AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58
Scusa Abulafia, va bene le altre cinesi (su cui magari sorvolo... d'altronde i gusti sono gusti...) ma su queste valutazioni non posso tacere
I materiali della Pilot 78G+ sono di buona qualità, magari un po' meno della 78G e con colorazioni un po' troppo "brillanti" (alla cinese

), ma comunque più che buoni; la costruzione è la stessa della 78G sulle cui qualità non si può discutere. Ho una 78G "classica", di inizio anni '90, che ho usato tantissimo per anni, ed è ancora oggi perfetta.
Non credo di essere il solo a pensarla così: mi pare che sul forum i giudizi sulle 78G e 78G+ sono concordi nell'apprezzamento.
Tra l'altro, c'è anche una comparativa delle due versioni:
viewtopic.php?t=16482
Ho anche la Jinhao 82, sulla quale sono costretto a ribaltare completamente il tuo giudizio: plastiche abbastanza scadenti, finiture non troppo curate, pennino decente ma ben lontano dai pennini Pilot. La Jinhao 82 è tra le mie "penne perdibili"... la 78G+ invece rientra tra quelle da conservare bene, e la 78G tra quelle da custodire con più cura, e con più alto rapporto qualità / prezzo (e, per me, di grande valore affettivo per il grande volume di pagine scritte in tanti anni di uso intenso).
Se getto la pietra è proprio per smuovere lo stagno, non ti scusare di avere opinioni opposte alle mie.
Anche perché lungi da me parlare
ex cathedra e con infallibilità papale, le mie impressioni sono le mie e riferite solamente a miei gusti, abitudini e quant'altro.
Comunque non riesco proprio a definire quella plastica di buona qualità e neanche di qualità mediocre: a me fa proprio schifo
Così come la Jinhao 82, che uso come riferimento proprio perché la versione base senza colori particolari è venduta a 2€ e si capisce materialmente il perché (pur scrivendo più che decentemente, per quanto mi riguarda).
Per il valore affettivo non posso farci nulla, ma posso dirti che qualsiasi cosa compri io o la mia famiglia, che sia pessima o il meglio sul mercato, ci dura decenni e oltre. A volte mi è toccato cambiare oggetti per disperazione, perché erano diventati vetusti, pur continuando a funzionare perfettamente.
Quindi il fatto che non ti si sia rotta, lesionata o quant'altro significa poco e nulla, per quanto mi riguarda.
A me si è crepata una Preppy in mano (letteralmente mentre scrivevo), ma la ritengo comunque dieci spanne superiore per materiali rispetto a questa 78G+.
Comunque, senza che mi metta a cercare link, direi che è opinione diffusa, comune e preponderante che il costo delle penne giapponesi sia in gran parte da attribuire al pennino: sulla qualità non strabiliante dei materiali (e sull'assenza di creatività dei loro designer) ho letto una intera letteratura.
Letteratura con cui, per ora, concordo in pieno.
AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58
Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:23
Inoltre è piccola, del tutto inutilizzabile senza cappuccio e in ogni caso scomoda in mano.
Stesse dimensioni della 78G: aperta 121 mm, quanto una Pelikan 400NN, poco più di una Parker 75, poco meno di una Waterman Graduate... Insomma non tra le più grandi ma neanche piccola, come molte altre penne giustamente blasonate; direi di misura nella media e utilizzabilissima anche senza cappuccio, comoda ed equilibrata. Se non credi a me, chiedi pure alla mia mano che la conosce molto bene...
Sinceramente di chiedere alla tua mano non so cosa possa interessarmi: mi fido che per te sia comoda anche senza chiedere.
Per me è piccola e scomoda, nonché inutilizzabile senza cappuccio. Non ho la pretesa di dire che la mia mano sia metro e misura di tutte le appendici umane... se vado cercando le Junlai 930 o le Kanwrite Mammoth il cui solo pennino è metà di questa penna, un motivo ci sarà
Per decenni ho utilizzato le Staedtler Noris Stick proprio perché avevano una punta "lunga" (che mi permette di stare con le dita lontane dal foglio) e un fusto parecchio lungo (17cm, su cui comunque tengo sempre montato anche il cappuccio).
La 78G+ è oggettivamente una penna medio-piccola e soggettivamente uno scomodo troncone di matita
AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58
Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:23
Il pennino, a differenza degli altri Pilot, non è neanche così scorrevole, pur non avendo difetti visibili (o da me riconoscibili) con la lente di ingrandimento: ha un attrito sempre presente, in qualsiasi direzione. Non è fastidioso perché non pizzica né frena, però non dà quella sensazione di piacevole scorrevolezza degli altri pennini Pilot.
Forse il pennino "SUPER QUALITY JAPAN" della tua 78G+ ha un qualche problema, o la tua penna non monta il "suo" pennino...
Uno dei pregi per cui la 78G è apprezzata è proprio la bontà del pennino: scorrevolissimo, preciso, piacevole, non tradisce mai. Il pennino della 78G+ è praticamente identico; forse c'è qualche differenza nel materiale dei pennini più nuovi delle 78G+ che a momenti possono sembrare leggermente meno scorrevoli ed elastici di quelli della 78G, ma se c'è differenza è davvero minima. Nelle 78G e 78G+ ho pennini nei tratti F, M e B: il pennino da solo vale sempre abbondantemente il prezzo delle penne.
Sicuramente il mio esemplare non gli è uscito benissimo: non so che problema abbia perché non mostra né disallineamenti, né superfici non conformi, però è meno scorrevole degli altri Pilot che ho. Magari è anche colpa dell'inchiostro, tutti gli inchiostri verdi che ho mi risultano più "frenati" rispetto ad altri colori. Al prossimo caricamento proverò l'Iroshizuku per il confronto.
Comunque è un pennino pienamente utilizzabile, eh; non lo considero difettoso, solo meno piacevole dei compagni di scuderia. E mi piace pure tanto il segno che fa. Più dei compagni di scuderia.
E sì, sicuramente il pennino vale i 4-5€ che l'ho pagato, mica lo nego: la penna non la butterò di certo (ma per ora medito di trasferire il pennino sul corpo della Pilot DCC-70, a forma di stiloforo e più comoda per le mie mani. Ci avevo messo il pennino F della Pluminix, ma questo B mi piace di più.