mesi in modo continuativo o la usi 1/2 giorni e poi passi ad altro :?:
Questo (a mio personale parere) è il punto fondamentale - che non vale solo per le penne orientali.

Una carrellata di un centinaio di penne in poco più di un anno è impresa titanica e anche molto utile ed interessante da leggere, ma non dice molto sulle penne a parte se scrivono bene appena uscite dalla scatola.
Bisognerebbe vedere come vanno dopo una dozzina di ricariche e di uso sul campo portate a spasso quotidianamente per almeno un mesetto. Per dare il tempo di abituarsi alla penna e provare a capire se "tengono la cottura"...altrimenti è come guardare il solito video di youtube, che diciamo la verità non è che dica mai molto... Ma per fare così si possono valutare al massimo un paio di penne al mese (forse), è lavoro affatto diverso.

Detto questo, siamo a 99 se ho ben capito. Aspetto con curiosità di leggere della numero cento ! :wave:
Venceremos.
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Messaggio da Roland »

Io mi aspetto che Abulafia dopo aver finito con le stilografiche cinesi (se mai sarà possibile :lol:) ci faccia le recensione degli inchiostri cinesi. Il mercato degli inchiostri ha bisogno di concorrenza perché ormai gli inchiostri "particolari" hanno raggiunto quotazioni da oro. Ben vengano gli inchiostri cinesi se saranno all'altezza e concorrenziali.
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Messaggio da Koten90 »

Abulafia ha scritto: lunedì 21 aprile 2025, 21:56 Sono felicissimo di non aver dato retta a nessuno di quelli che mi sconsigliava le cinesi, perché avevate tutti torto su tutta la linea: senza i preconcetti di chi conosce le penne da anni e decenni, le cinesi sono la migliore scelta possibile.
Da zero ti assicuro che saltare la pletora di Jowo e Bock a 100-200€ che avrei potuto prendere, così come la pletora di giapponesi di medio livello o Pelikan entry level a prezzi pieno... è stata solo una immensa fortuna.
Sinceramente, per quanto possa far male a qualcuno, non posso che essere d’accordo con te: i pennini rigidi cinesi sono fatti bene (almeno per me che li frequento da pochi anni), meglio della maggior parte di quelli occidentali e spesso tengono testa a quelli giapponesi.
Per quanto mi riguarda, il pennino rigido è solo quello da spender poco e che se si rovina lavorando non è un dramma. Se parliamo di scrivere a casa / in luogo “sicuro”, non uso MAI pennini rigidi. Ho dismesso qualunque cosa, tengo solo un Naginata e uno stub 1,1 nel caso mi prendesse la voglia.
sansenri ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 1:05 ho capito che sei nato bastian contrario, per cui ti lascio a convincerti da solo, buona scrittura! :wave:
Essendo sul suo post ed essendo lui abbastanza conscio e sempre più convinto di aver trovato quello che cercava, mi pari tu il bastian contrario :lol:
Ha gusti diversi dai tuoi, i pennini cinesi sono molto lisci e scivolosi e per voi che amate il feedback di Aurora sembra insignificante… io mi trovo dal lato di Abulafia. Anche pennini come Jowo e Bock, che non hanno tutto quel feedback, sembrano avere sempre il freno a mano tirato. Probabilmente siamo noi ad avere la mano troppo pesante, ma avendo trovato l’alternativa……
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Messaggio da Koten90 »

Abulafia ha scritto: lunedì 21 aprile 2025, 21:56 il pennino FA di Pilot,
Se vuoi provarne uno, ti consiglio quello della 743.
Quello piccolo montato sulla 742 e sulla 912 è decisamente inadatto a chi scrive veloce. Finiresti per non riuscire a scrivere nulla, a prescindere dall’alimentatore modificato.

