Pasqua con le penne che vuoi

[maylota]

Ultimamente i cinesi hanno presentato un pennino "stacked" a 30€ e giustamente uno Youtuber in lingua inglese ha sollevato il "sospetto" che in Cina siano riusciti ad ingegnerizzare qualche macchinario che li realizza industrialmente, con conseguente abbattimento del costo (visto che quelli fatti dai vari "nibmaster" costano oltre 200€.).

Questo è assai possibile.
E' anche molto possibile che abbiano molto meno "esprit de finesse" di uno stacked originale di Nagahara padre di 25 anni fa ...ma a patto di sapere quel che si desidera e si apprezza, non vedo ragione di denigrare l'uno o l'altro (io personalmente li ho entrambi e li denigro tutti e due perchè li trovo inutili, ma è discorso che esula )

[Enbi]

Oh, sulla lobotomia si scherza, eh!
Spero che si sia capito che sono la persona meno seria del mondo e vado avanti per iperboli e stupidaggini varie.
Il grosso problema è il limite delle 5 emoticon sceme.

Comunque a livello di acquisto ognuno, ovviamente, compra quel che gli piace e gli fa comodo; mi fa solo strano che chi produce non differenzi la produzione, di solito è la base del commercio. I tre marchi giapponesi non solo non offrono alternative interne, ma fra tutte e tre non si riesce a capire quale penna sia dell'uno o dell'altro produttore...

... ma almeno Pilot ha la capless.

Mah no tranquillo si capiva (almeno: io l'ho capito ).
Sulla differenziazione della produzione, credo che bisogna sempre considerare il mercato interno: per l'acquirente giapponese medio, a cosa serve una stilografica? Non ho alcun dato alla mano, ma la butto lì: forse in Giappone la stilografica è pensata innanzitutto come uno strumento di scrittura, prima che come oggetto di pregio o accessorio da sfoggiare e/o collezionare. E devo dire che con questa filosofia mi trovo bene, a me non importa nulla di avere la penna con il design ricercato, fatta in materiali particolari o chessoio se poi trovo un pennino non all'altezza. Qualche volta mi è capitato di essere stato abbagliato da certe forme e materiali, ma devo dire di essere rimasto spesso deluso dalla scrittura in quei casi in cui ho comprato "con il cuore", mentre la testa mi diceva un'altra cosa.

Ma mi sono perso qualcosa, o nelle tue carrellate non hai ancora presentato nessuna "Capless" cinese? Forse mi sbaglio, ma non ricordo nessuna Majohn A1, A2 ecc. Mi pare da quello che dici una A1 possa interessarti non poco... e c'è sia con che senza la clip nel caso fossi in dubbio sull'eventuale scomodità di averla tra le dita.

[Automedonte]

Scusa ma la Pelikan ha dei vuoti d’inchiostro, dipende dal tipo di carta?

[Abulafia]

Questo è assai possibile.
E' anche molto possibile che abbiano molto meno "esprit de finesse" di uno stacked originale di Nagahara padre di 25 anni fa ...ma a patto di sapere quel che si desidera e si apprezza, non vedo ragione di denigrare l'uno o l'altro (io personalmente li ho entrambi e li denigro tutti e due perchè li trovo inutili, ma è discorso che esula )

Ma infatti la scelta è sempre una bella cosa.

Mah no tranquillo si capiva (almeno: io l'ho capito ).
Sulla differenziazione della produzione, credo che bisogna sempre considerare il mercato interno: per l'acquirente giapponese medio, a cosa serve una stilografica? Non ho alcun dato alla mano, ma la butto lì: forse in Giappone la stilografica è pensata innanzitutto come uno strumento di scrittura, prima che come oggetto di pregio o accessorio da sfoggiare e/o collezionare. E devo dire che con questa filosofia mi trovo bene, a me non importa nulla di avere la penna con il design ricercato, fatta in materiali particolari o chessoio se poi trovo un pennino non all'altezza. Qualche volta mi è capitato di essere stato abbagliato da certe forme e materiali, ma devo dire di essere rimasto spesso deluso dalla scrittura in quei casi in cui ho comprato "con il cuore", mentre la testa mi diceva un'altra cosa.

Ma mi sono perso qualcosa, o nelle tue carrellate non hai ancora presentato nessuna "Capless" cinese? Forse mi sbaglio, ma non ricordo nessuna Majohn A1, A2 ecc. Mi pare da quello che dici una A1 possa interessarti non poco... e c'è sia con che senza la clip nel caso fossi in dubbio sull'eventuale scomodità di averla tra le dita.

Ok che è uno strumento di scrittura, ma perfino le BIC sentono il bisogno di differenziarsi ogni tanto...

