Dentro le matite Eversharp degli anni '30
Inviato: domenica 7 dicembre 2025, 22:08
Per aprire in due una vecchia matita meccanica, è sufficiente dimenticarla sulla seduta di un divano. Qualcuno, prima o poi, si siederà sopra...
Matita Eversharp Bantam
Internamente è composta da una spirale in acciaio, dentro la quale è contenuto un tubo in ottone che presenta una fessura che corre longitudinalmente per circa un terzo della lunghezza del tubo stesso.
La fessura consente la protrusione di due cursori, solidali a due rispettive aste che scorrono l’una dentro l’altra, e che a loro volta scorrono all’interno del tubo esterno (identificato come tubo alimentatore).
L’asta più interna, governata dal cursore dell'espulsore ,è l’asta dell’espulsore della mina. Essa scorre all’interno dell’asta dell’alimentatore che tiene bloccata un’estremità della mina.
L’asta dell’alimentatore della mina, governata dal rispettivo cursore dell’alimentatore, scorre all’interno del tubo alimentatore, consentendo l’estrazione o la ritrazione della mina dal corpo della matita.
La mina è trattenuta per semplice frizione sull’imbocco dell’asta dell’alimentatore.
In questi tipi di matita meccanica è quindi possibile estrarre (propel), ritrarre (repel) ed espellere (expel) la mina, semplicemente girando il puntale o altra parte della matita, in un senso o nell’altro.
Sono queste le matite meccaniche denominare Propel-Repel-Expel Pencil.
Quando tutto il sistema di movimentazione della mina è racchiuso nel fusto della matita, il tubo alimentatore (quindi quello più esterno) è fissato per frizione al puntale.
Ruotando il puntale (o altra parte della matita, a seconda dello specifico modello) anche il tubo alimentatore lo segue nella rotazione (essendo i due solidali), ma non così la spirale che è impedita in tale movimento (vedere nota più avanti).
Quanto il tubo alimentatore ruota, i due cursori (indicati dalle frecce rosse) imprigionati tra le spire, non possono fare altro che seguirne il percorso, spostandosi entrambi sempre più avanti (figure 1,2,3,4,5,6 in progressione), permettendo così alla mina di uscire dal puntale, pronta per la scrittura.
E’ intuitivo che una rotazione nel senso opposto farà retrocedere i cursori, permettendo alla mina di rientrare nel fusto della matita.
Proseguendo a ruotare il puntale, e dopo che la mina verrà completamente esposta per tutta la sua lunghezza, giungerà il finecorsa del cursore di espulsione e della relativa asta dell'espulsore, con il conseguente sfilamento della mina stessa dal suo alloggiamento nell’asta di alimentazione. (la freccia rossa di destra indica la posizione del cursore di espulsione, la freccia sinistra indica il cursore di alimentazione, nel cerchio si intravede l'asta dell'espulsore che fuoriesce dall'asta di alimentazione).
Affinché il meccanismo funzioni perfettamente, è necessario che la spirale non ruoti assieme al tubo alimentatore. La spirale è resa inamovibile grazie ad una piccola protuberanza sulla supeicie esterna della spirale stessa
La protuberanza va a incastrasti in una risega ricavata all'interno del fusto, impedendo così ogni movimento di rotazione. Protuberanza e risega sono evidenziati dai cerchietti in rosso.
Per quanto riguarda i problemi più comuni che si posso riscontrare, oltre al classico inceppamento dovuto all'accumulo di polvere rilasciata dalla mina durante l'uso, vi è l'usura dei cursori che può causare scavalcamenti della spirale o semplicemente il mancato trascinamento, e l'usura dello spigolo vivo della parte terminate della spirale, che può rendere a volte difficoltoso l'aggancio (o cattura) dei cursori quando questi sono a finecorsa, oppure l'impuntamento dello spigolo vivo della spirale sul cursore.
Come si può vedere, durante il normale funzionamento il cursore dell'alimentatore può trovarsi esternamente alla spirale, e il successivo aggancio del cursore da parte dello spigolo della spirale (a esempio per fare rientrare la mina), è questione di decimi di millimetro. Anche solo uno spigolo della spirale arrotondato dall'usura, può compromettere l'intero funzionamento del sistema.
Ancora più critica è la situazione che si viene a creare durante l'espulsione totale della mina, quando non solo il cursore dell'alimentatore ma anche il cursore dell'espulsore sono entrambi fuori dalla spirale (anche se in realtà il cursore dell'espulsore rimane vicinissimo allo spigolo vivo della spirale).
Sono comunque matite molto affidabili dal punto di vista meccanico e problemi del genere sopra descritti solo solitamente rari, se non rarissimi.
Nell'immagine sotto l'operazione di reinserimento manuale dei cursori nella spirale.
