WAHL-EVERSHARP 1st EQUI-POISED PERSONAL-POINT GOLD SEAL BLACK & PEARL PEN BOXED — Chicago, 1929
Inviato: domenica 17 agosto 2025, 21:44
• Marca e modello
• Il nome
• La penna
• Le misure
• Le iscrizioni del Produttore
• La scatolina
• Lo stiloforo
• Sheaffer <Balance> e Wahl-Eversharp <Equi-Poised> a confronto
• Osservazioni
Marca e modello
Chi volesse conoscere le straordinarie vicende del glorioso Marchio statunitense Wahl-Eversharp potrà fare riferimento al nostro formidabile Wiki: https://www.fountainpen.it/Eversharp/it
Per la famiglia di modelli diversi (4 o 5) denominati dalla Wahl-Eversharp come <Equi-Poised> rinvio alla accurata catalogazione proposta da Simone Piccardi https://www.fountainpen.it/Equi-Poised#cite_note-3 in calce alla quale sarà anche possibile ammirare i pochi esemplari già documentati dai Collezionisti.
Giustamente citata dal Wiki, segnalo anche la catalogazione proposta da David Nishimura: https://www.vintagepens.com/Equipoise.shtml
Poiché le immagini disponibili in rete della prima versione di <Equi-Poised> (ovvero <Equi-Poised n.1> come la penna in presentazione) si contano sulle dita di una mano (monca), segnalo anche il blog di Luiz Leite https://oldfountainpensjustforfun.blogs ... sharp.html (nel quale vengono mostrati degli estratti fotografici dal volume «Wahl-Eversharp: An Illustrated History», tra i quali i primi due modelli di <Equi-Poised>, entrambi nel colore “Bronze-Green”).
Altre Fonti
A) per la storia della Sheaffer <Balance>:
• il nostro Wiki:
https://www.fountainpen.it/Balance
che giustamente rimanda anche al
• dettagliatissimo profilo della penna sul sito «parkersheaffer.com»:
https://parkersheaffer.com/sheaffers-balance-english/
B) per le cause legali intentate da Sheaffer per la tutela del brevetto di design della <Balance>:
• l’articolo di Daniel Kirchheimer:
https://danielkirchheimer.com/wp-conten ... weight.pdf
e, solo in subordine,
• l’articolo di David Isaacson:
http://fountainpenboard.com/forum/index ... e-lawsuit/
* * *
Per parte mia, oggi inizierò presentando un breve excursus sulle <Equi-Poised> dalla n.1 alla n.5, modificandolo rispetto a quello che avevo predisposto per la recensione di una <Equi-Poised n.2>, alla quale rimando comunque per ulteriori fonti documentali e approfondimenti, al seguente indirizzo: viewtopic.php?p=440123#p440123
Il nome
La nuova stilografica presentata nel Catalogo del 1929 fu battezzata <Equi-Poised>.
La parola composta (col trattino <->) scelta da Wahl-Eversharp per denominare commercialmente la nuova penna può essere scritta in inglese anche in un’unica soluzione <equipoised>, ma anche in questa forma non si trattava di un aggettivo impiegato correntemente, a differenza del nome “equipoise”, che significa “uguale distribuzione di peso” (contrazione da “equal poise”), nettamente più diffuso. Nella forma scelta dal Marketing di Wahl, non era perciò una parola di uso comune negli USA all’epoca, stando alle mie ricerche sulla stampa quotidiana: e infatti, aveva avuto bisogno di un “ovvero” esplicativo con un sinonimo (che citava proprio il nome della penna della Sheaffer, “balance”) e di ripetute spiegazioni nelle pagine del Catalogo 1929 dedicate alla sua presentazione ai rivenditori:
«Equi-Poised (equally balanced) [= La penna Equi-Poised (equamente bilanciata)]» assicura «writing ease» [= facilità di scrittura] e «equal balance to prevent fatigue even with long hours of continual writing» [= perfetto bilanciamento per prevenire l’affaticamento anche in lunghe e ininterrotte sessioni di scrittura].
