Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

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Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da www.stilografica.it »

Carissimi tutti,

Vi segnalo la disponibilità del libro " Maki-e - Una favola da scrivere " di Alberto Gerosa.

N.B : ho messo la copertina in inglese, ma il libro è completamente in italiano.

“MAKI-E. UNA FAVOLA DA SCRIVERE”

Viaggio nell'universo delle penne laccate di Alberto Gerosa
Copertina
Copertina
Maki cover detail.jpg (293.32 KiB) Visto 2495 volte
Le penne decorate secondo le antiche arti giapponesi della laccatura e le tecniche maki-e (termine che significa “dipingere disseminando polveri d'oro” e altri metalli preziosi) costituiscono uno dei comparti più entusiasmanti ed esclusivi della produzione di strumenti da scrittura.
Un simile status viene loro conferito in parte dalle eccezionali doti di virtuosismo e pazienza che gli artigiani/artisti maki-e devono profondere per dipingere motivi di straordinaria precisione sulle superfici anguste e ricurve di una penna; in parte dalla bellezza dei motivi stessi. Il fatto che questi ultimi alludano spesso a figure tipiche del folclore e dell'immaginario collettivo nipponici, nonché a celebri componimenti poetici e proverbi zen non fa che aggiungere un'aura di intrigante magia a questi autentici microcosmi vibranti di vita, strappati al vortice del tempo e fissati sotto la formidabile pellicola protettiva dell'urushi o lacca del Giappone.
Sailor
Sailor
MakiinsideA.jpg (166.6 KiB) Visto 2495 volte

Questo volume accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta di straordinarie e numerose stilografiche, ben rappresentative della produzione dell'ultimo decennio su scala planetaria. Sfogliando le sue pagine, i nomi di aziende giapponesi specializzate nel settore quali Pilot-Namiki, Sailor e Nakaya ricorrono quasi come un mantra; tuttavia non mancano numerose altre prestigiose maison provenienti da numerosi angoli del pianeta.
Maestro Maki-e
Maestro Maki-e
Makiinside9.jpg (282.15 KiB) Visto 2495 volte
Le penne vengono presentate al lettore suddivise per tematiche: il percorso di questo viaggio sulle ali della fantasia risulta pertanto scandito da tappe fortemente evocative ed emblematiche delle tradizioni e della concezione del mondo nipponica quali - solo per citarne alcune - il ciclo delle stagioni, il teatro Kabuki e Noh, i draghi della mitologia e gli eroi delle antiche battaglie. In aggiunta alle immagini delle singole penne, splendidi gruppi di stilografiche fotografate sullo sfondo di scenografie appositamente realizzate contribuiscono a instaurare l'atmosfera sognante che informa questo volume.

Un capitolo del libro tratta inoltre di ulteriori accessori quali orologi e pipe, anch'essi realizzati facendo impiego di urushi e tecniche di laccatura.
Dettaglio
Dettaglio
Makiinside10.jpg (206.79 KiB) Visto 2495 volte
Né d'altronde mancano appendici contenenti informazioni di carattere pratico, dai cenni storici alla descrizione delle tecniche impiegate, alle indicazioni di luoghi dove è possibile ammirare simili manufatti e fonti presso le quali approfondire le proprie cognizioni sulla materia.
Makiinside6.jpg
Makiinside6.jpg (254.42 KiB) Visto 2495 volte
Alberto Gerosa è nato a Milano nel 1974. Si è laureato in Filosofia presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi su Nietzsche e Strindberg e, dal 2007, è giornalista professionista: collabora da tempo con Penna e Penna Vintage, testate edite da OPS e diffuse in tutto il mondo, nonché con altri periodici specializzati nei settori luxury e orologeria. È inoltre stato direttore responsabile di una rivista d'arte a diffusione nazionale.
Di formazione e cultura mitteleuropee (svolge attività d'insegnamento come docente a contratto presso l'ateneo di Vienna), si è avvicinato alle tradizioni del Giappone grazie alle penne laccate. Per documentarsi sul tema di cui tratta questo libro, Gerosa ha trascorso nel 2011 un intenso (a giudicare anche dalle migliaia di chilometri macinati sullo Shinkansen) soggiorno nel paese del Sol Levante.

Saluti
Marco Moricci
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piccardi
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da piccardi »

Stasera son passato a dare un'occhiata al libro dato che il Maki-e sul piano estetico e decorativo per me resta la scelta più azzeccata ed interessante mai fatta, una delle poche capace di unire bellezza e praticità.

