Inchiostri Majohn serie "Poesia".
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Interessante tema.
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Inchiostri Majohn serie "Poesia".
7) Majohn Bingdilian
Bing-ti-lian (并蒂莲 Twin Flower/loto con due fiori su un unico stelo)
Sottotitolo: 并蒂莲 藕花深处田田叶,叶上初生并蒂莲
Tra i fiori di loto, dove le foglie ondeggiano fitte, è appena nato un fiore doppio, condividendo lo stesso stelo sopra le verdi distese.
Spiegazione: È un simbolo tradizionale cinese di amore e unione perfetta.
Spiegazione: Nella poesia cinese, 风絮 viene spesso utilizzato per trasmettere sensazioni di leggerezza, transitorietà e bellezza effimera.
Colore: anche qui ci troviamo avanti ad un inchiostro abbastanza cangiante. I toni vanno dal rosa antico, al color melanzana, ad una sorta di arancione e anche a qualche tono di magenta. Nella scrittura il tono varia più che altro da rosa ad arancione, mentre negli accumuli di inchiostro la tonalità si scurisce fino a diventare violacea e rossastra.
Su Clairfontaine il colore si dimostra un po' più banale, incentrato sul rosa antico opaco più o meno scuro, con vaghi sottotoni arancioni.
Su Bachuan ci si sposta più sul violaceo, pur mantenendo i toni precedenti.
Su Tomoe River il colore esplode e occupa tutta la gamma dinamica: rosa preponderante (e più brillante che sulle altre carte), accumuli scuri e transizioni arancioni nello shading, comunque evidentissimo su tutte le carte.
Comportamento: fluido, scorrevole, con tonnellate di shading. S'abbina bene sia alle penne stitiche (che compensa), sia agli idranti, da cui ricava una profondità e una tridimensionalità iperbolica. Nonostante sia un colore abbastanza chiaro, risulta leggibile e luminoso, alternando parti più brillanti ad altre più opache. Mantiene lo shading anche su pennini molto sottili, anche se perde un po' di saturazione e quindi leggibilità. Il pittore di casa (mio padre) lo trova godurioso anche in modalità acquerello.
Acquosità: medio-alta
Lubrificazione: alta
Pulizia: facillima. Un po' d'acqua ed è fatto, il colore non crea grumi, incrostazioni o patine, non è neanche particolarmente coprente o colorante.
Parere personale: è il primo colore che ho ordinato, perché era fra quelli che mi colpiva di più. Poi mi han sbagliato l'ordine ed è arrivato altro, ma comunque per questo Fior di Loto mi era rimasta una immane curiosità. Quando è arrivato ha confermato tutte le qualità estetiche che gli avevo attribuito. È un colore sicuramente informale, ma non così esclusivamente vivace e allegro come può sembrare. La componente rosa antico è abbastanza rilassante e perfino austera, soprattutto abbinata a carte non del tutto bianche.
Non amo i colori caldi, i miei preferiti sono i blu, i verdi e i blu-viola; questo Fior di Loto però è entrato subito nella mia top-ten, è proprio bello scriverci.
Bing-ti-lian (并蒂莲 Twin Flower/loto con due fiori su un unico stelo)
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Tra i fiori di loto, dove le foglie ondeggiano fitte, è appena nato un fiore doppio, condividendo lo stesso stelo sopra le verdi distese.
Spiegazione: È un simbolo tradizionale cinese di amore e unione perfetta.
Spiegazione: Nella poesia cinese, 风絮 viene spesso utilizzato per trasmettere sensazioni di leggerezza, transitorietà e bellezza effimera.
Colore: anche qui ci troviamo avanti ad un inchiostro abbastanza cangiante. I toni vanno dal rosa antico, al color melanzana, ad una sorta di arancione e anche a qualche tono di magenta. Nella scrittura il tono varia più che altro da rosa ad arancione, mentre negli accumuli di inchiostro la tonalità si scurisce fino a diventare violacea e rossastra.
Su Clairfontaine il colore si dimostra un po' più banale, incentrato sul rosa antico opaco più o meno scuro, con vaghi sottotoni arancioni.
