Grande carrellata, mi piace!
Di N9 ne ho una identica, stesso colore e stesso pennino. Concordo sulle tue osservazioni, un pennino cicciottoso e veramente godibile.
La D5 mi stuzzica da un bel po' per i riferimenti storici disseminati su tutto il corpo e cappuccio. Sono indeciso tra la versione a pistone e quella a converter...
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Il Parker ha un incavo sull'alimentatore su cui fai leva ed estrai pennino e l'alimentatore. Foto di repertorio che non ho voglia di andarne a smontare una: L'alimentatore è uno dei più complicati mai visti (non doveva perdere inchiostro nemmeno su uno scooter su strada dissestata, il target era molto giovane).
Ma c'è da dire che in 50 anni la tecnologia degli alimentatori in ABS ha probabilmente fatto progressi (o almeno si spera

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In realtà è una 78G+ prodotta a partire dal 2011, versione moderna della "classica" 78G prodotta dal 1991 (credo fino al 2016) e molto diffusa negli anni '90. Il pennino B della 78G+ è a tutti gli effeti uno stub.
Scusa Abulafia, va bene le altre cinesi (su cui magari sorvolo...Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:23 La penna, come altre Pilot che ho e ho provato, è costruita coi materiali di scarto delle penne economiche cinesi![]()
Una plastica così brutta e ignobile non la ricordo neanche nei giocattoli di terza categoria degli anni '80, al confronto la Jinhao 82 è una navicella spaziale


I materiali della Pilot 78G+ sono di buona qualità, magari un po' meno della 78G e con colorazioni un po' troppo "brillanti" (alla cinese

Non credo di essere il solo a pensarla così: mi pare che sul forum i giudizi sulle 78G e 78G+ sono concordi nell'apprezzamento.
Tra l'altro, c'è anche una comparativa delle due versioni: viewtopic.php?t=16482
Ho anche la Jinhao 82, sulla quale sono costretto a ribaltare completamente il tuo giudizio: plastiche abbastanza scadenti, finiture non troppo curate, pennino decente ma ben lontano dai pennini Pilot. La Jinhao 82 è tra le mie "penne perdibili"... la 78G+ invece rientra tra quelle da conservare bene, e la 78G tra quelle da custodire con più cura, e con più alto rapporto qualità / prezzo (e, per me, di grande valore affettivo per il grande volume di pagine scritte in tanti anni di uso intenso).
Stesse dimensioni della 78G: aperta 121 mm, quanto una Pelikan 400NN, poco più di una Parker 75, poco meno di una Waterman Graduate... Insomma non tra le più grandi ma neanche piccola, come molte altre penne giustamente blasonate; direi di misura nella media e utilizzabilissima anche senza cappuccio, comoda ed equilibrata. Se non credi a me, chiedi pure alla mia mano che la conosce molto bene...
Forse il pennino "SUPER QUALITY JAPAN" della tua 78G+ ha un qualche problema, o la tua penna non monta il "suo" pennino...Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:23 Il pennino, a differenza degli altri Pilot, non è neanche così scorrevole, pur non avendo difetti visibili (o da me riconoscibili) con la lente di ingrandimento: ha un attrito sempre presente, in qualsiasi direzione. Non è fastidioso perché non pizzica né frena, però non dà quella sensazione di piacevole scorrevolezza degli altri pennini Pilot.
Uno dei pregi per cui la 78G è apprezzata è proprio la bontà del pennino: scorrevolissimo, preciso, piacevole, non tradisce mai. Il pennino della 78G+ è praticamente identico; forse c'è qualche differenza nel materiale dei pennini più nuovi delle 78G+ che a momenti possono sembrare leggermente meno scorrevoli ed elastici di quelli della 78G, ma se c'è differenza è davvero minima. Nelle 78G e 78G+ ho pennini nei tratti F, M e B: il pennino da solo vale sempre abbondantemente il prezzo delle penne.
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Lieto del tuo apprezzamento!Enbi ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:25 Grande carrellata, mi piace!
Di N9 ne ho una identica, stesso colore e stesso pennino. Concordo sulle tue osservazioni, un pennino cicciottoso e veramente godibile.
La D5 mi stuzzica da un bel po' per i riferimenti storici disseminati su tutto il corpo e cappuccio. Sono indeciso tra la versione a pistone e quella a converter...
Mi sono sbattuto tanto sulla N9 non solo per completare la serie, ma anche spinto dalle tue considerazioni che mi avevano convinto fosse da avere al di là delle forme e colori non proprio nel mio range di gusto