L'unica nota negativa riguardo al libro è che purtroppo la parte storica è breve...

Ma per il resto è una festa per gli occhi, le fotografie delle penne sono bellissime ed incredibilmente dettagliate, ed il libro copre con dovizia di particolari tutti i temi che si ritrovano su queste decorazioni, aiutando moltissimo chi, da occidentale, vi si accosta magari ammirandone la perfezione estetica, ma senza conoscere la storia e la cultura che vi stanno dietro.

A mio avviso un acquisto quasi obbligato per gli appassionati del tema.

Simone
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da Rogozin »

Allora Simone ci siamo mancati di poco, sono passato sabato pomeriggio e ho avuto modo di vederlo pure io. Veramente molto bello (anche se ero un capellino nervoso per la Namikona da 7000 eurini che Marco con coraggio mi lasciava maneggiare )...
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piccardi
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da piccardi »

Si, Marco me lo aveva accennato che eri passato. Non so di quanto ci siamo mancati. Di Maki-e di pregio ne ho viste varie da quelle parti ed anche parecchi anni fa, nel secolo scorso, quando ancora quelle penne non se le filava nessuno.

Simone
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da RaffaeleD »

Scusate l'OT, se tale è, ma che differenza c'è fra una maki-e da 7000 euro e una da poche centinaia di euro? La tecnica è sempre la stessa? i materiali? L'autore?
Scusate e grazie per le risposte :)
Raffaele
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da Rogozin »

Si, sostanzialmente ti sei già risposto: nelle maki-e più economiche sostanzialmente i soggetti non sono disegnati a mano (cosa che fa lievitare il prezzo) ma "screen printed", pertanto oltre a perderne un po' in qualità i pezzi non sono più unici ma fatti in serie. Poi, quelle costose hanno corpi di ebanite laccati a mano con lacca urushi (tempo fa ne feci un approfondimento per spiegare i costi molto alti) e POI lavorati con la tecnica maki-e, mentre quelle economiche hanno corpi in resina.
Aggiungi a questo ciò che hai detto anche tu (l'artista più o meno famoso) nonchè il nome della società produttrice (vi sono case semi-sconosciute che per motivi di mercato sono sostanzialmente costrette a praticare prezzi bassi per poter vendere) e ci si spiega come mai tali differenze.
Poi a parità di materiali e altri elementi, può variare tanto anche in base alla complessità del disegno che può richiedere una cura a dir poco maniacale (considera poi che in pratica è "oro in polvere") e che a volte è demandato dallo stesso cliente.

Insomma, per entrare in possesso di una maki-e non occorrono gli stramiliardi, mentre se si vuole un pezzo unico o comunque particolarmente pregiato, allora il prezzo sale.

Per come la vedo io, sono penne "simboliche" che rappresentano un momento particolare della vita dell'acquirente, non sono solo strumenti di scrittura. Hanno dietro tutta una serie di significati più o meno personali per i quali può anche essere plausibile, per chi se lo può permettere, fare l'acquisto come invece lo ritengo meno scontato, che so, per una montblanc limitata (magari limitata a 40000 pezzi) fatta comunque in serie e coi materiali che sappiamo. E' un paragone meramente esemplificativo, lungi da me voler asserire la superiorità di un brand/concept rispetto ad un altro.
Poi va beh, sono considerazioni personali e possono esserci significati pregnanti anche dietro ad una penna più ordinaria, ma in questi casi secondo me la spesa ci potrebbe stare.
RaffaeleD
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da RaffaeleD »

Grazie Andrea, chiarissimo come sempre.

Quindi il processo di "produzione" può essere manuale o meno. Pensavo che con Maki-e si intendesse solo ed esclusivamente decorazione a mano.
Raffaele
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da Rogozin »

In realtà non hai torto, maki-e letteralmente indica la tecnica di distribuzione manuale della polvere d'oro sulla penna. Maki-e nasce come manuale e parte del suo senso intrinseco è proprio questo. Pertanto le "maki e economiche" (che possono anche essere bellissime, sia chiaro) tecnicamente non dovrebbero essere definite maki-e, lo facciamo in senso improprio per semplicità. D'altra parte con le macchine sono riusciti ad ottenere ottimi risultati, gran parte della differenza e nel valore sta proprio nel lavoro che c'è dietro o meno. Io ne ho due "screen printed" che sono molto carine ad esempio.