Per le capless: ho la A1, la A2, la A3 della Majohn e la Jinhao 10. In pratica tutte.
E le trovo belle, ottime e comodissime, ne ho quasi sempre almeno una inchiostrata come penna "da agenda".
Ultimamente è spuntata fuori anche una Hero capless, a breve proverò pure quella

[Abulafia]

Scusa ma la Pelikan ha dei vuoti d’inchiostro, dipende dal tipo di carta?

No, non sono vuoti di inchiostro, è solo il fortissimo shading del Majohn "Bingtilian" (fiore di loto): passa da un color cotto (nel senso di pavimento) a un rosa chiaro, con sfumature melograno e rosa antico, mortadella e cotto (nel senso di prosciutto)
Dal vivo, se uno apprezza le tinte strane e lo shading, è veramente molto bello (come tutta la serie di inchiostri Majohn "paesaggistici", almeno quelli che ho comprato).

Le foto alla "Prova scrittura" le faccio alla bell'e meglio col cellulare, se mai mi cimenterò nel presentarvi gli inchiostri cinesi provvederò a fare qualche fotografia migliore con la reflex

[Trinità]

Io mi aspetto che Abulafia dopo aver finito con le stilografiche cinesi (se mai sarà possibile ) ci faccia le recensione degli inchiostri cinesi. Il mercato degli inchiostri ha bisogno di concorrenza perché ormai gli inchiostri "particolari" hanno raggiunto quotazioni da oro. Ben vengano gli inchiostri cinesi se saranno all'altezza e concorrenziali.

Se vuoi ti do due feedback sui pochi inchiostri cinesi acquistati:
Majhon nero due versioni, waterproof e non...inutilizzabili se qualsiasi tipo di carta e/o pennino...spiuma come una goccia d'acqua sulla carta igienica anche su Clairefontaine. Nero normale abbastanza saturo, nero waterproof grigione. BOCCIATO
Hao You Liang Blue-black...un blue black molto simile come colorazione al Waterman mysterious blue...un pelino più saturo...flusso medio. Nessun difetto particolare. Buono. ( l'ho dato da provare a @Risottopensa chiedete a lui la recensione che è molto più bravo di me!)
Hero 232a blue-black, alta componente ferrogallica, tiene a bada flussi idrante come una pelikan che possiedo...un M che sembra un BB con certi inchiostri. Stringe molto di più di pelikan 4001 blue black. Colore simile da asciutto ma un pelo più saturo. Buono ed economico.
Per ora la mia esperienza su inchiostri cinesi si ferma qui.
Sinceramente nessuno di questi è un inchiostro da avere per quanto mi riguarda non aggiungono né tolgono nulla agli inchiostri europei/giapponesi/americani.

[Abulafia]

Nel frattempo, visto che oggi non si lavorava, ho passato la serata a buttare giù due descrizioni degli inchiostri cinesi che ho, cercando qualche notizia in più sui loro nomi e traduzioni.
Ho purtroppo esaurito l'uso gratuito di Chatgpt per oggi (è l'unica che dalle immagini dei caratteri cinesi riesce a risalire al significato vero, Google translate è carente), quindi ho lasciato l'opera a metà.
Ma da qui all'estate vedrò di completarla.

Gli inchiostri cinesi che ho sono:
-i 10 economicissimi Karkos di base;
-gli 8 Ostrich della serie "sheen";
-6 dei 10 Majohn della serie "poesia";
-cartucce Hongdian e Jinhao nere-blu-rosse;
-un inchiostro trasparente sensibile agli UV.

Pubblicherò qualcosa appena completerò la serie della Majohn
E ho trovato anche un paio di Hero (verde e blu con sheen) in offerta, vediamo se la tentazione avrà la meglio.

Mi riservo qualche mese anche per fotografarli con un po' di precisione...
... ma vi anticipo che per me i Majohn valgono gli Iroshizuku (e non lo dico per denigrare questi ultimi, che trovo eccellenti come tutti e senza bastiancontrarianesimo)

[cinturino]

Per utente Abulafia (che leggo sempre con piacere ... e con il quale concordo su molte delle sue osservazioni circa la stilografiche cinesi); mi piace molto la Kaco Master 14 K e ci sto facendo un pensierino, vorrei sapere se è solida e ben costruita? Grazie

[cinturino]

vista ora su Alì, non riporta le dimensioni, si potrebbe avere foto comparativa con la Hongdian arancione (ho lo stesso modello e quindi potrei rendermi conto)? Grazie
ps. la trovo solamente con pennino F e a circa € 100

[rrfreak63]

@Abulafia, prova deepl.org per tradurre i caratteri cinesi. con il tedesco funziona bene

[Abulafia]