Già da queste definizioni programmatiche intuiamo che il punto di riferimento della <Equi-Poised> era la nuovissima creazione della concorrente Sheaffer, il rivoluzionario modello <Balance> (=bilancia, bilanciamento), scritto anche <Balanced> (=bilanciato), dalle linee affusolate/streamlined (caratterizzato da un cappuccio ad ogiva e da un fondello altrettanto rastremato: https://www.fountainpen.it/Balance), immesso sul mercato con i primi test di vendita nel dicembre del 1928, e all’avvento del quale tutti i maggiori Produttori concorrenti provarono già nel corso del 1929 a reagire, è proprio il caso di dirlo, in qualsiasi modo…
La Sheaffer stessa non si aspettava il travolgente successo della sua ultima creazione, che passò dalle 5.000 penne vendute in gennaio alle quasi 40.000 in febbraio grazie alle prime pubblicità, mettendo seriamente a rischio la futura vendibilità di tutto il resto della sua vasta produzione in stile “tradizionale” cilindrico, tanto che nel mese di marzo 1929 fu imbastita una contro-campagna correttiva per ri-proporre le penne flat-top che giacevano a decine di migliaia presso i rivenditori in tutto il Paese, onde evitare che le rispedissero tutte indietro contemporaneamente come “invenduto”/invendibile...
La mossa di Wahl-Eversharp, entrata in produzione entro una manciata di mesi, non fu però sufficientemente emancipata dall’idea vincente della Sheaffer, come si può apprezzare già a partire dai testi sopracitati ma, ancor più sotto il profilo stilistico dalle immagini che ad essa si ispiravano, pubblicate nel Catalogo Generale n.298 del 1929 in cui era presentato il modello di <Equi-Poised n.1> che richiama la <Balance> davvero molto da vicino…
Wahl-Eversharp Catalog 1929 - pag.31 (fonte Pen Collectors of America)
Il tempo era stato così breve che Everharp aveva disegnato e mandato in produzione due taglie, che erano in realtà una sola: una con la clip/fermaglio, l’altra con l’anellino (lo stesso, però, aveva fatto anche Sheaffer al momento del pre-lancio).
Ovviamente, la Sheaffer minacciò in una “lettera di diffida” di difendere per vie legali il brevetto di design, il che bastò a scoraggiare (già con le buone, si direbbe) la Wahl-Eversharp, che comunque intratteneva con essa e con Parker ottimi rapporti derivanti anche da una recente accordo per la messa in comune dei brevetti per gli stilofori.
Per guadagnare un poco di tempo in attesa di mandare in produzione un design pienamente originale (già pronto all’inizio dell’autunno del 1929, come si evince dalla richiesta di brevetto allegata qui sotto), Wahl-Eversharp intervenne allora subito sulle caratteristiche estremità affusolate delle <Equi-Poised n.1> (tapered ends), ottenendo dalla rilavorazione delle sole punte (in origine magistralmente stondate alla minima misura possibile) due nuovi, piccoli ma ben distinguibili “coni terminali”. Fu così varata, in tutta fretta, la versione <Equi-Poised n.2> (di cui trovate una mia recensione qui: viewtopic.php?p=440123#p440123), probabilmente per aver qualcosa di veramente nuovo ma legalmente/commercialmente più “spendibile” per le feste di Natale 1929, come risulta da questa pubblicità, l’unica in assoluto da me rinvenuta sulla stampa. The_Plain_Dealer_1929_12_07_p.14 [<Equi-Poised n.2>]
Successivamente, il “cono”, sia grande che piccolo, completo di vertice oppure tronco, divenne il vero Leitmotiv della versione <Equi-Poised n.3>, quella elegantissima del designer Robert Back,
EVERSHARP <Equi-poised n.3>. Patent-US-D081223 by Robert BACK (dal Wiki)