Su Bachuan ci si sposta più sul violaceo, pur mantenendo i toni precedenti.
Su Tomoe River il colore esplode e occupa tutta la gamma dinamica: rosa preponderante (e più brillante che sulle altre carte), accumuli scuri e transizioni arancioni nello shading, comunque evidentissimo su tutte le carte.
Comportamento: fluido, scorrevole, con tonnellate di shading. S'abbina bene sia alle penne stitiche (che compensa), sia agli idranti, da cui ricava una profondità e una tridimensionalità iperbolica. Nonostante sia un colore abbastanza chiaro, risulta leggibile e luminoso, alternando parti più brillanti ad altre più opache. Mantiene lo shading anche su pennini molto sottili, anche se perde un po' di saturazione e quindi leggibilità. Il pittore di casa (mio padre) lo trova godurioso anche in modalità acquerello.
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Pulizia: facillima. Un po' d'acqua ed è fatto, il colore non crea grumi, incrostazioni o patine, non è neanche particolarmente coprente o colorante.
Parere personale: è il primo colore che ho ordinato, perché era fra quelli che mi colpiva di più. Poi mi han sbagliato l'ordine ed è arrivato altro, ma comunque per questo Fior di Loto mi era rimasta una immane curiosità. Quando è arrivato ha confermato tutte le qualità estetiche che gli avevo attribuito. È un colore sicuramente informale, ma non così esclusivamente vivace e allegro come può sembrare. La componente rosa antico è abbastanza rilassante e perfino austera, soprattutto abbinata a carte non del tutto bianche.
Non amo i colori caldi, i miei preferiti sono i blu, i verdi e i blu-viola; questo Fior di Loto però è entrato subito nella mia top-ten, è proprio bello scriverci.
"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"
- Silvia1974
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Bellissimo
Dalla tua descrizione sembra proprio il colore e il comportamento che speravo! Per i giardinieri ed in particolare gli appassionati di rose (si lo so, qui dentro quasi solo io
) la descrizione del colore corrisponde ai fiori della rosa ‘Archiduc Joseph’, un ibrido di.. chinensis, appunto! Spero arrivi prestissimo
Grazie per le informazioni



Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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- Abulafia
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Il Fior di loto l'avevo anche utilizzato per inchiostrare la Pelikan M205 per prova, quindi ho ancora la prova (ma fotografata con il cellulare, senza metodi particolari).
"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"
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8) Majohn Xiaochongshan
Xiao chong shan (小重山 Piccola Montagna Doppia / Small Mountain)
Sottotitolo: 小重山 旧山松竹老 阻归程
La vecchia montagna, i pini e il bambù sono ormai consumati dal tempo,
e l’ostacolo al ritorno si fa sempre più forte, come se il cammino fosse bloccato.
Spiegazione: "小重山" è in effetti il nome di un cipai (词牌) — una struttura metrica usata nella poesia cinese classica.
Colore: apparentemente simile al già descritto FengXu, questo XiaoChongShan (madonna, è uno scioglilingua) è abbastanza differente. Pur avendo anch'esso una gamma dinamica e tonale molto ampia, risulta mediamente molto più scuro nella scrittura. Il sottotono chiaro, che nel FengXu è un verde brillante, qui è un giallo paglierino. Il sottotono scuro che nel FengXu era quasi un verde bosco, qui diventa un verde caldo quasi ai limiti del marrone.
Ancora una volta l'ispirazione poetica descritta di "montagna", "pini" e "bambù" è azzeccata: se nel Fengxu l'idea è quella della campagna di giugno, in questo verde c'è l'impatto di un bosco di montagna ben definito.
Curioso il comportamento sulle varie carte: su Clairefontaine gli swab sono molto più scuri, ma la scrittura tende al chiaro.
Sulla Bachuan e sulla Tomoe River, invece, la scrittura risulta più scura mentre gli swab sono più variopinti e tridimensionali.