Per utente Abulafia (che leggo sempre con piacere ... e con il quale concordo su molte delle sue osservazioni circa la stilografiche cinesi); mi piace molto la Kaco Master 14 K e ci sto facendo un pensierino, vorrei sapere se è solida e ben costruita? Grazie

vista ora su Alì, non riporta le dimensioni, si potrebbe avere foto comparativa con la Hongdian arancione (ho lo stesso modello e quindi potrei rendermi conto)? Grazie
ps. la trovo solamente con pennino F e a circa € 100

La Kaco Master è bella grande, con plastiche più che discrete, abbastanza spesse. Non male neanche le filettature (quella tra sezione e fusto è veramente lunga, forse pensata per renderla eyedrop?). La clip è molto ben fatta, funzionale e resistente. Non male neanche la lucidatura, migliore di altre penne che ho (meglio delle giapponesi, al pari forse della Pineider Egosphere).

Allego tre foto fatte al volo (chiusa, aperta, calzata) in comparazione con ha Hongdian N12.
Dalle foto non sembrano allineate, ma è colpa del grandangolo del cellulare, in realtà sono in linea con il metro, giuro

Anche io l'ho trovata solo con il pennino F (ma è molto abbondante e bagnato), durante le offerte e con le monete scende a circa 70€.

Dimensioni Kaco Master - Hongdian N12

Dimensioni Kaco Master - Hongdian N12

Dimensioni Kaco Master - Hongdian N12

@Abulafia, prova deepl.org per tradurre i caratteri cinesi. con il tedesco funziona bene

Non è tanto la traduzione del carattere, ma il fatto che il carattere è stampato come disegno sulle scatoline dei calamai, non posso fare copincolla. Chatgpt riesce a riconoscerlo da uno screenshot (o perfino dalla descrizione testuale, tipo "il carattere è formato da una t rovesciata in alto, una specie di quadrato con una x dentro al centro e due apostrofi convergenti ai lati di un segno in basso a forma di J". E capisce sul serio...).

[Enbi]

Non è tanto la traduzione del carattere, ma il fatto che il carattere è stampato come disegno sulle scatoline dei calamai, non posso fare copincolla. Chatgpt riesce a riconoscerlo da uno screenshot (o perfino dalla descrizione testuale, tipo "il carattere è formato da una t rovesciata in alto, una specie di quadrato con una x dentro al centro e due apostrofi convergenti ai lati di un segno in basso a forma di J". E capisce sul serio...).

Bravo chatgpt
Comunque, se hai questo problema puoi facilmente "digitalizzare" qualunque carattere stampato con Google Lens: fai la foto, estrapoli il testo, lo copi e incolli su qualunque traduttore automatico.

[Abulafia]

Non è tanto la traduzione del carattere, ma il fatto che il carattere è stampato come disegno sulle scatoline dei calamai, non posso fare copincolla. Chatgpt riesce a riconoscerlo da uno screenshot (o perfino dalla descrizione testuale, tipo "il carattere è formato da una t rovesciata in alto, una specie di quadrato con una x dentro al centro e due apostrofi convergenti ai lati di un segno in basso a forma di J". E capisce sul serio...).

Bravo chatgpt
Comunque, se hai questo problema puoi facilmente "digitalizzare" qualunque carattere stampato con Google Lens: fai la foto, estrapoli il testo, lo copi e incolli su qualunque traduttore automatico.

Google Lens non me li riconosce, già provato
Comunque ho quasi finito, ma mi sono accorto che ogni scatoletta, oltre al nome dell'inchiostro (che a quanto pare è sempre un'espressione poetica della poesia tradizionale cinese) ha anche una piccola frase descrittiva. Google Lens/Translate me la traduce un po' a caso, voglio provare anche lì con ChatGPT che a quanto pare riconosce le poesie anche solo dai nomi degli inchiostri.

(Sì, lo so che è tutto inutile e l'inchiostro sempre quello rimane, ma sono una persona curiosa ).

[Abulafia]

Bravo chatgpt
Comunque, se hai questo problema puoi facilmente "digitalizzare" qualunque carattere stampato con Google Lens: fai la foto, estrapoli il testo, lo copi e incolli su qualunque traduttore automatico.

E invece grazie a te ho insistito, ho trovato delle foto pubblicitarie più grandi e sono riuscito a copincollare i caratteri cinesi direttamente da Google Lens, grazie!

Ora ho i nomi di tutti e dieci gli inchiostri (in cinese, cinese traslitterato, italiano ed inglese), le dieci brevi poesie (con relative traduzioni in italiano) ad essi collegate e pure una spiegazione letterario-poetico-storica fornita da ChatGPT

Devo solo comprare quelli che mi mancano, insomma

[cinturino]

Grazie Abulafia per la gentilissima risposta ...mi sa che attendo ...l'occasione ...e procedo