lanciata sul mercato già nella primavera del 1930, in una linea di strumenti finalmente declinata in diverse taglie, che si mostrò più durevole nel tempo (la Equipoised per antonomasia presso i Collezionisti). Questa terza versione (in meno di un anno!) preannunciava (quanto a forme e distribuzione dei volumi) e poi commercialmente veniva ad affiancare dal 1931 (anche se in posizione subalterna) la nuovissima <Doric>, creazione sempre dello stesso geniale designer. Wahl-Eversharp <Equi-Poised n.3> & <Doric>. Collage su una Ad di mia proprietà
L’ultima incarnazione di penne recanti il nome di <Equi-Poised>, la n.4 (o n.5 se si conta un poco diffuso modello, transizionale tra le flat-top e le streamlined, con entrambe le estremità con oblunghe terminazioni coniche, però evidentemente solo “applicate” su una penna di impianto tradizionale cilindrico), fu una linea di stilografiche leggermente semplificate (che furono perciò anche declassate dalla privazione della garanzia a vita “Gold Seal”), comparse nel Catalogo del 1932 (ma già la ridislocazione delle gerarchie era chiara nel Natale del 1931) Times_Herald_1931_12_16_Page_3
sempre comunque a fianco delle "vecchie" <Equi-Poised n.3>, ribattezzate per l'occasione "Gold Seal Pens", tanto per cambiare … La vendita di questa ultima incarnazione del nome proseguì fino a non oltre la metà degli anni Trenta: sulla stampa quotidiana dopo il 1932 non ho più trovato alcuna inserzione, mentre le prime svendite sono già del 1933 e l’ultimissima citazione, isolata, del 1934.
La penna WAHL-EVERSHARP PERSONAL-POINT EQUI-POISED GOLD SEAL misura unica con CLIP nel colore BLACK AND PEARL No. 6404TC in BOX, in celluloide tornita dal pieno, parti metalliche a vista laminate oro, con cappuccio a vite, corretto pennino intercambiabile Wahl-Eversharp “Signature” in oro 14 carati, caricamento a levetta. Produzione U.S.A., anno 1929.
Secondo i criteri di catalogazione di Wahl-Eversharp del 1929 (la numerazione fino al 1928, e anche oltre per alcuni rivestimenti, è ottimamente esposta da Simone nel Wiki: https://www.fountainpen.it/Numerazione_Eversharp), il codice alfanumerico No. <6404 TC> potrebbe essere così interpretato:
6: lunghezza (e diametro) media
4: dimensione pennino (= #4 interchangeable P.P.)
04: colore “Black and Pearl”
T: [identificativo modello <Equi-Poised>]*
C: con Clip
* Questa è una mia ipotesi, basata sul fatto che la versione con anellino della <Equi-Poised> (pag.32) era catalogata come <6404 TW>. Poiché nel Catalogo del 1929 il semplice suffisso <C> indicava genericamente la (roller) <Clip> e il suffisso <W> le penne con anellino (cap-ring=ring-top), e poiché, ad esempio, già esistevano a Catalogo due penne flat-top, simili per lunghezza e di identico colore, codificate rispettivamente come <6404 SC> (con Soldier Clip) e <6404 W> (con anellino), rispettivamente alle pagine 16 e 18, il suffisso <T>, trattandosi di una roller clip con posizionamento tradizionale (side clip), potrebbe essere stato introdotto proprio per identificare il nuovo modello <Equi-Poised>.
Una conferma a questa mia ipotesi si può verosimilmente ravvisare nel Catalogo generale del 1932, in cui tutte le “Gold Seal Pens” (penne di fascia medio-alta, con la forma delle <Equi-Poised> precedenti – terzo tipo – ma senza più tale nome) e le ultime ancore denominate <Equi-Poised> (penne di fascia bassa, senza più il Gold Seal, alcune con nuovo design) hanno tutte come primo suffisso la lettera <T>.