Se riesco, proverò a farti un video per mostrare il punto
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Messaggio da Roland »

Un pennino liscio non è un male assoluto ma come per il tratto e inchiostro va abbinato alla carta giusta.
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Messaggio da Enbi »

Grazie per questa interessante carrellata!
La Hongdian N11 l'avevo adocchiata anche io, in particolare la versione faccetta "classica" (quella con le linee dritte).
Mi complimento anche per il coraggio nell'esporre le tue idee sulle penne con pennino "standard" e su quelle di marchi europei.
Sulle giapponesi, io semplicemente amo i loro pennini, e per quanto riguarda i corpi delle penne, le resine plastiche impiegate, il design ecc. Io devo dire che:
- molto spesso preferisco un design semplice e pulito, dalle linee classiche. Non sai quante penne in resina nera con finiture in oro che ho, avranno lobotomizzato pure me insieme ai designer giapponesi! :D
- ho la (s)fortuna di avere le mani piccole, quindi le dimensioni delle giapponesi sono perfette per me. Viceversa, mi tengo lontano da alcune produzioni anche molto note e diffuse tra appassionati ma che secondo me soffrono decisamente di gigantismo.
Enrico
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Messaggio da sansenri »

Koten90 ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 10:14
sansenri ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 1:05 ho capito che sei nato bastian contrario, per cui ti lascio a convincerti da solo, buona scrittura! :wave:
Essendo sul suo post ed essendo lui abbastanza conscio e sempre più convinto di aver trovato quello che cercava, mi pari tu il bastian contrario :lol:
Ha gusti diversi dai tuoi, i pennini cinesi sono molto lisci e scivolosi e per voi che amate il feedback di Aurora sembra insignificante… io mi trovo dal lato di Abulafia. Anche pennini come Jowo e Bock, che non hanno tutto quel feedback, sembrano avere sempre il freno a mano tirato. Probabilmente siamo noi ad avere la mano troppo pesante, ma avendo trovato l’alternativa……
Parlavo solo della M200 non di altro.
Bastian contrario io, personalmente non mi pare proprio.
Non sono io quello che ha preso 100 cinesi (dichiarando che avrebbe comprato solo cinesi), ma che dice
"Io punto a regalarmi prima o poi la M1000"
e della M200
"...la scrittura è adorabile. Ammetto che dopo aver giocato con questa penna per un mesetto non riesco più ad utilizzare nessun tratto sottile e/o stitico con la stessa soddisfazione di prima. Ho trovato il mio, mi verrebbe da dire."
Salvo poi disdegnarla nel post successivo, giusto dopo il mio intervento in cui mi complimentavo per la scelta...

Nulla di male, per carità, ognuno è padrone delle proprie scelte. :)
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Messaggio da Abulafia »

sansenri ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 1:05
ho capito che sei nato bastian contrario, per cui ti lascio a convincerti da solo, buona scrittura!
A me sembra che leggi solo quel che vuoi e lo interpreti come vuoi: io cerco solo di specificare quello che ho detto, correggendo le tue interpretazioni sbagliate. Magari ho scritto male e non si capisce.
Però fidati quando dico che so quello che penso, al massimo lo scrivo male :D

Se ho comprato una 80ina di penne cinesi, non è che sono scemo ed autolesionista: le ho comprate e le continuo a comprare perché mi piacciono più del resto.
Se ho lodato la Pelikan, l'ho fatto sottolineando cosa ho trovato di lodevole: il flusso di inchiostro.
sansenri ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 14:34
Parlavo solo della M200 non di altro.
Bastian contrario io, personalmente non mi pare proprio.
Non sono io quello che ha preso 100 cinesi (dichiarando che avrebbe comprato solo cinesi), ma che dice
"Io punto a regalarmi prima o poi la M1000"
e della M200
"...la scrittura è adorabile. Ammetto che dopo aver giocato con questa penna per un mesetto non riesco più ad utilizzare nessun tratto sottile e/o stitico con la stessa soddisfazione di prima. Ho trovato il mio, mi verrebbe da dire."
Salvo poi disdegnarla nel post successivo, giusto dopo il mio intervento in cui mi complimentavo per la scelta...

Nulla di male, per carità, ognuno è padrone delle proprie scelte.
Per l'appunto: leggi quello che vuoi e lo interpreti come vuoi :roll:

Prima della frase che riporti ho scritto "In compenso la scrittura è adorabile: non tanto per il pennino (confortevole, ma meno scorrevole di quel che pensassi), quanto per l'erogazione idraulica spinta dell'inchiostro. Avere tutto quel flusso mi rende allegro e felice durante la scrittura, anche perché si esaltano anche gli inchiostri."

