Delta Tuareg edizione 2004
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Delta Tuareg edizione 2004
Entro in negozio per acquistare solo una boccetta di inchiostro da pochi euro e la vedo esposta in una vetrinetta, piuttosto impolverata, che faceva bella mostra di sè ostentando tutto il suo fascino. E' stata una vera provocazione e non ho potuto resistere.
Delta Tuareg Special Limited Edition, anno 2004, n.646/2830, con sistema di caricamento a leva laterale, pennino in oro bianco a 18 carati. Bellissima: niente da fare la Delta faceva veri capolavori!
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Splendida, congratulazioni per l'acquisto.
Certo che la boccetta di inchiostro deve esserti costata parecchio
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- Tribbo
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Ma che bella! Con la clip a forma di spada?
Una produzione recente della Delta con la levetta laterale… veramente particolare
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- balthazar
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Bellissima metafora e - come al solito - azzeccata in quanto a "sostanza". Il caricamento a levetta su di una penna moderna per me proprio non va (ho difficoltà a considerarle "acquistabili" anche come vintage ...). Comunque i gusti sono gusti
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Bellissima... La manovella che esce dal cerchio attorno alla stella a tre punte. Con tanto di "servomanovella" per non fare troppa fatica.
- rolex hunter
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Lo ha fatto anche la Marlen
Il fatto è che Angelo non ha l'animo vintage....
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Quindi si tratta di una perversione stilopartenografica?rolex hunter ha scritto: ↑sabato 24 luglio 2021, 19:15Lo ha fatto anche la Marlen
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I think so
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Angelo ha perfettamente ragione, un conto è copiare “l’estetica” vintage diverso replicare soluzioni tecniche obsolete e scomode.
Oggi vanno di gran moda le moto MC (modern classic) ma i freni sono a disco mica a tamburo
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Cesare Augusto
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Oggi va di moda pure l'eyedropper che in confronto alla levetta è fare la CLS con il motore a vapore... Ma vedo un sacco di entusiasti.
Detto questo come caricamento a levetta è usualmente più facile e comodo da usare di uno stantuffo, e senz'altro più facile da riparare. Ma nessuno mi pare abbia da ridire in questi termini sullo stantuffo.
Simone
PS e per favore non mi tirate fuori la maggiore capacità dello stantuffo, che considerati i volumi di caricamento di uno stantuffo odierno senza delle misure comparative resta una illazione.
Detto questo come caricamento a levetta è usualmente più facile e comodo da usare di uno stantuffo, e senz'altro più facile da riparare. Ma nessuno mi pare abbia da ridire in questi termini sullo stantuffo.
Simone
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Sono perfettamente d'accordo. Oltre tutto non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di penne stilografiche, e cioè di strumenti di scrittura che per loro natura hanno qualcosa di retrò, di storico. Quello tramite levetta laterale è uno dei tanti sistemi di caricamento elaborati nel tempo e che tra loro sono alternativi, e non sostitutivi. Non a caso non solo la Marlen ha recentemente adottato i caricamenti a levetta od a pulsante di fondo, ma anche la Visconti, la Kaweco , la Conklin, etc. Ultimamente la Leonardo ha realizzato una penna con caricamento a goccia; la stessa Aurora ha ancora in produzione la Leonardo da Vinci, che costa un botto, che ha un particolare sistema di caricamento che ha le caratteristiche miste tra pulsante di fondo e levetta. Insomma, qui stiamo parlando di strumenti di scrittura che nel tempo hanno sostituito la penna d'oca, che peraltro ancora viene usata per la calligrafia, sicchè il paragone con il sistema di avviamento delle Mercedes classe CLS, mi si permetta la licenza, non ci azzecca un bel niente perchè se dovessimo seguire questo ragionamento dovremmo scrivere tutti con sistemi di caricamento a cartuccia od a converter, che sono forse i più comodi, ma tra i meno amati tra i cultori delle penne stilografiche. E perchè non concludere ritenendo che si debba abbandonare la stilografica, perché superata dalle biro e dalle tastiere?piccardi ha scritto: ↑domenica 25 luglio 2021, 2:02 Oggi va di moda pure l'eyedropper che in confronto alla levetta è fare la CLS con il motore a vapore... Ma vedo un sacco di entusiasti.