Le misure
Penna chiusa: 13,4 cm Cappuccio: 6,6 cm Fusto: 11,9 cm (con pennino sporgente di 2,1 cm)
Con cappuccio calzato: 15,3 cm (con pennino sporgente di 2,1 cm) Diametro max cappuccio: 13,7 mm
Diametro fusto (alla levetta): 12,3 mm
Diametro medio impugnatura: 11,2 mm
Peso (scarica): 16 g
Cappuccio: 6 g
Fusto: 10 gr
Continua…
• Il nome
• La penna
• Le misure
• Le iscrizioni del Produttore
• La scatolina
• Lo stiloforo
• Sheaffer <Balance> e Wahl-Eversharp <Equi-Poised> a confronto
• Osservazioni
Marca e modello
Chi volesse conoscere le straordinarie vicende del glorioso Marchio statunitense Wahl-Eversharp potrà fare riferimento al nostro formidabile Wiki: https://www.fountainpen.it/Eversharp/it
Per la famiglia di modelli diversi (4 o 5) denominati dalla Wahl-Eversharp come <Equi-Poised> rinvio alla accurata catalogazione proposta da Simone Piccardi https://www.fountainpen.it/Equi-Poised#cite_note-3 in calce alla quale sarà anche possibile ammirare i pochi esemplari già documentati dai Collezionisti.
Giustamente citata dal Wiki, segnalo anche la catalogazione proposta da David Nishimura: https://www.vintagepens.com/Equipoise.shtml
Poiché le immagini disponibili in rete della prima versione di <Equi-Poised> (ovvero <Equi-Poised n.1> come la penna in presentazione) si contano sulle dita di una mano (monca), segnalo anche il blog di Luiz Leite https://oldfountainpensjustforfun.blogs ... sharp.html (nel quale vengono mostrati degli estratti fotografici dal volume «Wahl-Eversharp: An Illustrated History», tra i quali i primi due modelli di <Equi-Poised>, entrambi nel colore “Bronze-Green”).
Altre Fonti
A) per la storia della Sheaffer <Balance>:
• il nostro Wiki:
https://www.fountainpen.it/Balance
che giustamente rimanda anche al
• dettagliatissimo profilo della penna sul sito «parkersheaffer.com»:
https://parkersheaffer.com/sheaffers-balance-english/
B) per le cause legali intentate da Sheaffer per la tutela del brevetto di design della <Balance>:
• l’articolo di Daniel Kirchheimer:
https://danielkirchheimer.com/wp-conten ... weight.pdf
e, solo in subordine,
• l’articolo di David Isaacson:
http://fountainpenboard.com/forum/index ... e-lawsuit/
* * *
Per parte mia, oggi inizierò presentando un breve excursus sulle <Equi-Poised> dalla n.1 alla n.5, modificandolo rispetto a quello che avevo predisposto per la recensione di una <Equi-Poised n.2>, alla quale rimando comunque per ulteriori fonti documentali e approfondimenti, al seguente indirizzo: viewtopic.php?p=440123#p440123
Il nome
La nuova stilografica presentata nel Catalogo del 1929 fu battezzata <Equi-Poised>.
La parola composta (col trattino <->) scelta da Wahl-Eversharp per denominare commercialmente la nuova penna può essere scritta in inglese anche in un’unica soluzione <equipoised>, ma anche in questa forma non si trattava di un aggettivo impiegato correntemente, a differenza del nome “equipoise”, che significa “uguale distribuzione di peso” (contrazione da “equal poise”), nettamente più diffuso. Nella forma scelta dal Marketing di Wahl, non era perciò una parola di uso comune negli USA all’epoca, stando alle mie ricerche sulla stampa quotidiana: e infatti, aveva avuto bisogno di un “ovvero” esplicativo con un sinonimo (che citava proprio il nome della penna della Sheaffer, “balance”) e di ripetute spiegazioni nelle pagine del Catalogo 1929 dedicate alla sua presentazione ai rivenditori:
«Equi-Poised (equally balanced) [= La penna Equi-Poised (equamente bilanciata)]» assicura «writing ease» [= facilità di scrittura] e «equal balance to prevent fatigue even with long hours of continual writing» [= perfetto bilanciamento per prevenire l’affaticamento anche in lunghe e ininterrotte sessioni di scrittura].