Comportamento: è molto influenzato dal tipo di pennino. Nel caso il flusso sia abbondante, la scrittura si appiattisce un po', risultando prevalentemente verde scura. Con pennini più asciutti invece spunta fuori lo shading che va dal giallo al marrone passando per molti toni di verde, sia chiari che scura. Stranamente lo shading appare anche sul cartoncino della Waringul, poroso e assorbente, che di solito appiattisce molto i colori. Anche nello swab su Wearingul si notano le molte tonalità dell'inchiostro.
Anche questo, secondo l'artista di casa, risulta particolarmente utile per essere acquerellato in pittura.
L'inchiostro è il più secco e il meno lubrificato del lotto.
Acquosità: bassa
Lubrificazione: medio-bassa.
Pulizia: l'inchiostro è abbastanza coprente e molto colorante. Meno di una goccia colora grandi quantità di acqua. Il calamaio, aperto mesi fa, mostra qualche piccolo rimasuglio solido sulla filettatura. Per ora non ho avuto problemi nella pulizia, sempre effettuata senza ammollo, ma solo sotto l'acqua corrente, ma ho idea che se lasciato decantare troppo in una penna potrebbe non risultare agevolissimo rimuoverlo. È solo una impressione, però.
Parere personale: come detto tendo a preferire i colori freddi rispetto a quelli caldi e lo stesso vale per il verde. In ogni caso preferisco questo Xiaoetcetc rispetto al FengXu. Sicuramente il Fengxu è più di impatto e immediatamente attraente, ma questo verde "montagnoso" vince alla distanza. È più utilizzabile in contesti formali (l'ho usato anche al lavoro), è più piano e regolare, ma nonostante tutto mantiene la sua complessità e personalità.
Xiao chong shan (小重山 Piccola Montagna Doppia / Small Mountain)
Sottotitolo: 小重山 旧山松竹老 阻归程
La vecchia montagna, i pini e il bambù sono ormai consumati dal tempo,
e l’ostacolo al ritorno si fa sempre più forte, come se il cammino fosse bloccato.
Spiegazione: "小重山" è in effetti il nome di un cipai (词牌) — una struttura metrica usata nella poesia cinese classica.
Colore: apparentemente simile al già descritto FengXu, questo XiaoChongShan (madonna, è uno scioglilingua) è abbastanza differente. Pur avendo anch'esso una gamma dinamica e tonale molto ampia, risulta mediamente molto più scuro nella scrittura. Il sottotono chiaro, che nel FengXu è un verde brillante, qui è un giallo paglierino. Il sottotono scuro che nel FengXu era quasi un verde bosco, qui diventa un verde caldo quasi ai limiti del marrone.
Ancora una volta l'ispirazione poetica descritta di "montagna", "pini" e "bambù" è azzeccata: se nel Fengxu l'idea è quella della campagna di giugno, in questo verde c'è l'impatto di un bosco di montagna ben definito.
Curioso il comportamento sulle varie carte: su Clairefontaine gli swab sono molto più scuri, ma la scrittura tende al chiaro.
Sulla Bachuan e sulla Tomoe River, invece, la scrittura risulta più scura mentre gli swab sono più variopinti e tridimensionali.
Comportamento: è molto influenzato dal tipo di pennino. Nel caso il flusso sia abbondante, la scrittura si appiattisce un po', risultando prevalentemente verde scura. Con pennini più asciutti invece spunta fuori lo shading che va dal giallo al marrone passando per molti toni di verde, sia chiari che scura. Stranamente lo shading appare anche sul cartoncino della Waringul, poroso e assorbente, che di solito appiattisce molto i colori. Anche nello swab su Wearingul si notano le molte tonalità dell'inchiostro.
Anche questo, secondo l'artista di casa, risulta particolarmente utile per essere acquerellato in pittura.
L'inchiostro è il più secco e il meno lubrificato del lotto.
Acquosità: bassa
Lubrificazione: medio-bassa.
Pulizia: l'inchiostro è abbastanza coprente e molto colorante. Meno di una goccia colora grandi quantità di acqua. Il calamaio, aperto mesi fa, mostra qualche piccolo rimasuglio solido sulla filettatura. Per ora non ho avuto problemi nella pulizia, sempre effettuata senza ammollo, ma solo sotto l'acqua corrente, ma ho idea che se lasciato decantare troppo in una penna potrebbe non risultare agevolissimo rimuoverlo. È solo una impressione, però.
