E se la risposta è "sì": Tendete a conservare quello che scrivete a scopo terapeutico, oppure sono le classiche pagine che poi andranno distrutte?
Chiedo in anticipo scusa a chiunque possa trovare queste domande troppo invadenti.







Alpha7 ha scritto: ↑domenica 7 dicembre 2025, 11:59 Io ho una mia teoria.. Quando scrivo dei pensieri che esprimono sensazioni o stati d'animo negativi, che in un certo modo intossicano il pensiero, cedo involontariamente all'irrazionale convinzione che la scrittura li abbia almeno in parte trasferiti su carta, allontanandoli o indebolendoli. Quindi preferisco che rimangano su carta ed evito di distruggere lo scritto.![]()


Che bell’argomento che ci proponi @Monet63. Io ti/vi posso proporre un criterio semplice per decidere, puoi usare questa domanda guida:Monet63 ha scritto: ↑domenica 7 dicembre 2025, 2:38 Qualcuno di voi l'ha mai praticata, la pratica (come faccio io da qualche tempo) o pensa di iniziare?
E se la risposta è "sì": Tendete a conservare quello che scrivete a scopo terapeutico, oppure sono le classiche pagine che poi andranno distrutte?
Chiedo in anticipo scusa a chiunque possa trovare queste domande troppo invadenti.
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Ma di nulla, figurati! Solo pensieri a ruota liberaAinNithael ha scritto: ↑domenica 7 dicembre 2025, 14:24 Argomento molto interessante e utile per me. Mi piacciono molto le indicazioni di imluca, mi tracciano la rotta, grazie.


Stessa cosa di mia nonna materna, che in più lo faceva nella piazzetta antistante casa sua, vista mare, in modo che la comunità locale facesse parte del processo!