Materiali per stilografiche : plastiche, metalli nobili e non

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Roland
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Materiali per stilografiche : plastiche, metalli nobili e non

Messaggio da Roland »

In questo thread facciamo astrazione del pennino è di come scrive e interessiamoci unicamente ai materiali con cui vengono prodotte le stilografiche vintage o moderne poco importa.

Ho avuto e ho penne in plastica (tipiche delle penne scolastiche), penne in argento, penne placcate oro, placcato palladio e laccate per poi passare alle stilografiche in resina pregiata e per finire con una stilografica in celluloide.

Se il peso è contenuto (meno di 30g inchiostrata) le stilografiche in metallo nobile o no mi attirano sempre.
Ho una sheaffer legacy 2 placcata palladio che è così lucida che sembra di scrivere con uno specchio. L'effetto è notevole.
Per le penne laccate il mio giudizio è più negativo perché sono penne molto molto fragili. Un piccolo colpo accidentale può far saltare un pezzo della laccatura (accaduto ahimè su una delle mie sheaffer) :cry:
Le penne in argento e quelle placcate oro stanno in una categoria tutta loro. Le yard-o-led sono magnifiche ma un tantino troppo pesanti (in grammi e euro /sterline :lol:) per me.

Voi che materiali amate?
novainvicta
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Messaggio da novainvicta »

Celluloide (no acetato) e subito dopo l' ebanite. Lo so, c'ho na certa.. :D
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Messaggio da ricart »

Celluloide ma non mi avventuro nel "vintage" per non avere dolorose sorprese, seguono le resine come quelle della Delta e Leonardo. Per le metalliche preferisco quelle in argento che evito assolutamente di lucidare.
:wave:
Riccardo

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Roland
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Messaggio da Roland »

novainvicta ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 10:10 Celluloide (no acetato) e subito dopo l' ebanite. Lo so, c'ho na certa.. :D
Celluloide o la muerte !! :lol:

Io sono meno categorico e mi piacciono materiali diversi dalla celluloide. Una Parker Athenes placcata oro con gli inserti in lacca nera non sfigura davanti alle sorelle vintage in celluloide. :mrgreen: Le belle penne stilografiche metalliche non sono figlie di un dio minore.
Non sono un esperto del vintage ma penso che anche negli anni 20-30-40 la sheaffer, Parker, etc... facessero penne metalliche (argento o placcate oro).

ricart ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 10:29 Per le metalliche preferisco quelle in argento che evito assolutamente di lucidare.
:wave:
Ahhhhhhh che colpo al cuore. L'argento va lucidato assolutamente sempre.
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Messaggio da Automedonte »

Celluloide bella ma delicata e quindi sono sempre dubbioso, ne ho un paio moderne e qualcuna vintage che però non mi eccita per niente.

Ebanite mi piace molto per la sensazione tattile ma non sempre i colori mi soddisfano.

Molte resine moderne hanno poco da invidiare alla celluloide ed oggi è forse il materiale che preferisco, alcune hanno una profondità di colori che stupisce.
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Messaggio da maylota »

Roland ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 10:34
ricart ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 10:29 Per le metalliche preferisco quelle in argento che evito assolutamente di lucidare.
:wave:
Ahhhhhhh che colpo al cuore. L'argento va lucidato assolutamente sempre.
Non tutte, secondo me se lucidi una Parker 75 ciselé, la ammazzi, basta usarla. :angel:
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Messaggio da Esme »

Laccatura normale: via, sció, vade retro.
Laccatura giapponese: a parte il costo, bellissima arte, ma non sulle penne.
Penne interamente metalliche: naaaaa.
Penne metalliche tranne la sezione: ti dico che non sono le mie preferite, poi controllo meglio le penne che ho e... qualcosa deve essere andato storto...
Penne in resina (plastica) eccetto celluloide: certo che sì, la qualità non è nella presunta "preziosità", ma nella realizzazione e nella durata e stabilità della plastica scelta.
Celluloide: 🤩
Ebanite: mi piace molto, anche se poi le penne sono un po' troppo seriose.

Edit: nessuno pensa mai al legno. Nemmeno io. 🙂
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"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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Messaggio da MrStaty »

Esme ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 11:49 Edit: nessuno pensa mai al legno. Nemmeno io. 🙂
Io si, infatti ne ho diverse, una delle quali acquistata sul forum da ssnpei :lol:

A me piacciono molto anche quelle in metallo (qualsiasi metallo) come la mia Aurora Hastil Vermeil.