Parere personale: come detto tendo a preferire i colori freddi rispetto a quelli caldi e lo stesso vale per il verde. In ogni caso preferisco questo Xiaoetcetc rispetto al FengXu. Sicuramente il Fengxu è più di impatto e immediatamente attraente, ma questo verde "montagnoso" vince alla distanza. È più utilizzabile in contesti formali (l'ho usato anche al lavoro), è più piano e regolare, ma nonostante tutto mantiene la sua complessità e personalità.
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Anche questo Xiaochongshan è molto bello, il colore mi pare che tenda più verso un caldo verde oliva (a mio parere sfumatura di colore molto gradevole)
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Ci credi che ho scritto tutte le mie impressioni pensando al verde oliva ma non mi veniva in mente la parola oliva?

E sono ore che stavo rimuginando e cercando di farmelo venire in mente, finché non ho scomodato anche altre persone e finalmente a cena, a mia madre, è venuto in mente di dire "ma che, il verde oliva?".
Quando la mente non gira, non gira...

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Ma che bello anche questo. Ricorda un po’ pur essendo più brillante un inchiostro di cui Simy gentilmente mi ha donato un campione. Si tratta di Autumn Forest di Dominant Industry, che però ha anche dei finissimi glitter. Ecco in pratica hanno in comune il verde che sfuma nel marrone
Silvia
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Ahahah si, capita, capita (a me troppo spesso ultimamenteAbulafia ha scritto: ↑mercoledì 30 luglio 2025, 20:58 Ci credi che ho scritto tutte le mie impressioni pensando al verde oliva ma non mi veniva in mente la parola oliva?![]()
E sono ore che stavo rimuginando e cercando di farmelo venire in mente, finché non ho scomodato anche altre persone e finalmente a cena, a mia madre, è venuto in mente di dire "ma che, il verde oliva?".
Quando la mente non gira, non gira...![]()

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Abulafia ha scritto: ↑mercoledì 30 luglio 2025, 20:58Ci credi che ho scritto tutte le mie impressioni pensando al verde oliva ma non mi veniva in mente la parola oliva?![]()
E sono ore che stavo rimuginando e cercando di farmelo venire in mente, finché non ho scomodato anche altre persone e finalmente a cena, a mia madre, è venuto in mente di dire "ma che, il verde oliva?".
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9) Xizhao
Xī zhào - (夕照 Luce del tramonto - Sunset)
Sottotitolo: 夕照 平堤渐放看死绿 细浪遥翻夕照红
Nel chiarore del tramonto, l’argine si apre piano, rivelando un verde ormai spento;
e lontano, le onde leggere si sollevano riflettendo il rosso del crepuscolo.
Spiegazione: Questa frase poetica è piena di immagini visive e dinamiche, con un forte sapore da poesia paesaggistica classica (tipica ad esempio della dinastia Tang o Song). Illustra la malinconia elegante della luce che cala, dei colori che si spengono, dell'acqua che ancora si muove lontano, come un’emozione che resiste, anche nella quiete della sera.
Colore: è arancione. Un arancione brillantissimo, saturo, vivace, luminoso. Ricorda perfettamente la buccia di arancia cerata nei supermercati. Ha un sottotono giallo ed infinitesimali sheen verdi (microscopici). Ha shading evidente su tutte le carte ed è tridimensionale su tutte le carte, anche quelle di solito più piatte. Ha shading anche sulla carta da fotocopia. Nella scrittura appare un po' più chiaro su Clairefontaine e più scuro su Bachuan. Su Tomoe River si colloca più o meno a metà. Il colore è intenso su tutte e tre le carte e su tutte e tre va dal giallo all'arancione pieno.
Le variazioni di colore si vedono tutte perfino sul cartoncino Wearingul.
Comportamento: tanto shading, tanta brillantezza, tante variazioni di tono, tanto tanto tanto impatto visivo. L'inchiostro nonostante il colore chiaro è perfettamente leggibile anche sulle carte più bianche e luminose. Per capire meglio come si comporta, potrei dire che è molto simile al Diamine Amber, ma arancione. Rispetto all'Amber è anche più lubrificato e scorrevole.
