Perché proprio quella penna?

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Purkaballo
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Perché proprio quella penna?

Messaggio da Purkaballo »

Sono nuovo e non so nemmeno se è giusto fare questa cosa.
Mi scuso in anticipo di eventuali errori o inappropriate azioni.
Cordialissimo saluti a tutti.
Sono curioso e impiccione, ma sarei interessato alla storia personale che ci ha legato alla penna che abbiamo ora. Quale è il percorso che l'ha resa indispensabile e da avere assolutamente? Ora la usiamo, ma attraverso quali meccanismi siamo passati? Ricordi, regali, luoghi, situazioni, viaggi, lavori...
Insomma, perché, ora, stiamo scrivendo proprio con quella penna?
Comincio io.

Pelikan Souverän M800 – acquistata nel luglio del 2025

Era la penna del notaio, quella con cui, per decenni di atti, correggeva e firmava gli originali.
Me la ricordo smisurata, tutta nera, con il becco del pellicano abbagliante, mentre correggeva il foglio stampato a macchina con una scrittura rotonda, liquida e lucente e poi tracciava, più spessa, l'estesa firma seguita da “Notaro”.
Per noi, attorno al suo grande tavolo di legno scuro, c'erano solo delle popolari Bic di plastica trasparente.
Finalmente ho la Pelikan, ma non mi sono azzardato ad arrivare alla 1000.
Non sono un “Notaro”.
Purkaballo
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Perché proprio quella penna?

Messaggio da Purkaballo »

Aurora Optima “Mare” - acquistata a cavallo del cambio del millennio

A quai tempi il mio lavoro era “il guardatore di Oceani”. Pianificavo e facevo lunghi e frequenti viaggi. In Cornovaglia, in Bretagna, nella bassa Francia atlantica, a Biarritz, San Sebastian, Santander, nella costa cantabrica e quella asturiana, in Galizia.
I luoghi che ancora frequento assiduamente sono quelli dell'Atlantico portoghese, “Onde a Terra se acaba, e o mar começa”. I graniti del Minho, le onde di Nazarè, il Cabo da Roca, le spiagge di Cascais, le falesie calcaree del basso Alentejo e O cabo de Sao Vicente.
Il lavoro mi fu redditizio alle isole Azzorre, lontane, nell'Oceano Atlantico infinito e profondo di quel blu che non so ripetere e trovare in nessun inchiostro fino ad ora trovato e provato.
Abitavo, abito ancora, in un paesone della media Marca sul litorale del “Verde Adriatico Selvaggio” e l'unica penna che potevo trovare e che potesse andare bene per quel lavoro era l'Aurora Optima Mare.
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AinNithael
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Messaggio da AinNithael »

Mi piace il tuo modo di raccontare le penne :thumbup:
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mastrogigino
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Messaggio da mastrogigino »

Io a parte sporadici casi (penne cinesi su ali ) ho acquistato solo penne usate da bancarelle/mercatini etc.

Quindi nel mio caso la domanda dovrebbe essere:

"Ma tu penna, perché hai scelto proprio me?" :lol:
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Simy
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Messaggio da Simy »

PennA? Una sola? :lol:
Al momento ho un totale di 10 penne inchiostrate. 8 di queste penne sono Platinum 3776 Century. Una è una Pilot Falcon, una è una Platinum Preppy.

Perché proprio queste penne? Perché mi piace come scrivono, mi piace l'estetica che hanno (a parte la Preppy, che di estetica non ha tantissimo, nel modello base), le trovo confortevoli, affidabili, piacevoli da usare
Come si deduce dal numero di 3776 inchiostrate, quello è un pennino che adoro, ha quell'impalpabile vibrazione del feedback che risuona con i miei sensi. E' l'esperienza di scrittura che finora ho trovato più piacevole in assoluto. E trovo la linea della 3776 davvero bella, soprattutto nei colori non appartenenti alla linea standard
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Esme
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Messaggio da Esme »

Quando ero decenne mi è stata regalata la parure Aurora 98.
All'epoca non ci siamo capite, anche se ne ero rimasta affascinata.
Non è, non lo è ancora, una penna docile.
In realtà litigavo anche con la biro del set, la Parker che mi avevano regalato in precedenza scriveva davvero molto meglio.
Ma quando la passione per le stilografiche è rinata, quel primo imprinting ha lasciato il segno: pennino corazzato, corpo sottile e leggero, bilanciatura perfetta.