Mi sembra abbastanza chiaro che il pennino mi è sembrato normale, ma mi è piaciuto il flusso.
Allo stesso modo ho scritto che preferisco i flussi abbondanti e i pennini ampi a quelli sottili e stitici: da nessuna parte ho scritto che tutte le penne cinesi sono così, però. È un tuo assunto non corroborato da nulla.

Da nessuna parte ho scritto che avrei comprato solo cinesi, tanto più che sono almeno 8 mesi che ho comprato anche altro, ne faccio una carrellata ogni volta. Ho iniziato con le tedesche dopo un mese e le indiane e le italiane dopo tre mesi dalla prima penna...
Insomma: non sono io bastian contrario, né tu: ma tu mi interpreti a capocchia, leggendo coi paraocchi e inventando quel che non ho scritto.
Roland ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 7:42 Le tue recensioni sono sempre interessanti ma lasciami dire due cose. Primo l'epoca delle penne d'oca è finito da un pezzo. Quindi si il pennino è fondamentale ma il resto della penna non è mica ininfluente a livello estetico e ergonomico (la mano e l'occhio vogliono la loro parte).

Secondo, nel segmento di mercato del quale ti interessi a livello di acquisto il rapporto qualità prezzo è l'indicatore fondamentale. Non è come nella fascia alta dove la qualità è largamente scorrelata dal prezzo. Qui non è così, i produttori giapponesi come te ne sei accorto in questa fascia puntano moltissimo sul pennino ma devono " trascurare" la qualità delle plastiche. La coperta è quella che è, se tiri da una parte lasci scoperta l'altra parte per usare un eufemismo.

Terzo, la valutazione complessiva di una penna si fa sul medio lungo periodo. Bisogna vedere quante delle plastiche dorature cinesi durano nel tempo e con l'uso (non una volta ne saltuario ma continuo).

Visto che hai un centinaio di penne, io mi chiedo ma ogni stilografica l'hai usata per almeno sei mesi in modo continuativo o la usi 1/2 giorni e poi passi ad altro

Io lo so che il resto della penna conta, cavoli se conta!
Per quello mi lamento delle penne giapponesi che sono brutte! (Ma sono brutte pure quelle costose...). :mrgreen:

Di valutazioni complessive non ne ho date mai: queste sono impressioni a caldo delle penne "come arrivano"; non è mia intenzione fare recensioni, ma semplicemente dire come mi cadono in mano le penne appena tirate fuori dalla busta.
Se non si era capito, lo metterò per iscritto in ogni post-fiume...

Se volessi usare per sei mesi la stessa stilografica, non ne avrei comprate cento: no, non l'ho mai fatto e non ho intenzione di farlo mai nella vita.
Ho 300 orologi e li cambio tutti i giorni, anche più volte al giorno.
Ho 40 obiettivi fotografici e li uso a gusto e simpatia.
E così via.
Non vado cercando la "migliore penna", voglio proprio accumularne tante per divertirmi ogni volta con una diversa. :thumbup:

Quindi per le valutazioni finali vi aspetto tra 50 anni :lol:
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Messaggio da Abulafia »

Automedonte ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 8:27 Le penne Cinesi sono meravigliose ed ultimamente hanno migliorato tantissimo la qualità.

Io ne ho comprato qualcuna delle più note, invogliato dai giudizi positivi, fatte bene e scrivono bene.

Nessuna però è stata caricata una seconda volta, giacciono tutte nel cassetto ( per loro una vetrinetta sarebbe troppo).
Voi avete collezioni ben lontane dalla mia attuale raccolta, ci sta che dopo anni o decenni di passione ci si limiti di più a quel che è più congeniale. Io ho iniziato da quindici mesi, sono ancora in piena fase di innamoramento e curiosità.
In ogni caso quando vedo le stesse penne inchiostrate per due settimane, mi sale la depressione e inizio a non veder l'ora di cambiarle con altre, vecchie o nuove che siano.
maylota ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 9:18
Questo (a mio personale parere) è il punto fondamentale - che non vale solo per le penne orientali.