Ancora una volta rende bene sia coi pennini fini (dove perde buona parte di shading ma risulta più scuro e leggibile) sia su quelli più ampi, su cui le caratteristiche dell'inchiostro esplodono pienamente.
Acquosità: media
Lubrificazione: alta.
Pulizia: l'ho pulito via solo dalle penne ad intinzione, quindi non ho ancora bene idea di come si comporti sulle stilografiche. Entrambe le penne su cui l'ho caricato però non danno segni di accumuli o incrostazioni. Nella pulizia della penna di vetro l'inchiostro si è sciolto immediatamente nel boccale d'acqua, senza colorarlo particolarmente. A occhio non è un inchiostro problematico.
Parere personale: è il più bell'arancione che mi sia capitato finora (e il Krishna Ink che avevo già è comunque molto notevole...). Ovviamente è un inchiostro del tutto ludico e non utilizzabile in altri contesti che non siano quelli di rendere belle e di impatto le pagine scritte. Sarà che è estate, ma faccio fatica a pensare che avrò mai almeno una penna non inchiostrata con questo arancione, goduriosissimo da utilizzare.
Xī zhào - (夕照 Luce del tramonto - Sunset)
Sottotitolo: 夕照 平堤渐放看死绿 细浪遥翻夕照红
Nel chiarore del tramonto, l’argine si apre piano, rivelando un verde ormai spento;
e lontano, le onde leggere si sollevano riflettendo il rosso del crepuscolo.
Spiegazione: Questa frase poetica è piena di immagini visive e dinamiche, con un forte sapore da poesia paesaggistica classica (tipica ad esempio della dinastia Tang o Song). Illustra la malinconia elegante della luce che cala, dei colori che si spengono, dell'acqua che ancora si muove lontano, come un’emozione che resiste, anche nella quiete della sera.
Colore: è arancione. Un arancione brillantissimo, saturo, vivace, luminoso. Ricorda perfettamente la buccia di arancia cerata nei supermercati. Ha un sottotono giallo ed infinitesimali sheen verdi (microscopici). Ha shading evidente su tutte le carte ed è tridimensionale su tutte le carte, anche quelle di solito più piatte. Ha shading anche sulla carta da fotocopia. Nella scrittura appare un po' più chiaro su Clairefontaine e più scuro su Bachuan. Su Tomoe River si colloca più o meno a metà. Il colore è intenso su tutte e tre le carte e su tutte e tre va dal giallo all'arancione pieno.
Le variazioni di colore si vedono tutte perfino sul cartoncino Wearingul.
Comportamento: tanto shading, tanta brillantezza, tante variazioni di tono, tanto tanto tanto impatto visivo. L'inchiostro nonostante il colore chiaro è perfettamente leggibile anche sulle carte più bianche e luminose. Per capire meglio come si comporta, potrei dire che è molto simile al Diamine Amber, ma arancione. Rispetto all'Amber è anche più lubrificato e scorrevole.
Ancora una volta rende bene sia coi pennini fini (dove perde buona parte di shading ma risulta più scuro e leggibile) sia su quelli più ampi, su cui le caratteristiche dell'inchiostro esplodono pienamente.
Acquosità: media
Lubrificazione: alta.
Pulizia: l'ho pulito via solo dalle penne ad intinzione, quindi non ho ancora bene idea di come si comporti sulle stilografiche. Entrambe le penne su cui l'ho caricato però non danno segni di accumuli o incrostazioni. Nella pulizia della penna di vetro l'inchiostro si è sciolto immediatamente nel boccale d'acqua, senza colorarlo particolarmente. A occhio non è un inchiostro problematico.
Parere personale: è il più bell'arancione che mi sia capitato finora (e il Krishna Ink che avevo già è comunque molto notevole...). Ovviamente è un inchiostro del tutto ludico e non utilizzabile in altri contesti che non siano quelli di rendere belle e di impatto le pagine scritte. Sarà che è estate, ma faccio fatica a pensare che avrò mai almeno una penna non inchiostrata con questo arancione, goduriosissimo da utilizzare.