Io, se posso, vado sempre sul caricamento c/c che trovo più comodo a prescindere, quindi non faccio testo; da quel che ho potuto vedere, poi, la D5S è anceh più soggetta a offerte e corposi abbassamenti di prezzo. La versione a pistone è un po' meno fluttuante (e anche un po' meno diffusa, ultimamente ce l'hanno pochi venditori. Ho l'impressione che con l'imminente uscita della prossima della serie questa sta andando in esaurimento).
L'ho lavata ieri e rimessa a posto, ma appena raggiungo il portapenne cinese per penne cinesimaylota ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:37
Il Parker ha un incavo sull'alimentatore su cui fai leva ed estrai pennino e l'alimentatore. Foto di repertorio che non ho voglia di andarne a smontare una:
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L'alimentatore è uno dei più complicati mai visti (non doveva perdere inchiostro nemmeno su uno scooter su strada dissestata, il target era molto giovane).
Ma c'è da dire che in 50 anni la tecnologia degli alimentatori in ABS ha probabilmente fatto progressi (o almeno si spera)

Grazie della spiegazione!
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Se getto la pietra è proprio per smuovere lo stagno, non ti scusare di avere opinioni opposte alle mie.AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58
Scusa Abulafia, va bene le altre cinesi (su cui magari sorvolo... d'altronde i gusti sono gusti...) ma su queste valutazioni non posso tacere
I materiali della Pilot 78G+ sono di buona qualità, magari un po' meno della 78G e con colorazioni un po' troppo "brillanti" (alla cinese), ma comunque più che buoni; la costruzione è la stessa della 78G sulle cui qualità non si può discutere. Ho una 78G "classica", di inizio anni '90, che ho usato tantissimo per anni, ed è ancora oggi perfetta.
Non credo di essere il solo a pensarla così: mi pare che sul forum i giudizi sulle 78G e 78G+ sono concordi nell'apprezzamento.
Tra l'altro, c'è anche una comparativa delle due versioni: viewtopic.php?t=16482
Ho anche la Jinhao 82, sulla quale sono costretto a ribaltare completamente il tuo giudizio: plastiche abbastanza scadenti, finiture non troppo curate, pennino decente ma ben lontano dai pennini Pilot. La Jinhao 82 è tra le mie "penne perdibili"... la 78G+ invece rientra tra quelle da conservare bene, e la 78G tra quelle da custodire con più cura, e con più alto rapporto qualità / prezzo (e, per me, di grande valore affettivo per il grande volume di pagine scritte in tanti anni di uso intenso).

Anche perché lungi da me parlare ex cathedra e con infallibilità papale, le mie impressioni sono le mie e riferite solamente a miei gusti, abitudini e quant'altro.
Comunque non riesco proprio a definire quella plastica di buona qualità e neanche di qualità mediocre: a me fa proprio schifo

Così come la Jinhao 82, che uso come riferimento proprio perché la versione base senza colori particolari è venduta a 2€ e si capisce materialmente il perché (pur scrivendo più che decentemente, per quanto mi riguarda).
Per il valore affettivo non posso farci nulla, ma posso dirti che qualsiasi cosa compri io o la mia famiglia, che sia pessima o il meglio sul mercato, ci dura decenni e oltre. A volte mi è toccato cambiare oggetti per disperazione, perché erano diventati vetusti, pur continuando a funzionare perfettamente.
Quindi il fatto che non ti si sia rotta, lesionata o quant'altro significa poco e nulla, per quanto mi riguarda.
A me si è crepata una Preppy in mano (letteralmente mentre scrivevo), ma la ritengo comunque dieci spanne superiore per materiali rispetto a questa 78G+.
Comunque, senza che mi metta a cercare link, direi che è opinione diffusa, comune e preponderante che il costo delle penne giapponesi sia in gran parte da attribuire al pennino: sulla qualità non strabiliante dei materiali (e sull'assenza di creatività dei loro designer) ho letto una intera letteratura.
Letteratura con cui, per ora, concordo in pieno.
Sinceramente di chiedere alla tua mano non so cosa possa interessarmi: mi fido che per te sia comoda anche senza chiedere.AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58Stesse dimensioni della 78G: aperta 121 mm, quanto una Pelikan 400NN, poco più di una Parker 75, poco meno di una Waterman Graduate... Insomma non tra le più grandi ma neanche piccola, come molte altre penne giustamente blasonate; direi di misura nella media e utilizzabilissima anche senza cappuccio, comoda ed equilibrata. Se non credi a me, chiedi pure alla mia mano che la conosce molto bene...
Per me è piccola e scomoda, nonché inutilizzabile senza cappuccio. Non ho la pretesa di dire che la mia mano sia metro e misura di tutte le appendici umane... se vado cercando le Junlai 930 o le Kanwrite Mammoth il cui solo pennino è metà di questa penna, un motivo ci sarà

