Inchiostri Karkos di base.
Inviato: martedì 12 agosto 2025, 16:48
Premessa: forse avrete notato che potrei avere una vaga ossessione-compulsione per i post "fiume" che riportino più o meno lunghi ed estesi elenchi di prodotti: beh, avete ragione
Per questo motivo, dopo l'argomento dedicato agli inchiostri Majohn della serie "Poesia", continuo la mia esplorazione degli inchiostri di produzione cinese con la seconda serie completa: questa volta parlerò degli inchiostri di base della Karkos.
A differenza dei Majohn, gli inchiostri Karkos sono inchiostri basilari, con i colori più semplici e diffusi sul mercato.
Eccoli qui nella loro bellezza (?)
Calamaio: gli inchiostri sono disponibili in calamai da 30ml. I calamai sono di plastica morbida, con un tappo di latta sottile e sono resi maggiormente sicuri dalla presenza di un ulteriore tappo di plastica interno che sigilla perfettamente l'imboccatura. Nonostante la leggerezza della plastica, non sembra particolarmente destinata alla rottura. Il fatto che sia abbastanza morbida ed elastica anzi la fa apparire abbastanza sicura, per lo meno per quanto riguarda cadute. Non strizzerei il calamaio, insomma.
L'imboccatura è stretta, più o meno come nei calamai Diamine più piccoli: è quindi scomoda con i pennini e le impugnature più grandi, alcune penne non ci passano proprio. Il calamaio è abbellito da un adesivo colorato con marchio e nome del colore dell'inchiostro, oltre l'indicazione "Fountain pen ink".
I miei sono arrivati in una bustina di plastica morbida, in una busta imbottita.
Metodologia: per le macchie di inchiostro ho usato una simil parallel-pen ad intinzione, per la scrittura una penna di vetro ad intinzione, la cui punta però si è scheggiata a inizio prova (lo noterete dall'orribile grafia sulla parte scritta...).
Ho provato gli inchiostri su quattro diversi supporti.
1) Il cartoncino Wearingul dell'apposito quaderno A5 per la catalogazione degli inchiostri;
Si tratta di una carta bianca neutra, relativamente ruvida e assorbente, da 200g/m².
Al mio occhio restituisce colori poco vivi, piatti, senza sheen e shading, ma con buone sfumature a pennello.
2) La carta Clairefontaine dei quaderni A5 Basics Life 90g/m².
Più o meno la conoscete tutti: bianca luminosa, molto liscia, abbastanza pesante e resistente. I colori sono brillanti e saturi, le caratteristiche secondare come sheen e shading non sono particolarmente esaltate. Anche le sfumature non rendono più di tanto.
3) La carta Bachuan in fogli A4 sfusi.
Una carta di cui trovo notizie contraddittorie: c'è chi riporta manifattura giapponese, chi riporta manifattura cinese, chi riporta manifattura taiwanese. I quaderni, i taccuini e le agende in cui viene inserita mi sembrano quasi tutti cinesi e taiwanesi, quindi a naso direi che anche la produzione della carta arrivi da lì. Comunque è abbastanza conosciuta e in giro si trovano vari confronti con la Tomoe River, visto che anche questa carta è molto leggera (52g/m²), inconsistente (per me è impossibile usarla su entrambi i lati del foglio), liscia e prettamente studiata per l'uso stilografico. Nel mio caso ho scelto la versione bianca pura.
Restituisce colori sfumati e brillanti, con ottimo sheen (quando presente). A mio gusto però i colori sono "falsati", nel senso che le prove "a macchia" non corrispondono alla scrittura (che poi invece si avvicina ad altri supporti).
4) La Carta Tomoe River, formato A5.
La conoscete tutti, inutile che vi dica molto di più. In versione giallina.
A mio parere e gusto aggiungo che anche questa falsa moltissimo i colori (più della Bachuan, anche considerato il fatto che la TR è giallina), sempre nel senso che swatch e swab poi non corrispondono al colore della scrittura.
Attrezzatura fotografica e digitale: solo per gli interessati. Fotocamera reflex (Pentax K-1) e obiettivo 50mm macro (Volna-9 50/2,8). Lightbox con led bianchi attenuati da un foglio di carta da forno. Cartoncini bianco-nero-grigio medio 18%.
La fotocamera è stata tarata individualmente con color checker su tre illuminanti ed è stato ricavato un profilo colore poi utilizzato nello sviluppo digitale. La lavorazione è avvenuta su monitor tarato con sonda colorimetrica, 10 bit nativi, 100% copertura sRGB e 78% A-RGB. La catena del colore è sempre stata rispettata nello spazio sRGB, fino all'esportazione del file.
Le fotografie non sono sempre nitide, ma ho fatto più attenzione al colore che alla messa a fuoco.
Durante lo sviluppo mi sono concentrato ovviamente nel trovare la temperatura colore più corretta e il contrasto più naturale per il colore, tralasciando la resa della carta dove non inchiostrata (soggetta anche a ombre e differenze di illuminazione date dalle pieghe dei quaderni).
Prezzo: i calamai da 30 millilitri costano fra 1 e 3€ a seconda dei momenti, quindi fra 33€ e 99€ al litro.
Sono economicissimi, probabilmente i più economici in assoluto sul mercato per inchiostri colorati (ci sono altri cinesi e indiani molto economici, ma sono sempre e solo neri, blu, rossi e blu-neri).
Singoli inchiostri: aggiungerò un inchiostro alla volta in coda a questo argomento, con cadenza "quando mi va e ho tempo"
Se agli amministratori va, anche qui potrebbero aiutarmi nella compilazione dell'indice, visto che la modifica in proprio di questo primo post mi verrà inibita dopo qualche ora. Grazie!
Indice:
1) Orange
2) Brown
3) Red
4) Black
5) Bordeaux
6) Hot Pink
7) Violet
8) Green
9) Turquoise
10) Blue