Già da queste definizioni programmatiche intuiamo che il punto di riferimento della <Equi-Poised> era la nuovissima creazione della concorrente Sheaffer, il rivoluzionario modello <Balance> (=bilancia, bilanciamento), scritto anche <Balanced> (=bilanciato), dalle linee affusolate/streamlined (caratterizzato da un cappuccio ad ogiva e da un fondello altrettanto rastremato: https://www.fountainpen.it/Balance), immesso sul mercato con i primi test di vendita nel dicembre del 1928, e all’avvento del quale tutti i maggiori Produttori concorrenti provarono già nel corso del 1929 a reagire, è proprio il caso di dirlo, in qualsiasi modo…

La Sheaffer stessa non si aspettava il travolgente successo della sua ultima creazione, che passò dalle 5.000 penne vendute in gennaio alle quasi 40.000 in febbraio grazie alle prime pubblicità, mettendo seriamente a rischio la futura vendibilità di tutto il resto della sua vasta produzione in stile “tradizionale” cilindrico, tanto che nel mese di marzo 1929 fu imbastita una contro-campagna correttiva per ri-proporre le penne flat-top che giacevano a decine di migliaia presso i rivenditori in tutto il Paese, onde evitare che le rispedissero tutte indietro contemporaneamente come “invenduto”/invendibile...
La mossa di Wahl-Eversharp, entrata in produzione entro una manciata di mesi, non fu però sufficientemente emancipata dall’idea vincente della Sheaffer, come si può apprezzare già a partire dai testi sopracitati ma, ancor più sotto il profilo stilistico dalle immagini che ad essa si ispiravano, pubblicate nel Catalogo Generale n.298 del 1929 in cui era presentato il modello di <Equi-Poised n.1> che richiama la <Balance> davvero molto da vicino…
Wahl-Eversharp Catalog 1929 - pag.31 (fonte Pen Collectors of America)
Il tempo era stato così breve che Everharp aveva disegnato e mandato in produzione due taglie, che erano in realtà una sola: una con la clip/fermaglio, l’altra con l’anellino (lo stesso, però, aveva fatto anche Sheaffer al momento del pre-lancio).
Ovviamente, la Sheaffer minacciò in una “lettera di diffida” di difendere per vie legali il brevetto di design, il che bastò a scoraggiare (già con le buone, si direbbe) la Wahl-Eversharp, che comunque intratteneva con essa e con Parker ottimi rapporti derivanti anche da una recente accordo per la messa in comune dei brevetti per gli stilofori.
Per guadagnare un poco di tempo in attesa di mandare in produzione un design pienamente originale (già pronto all’inizio dell’autunno del 1929, come si evince dalla richiesta di brevetto allegata qui sotto), Wahl-Eversharp intervenne allora subito sulle caratteristiche estremità affusolate delle <Equi-Poised n.1> (tapered ends), ottenendo dalla rilavorazione delle sole punte (in origine magistralmente stondate alla minima misura possibile) due nuovi, piccoli ma ben distinguibili “coni terminali”. Fu così varata, in tutta fretta, la versione <Equi-Poised n.2> (di cui trovate una mia recensione qui: viewtopic.php?p=440123#p440123), probabilmente per aver qualcosa di veramente nuovo ma legalmente/commercialmente più “spendibile” per le feste di Natale 1929, come risulta da questa pubblicità, l’unica in assoluto da me rinvenuta sulla stampa. The_Plain_Dealer_1929_12_07_p.14 [<Equi-Poised n.2>]
Successivamente, il “cono”, sia grande che piccolo, completo di vertice oppure tronco, divenne il vero Leitmotiv della versione <Equi-Poised n.3>, quella elegantissima del designer Robert Back,
EVERSHARP <Equi-poised n.3>. Patent-US-D081223 by Robert BACK (dal Wiki)