Una carrellata di un centinaio di penne in poco più di un anno è impresa titanica e anche molto utile ed interessante da leggere, ma non dice molto sulle penne a parte se scrivono bene appena uscite dalla scatola.
Bisognerebbe vedere come vanno dopo una dozzina di ricariche e di uso sul campo portate a spasso quotidianamente per almeno un mesetto. Per dare il tempo di abituarsi alla penna e provare a capire se "tengono la cottura"...altrimenti è come guardare il solito video di youtube, che diciamo la verità non è che dica mai molto... Ma per fare così si possono valutare al massimo un paio di penne al mese (forse), è lavoro affatto diverso.

Detto questo, siamo a 99 se ho ben capito. Aspetto con curiosità di leggere della numero cento !
Come detto, dire la mia impressione (neanche se scrivono bene o male, perché da quanto ho capito la cosa è soggettivissima) sulle penne "appena arrivate" è l'unico mio obiettivo, nonché l'unico fattibile. Per il resto ci sono miriadi di recensioni su tutto e anche di più.
Tornerò pure io a parlare delle mie "a freddo", ma lascerò passare un po' più di tempo. Anni, per l'appunto.

In ogni caso già solo il continuare a leggere "il controllo qualità cinese è ballerino" quando io su 80 penne ho avuto 3-4 problemi, mentre sulle penne italiane e tedesche ho avuto problemi il 75% delle volte, mi sembra un dato più interessante di chi compra due penne cinesi l'anno e poi le mette in un cassetto (io, nel mio piccolo, le ho tutte inchiostrate almeno 3-4 volte, tranne le ultime arrivate).
Roland ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 9:44 Io mi aspetto che Abulafia dopo aver finito con le stilografiche cinesi (se mai sarà possibile :lol:) ci faccia le recensione degli inchiostri cinesi. Il mercato degli inchiostri ha bisogno di concorrenza perché ormai gli inchiostri "particolari" hanno raggiunto quotazioni da oro. Ben vengano gli inchiostri cinesi se saranno all'altezza e concorrenziali.
Ero intenzionato a farlo, ma aspettavo di avere un campione statistico più rilevante sia a livello cinese che a livello occidentale e giapponese.
Attualmente credo di avere più di una 50ina di inchiostri, forse un centinaio, quindi potrei incominciare a parlarne vaga con cognizione di causa... :thumbup: :mrgreen:
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Messaggio da Abulafia »

Koten90 ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 10:14
Essendo sul suo post ed essendo lui abbastanza conscio e sempre più convinto di aver trovato quello che cercava, mi pari tu il bastian contrario
Ha gusti diversi dai tuoi, i pennini cinesi sono molto lisci e scivolosi e per voi che amate il feedback di Aurora sembra insignificante… io mi trovo dal lato di Abulafia. Anche pennini come Jowo e Bock, che non hanno tutto quel feedback, sembrano avere sempre il freno a mano tirato. Probabilmente siamo noi ad avere la mano troppo pesante, ma avendo trovato l’alternativa……
Che poi a me piace un po' tutto a livello di attrito, sia con che senza, l'importante è che la penna scriva con tratto pieno, sempre.
È più questione di flusso e di segno, che di feedback.
Certo, quando il Pilot scivola... è una goduria :D
Però quando scivola e rimane a corto di inchiostro :x

Koten90 ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 10:17
Se vuoi provarne uno, ti consiglio quello della 743.
Quello piccolo montato sulla 742 e sulla 912 è decisamente inadatto a chi scrive veloce. Finiresti per non riuscire a scrivere nulla, a prescindere dall’alimentatore modificato.

Se riesco, proverò a farti un video per mostrare il punto
Sì, avevo già letto le tue impressioni (e quelle degli altri) su un po' tutti i post dedicati, anche su quelli relativi all'alimentatore modificato.
L'idea è proprio prendere la 743, anche perché è la meno piccola tra quelle abbordabili.

Attendo curiosissimo il video :thumbup:
Roland ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 10:23 Un pennino liscio non è un male assoluto ma come per il tratto e inchiostro va abbinato alla carta giusta.
Lasciamo perdere le carte :lol:
Dopo la delusione assoluta con la Tomoe River e con la Midori MD (continuata poi con la coreana Hanaduri), credo che continuerò felicemente ad usare Rodhia/Oxford/Favorit senza troppo indagare...