Ultima modifica di Abulafia il giovedì 31 luglio 2025, 21:38, modificato 1 volta in totale.
"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"
- FabioC
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Complimenti e grazie per il grande e bel lavoro!
Tutto molto interessante e chissà anche come saranno i prossimi
Questo arancione Xizhao ha tanta energia e mi intriga
Tutto molto interessante e chissà anche come saranno i prossimi

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Fabio
La vita ha sicuramente qualcosa di fantastico in serbo per me.
Il problema è:
vallo a capire il serbo...
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Adora gli arancioni, li uso spesso.
Magari per i titoli e non il corpo del testo, mi piacciono tanto.
Mi sa che lo acquisterò
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Mi sa che lo acquisterò
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Grazie a voi che vi siete interessati

Purtroppo siamo già arrivati all'ultimo (il prossimo), il tempo corre veloce quando ci si diverte

MA... ho preparato qualcosa di simile anche per altre due serie di inchiostri cinesi, Karkos e Ostrich

Hai la mia benedizione

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10) Majohn Jingua
Jinghua (京华 - “Splendore della capitale”, oppure “luce della città imperiale”)
Sottotitolo: 京华 冠玉滿京年 新人狂侵详
"La capitale è splendente, la giada e le corone illuminano gli anni;
una nuova arrivata irrompe, sconvolgendo i sogni passati."
Spiegazione: È un’espressione elegante e poetica, spesso usata per riferirsi alla cultura raffinata e il prestigio di una capitale, specialmente Pechino; la gloria della civiltà cinese; in certi casi, anche come sinonimo poetico per indicare Pechino stessa.
Colore: in teoria sarebbe un rosso, in pratica è veramente difficile definirlo. Su tutte le carte presenta sia tonalità di rosso acceso, persino chiaro, sia tonalità che vanno sul rosso ossidato, sia tonalità che virano decisamente sul marrone. Oltretutto ha un forte sheen verde brillante.
Su Clairefontaine è un rosso più aderente alla concezione classica di rosso, con toni che vanno dal rosso chiaro al rosso porpora.
La scrittura è brillante e chiara, lo swab è più cangiante e presenta anche tratti granata e molto sheen verde.
Su Bachuan la scrittura è più scura, vicina al sangue ossidato, ma con più brillantezza e l'onnipresente sheen. Lo swab è invece più chiaro e brillante. Una sorta di comportamento a chiasmo rispetto a Clairefontaine.
Su Tomoe River il colore dello swab è stranamente più piatto, una sorta di melograno/granata con forte sheen verde. La scrittura, pur scura, è invece più tridimensionale.
Su tutte le carte l'inchiostro mostra uno shading piuttosto accentuato, che va da toni medi a toni scuri (non lasciando invece quasi mani toni chiari).
Curiosamente su Wearingul la pittura è invece "solo un semplice rosso", bisogna fare veramente tante passate per far emergere le componenti più scure. La scrittura di contro invece è scura e cupa alla prima passata.
Comportamento: sheen a tonnellate, shading consistente, variazioni di tono dal rosso chiaro al marrone... è un colore indefinibile con fortissima personalità e un certo impatto di pregio. Non è un rosso da sottolineature, è un rosso per scrittura, per riempire pagine intere. Ha anche una sua formalità, che definirei perfino regalità. È l'inchiostro che vedrei bene per redigere una bolla papale, un documento fra regnanti medievali, un patto col diavolo...
Il colore è consistente, coprente e molto lubrificato e scorrevole.
Acquosità: bassa.
Lubrificazione: molto alta.
Pulizia: l'ho uso da un anno, ne ho finito un buon terzo di calamaio, non ho avuto il minimo problema di intasamento.
Qualche volta tende a colorare gli alimentatori di verde, ma è un verde che va via con l'acqua corrente.