Detto questo come caricamento a levetta è usualmente più facile e comodo da usare di uno stantuffo, e senz'altro più facile da riparare. Ma nessuno mi pare abbia da ridire in questi termini sullo stantuffo.
Simone
PS e per favore non mi tirate fuori la maggiore capacità dello stantuffo, che considerati i volumi di caricamento di uno stantuffo odierno senza delle misure comparative resta una illazione.
In conclusione, essendo tra l'altro molto soddisfatto del mio acquisto, io ritengo che il sistema di caricamento oggetto di discussione, specie con l'uso dei materiali oggi utilizzabili, sia alternativo rispetto agli altri, e non superato, ed in alcuni casi forse più comodo del caricamento a stantuffo, che pure dà, a volte, qualche problemino.
In ogni caso se non piace una penna per il suo sistema di caricamento basta non comprarla, come faccio io per le penne con caricamento a cartuccia.
Buona domenica a tutti,
Pierluigi
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Attenzione, l’acquisto in se non lo discuto trovando l’occasione l’avrei presa anche io. Ho una Delta Nazareth con caricamento a levetta che considero una delle più belle penne in mio possesso se non la più bella.PierPan ha scritto: ↑domenica 25 luglio 2021, 8:14Sono perfettamente d'accordo. Oltre tutto non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di penne stilografiche, e cioè di strumenti di scrittura che per loro natura hanno qualcosa di retrò, di storico. Quello tramite levetta laterale è uno dei tanti sistemi di caricamento elaborati nel tempo e che tra loro sono alternativi, e non sostitutivi. Non a caso non solo la Marlen ha recentemente adottato i caricamenti a levetta od a pulsante di fondo, ma anche la Visconti, la Kaweco , la Conklin, etc. Ultimamente la Leonardo ha realizzato una penna con caricamento a goccia; la stessa Aurora ha ancora in produzione la Leonardo da Vinci, che costa un botto, che ha un particolare sistema di caricamento che ha le caratteristiche miste tra pulsante di fondo e levetta. Insomma, qui stiamo parlando di strumenti di scrittura che nel tempo hanno sostituito la penna d'oca, che peraltro ancora viene usata per la calligrafia, sicchè il paragone con il sistema di avviamento delle Mercedes classe CLS, mi si permetta la licenza, non ci azzecca un bel niente perchè se dovessimo seguire questo ragionamento dovremmo scrivere tutti con sistemi di caricamento a cartuccia od a converter, che sono forse i più comodi, ma tra i meno amati tra i cultori delle penne stilografiche. E perchè non concludere ritenendo che si debba abbandonare la stilografica, perché superata dalle biro e dalle tastiere?piccardi ha scritto: ↑domenica 25 luglio 2021, 2:02 Oggi va di moda pure l'eyedropper che in confronto alla levetta è fare la CLS con il motore a vapore... Ma vedo un sacco di entusiasti.
Detto questo come caricamento a levetta è usualmente più facile e comodo da usare di uno stantuffo, e senz'altro più facile da riparare. Ma nessuno mi pare abbia da ridire in questi termini sullo stantuffo.
Simone
PS e per favore non mi tirate fuori la maggiore capacità dello stantuffo, che considerati i volumi di caricamento di uno stantuffo odierno senza delle misure comparative resta una illazione.
In conclusione, essendo tra l'altro molto soddisfatto del mio acquisto, io ritengo che il sistema di caricamento oggetto di discussione, specie con l'uso dei materiali oggi utilizzabili, sia alternativo rispetto agli altri, e non superato, ed in alcuni casi forse più comodo del caricamento a stantuffo, che pure dà, a volte, qualche problemino.
In ogni caso se non piace una penna per il suo sistema di caricamento basta non comprarla, come faccio io per le penne con caricamento a cartuccia.
Buona domenica a tutti,
Pierluigi
Però alla fine la uso poco e solo in casa perché il non poter vedere quanto inchiostro rimane la rende poco comoda, è lo stesso motivo per cui sono forse una dei pochi che non apprezza la Parker 51.
Cesare Augusto
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Proprio qualche giorno fa si era riparlato di caricamento a contagocce, cito il mio intervento:piccardi ha scritto: ↑domenica 25 luglio 2021, 2:02 Oggi va di moda pure l'eyedropper che in confronto alla levetta è fare la CLS con il motore a vapore... Ma vedo un sacco di entusiasti.
