Vecchi calamai Sailor - Luci e Ombre
Inviato: lunedì 14 luglio 2025, 22:31
... Forse più ombre, ma non è detto!
Non è una novità che per tutta la prima metà del novecento le penne prodotte sul suolo nipponico erano in parte una copia delle penne prodotte in occidente (Stati Uniti e Inghilterra sopratutto).
Sailor fu una delle aziende che affiancò alla loro produzione "autoctona" anche una serie di stilografiche dalla chiara (anzi chiarissima) ispirazione americana.
Nel mio vagabondare tra le pagine dei blog in lingua giapponese e nelle aste online, mi sono imbattuto più volte anche in boccette di inchiostro dalle forme decisamente molto, troppo simili a quelle in uso da Waterman’s. Boccette prodotte da chi ? Sailor ! Nessuna sorpresa, hanno copiato penne, perché non anche i calamai.
Una di queste boccette era rimasta inspiegabilmente incollata al carrello durante un mio acquisto (per una manciata di euro, fortunatamente) e ora è tra le mie mani.
Esteticamente è tutt’altro che perfetta e manca del tappo, ma d’altro canto è una prima versione delle boccette che sono state realizzate nel tempo e, cosa più importante, è la scusa che ha dato il via a questa discussione.
Sailor è dai primi anni venti del novecento che produce inchiostri per le proprie penne. Da quello che ho potuto visionare, i primi calamai giapponesi avevano forme classiche e molto comuni per la maggior parte dei produttori, generalmente boccette a base tonda con bordature sulla superficie di appoggio e nella zona superiore dove il vetro inizia a rastremarsi per formare il collo.
da un catalogo del 1926 - fonte blog "Ameba"
Il calamaio in mio possesso è una copia della boccetta “TIP-FILL” di Waterman’s realizzata da T.J. Piazzoli nel 1936 (vedere a proposito la monografia di Giorgio "Musicus" sul TIP-FILL ).
Calamaio per inchiostro colore nero. Il tappo (mancante) non è con chiusura a vite ma ad incastro con sughero. Anno: seconda metà anni trenta circa.
Vista dall'alto.
Sul fondo esterno è possibile intravedere il logo Sailor, in una riga più in basso e spostato a destra la parola Ink, più sotto ancora e in posizione centrata il quantitativo di inchiostro contenuto 1 oz.
Vista a calamaio coricato.
Altre viste.
Riproposizione dal vero di una vecchia pubblicità: stesso calamaio e medesima stilografica.
Le "istruzioni" per l'utilizzo del calamaio in posizione reclinata.
Continua...
Non è una novità che per tutta la prima metà del novecento le penne prodotte sul suolo nipponico erano in parte una copia delle penne prodotte in occidente (Stati Uniti e Inghilterra sopratutto).
Sailor fu una delle aziende che affiancò alla loro produzione "autoctona" anche una serie di stilografiche dalla chiara (anzi chiarissima) ispirazione americana.
Nel mio vagabondare tra le pagine dei blog in lingua giapponese e nelle aste online, mi sono imbattuto più volte anche in boccette di inchiostro dalle forme decisamente molto, troppo simili a quelle in uso da Waterman’s. Boccette prodotte da chi ? Sailor ! Nessuna sorpresa, hanno copiato penne, perché non anche i calamai.
Una di queste boccette era rimasta inspiegabilmente incollata al carrello durante un mio acquisto (per una manciata di euro, fortunatamente) e ora è tra le mie mani.
Esteticamente è tutt’altro che perfetta e manca del tappo, ma d’altro canto è una prima versione delle boccette che sono state realizzate nel tempo e, cosa più importante, è la scusa che ha dato il via a questa discussione.
Sailor è dai primi anni venti del novecento che produce inchiostri per le proprie penne. Da quello che ho potuto visionare, i primi calamai giapponesi avevano forme classiche e molto comuni per la maggior parte dei produttori, generalmente boccette a base tonda con bordature sulla superficie di appoggio e nella zona superiore dove il vetro inizia a rastremarsi per formare il collo.
da un catalogo del 1926 - fonte blog "Ameba"
Il calamaio in mio possesso è una copia della boccetta “TIP-FILL” di Waterman’s realizzata da T.J. Piazzoli nel 1936 (vedere a proposito la monografia di Giorgio "Musicus" sul TIP-FILL ).
Calamaio per inchiostro colore nero. Il tappo (mancante) non è con chiusura a vite ma ad incastro con sughero. Anno: seconda metà anni trenta circa.
Vista dall'alto.
Sul fondo esterno è possibile intravedere il logo Sailor, in una riga più in basso e spostato a destra la parola Ink, più sotto ancora e in posizione centrata il quantitativo di inchiostro contenuto 1 oz.
Vista a calamaio coricato.
Altre viste.
Riproposizione dal vero di una vecchia pubblicità: stesso calamaio e medesima stilografica.
Le "istruzioni" per l'utilizzo del calamaio in posizione reclinata.
Continua...