... non ci credo neanche io.
Ho già sulla lista della spesa la carta cinese "simil Tomoe River", la Fabriano Ecoqua, la Fabriano Intesa e la Iroful.
E ho ancora da provare qualche altra cosa che avevo già comprato.

In ogni caso pure lì credo di essermi abbastanza chiarito le idee: non ho grandi problemi con ruvidezza/levigatezza, ho solo vaghi problemi con lo spiumaggio e il trapassamento, non riesco invece proprio a tollerare la trasparenza; prima di tutto cerco carte su cui si possa scrivere da entrambi i lati nel modo più omogeneo possibile, non che una pagina sia magnifica e l'altra sia carta da pizza già buttata nel cestino, per come è increspata. :lol:

Ah: è deve essere bianca, ma bianca bianca, magari pure freddina, ma assolutamente non panna, crema, avorio o qualsiasi cosa tendente al caldo. È uno dei motivi per cui mi è piaciuta molto la carta di pietra.
Enbi ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 10:46 Grazie per questa interessante carrellata!
La Hongdian N11 l'avevo adocchiata anche io, in particolare la versione faccetta "classica" (quella con le linee dritte).
Mi complimento anche per il coraggio nell'esporre le tue idee sulle penne con pennino "standard" e su quelle di marchi europei.
Sulle giapponesi, io semplicemente amo i loro pennini, e per quanto riguarda i corpi delle penne, le resine plastiche impiegate, il design ecc. Io devo dire che:
- molto spesso preferisco un design semplice e pulito, dalle linee classiche. Non sai quante penne in resina nera con finiture in oro che ho, avranno lobotomizzato pure me insieme ai designer giapponesi!
- ho la (s)fortuna di avere le mani piccole, quindi le dimensioni delle giapponesi sono perfette per me. Viceversa, mi tengo lontano da alcune produzioni anche molto note e diffuse tra appassionati ma che secondo me soffrono decisamente di gigantismo.
Oh, sulla lobotomia si scherza, eh!
Spero che si sia capito che sono la persona meno seria del mondo e vado avanti per iperboli e stupidaggini varie.
Il grosso problema è il limite delle 5 emoticon sceme.

Comunque a livello di acquisto ognuno, ovviamente, compra quel che gli piace e gli fa comodo; mi fa solo strano che chi produce non differenzi la produzione, di solito è la base del commercio. I tre marchi giapponesi non solo non offrono alternative interne, ma fra tutte e tre non si riesce a capire quale penna sia dell'uno o dell'altro produttore...

... ma almeno Pilot ha la capless.

Io per le dimensioni ho un indicatore perfetto, inoppugnabile e oggettivissimo: il dolore alla mano.
Passo da zero a mille da una penna all'altra dopo una, dieci, cinquanta o cento righe: così valuto quale è comoda e quale no.
Con la Custom 74 ad esempio faccio veramente fatica ad arrivare a fine pagina senza dover "scaricare" la tensione della mano.
Con la Jinhao 9019 a metà pagina mi scordo di averla in mano e dopo 10 pagine scritte mi accorgo che sto ancora scrivendo solo perché ho esaurito l'inchiostro...
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Messaggio da Abulafia »

Comunque ringrazio tutti per la partecipazione ai miei post-fiume, trovo che sia un forum fantastico in quanto a chiacchiere in libertà :D

Ribadendo che li scrivo per divertirmi e senza alcuna pretesa di serietà, sia nell'esposizione che nelle risposte :angel:
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Messaggio da maylota »

Abulafia ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 17:55
maylota ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 9:18
Questo (a mio personale parere) è il punto fondamentale - che non vale solo per le penne orientali.

Una carrellata di un centinaio di penne in poco più di un anno è impresa titanica e anche molto utile ed interessante da leggere, ma non dice molto sulle penne a parte se scrivono bene appena uscite dalla scatola.
Bisognerebbe vedere come vanno dopo una dozzina di ricariche e di uso sul campo portate a spasso quotidianamente per almeno un mesetto. Per dare il tempo di abituarsi alla penna e provare a capire se "tengono la cottura"...altrimenti è come guardare il solito video di youtube, che diciamo la verità non è che dica mai molto... Ma per fare così si possono valutare al massimo un paio di penne al mese (forse), è lavoro affatto diverso.