Detto questo come caricamento a levetta è usualmente più facile e comodo da usare di uno stantuffo, e senz'altro più facile da riparare. Ma nessuno mi pare abbia da ridire in questi termini sullo stantuffo.
Simone
PS e per favore non mi tirate fuori la maggiore capacità dello stantuffo, che considerati i volumi di caricamento di uno stantuffo odierno senza delle misure comparative resta una illazione.
Non mi sembra che tra noi raccolga così tanti estimatori e Ottorino ritiene che vada messo fuori legge.
Per quanto riguarda la praticità d'uso non trovo la levetta più pratica del pistone.
Per la semplicità nelle riparazioni, poi, ad oggi ho dovuto rimettere in sesto solo un pistone, con almeno mezzo secolo di servizio sulle spalle, mentre tutte le mie vintage a levetta hanno avuto bisogno di cure.
Capisco che il mondo stia regredendo ma se il pistone ha soppiantato completamente la levetta qualche vantaggio dovrà pur esserci.
Capacità del serbatoio? Basta sfogliare il catalogo Pelikan per constatare che bene dichiarata maggiore quella delle P (cartuccia/converter) rispetto alle M (pistone).
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Usare la stilografica è una diversa filosofia di vita rispetto alla sfera, è come viaggiare in moto invece che in auto: ci si sposta in entrambi i casi da un posto all'altro ma le sensazioni sono assolutamente altre.PierPan ha scritto: ↑domenica 25 luglio 2021, 8:14
Sono perfettamente d'accordo. Oltre tutto non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di penne stilografiche, e cioè di strumenti di scrittura che per loro natura hanno qualcosa di retrò, di storico. Quello tramite levetta laterale è uno dei tanti sistemi di caricamento elaborati nel tempo e che tra loro sono alternativi, e non sostitutivi. Non a caso non solo la Marlen ha recentemente adottato i caricamenti a levetta od a pulsante di fondo, ma anche la Visconti, la Kaweco , la Conklin, etc. Ultimamente la Leonardo ha realizzato una penna con caricamento a goccia; la stessa Aurora ha ancora in produzione la Leonardo da Vinci, che costa un botto, che ha un particolare sistema di caricamento che ha le caratteristiche miste tra pulsante di fondo e levetta. Insomma, qui stiamo parlando di strumenti di scrittura che nel tempo hanno sostituito la penna d'oca, che peraltro ancora viene usata per la calligrafia, sicchè il paragone con il sistema di avviamento delle Mercedes classe CLS, mi si permetta la licenza, non ci azzecca un bel niente perchè se dovessimo seguire questo ragionamento dovremmo scrivere tutti con sistemi di caricamento a cartuccia od a converter, che sono forse i più comodi, ma tra i meno amati tra i cultori delle penne stilografiche. E perchè non concludere ritenendo che si debba abbandonare la stilografica, perché superata dalle biro e dalle tastiere?
In conclusione, essendo tra l'altro molto soddisfatto del mio acquisto, io ritengo che il sistema di caricamento oggetto di discussione, specie con l'uso dei materiali oggi utilizzabili, sia alternativo rispetto agli altri, e non superato, ed in alcuni casi forse più comodo del caricamento a stantuffo, che pure dà, a volte, qualche problemino.
In ogni caso se non piace una penna per il suo sistema di caricamento basta non comprarla, come faccio io per le penne con caricamento a cartuccia.
Buona domenica a tutti,
Pierluigi
La penna d'oca ormai viene usata solo nelle rievocazioni medievali così di moda.
Che tu sia soddisfatto dal tuo acquisto non lo metto assolutamente in dubbio e sono certo che userai la tua Delta con molte gratificazioni.
La mia critica non era rivolta a questa penna specifica ma a una scelta che ritengo sbagliata per una penna moderna e che non mi sembra sia stata una strategia vincente per le sorti di Delta.
Il famoso strano a tutti i costi non è necessario e non paga sempre.
Ritengo che con un sistema di caricamento più attuale sarebbe stata tutt'altra cosa (migliore) e che con un fermaglio più discreto sarebbe stata bellissima. Queste sono mie opinioni personali che non hanno nessun valore in più (o in meno) delle tue.
Alla fine del mio pippone, voglio congratularmi sinceramente con te per questa aggiunta il tuo parco penne.