sansenri ha scritto: ↑mercoledì 21 maggio 2025, 0:05
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Tuttavia, come discusso via via nel 3d, sono stati misurati e tabellati altri parametri, viscosità, densità, pH, etc.
Nel 3d è spiegato che questi parametri hanno influenza sul comportamento dell'inchiostro, quindi l'ordinamento in tabella non è reale ossia testato nell'uso, ma ordinato (come dicevo) solamente sul parametro della tensione superficiale (la categoria potrebbe quindi in qualche caso essere notevolmente sballata).
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Andrebbe studiata meglio la tabella di InesF cercando di capire come influiscono gli altri parametri (in base alle proprie conoscenze di comportamento dell'inchiostro).
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Infatti...
Suppongo che ai più interesserebbe principalmente avere un riferimento che "riassuma" il comportamento dell'inchiostro in termini della sua "fluidità complessiva intrinseca", che possa cioè indicare la "scorrevolezza potenziale" dell'inchiostro, indipendentemente quindi dal tratto del pennino e dalla carta usate.
Questo riferimento per la "fluidità complessiva intrinseca" dovrebbe essere un unico valore (o una indicazione qualitativa magari legata a un qualche intervallo di valori) e rispetto a ciò sarebbe veramente utile capire:
- quali sono i parametri effettivamente in gioco (tensione superficiale, viscosità, censura, pH ecc)
- come questi parametri si legano tra loro, cioè con quale "peso" relativo incidono sulla "fluidità complessiva intrinseca" dell'inchiostro
I produttori di inchiostri e chi ha competenze chimico-fisiche specifiche probabilmente hanno già le risposte.
Per gli altri, un approccio molto
empirico potrebbe essere:
1) scegliere dalla tabella una dozzina di inchiostri tra i più noti e diffusi per essere, che so, 4 più "intrinsecamente fluidi', 4 meno e 4 intermedi
2) ordirarli empiricamente in base alla loro "fluidità complessiva intrinseca"
3) osservare i loro parametri per capire quali realmente incidono in modo significativo, cercando di ricavare una sorta di "formula" empirica che dia valori della "fluidità complessiva intrinseca" degli inchiostri coerente con l'ordinamento fatto nel 2)
4) verficare la validità "formula" aggiungendo altri inchiostri a quelli scelti inizialmente in 1)
5) perfezionare la "formula" di conseguenza, fino a che sia soddisfacente la verifica in 4)
Più si hanno esperienza con gli inchiostri e competenze di chimica e fisica, più si riesce a trovare risposte... Chi ci vuol provare?