lanciata sul mercato già nella primavera del 1930, in una linea di strumenti finalmente declinata in diverse taglie, che si mostrò più durevole nel tempo (la Equipoised per antonomasia presso i Collezionisti). Questa terza versione (in meno di un anno!) preannunciava (quanto a forme e distribuzione dei volumi) e poi commercialmente veniva ad affiancare dal 1931 (anche se in posizione subalterna) la nuovissima <Doric>, creazione sempre dello stesso geniale designer. Wahl-Eversharp <Equi-Poised n.3> & <Doric>. Collage su una Ad di mia proprietà
L’ultima incarnazione di penne recanti il nome di <Equi-Poised>, la n.4 (o n.5 se si conta un poco diffuso modello, transizionale tra le flat-top e le streamlined, con entrambe le estremità con oblunghe terminazioni coniche, però evidentemente solo “applicate” su una penna di impianto tradizionale cilindrico), fu una linea di stilografiche leggermente semplificate (che furono perciò anche declassate dalla privazione della garanzia a vita “Gold Seal”), comparse nel Catalogo del 1932 (ma già la ridislocazione delle gerarchie era chiara nel Natale del 1931) Times_Herald_1931_12_16_Page_3
sempre comunque a fianco delle "vecchie" <Equi-Poised n.3>, ribattezzate per l'occasione "Gold Seal Pens", tanto per cambiare … La vendita di questa ultima incarnazione del nome proseguì fino a non oltre la metà degli anni Trenta: sulla stampa quotidiana dopo il 1932 non ho più trovato alcuna inserzione, mentre le prime svendite sono già del 1933 e l’ultimissima citazione, isolata, del 1934.
La penna WAHL-EVERSHARP PERSONAL-POINT EQUI-POISED GOLD SEAL misura unica con CLIP nel colore BLACK AND PEARL No. 6404TC in BOX, in celluloide tornita dal pieno, parti metalliche a vista laminate oro, con cappuccio a vite, corretto pennino intercambiabile Wahl-Eversharp “Signature” in oro 14 carati, caricamento a levetta. Produzione U.S.A., anno 1929.
Secondo i criteri di catalogazione di Wahl-Eversharp del 1929 (la numerazione fino al 1928, e anche oltre per alcuni rivestimenti, è ottimamente esposta da Simone nel Wiki: https://www.fountainpen.it/Numerazione_Eversharp), il codice alfanumerico No. <6404 TC> potrebbe essere così interpretato:
6: lunghezza (e diametro) media
4: dimensione pennino (= #4 interchangeable P.P.)
04: colore “Black and Pearl”
T: [identificativo modello <Equi-Poised>]*
C: con Clip
* Questa è una mia ipotesi, basata sul fatto che la versione con anellino della <Equi-Poised> (pag.32) era catalogata come <6404 TW>. Poiché nel Catalogo del 1929 il semplice suffisso <C> indicava genericamente la (roller) <Clip> e il suffisso <W> le penne con anellino (cap-ring=ring-top), e poiché, ad esempio, già esistevano a Catalogo due penne flat-top, simili per lunghezza e di identico colore, codificate rispettivamente come <6404 SC> (con Soldier Clip) e <6404 W> (con anellino), rispettivamente alle pagine 16 e 18, il suffisso <T>, trattandosi di una roller clip con posizionamento tradizionale (side clip), potrebbe essere stato introdotto proprio per identificare il nuovo modello <Equi-Poised>.
Una conferma a questa mia ipotesi si può verosimilmente ravvisare nel Catalogo generale del 1932, in cui tutte le “Gold Seal Pens” (penne di fascia medio-alta, con la forma delle <Equi-Poised> precedenti – terzo tipo – ma senza più tale nome) e le ultime ancore denominate <Equi-Poised> (penne di fascia bassa, senza più il Gold Seal, alcune con nuovo design) hanno tutte come primo suffisso la lettera <T>.
Le misure
Penna chiusa: 13,4 cm Cappuccio: 6,6 cm Fusto: 11,9 cm (con pennino sporgente di 2,1 cm)
Con cappuccio calzato: 15,3 cm (con pennino sporgente di 2,1 cm) Diametro max cappuccio: 13,7 mm
Diametro fusto (alla levetta): 12,3 mm
Diametro medio impugnatura: 11,2 mm
Peso (scarica): 16 g
Cappuccio: 6 g
Fusto: 10 gr
Continua…