Per decenni ho utilizzato le Staedtler Noris Stick proprio perché avevano una punta "lunga" (che mi permette di stare con le dita lontane dal foglio) e un fusto parecchio lungo (17cm, su cui comunque tengo sempre montato anche il cappuccio).
La 78G+ è oggettivamente una penna medio-piccola e soggettivamente uno scomodo troncone di matita

Sicuramente il mio esemplare non gli è uscito benissimo: non so che problema abbia perché non mostra né disallineamenti, né superfici non conformi, però è meno scorrevole degli altri Pilot che ho. Magari è anche colpa dell'inchiostro, tutti gli inchiostri verdi che ho mi risultano più "frenati" rispetto ad altri colori. Al prossimo caricamento proverò l'Iroshizuku per il confronto.AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58Forse il pennino "SUPER QUALITY JAPAN" della tua 78G+ ha un qualche problema, o la tua penna non monta il "suo" pennino...Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 17:23 Il pennino, a differenza degli altri Pilot, non è neanche così scorrevole, pur non avendo difetti visibili (o da me riconoscibili) con la lente di ingrandimento: ha un attrito sempre presente, in qualsiasi direzione. Non è fastidioso perché non pizzica né frena, però non dà quella sensazione di piacevole scorrevolezza degli altri pennini Pilot.
Uno dei pregi per cui la 78G è apprezzata è proprio la bontà del pennino: scorrevolissimo, preciso, piacevole, non tradisce mai. Il pennino della 78G+ è praticamente identico; forse c'è qualche differenza nel materiale dei pennini più nuovi delle 78G+ che a momenti possono sembrare leggermente meno scorrevoli ed elastici di quelli della 78G, ma se c'è differenza è davvero minima. Nelle 78G e 78G+ ho pennini nei tratti F, M e B: il pennino da solo vale sempre abbondantemente il prezzo delle penne.
Comunque è un pennino pienamente utilizzabile, eh; non lo considero difettoso, solo meno piacevole dei compagni di scuderia. E mi piace pure tanto il segno che fa. Più dei compagni di scuderia.
E sì, sicuramente il pennino vale i 4-5€ che l'ho pagato, mica lo nego: la penna non la butterò di certo (ma per ora medito di trasferire il pennino sul corpo della Pilot DCC-70, a forma di stiloforo e più comoda per le mie mani. Ci avevo messo il pennino F della Pluminix, ma questo B mi piace di più.
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Il materiale delle 78G+ non sarà della migliore qualità, ma è quanto meno all'altezza di gran parte delle penne della stessa fascia di prezzo, che è (anche nel famigerato sito asiatico) intorno ai 25 euro. La trovo una plastica sicuramente migliore rispetto alla Jinhao 82 che citi: le ho entrambe e proprio non capisco come si possa dire il contrario.Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58[...]AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58 I materiali della Pilot 78G+ sono di buona qualità, magari un po' meno della 78G e con colorazioni un po' troppo "brillanti" (alla cinese ), ma comunque più che buoni; la costruzione è la stessa della 78G sulle cui qualità non si può discutere. Ho una 78G "classica", di inizio anni '90, che ho usato tantissimo per anni, ed è ancora oggi perfetta.
[...]
Ho anche la Jinhao 82, sulla quale sono costretto a ribaltare completamente il tuo giudizio: plastiche abbastanza scadenti, finiture non troppo curate, pennino decente ma ben lontano dai pennini Pilot. La Jinhao 82 è tra le mie "penne perdibili"... la 78G+ invece rientra tra quelle da conservare bene, e la 78G tra quelle da custodire con più cura, e con più alto rapporto qualità / prezzo (e, per me, di grande valore affettivo per il grande volume di pagine scritte in tanti anni di uso intenso).
Comunque non riesco proprio a definire quella plastica di buona qualità e neanche di qualità mediocre: a me fa proprio schifo![]()
Così come la Jinhao 82, che uso come riferimento proprio perché la versione base senza colori particolari è venduta a 2€ e si capisce materialmente il perché (pur scrivendo più che decentemente, per quanto mi riguarda).
Il valore affettivo è ovviamente soggettivo, e NON parlavo della "nuova" 78G+, ma della 78G anni '90 che ho usato molto e che è ancora perfetta, e questo qualcosa significa.Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58 Per il valore affettivo non posso farci nulla, [...]
Quindi il fatto che non ti si sia rotta, lesionata o quant'altro significa poco e nulla, per quanto mi riguarda.
A me si è crepata una Preppy in mano (letteralmente mentre scrivevo), ma la ritengo comunque dieci spanne superiore per materiali rispetto a questa 78G+.
Inoltre, è solo per il mio "affetto" personale verso la 78G che non ho resistito e mi sono sentito di doverla "difendere" da accuse infondate