E poi ebanite e celluloide, sempre e comunque :lol:
Gabriele

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Messaggio da Pilot74 »

Roland ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 9:39 Voi che materiali amate?
Di certo né legno né qualsiasi tipo di metallo.
Penne in celluloide o ebanite non ne ho mai avute ma mi incuriosirebbero; però ovviamente non posso sapere se le preferirei ad altre.

Rimangono quelle in plastica (scusate, dovrei dire resina, ma ogni volta penso all'ambra e mi blocco), che io assolutamente prediligo; tutte in plastica, anche il cappuccio (posso però tollerare un cappuccio in metallo).

Mi è appena arrivata fresca fresca dalla Cina una Jinhao P136, bellissima, solida in mano, plastica bella lucida e consistente, me ne sono già innamorato.
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Messaggio da Roland »

È vero che nessuno pensa mai al legno. :lol: Ho avuto modo di visionare alcune penne in legno tra cui una waterman man 100 o 200 (edizione speciale francese) che non comprai perché il legno lo considero sicuramente a torto leggermente meglio della plastica scolastica. Non è un materiale che apprezzo in una stilografica.
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Messaggio da ricart »

La lucidatura dell'argento che avviene con l'uso della penna conserva una tonalità (si può dire?) "opaca", naturale, calda, mentre le lucidature eseguite con panni vari e/o acidi per la pulizia danno al metallo un aspetto non naturale, freddo. E poi le penne non sono mica queste! Sempre parere mio naturalmente.
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Messaggio da francoiacc »

Anche se consapevole del fatto che si autodistrugge, la celluoide; ma vuoi metter le celluloidi Arco?
L'Ebanite e' un materiale che non ha nulla di sbagliato per le penne, se ne sono accorti oltre cento anni fa ed io la amo.. anche se non come la celluloide.
Le all metal, ma devono essere esenti da ammaccature.
Argento, poco, fa eccezione la Waterman 100 Etoile :mrgreen:
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Messaggio da Tisbacker »

Resina preziosa :mrgreen:
Ebanite laccata urushi ❤️
Ultimamente ho preso anche una di metallo laccata che ha indubbiamente i suoi pro e qualche contro.
Tutto il resto non è noia, ma sicuramente (per me) comanda il pennino e non il materiale del corpo.
Più di 25 anni di esperienza nell’accontentare scimmie. Per consulenze e preventivi contattatemi.

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Messaggio da mastrogigino »

Per me, al primo posto, Ebanite, sia nera che in vari colori/marezzature, anche sbiadita o virata dall'invecchiamento.
La sensazione tra le dita mi piace e mi conforta, in più "adoro" il lieve odore di gomma/componenti elettronici scaldati che rilascia col calore della mano.

In seconda posizione, penne in metallo, sia ottone/acciaio/alluminio che metalli preziosi, sia finitura naturale che spazzolati/laccati/placcati.
A patto che la sezione NON sia in metallo e che non pesino un quintale.

In seguito plastica/resina (preziosa o da povery)

Non possiedo penne in celluloide quindi non posso esprimere una preferenza nel caso.

In legno... boh ... particolari ma non mi attirano... mi fanno molto "architetto"... :D
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Messaggio da Koten90 »

Esme ha scritto: martedì 31 ottobre 2023, 11:49 Laccatura giapponese: a parte il costo, bellissima arte, ma non sulle penne.
Puoi anche fermarti alla laccatura Urushi, senza arrivare alle decorazioni varie del Maki-e… c’è tutto il catalogo Nakaya, la Platinum Izumo, Taccia e le Sailor KOP, Pilot Urushi, ma anche la Capless Raden e qualche Namiki, poi Eboya e Wancher, ma anche molti altri artigiani che stanno lanciando modelli nuovi (carolina pen company, urushi pen india…).
È un ottimo modo per rendere più raffinata e meno seriosa l’ebanite

Al momento (e da un po’, in realtà) sto guardando con desiderio la Nakaya Long Cigar Heki Tamenuri, bellissima come livrea, ma con un pennino che non mi piace molto come sensazione di scrittura (è lo stesso delle Platinum 3776). Probabilmente non la comprerò proprio perché, per quanto mi riguarda, la sensazione di scrittura prevale prepotentemente sull’estetica
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.

FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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