Il meccanismo descritto, con le dovute modifiche relative alla diversa dimensione della matita, è presente anche sulle matite della linea Doric, come mostrato nel catalogo del 1932 sotto riportato.
Un saluto!
Matita Eversharp Bantam
Internamente è composta da una spirale in acciaio, dentro la quale è contenuto un tubo in ottone che presenta una fessura che corre longitudinalmente per circa un terzo della lunghezza del tubo stesso.
La fessura consente la protrusione di due cursori, solidali a due rispettive aste che scorrono l’una dentro l’altra, e che a loro volta scorrono all’interno del tubo esterno (identificato come tubo alimentatore).
L’asta più interna, governata dal cursore dell'espulsore ,è l’asta dell’espulsore della mina. Essa scorre all’interno dell’asta dell’alimentatore che tiene bloccata un’estremità della mina.
L’asta dell’alimentatore della mina, governata dal rispettivo cursore dell’alimentatore, scorre all’interno del tubo alimentatore, consentendo l’estrazione o la ritrazione della mina dal corpo della matita.
La mina è trattenuta per semplice frizione sull’imbocco dell’asta dell’alimentatore.
In questi tipi di matita meccanica è quindi possibile estrarre (propel), ritrarre (repel) ed espellere (expel) la mina, semplicemente girando il puntale o altra parte della matita, in un senso o nell’altro.
Sono queste le matite meccaniche denominare Propel-Repel-Expel Pencil.
Quando tutto il sistema di movimentazione della mina è racchiuso nel fusto della matita, il tubo alimentatore (quindi quello più esterno) è fissato per frizione al puntale.
Ruotando il puntale (o altra parte della matita, a seconda dello specifico modello) anche il tubo alimentatore lo segue nella rotazione (essendo i due solidali), ma non così la spirale che è impedita in tale movimento (vedere nota più avanti).
Quanto il tubo alimentatore ruota, i due cursori (indicati dalle frecce rosse) imprigionati tra le spire, non possono fare altro che seguirne il percorso, spostandosi entrambi sempre più avanti (figure 1,2,3,4,5,6 in progressione), permettendo così alla mina di uscire dal puntale, pronta per la scrittura.
E’ intuitivo che una rotazione nel senso opposto farà retrocedere i cursori, permettendo alla mina di rientrare nel fusto della matita.
Proseguendo a ruotare il puntale, e dopo che la mina verrà completamente esposta per tutta la sua lunghezza, giungerà il finecorsa del cursore di espulsione e della relativa asta dell'espulsore, con il conseguente sfilamento della mina stessa dal suo alloggiamento nell’asta di alimentazione. (la freccia rossa di destra indica la posizione del cursore di espulsione, la freccia sinistra indica il cursore di alimentazione, nel cerchio si intravede l'asta dell'espulsore che fuoriesce dall'asta di alimentazione).
Affinché il meccanismo funzioni perfettamente, è necessario che la spirale non ruoti assieme al tubo alimentatore. La spirale è resa inamovibile grazie ad una piccola protuberanza sulla supeicie esterna della spirale stessa
La protuberanza va a incastrasti in una risega ricavata all'interno del fusto, impedendo così ogni movimento di rotazione. Protuberanza e risega sono evidenziati dai cerchietti in rosso.
Per quanto riguarda i problemi più comuni che si posso riscontrare, oltre al classico inceppamento dovuto all'accumulo di polvere rilasciata dalla mina durante l'uso, vi è l'usura dei cursori che può causare scavalcamenti della spirale o semplicemente il mancato trascinamento, e l'usura dello spigolo vivo della parte terminate della spirale, che può rendere a volte difficoltoso l'aggancio (o cattura) dei cursori quando questi sono a finecorsa, oppure l'impuntamento dello spigolo vivo della spirale sul cursore.
Come si può vedere, durante il normale funzionamento il cursore dell'alimentatore può trovarsi esternamente alla spirale, e il successivo aggancio del cursore da parte dello spigolo della spirale (a esempio per fare rientrare la mina), è questione di decimi di millimetro. Anche solo uno spigolo della spirale arrotondato dall'usura, può compromettere l'intero funzionamento del sistema.
Ancora più critica è la situazione che si viene a creare durante l'espulsione totale della mina, quando non solo il cursore dell'alimentatore ma anche il cursore dell'espulsore sono entrambi fuori dalla spirale (anche se in realtà il cursore dell'espulsore rimane vicinissimo allo spigolo vivo della spirale).
Sono comunque matite molto affidabili dal punto di vista meccanico e problemi del genere sopra descritti solo solitamente rari, se non rarissimi.
Nell'immagine sotto l'operazione di reinserimento manuale dei cursori nella spirale.
Il meccanismo descritto, con le dovute modifiche relative alla diversa dimensione della matita, è presente anche sulle matite della linea Doric, come mostrato nel catalogo del 1932 sotto riportato.
Un saluto!