dopo qualche annno passato a seguire le discussioni di questo forum come utente esterno, ho finalmente deciso di prenderne parte.
Il mio rapporto con le penne stilografiche ha avuto inizio pressoché in concomitanza con l'inizio del mio percorso scolastico: non saranno passati secoli, essendo fresco di maturità, ma si tratta in ogni caso di tredici onesti anni in compagnia di questi meravigliosi strumenti. Ricordo che mio padre mi aveva fatto provare una delle sue penne (non ricordo quale, probabilmente la Waterman Hemisphere) e io, seppur con le dita intrise d'inchiostro, ne ero uscito quasi estasiato. Per qualche tempo ho continuato a "prendere in prestito" le penne di mio padre (abitudine che, in ogni caso, non si perde mai
 ), finché una sera (avrò avuto sette anni) mio padre non è tornato a casa con una Lamy Safari in allumio arancione fiammante tutta per me! Da circa tre anni, complice anche qualche spiccio in più in tasca, ho iniziato ad approfondire ulteriormente questo stupendo mondo... ed eccomi qui! Inoltre, dopo la scomparsa di mio padre, la stilografica ha assunto una fortissima capacità di mantere vivo il ricordo dei nostri momenti assieme, il nostro legame.
 ), finché una sera (avrò avuto sette anni) mio padre non è tornato a casa con una Lamy Safari in allumio arancione fiammante tutta per me! Da circa tre anni, complice anche qualche spiccio in più in tasca, ho iniziato ad approfondire ulteriormente questo stupendo mondo... ed eccomi qui! Inoltre, dopo la scomparsa di mio padre, la stilografica ha assunto una fortissima capacità di mantere vivo il ricordo dei nostri momenti assieme, il nostro legame.(p.s.: mio padre è sempre stato più un "utilizzatore" che un reale "appassionato" di penne stilografiche, tant'è che fino all'ultimo la penna che più ha usato è stata la sua Safari in plastica, nonostante nel suo portapenne ci fossero penne ben più "dotate")















 
  