Parere personale: l'ho ottenuto per sbaglio. Avevo ordinato il Fior di Loto ed è arrivato questo. Nello stesso momento mi era arrivata anche la Jinhao 100 della stessa tonalità; matrimonio meraviglioso fin da subito, poi più volte ripetuto anche con altre penne. La perfezione l'ha raggiunta sul pennino musicale della Sailor 1911L borgogna.
Come detto in precedenza non ho grande passione per i colori caldi e i rossi sono quelli che in assoluto mi piacciono di meno (ne ho solo 5 e due sono arrivati "per sbaglio"), ma questo è veramente un inchiostro che mi spinge ad andare anche oltre le mie preferenze. È bello da usare e da vedere.
Jinghua (京华 - “Splendore della capitale”, oppure “luce della città imperiale”)
Sottotitolo: 京华 冠玉滿京年 新人狂侵详
"La capitale è splendente, la giada e le corone illuminano gli anni;
una nuova arrivata irrompe, sconvolgendo i sogni passati."
Spiegazione: È un’espressione elegante e poetica, spesso usata per riferirsi alla cultura raffinata e il prestigio di una capitale, specialmente Pechino; la gloria della civiltà cinese; in certi casi, anche come sinonimo poetico per indicare Pechino stessa.
Colore: in teoria sarebbe un rosso, in pratica è veramente difficile definirlo. Su tutte le carte presenta sia tonalità di rosso acceso, persino chiaro, sia tonalità che vanno sul rosso ossidato, sia tonalità che virano decisamente sul marrone. Oltretutto ha un forte sheen verde brillante.
Su Clairefontaine è un rosso più aderente alla concezione classica di rosso, con toni che vanno dal rosso chiaro al rosso porpora.
La scrittura è brillante e chiara, lo swab è più cangiante e presenta anche tratti granata e molto sheen verde.
Su Bachuan la scrittura è più scura, vicina al sangue ossidato, ma con più brillantezza e l'onnipresente sheen. Lo swab è invece più chiaro e brillante. Una sorta di comportamento a chiasmo rispetto a Clairefontaine.
Su Tomoe River il colore dello swab è stranamente più piatto, una sorta di melograno/granata con forte sheen verde. La scrittura, pur scura, è invece più tridimensionale.
Su tutte le carte l'inchiostro mostra uno shading piuttosto accentuato, che va da toni medi a toni scuri (non lasciando invece quasi mani toni chiari).
Curiosamente su Wearingul la pittura è invece "solo un semplice rosso", bisogna fare veramente tante passate per far emergere le componenti più scure. La scrittura di contro invece è scura e cupa alla prima passata.
Comportamento: sheen a tonnellate, shading consistente, variazioni di tono dal rosso chiaro al marrone... è un colore indefinibile con fortissima personalità e un certo impatto di pregio. Non è un rosso da sottolineature, è un rosso per scrittura, per riempire pagine intere. Ha anche una sua formalità, che definirei perfino regalità. È l'inchiostro che vedrei bene per redigere una bolla papale, un documento fra regnanti medievali, un patto col diavolo...

Il colore è consistente, coprente e molto lubrificato e scorrevole.
Acquosità: bassa.
Lubrificazione: molto alta.
Pulizia: l'ho uso da un anno, ne ho finito un buon terzo di calamaio, non ho avuto il minimo problema di intasamento.
Qualche volta tende a colorare gli alimentatori di verde, ma è un verde che va via con l'acqua corrente.
Parere personale: l'ho ottenuto per sbaglio. Avevo ordinato il Fior di Loto ed è arrivato questo. Nello stesso momento mi era arrivata anche la Jinhao 100 della stessa tonalità; matrimonio meraviglioso fin da subito, poi più volte ripetuto anche con altre penne. La perfezione l'ha raggiunta sul pennino musicale della Sailor 1911L borgogna.
Come detto in precedenza non ho grande passione per i colori caldi e i rossi sono quelli che in assoluto mi piacciono di meno (ne ho solo 5 e due sono arrivati "per sbaglio"), ma questo è veramente un inchiostro che mi spinge ad andare anche oltre le mie preferenze. È bello da usare e da vedere.
"e sempre allegri bisogna stare / che il nostro piangere fa male al re"