Per questo motivo, dopo l'argomento dedicato agli inchiostri Majohn della serie "Poesia", continuo la mia esplorazione degli inchiostri di produzione cinese con la seconda serie completa: questa volta parlerò degli inchiostri di base della Karkos.
A differenza dei Majohn, gli inchiostri Karkos sono inchiostri basilari, con i colori più semplici e diffusi sul mercato.
Eccoli qui nella loro bellezza (?)
Calamaio: gli inchiostri sono disponibili in calamai da 30ml. I calamai sono di plastica morbida, con un tappo di latta sottile e sono resi maggiormente sicuri dalla presenza di un ulteriore tappo di plastica interno che sigilla perfettamente l'imboccatura. Nonostante la leggerezza della plastica, non sembra particolarmente destinata alla rottura. Il fatto che sia abbastanza morbida ed elastica anzi la fa apparire abbastanza sicura, per lo meno per quanto riguarda cadute. Non strizzerei il calamaio, insomma.
L'imboccatura è stretta, più o meno come nei calamai Diamine più piccoli: è quindi scomoda con i pennini e le impugnature più grandi, alcune penne non ci passano proprio. Il calamaio è abbellito da un adesivo colorato con marchio e nome del colore dell'inchiostro, oltre l'indicazione "Fountain pen ink".
I miei sono arrivati in una bustina di plastica morbida, in una busta imbottita.
Metodologia: per le macchie di inchiostro ho usato una simil parallel-pen ad intinzione, per la scrittura una penna di vetro ad intinzione, la cui punta però si è scheggiata a inizio prova (lo noterete dall'orribile grafia sulla parte scritta...).
Ho provato gli inchiostri su quattro diversi supporti.
1) Il cartoncino Wearingul dell'apposito quaderno A5 per la catalogazione degli inchiostri;
Si tratta di una carta bianca neutra, relativamente ruvida e assorbente, da 200g/m².
Al mio occhio restituisce colori poco vivi, piatti, senza sheen e shading, ma con buone sfumature a pennello.
2) La carta Clairefontaine dei quaderni A5 Basics Life 90g/m².
Più o meno la conoscete tutti: bianca luminosa, molto liscia, abbastanza pesante e resistente. I colori sono brillanti e saturi, le caratteristiche secondare come sheen e shading non sono particolarmente esaltate. Anche le sfumature non rendono più di tanto.
3) La carta Bachuan in fogli A4 sfusi.
Una carta di cui trovo notizie contraddittorie: c'è chi riporta manifattura giapponese, chi riporta manifattura cinese, chi riporta manifattura taiwanese. I quaderni, i taccuini e le agende in cui viene inserita mi sembrano quasi tutti cinesi e taiwanesi, quindi a naso direi che anche la produzione della carta arrivi da lì. Comunque è abbastanza conosciuta e in giro si trovano vari confronti con la Tomoe River, visto che anche questa carta è molto leggera (52g/m²), inconsistente (per me è impossibile usarla su entrambi i lati del foglio), liscia e prettamente studiata per l'uso stilografico. Nel mio caso ho scelto la versione bianca pura.
Restituisce colori sfumati e brillanti, con ottimo sheen (quando presente). A mio gusto però i colori sono "falsati", nel senso che le prove "a macchia" non corrispondono alla scrittura (che poi invece si avvicina ad altri supporti).
4) La Carta Tomoe River, formato A5.
La conoscete tutti, inutile che vi dica molto di più. In versione giallina.
A mio parere e gusto aggiungo che anche questa falsa moltissimo i colori (più della Bachuan, anche considerato il fatto che la TR è giallina), sempre nel senso che swatch e swab poi non corrispondono al colore della scrittura.
Attrezzatura fotografica e digitale: solo per gli interessati. Fotocamera reflex (Pentax K-1) e obiettivo 50mm macro (Volna-9 50/2,8). Lightbox con led bianchi attenuati da un foglio di carta da forno. Cartoncini bianco-nero-grigio medio 18%.
La fotocamera è stata tarata individualmente con color checker su tre illuminanti ed è stato ricavato un profilo colore poi utilizzato nello sviluppo digitale. La lavorazione è avvenuta su monitor tarato con sonda colorimetrica, 10 bit nativi, 100% copertura sRGB e 78% A-RGB. La catena del colore è sempre stata rispettata nello spazio sRGB, fino all'esportazione del file.
Le fotografie non sono sempre nitide, ma ho fatto più attenzione al colore che alla messa a fuoco.
Durante lo sviluppo mi sono concentrato ovviamente nel trovare la temperatura colore più corretta e il contrasto più naturale per il colore, tralasciando la resa della carta dove non inchiostrata (soggetta anche a ombre e differenze di illuminazione date dalle pieghe dei quaderni).
Prezzo: i calamai da 30 millilitri costano fra 1 e 3€ a seconda dei momenti, quindi fra 33€ e 99€ al litro.
Sono economicissimi, probabilmente i più economici in assoluto sul mercato per inchiostri colorati (ci sono altri cinesi e indiani molto economici, ma sono sempre e solo neri, blu, rossi e blu-neri).
Singoli inchiostri: aggiungerò un inchiostro alla volta in coda a questo argomento, con cadenza "quando mi va e ho tempo"

Se agli amministratori va, anche qui potrebbero aiutarmi nella compilazione dell'indice, visto che la modifica in proprio di questo primo post mi verrà inibita dopo qualche ora. Grazie!

Indice:
1) Orange
2) Brown
3) Red
4) Black
5) Bordeaux
6) Hot Pink
7) Violet
8) Green
9) Turquoise
10) Blue