Però ha ragione mastrogigino: dato che anch'io preferisco le vintage, sono in realtà loro a farsi scegliere per n motivi.

Ma:
vogliamo mettere quanto conta il forum per far nascere scimmie? :)
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Messaggio da AinNithael »

Esme ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 10:18 Quando ero decenne mi è stata regalata la parure Aurora 98.
All'epoca non ci siamo capite, anche se ne ero rimasta affascinata.
Non è, non lo è ancora, una penna docile.
In realtà litigavo anche con la biro del set, la Parker che mi avevano regalato in precedenza scriveva davvero molto meglio.
Ma quando la passione per le stilografiche è rinata, quel primo imprinting ha lasciato il segno: pennino corazzato, corpo sottile e leggero, bilanciatura perfetta.

Però ha ragione mastrogigino: dato che anch'io preferisco le vintage, sono in realtà loro a farsi scegliere per n motivi.

Ma:
vogliamo mettere quanto conta il forum per far nascere scimmie? :)
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Moltissimo! Moltissimo :evil:
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Messaggio da Linos »

mastrogigino ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 0:32 Io a parte sporadici casi (penne cinesi su ali ) ho acquistato solo penne usate da bancarelle/mercatini etc.

Quindi nel mio caso la domanda dovrebbe essere:

"Ma tu penna, perché hai scelto proprio me?" :lol:
Idem, come i cioccolatini e la piuma per Forrest Gump
Purkaballo
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Messaggio da Purkaballo »

Aurora 88 Nizzoli - regalo del passato

Questa penna viene da molto lontano, dagli anni 70 o addirittura dagli anni 60 del secolo scorso. Fu un regalo per un rito di passaggio, non mi ricordo quale, scolastico o forse di altro tipo. Quella volta lo consideravo una cosa si importante, ma non per scriverci tutti i giorni. Era una cosa da conservare nel cassetto.
Dopo lustri di oblio ho iniziato a portarla sempre con me, siamo diventati molto amici, spesso ci si parla e ci si scambia anche delle personalissime idee sulla pittura fiamminga e sulla letteratura portoghese del 900.
Nell'ultimo viaggio da Paris a Lisboa, Air France l'ha proprio maltrattata e, poverina, ha perso molto del suo Bleu des Profondeurs di Jacques Herbin.
Speriamo bene.
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Messaggio da ASTROLUX »

Perchè?
Perchè sciaguratamente mi sono iscritto a questo forum... :lol:
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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AinNithael
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Messaggio da AinNithael »

ASTROLUX ha scritto: lunedì 11 agosto 2025, 19:47 Perchè?
Perchè sciaguratamente mi sono iscritto a questo forum... :lol:
Idem!
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Messaggio da Purkaballo »

Tombow Zoom 848 fp - acquistata negli anni 90

Ci si gratificava di essere alpinisti e si viaggiava in luoghi remoti. Avevo bisogno di una penna piccola, semplice, robusta e che potesse rimanere sempre nella tasca dei pantaloni senza dare fastidio tanto da dimenticarla lì e, magicamente, averla subito per quando era necessaria. Magari per scrivere qualcosa sul libro di vetta, scambiarsi percorsi, rotte o indirizzi con eventuali e temporanei compagni di viaggio in carte trovate lì a caso o per veloci appunti.
Sembrava abilmente corazzata col suo guscio tondeggiante e la generosa filettatura per chiudere il fondello, efficace con la rumorosa chiusura a scatto del cappuccio. Mi sarebbero mancati i romantici riempimenti del serbatoio dalle boccettine di vetro ma le cartuccette si cambiano. agevolmente in aereo, in treno e anche dentro le corriere che viaggiano nello Zanskar o in qualche foresta centro americana.
Tutto vero!
É rimasta, dimenticata, laggiù, nella tasca dei pantaloni, fino a che non mi sono iscritto al forum e l'ho cercata forte forte.
Allegati
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Silvia1974
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Messaggio da Silvia1974 »