Detto questo, siamo a 99 se ho ben capito. Aspetto con curiosità di leggere della numero cento !
Come detto, dire la mia impressione (neanche se scrivono bene o male, perché da quanto ho capito la cosa è soggettivissima) sulle penne "appena arrivate" è l'unico mio obiettivo, nonché l'unico fattibile. Per il resto ci sono miriadi di recensioni su tutto e anche di più.
Tornerò pure io a parlare delle mie "a freddo", ma lascerò passare un po' più di tempo. Anni, per l'appunto.

In ogni caso già solo il continuare a leggere "il controllo qualità cinese è ballerino" quando io su 80 penne ho avuto 3-4 problemi, mentre sulle penne italiane e tedesche ho avuto problemi il 75% delle volte, mi sembra un dato più interessante di chi compra due penne cinesi l'anno e poi le mette in un cassetto (io, nel mio piccolo, le ho tutte inchiostrate almeno 3-4 volte, tranne le ultime arrivate).
Apprezzo la focalizzazione nella recensione e il fatto di dichiararlo, che non è da tutti ! (quanti recensori invece sembrano voler spacciarsi per Cassazione dopo tre righe scritte lente, veloci e al contrario... ;) )

Un solo punto: che le cinesi abbiano "controllo di qualità ballerino" non credo sia farina del mio sacco... anzi, hanno molta più "qualità" intrinseca di tante altre penne prodotte in piccolissima serie, perchè possono ingegnerizzare il processo produttivo sui volumi. E i numeri e la scala vincono sempre sulla manualità e artigianalità - su questo livello di prezzo e caratteristiche, ovviamente. Insomma, volere una penna di sostanza e di carattere prodotta "alla cinese" o una a buon prezzo e rapporto qualità prezzo imbattibile prodotta coi volumi europei è un po' farsi del male, ma l'importante è sapere quel che si vuole...
Ma di questo se ne è parlato ad libitum in millemila altri post ed è inutile ricominciare. Buon divertimento con la numero 100.
Venceremos.
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Messaggio da Abulafia »

maylota ha scritto: martedì 22 aprile 2025, 18:19

Apprezzo la focalizzazione nella recensione e il fatto di dichiararlo, che non è da tutti ! (quanti recensori invece sembrano voler spacciarsi per Cassazione dopo tre righe scritte lente, veloci e al contrario... )

Un solo punto: che le cinesi abbiano "controllo di qualità ballerino" non credo sia farina del mio sacco... anzi, hanno molta più "qualità" intrinseca di tante altre penne prodotte in piccolissima serie, perchè possono ingegnerizzare il processo produttivo sui volumi. E i numeri e la scala vincono sempre sulla manualità e artigianalità - su questo livello di prezzo e caratteristiche, ovviamente. Insomma, volere una penna di sostanza e di carattere prodotta "alla cinese" o una a buon prezzo e rapporto qualità prezzo imbattibile prodotta coi volumi europei è un po' farsi del male, ma l'importante è sapere quel che si vuole...
Ma di questo se ne è parlato ad libitum in millemila altri post ed è inutile ricominciare. Buon divertimento con la numero 100.
Sì sì, non era una risposta per te.
Era per dire che lo sento ripetere e lo leggo scrivere continuamente, ma senza alcun riscontro ;)
Ultimamente i cinesi hanno presentato un pennino "stacked" a 30€ e giustamente uno Youtuber in lingua inglese ha sollevato il "sospetto" che in Cina siano riusciti ad ingegnerizzare qualche macchinario che li realizza industrialmente, con conseguente abbattimento del costo (visto che quelli fatti dai vari "nibmaster" costano oltre 200€.).

Ovviamente ho letto commenti negativissimi all'idea che un pennino speciale sia prodotto industrialmente, mentre altrettanto ovviamente io sono solo contento che la tecnologia vada avanti anche su un campo in cui è ferma da un bel po'.
Soprattutto perché preferisco giocare con 8 pennini diversi da 30€ che con uno da 250€ :roll:

In ultimo: la 100 mi sta facendo impazzire col pennino, tanto per contraddire tutto quel che ho detto :lol:

Mentre la 103, la 104 e la 105 sembra che non vogliano consegnarmele...
"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"
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