Le polverine d'oro come accennavo sopra rendono molto meglio sulla superficie urushi, che fa gran parte della differenza di prezzo. In sostanza , si vede quando la tecnica è utilizzata su un corpo di resina e quando su un corpo laccato fatto di ebanite.

Poi aggiungo: io ho citato la penna da 7000, ma ci sono meravigliose maki-e (in senso tecnico) anche a molto meno, sui 1000-2000. Insomma quella che ho maneggiato era un meraviglioso estremo (poi la dimensione è emperor, anche quellp influisce) ci sono moltissime vie di mezzo. Sono penne sicuramente costose, ma non inarrivabili al comune essere umano. Pensa che con una montegrappa chaos ci puoi prendere tre bellissime maki e... (Anche qui, paragone soltanto quantitativo , non necessariamente qualitativo).

In quel libro le immagini sono meravigliose, alcuni esemplari riprodotti erano presenti in loco :)
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

Messaggio da www.stilografica.it »

Il Maki-e è una lavorazione tradizionale della pittura in lacca giapponese, in cui questa viene decorata con disegni ottenuti aggiungendo polveri metalliche di vario colore durante la laccatura di un oggetto.

L'uso della resina dell'albero di lacca per creare una vernice da applicare agli oggetti è nota in Cina e Giappone fin dal 7000 AC. La lacca viene tradizionalmente ricavata dalla resina della Rhus verniciflua ( Rhus è un genere di piante appartenente alla famiglia Anacardiaceae che comprende circa 150 specie diffuse soprattutto nelle aree temperate e subtropicali dell'Africa del sud, dell'Asia orientale e del Nordamerica) che contiene un ingrediente attivo denominato urushiol. Essendo questo materiale velenoso al contatto fintanto che non si è completamente seccato la verniciatura in lacca ha sempre richiesto una notevole maestria.

Le caratteristiche della lacca giapponese sono una notevole durezza e restistenza alle sollecitazioni meccaniche, oltre ad una notevole stabilità chimica; la lavorazione del Maki-e poi è particolarmente complessa perché richiede di inserire della polvere durante la posa della lacca, prima che questa si secchi, per farlo occorrono grandi capacità manuali, una enorme maestria tecnica e molti anni di pratica. Questo la rende una decorazione difficile da realizzare e per questo estremamente costosa.

La tecnica del maki-e è stata sviluppata principalmente nel periodo Heian (794 -1185) e fiorita nel periodo Edo (1603-1868).

Il Maki-e nacque come decorazione per gli oggetti casalinghi usati dai nobili della corte imperiale, ma divenne simbolo di ricchezza e stato sociale, venendo adottata dai ceti più elevati. La prima azienda di penne che utilizzò questa tecnica avanzata per decorare una penna stilografica fu la PILOT nella seconda metà degli anni '20.

Per la particolare difficoltà della decorazione, ed il grande valore artistico che in certi casi essa può avere, le penne in Maki-e sono fra gli oggetti più ricercati (e più cari) che si possono incontrare nel mondo del collezionismo di penne stilografiche.

In questi ultimi anni, sono molte le aziende europee ed americane, che hanno prodotto grazie a maestri giapponesi, penne usando la tecnica Maki-e ( Parker - Visconti - Waterman - Pelikan e molte altre )

Fra le tecniche più rappresentative del Maki-e troviamo:

- HIRA-MAKI-E ( Maki-e piatto )
Dopo aver eseguito il disegno su lacca Urushi, vi si spuzzano sopra oro ed argento. In seguito la superficie viene levigata con del cotone assorbente imbevuto nella lacca, ed il tutto viene lustrato passandolo a carboncino.

-TOGIDASHI-MAKI-E ( Maki-e brunito )
La base in lacca Urushi viene spolverizzata di oro ed argento secondo le linee di un disegno già predefinito. Dopo una fase di essiccatura della base, si procede a stendere uno strato finale di lacca Urushi. Quando questo è asciutto , si procede a lustrare la superficie con il carboncino fino alla comparizione del disegno.

-TAKI-MAKI-E ( Maki-e in rilievo )
In questa varietà di Maki-e il disegno viene fuori dalla superficie. Si tratta della tecnica più complessa e raffinata di questa disciplina.

Saluti
Marco
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Re: Maki-e Una favola da scrivere di Alberto Gerosa

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Gurdatevi questo meraviglioso video:

http://www.youtube.com/watch?v=kiplHpVvq3E

Ciao
Marco
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