Perché proprio “queste” penne che dopo numerosi va-e-vieni sono attualmente nello scrittoio? Le Pelikan perché la mia prima penna seria me l’ha regalata mio papà, nel 1983-4, felice di farmi avere la stessa penna che aveva usato lui a scuola. Le Pilot per scoperta personale grazie ai suggerimenti di questo forum, perché soddisfano il mio bisogno di precisione, preziosità e semplicità allo stesso tempo. Le Leonardo perché: una delle due che possiedo è frutto di un sogno ad occhi quasi aperti durante un’influenza, che mi ha fatto scrivere di getto al produttore chiedendo un pennino che non esisteva e l’altra perché mi ha fatto tenerezza in un annuncio online ed ho pensato che sarebbe stata in buona compagnia con la prima. La Pro Gear 21k è la soddisfazione di tanto tempo di attesa. Le altre che ho sono arrivate per motivi diversi meno interessanti :)
Silvia

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Messaggio da sansenri »

quella penna? ah sì, situazione similare al "notaro", solo che nel mio caso quello che la usava con leggerezza, presa a pennello, mano sicura, inchiostro Lamy blue-black, era mio padre... firmava anche i miei compiti in classe (allora - non so oggi - si dovevano far firmare a un genitore) poggiando il mio quaderno sul suo sottomano in pelle sulla scrivania di teak.
La penna era amaranto, aveva un intarsio in oro, e mi sembrava parecchio più cicciotta della mia sottile Pelikan a cartucce e allora non sapevo altro oltre al fatto che la caricasse dal calamaio e l'asciugasse accuratamente nella carta assorbente.

Ne ho saputo riconoscere le forme però molti anni dopo, e dato che chissà che fine abbia fatto la sua, ne ho voluto ricomprare una uguale.
P1200353-3 Sheaffer PFM bordeaux.jpg
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Messaggio da Purkaballo »

Pilot Prera Clear Demonstrator Blu – acquistata nel luglio del 2025


Ho questa penna perché ho letto nel forum dell'inchiostro Noodler's Bay State.
Si. E già mi sembrava di essere a Cape Cod, o Nantucket sull'Oceano Atlantico di blu infinito, e ancora a parlar di venti con vecchi balenieri e poi, e poi...
Ma accidenti! Quell'inchiostro... rovina le penne, distrugge i pennini, se gli stai antipatico ti salta addosso e ti strozza. Non posso rischiare mettendolo sulle “prime della classe” e meno che meno dentro la nuovissima Pelikan Souverän M 800 che è arrivata dentro la stessa scatola. Correndo un gran pericolo? Ma forse, come mi succede sempre, leggo in fretta, ma non so leggere e mi invento cose bizzarre. Magari il blu delle meraviglie non è così truce. E infatti, lo guardo e sembra già un amico, dentro la sua boccetta di vetro con i pescioni che tengono le bandiere, il Campidoglio di Boston e la scritta in blu “Made in Massachusetts. Però sulla scatola esterna i pescioni hanno dei gran baffi un po' inquietanti, per non parlare del Cow Boy da rodeo che vorrebbe domare il pescione bizzarro da dietro la pinna dorsale.
Non si sa mai. Dovevo prendere una penna non troppo impegnativa, che non intaccasse né il patrimonio né il matrimonio.
Ho scelto la Pilot Prera, ma trasparente, dentro ci vedo l'Oceano Atlantico.
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