Rispetto alle Preppy (ne ho diverse) non mi pare proprio che le plastiche siano migliori. Come costruzione invece la 78G+ è evidentemente migliore. Per ora non mi si sono rotte né le prime né le seconde, ma scommetterei che se qualcuna si romperà saranno prima le Preppy, che sono indiscutibilmente più delicate.
Che le plastiche di molte giapponesi "moderne" non sia eccelsa concordo, e non ho mai detto il contrario.Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58 Comunque, senza che mi metta a cercare link, direi che è opinione diffusa, comune e preponderante che il costo delle penne giapponesi sia in gran parte da attribuire al pennino: sulla qualità non strabiliante dei materiali (e sull'assenza di creatività dei loro designer) ho letto una intera letteratura.
Letteratura con cui, per ora, concordo in pieno.
Sulla creatività delle penne giapponesi più comuni e meno costose direi che si parla di gusti (i giapponesi credo la vedano molto diversamente); sulle giapponesi di livello e di prezzo più alto, non concordo per nulla. Ma questo è un altro discorso.
La mia mano era per dire... nel senso che avendo usato moltissimo in passato la 78G credo di averne una buona esperienza...Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58Sinceramente di chiedere alla tua mano non so cosa possa interessarmi: mi fido che per te sia comoda anche senza chiedere.AlexO ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 20:58 Stesse dimensioni della 78G: [...]. Insomma non tra le più grandi ma neanche piccola, come molte altre penne giustamente blasonate; direi di misura nella media e utilizzabilissima anche senza cappuccio, comoda ed equilibrata. Se non credi a me, chiedi pure alla mia mano che la conosce molto bene...
Per me è piccola e scomoda, nonché inutilizzabile senza cappuccio. Non ho la pretesa di dire che la mia mano sia metro e misura di tutte le appendici umane... se vado cercando le Junlai 930 o le Kanwrite Mammoth il cui solo pennino è metà di questa penna, un motivo ci sarà
[...]
La 78G+ è oggettivamente una penna medio-piccola e soggettivamente uno scomodo troncone di matita![]()
Comunque, rispetto a quanto avevi scritto:
noto che ti sei giustamente corretto dicendo che si tratta di una tua valutazione soggettiva...Inoltre è piccola, del tutto inutilizzabile senza cappuccio e in ogni caso scomoda in mano.
Se mi dici che per te è piccola, ok mi sta benissimo. Ma che sia oggettivamente piccola e scomoda non sono d'accordo.
Mah... Sei proprio sicuro di aver acquistato una 78G+???Abulafia ha scritto: ↑sabato 12 luglio 2025, 23:58Sicuramente il mio esemplare non gli è uscito benissimo: non so che problema abbia perché non mostra né disallineamenti, né superfici non conformi, però è meno scorrevole degli altri Pilot che ho. Magari è anche colpa dell'inchiostro, tutti gli inchiostri verdi che ho mi risultano più "frenati" rispetto ad altri colori. Al prossimo caricamento proverò l'Iroshizuku per il confronto.
Comunque è un pennino pienamente utilizzabile, eh; non lo considero difettoso, solo meno piacevole dei compagni di scuderia. E mi piace pure tanto il segno che fa. Più dei compagni di scuderia.
E sì, sicuramente il pennino vale i 4-5€ che l'ho pagato, mica lo nego: [...]

I pennini della 78G/78G+ sono tutti validissimi, e sì, forse hai sbagliato inchiostro: prova con uno Iroshizuku bello fluido e vedrai che le cose cambiano (lo dico per esperienza diretta).
E, come hai riconosciuto questi pennini valgono da soli il prezzo della penna che - come già detto prima - anche nel sito asiatico è intorno ai 25 euro (se l'hai pagata di meno buon per te, sempre che sia davvero una 78G

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È facilissimo dire il contrario, giuro.AlexO ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 12:35
Il materiale delle 78G+ non sarà della migliore qualità, ma è quanto meno all'altezza di gran parte delle penne della stessa fascia di prezzo, che è (anche nel famigerato sito asiatico) intorno ai 25 euro. La trovo una plastica sicuramente migliore rispetto alla Jinhao 82 che citi: le ho entrambe e proprio non capisco come si possa dire il contrario.
Guarda: il materiale della 78G mi fa schifo e non è migliore delle più economiche cinesi

Non mi sono sforzato per nulla.
E anche io le ho entrambe.
Vabbè, se dobbiamo scendere al livello di discussione da liceo o da bacheca di Facebook, passo la mano.
Non è che se non si scrive "per me" allora diventa un'affermazione "oggettiva", anche perché se è per questo non ho neanche scritto "oggettivamente". Quantomeno c'era una doppia possibilità di interpretazione (ma solo a fare i pignoli, perché era ovvio che nelle mie impressioni parlassi delle mie impressioni..) e tu hai voluto scegliere quella più insensata che facesse comodo al tuo discorso.
Amen.
Oggettivamente è medio piccola, perché la maggior parte delle penne standard sono un poco più grandi.
Soggettivamente è minuscola ed inutilizzabile senza cappuccio.
Non è una correzione, comunque: è una integrazione per chi non ha capito.

Sono abbastanza sicuro, sì. Le foto stanno lì, scatola compresa.AlexO ha scritto: ↑domenica 13 luglio 2025, 12:35
Mah... Sei proprio sicuro di aver acquistato una 78G+???Sembra che parli delle Jinhao da 2 euro e dei relativi pennini...
I pennini della 78G/78G+ sono tutti validissimi, e sì, forse hai sbagliato inchiostro: prova con uno Iroshizuku bello fluido e vedrai che le cose cambiano (lo dico per esperienza diretta).
E, come hai riconosciuto questi pennini valgono da soli il prezzo della penna che - come già detto prima - anche nel sito asiatico è intorno ai 25 euro (se l'hai pagata di meno buon per te, sempre che sia davvero una 78G )
Il costo è stato di 5€, non è colpa mia, giuro!
D'altronde è risaputo che le penne giapponesi in occidente hanno dei ricarichi fuori scala, pure questo si legge ovunque (ed è appurabile ovunque. Ho comprato nuove la 78G, la DCC-70, la Platinum 3776, la Custom 74, la Custom 743 e la Sailor 1911 Large e tutte assieme mi sono costate più o meno il solo prezzo dell'ultima in Italia...).
Se l'avessi pagata 25€ starei bestemmiando in turcomanno, perché vale i 5€ che l'ho pagata

Certo ti renderai da solo conto che dire che "tutti i pennini sono validissimi" è una affermazione oggettivizzante senza alcun senso, visto che nessuno li ha provati tutti. Non funzionerebbe neanche dicendo "Per me", questa volta.
Se non si può osare dire che un pennino Pilot non è performante come gli altri che io stesso ho (manco avessi detto che va male...), allora direi che non c'è possibilità di dialogo.
Anche perché è la penna meno interessante e più diffusa di quelle che ho presentato, quindi ne ho parlato fin troppo

In ogni caso, se qualcuno avesse dei dubbi in proposito: la mia opinione non inficia la possibilità degli altri non solo di avere giudizi diversi, ma anche di godere di penne che a me non sono piaciute. O di detestare quelle che a me piacciono...
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