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Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 13:00
da matteocap
Ho sempre utilizzato il sirimiri di Fritz Schimpf su pelikan con pennini M ed F, il risultato era un grigio molto scuro. Quasi a lambire il nero.

Sono arrivato verso la fine del calamaio, per utilizzare l’inchiostro residuo ho pensato di usare una siringa e caricare un converter, perciò ho deciso di utilizzare la mia waterman carene pennino M.

Ha un pennino che più che un M sembra un B, e un flusso paragonabile a quello di un idrante.
Ho sempre pensato che tratto largo+flusso abbondante=colore più saturo/scuro.

Invece in questo caso no!

Così si vede totalmente che l’inchiostro è un grigio (molto più bello che con le altre due penne), sembra più chiaro anche se saturo.

Mi sarei aspettato l’effetto opposto.

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 13:22
da Automedonte
Io non vedo nulla :think:

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 14:41
da AlexO
Sarebbe interessante vedere i due diversi comportamenti....
Comunque non mi sorprende troppo: premesso che credo che a carta usata sia determinante, immagino che un pennino largo distribuisca meglio l'inchiostro evidenziando lo shading, se c'è...

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 15:21
da Abulafia
Io ho sempre notato il contrario, più il tratto è fine più il colore dell'inchiostro è scuro e omogeneo (ovviamente a parità di inchiostro) :crazy:
Con i tratti più ampi schiarisce e, se l'inchiostro ha shading, si notano di più le differenze di saturazione tra un punto e l'altro.

Comunque pure a me capita che alcuni inchiostri sembrino molto diversi tra una penna e l'altra: ad esempio il Blue Eyed Mary di De Atramentis mi passa da blu a verde a seconda delle penne (il fatto che io sia daltonico potrebbe inficiare il giudizio sulla tinta, ma non quello sulla differenza di comportamento :mrgreen: ).

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 15:24
da Koten90
Abulafia ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 15:21 Io ho sempre notato il contrario, più il tratto è fine più il colore dell'inchiostro è scuro e omogeneo (ovviamente a parità di inchiostro) :crazy:
Con i tratti più ampi schiarisce e, se l'inchiostro ha shading, si notano di più le differenze di saturazione tra un punto e l'altro.
Esatto, la stessa quantità di inchiostro si spalma su una superficie maggiore, risultando meno concentrato

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 19:42
da matteocap
AlexO ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 14:41 Sarebbe interessante vedere i due diversi comportamenti....
Comunque non mi sorprende troppo: premesso che credo che a carta usata sia determinante, immagino che un pennino largo distribuisca meglio l'inchiostro evidenziando lo shading, se c'è...
IMG_8612.jpeg
La prima immagine è con la wtaerman

La seconda è con la pelikan.

Entrambe le immagini sono state scattate con lo stesso strumento, con la stessa illuminazione, su carta tomoe river

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 19:45
da matteocap
Koten90 ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 15:24
Abulafia ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 15:21 Io ho sempre notato il contrario, più il tratto è fine più il colore dell'inchiostro è scuro e omogeneo (ovviamente a parità di inchiostro) :crazy:
Con i tratti più ampi schiarisce e, se l'inchiostro ha shading, si notano di più le differenze di saturazione tra un punto e l'altro.
Esatto, la stessa quantità di inchiostro si spalma su una superficie maggiore, risultando meno concentrato
Ok, ma la waterman ha quasi un fiotto di inchiostro, tant'è che su alcune carte non la utilizzo. La pelikan non è certo una giapponese ma è comunque meno generosa dell'altra come flusso.

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: domenica 13 luglio 2025, 20:43
da AlexO
matteocap ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 19:42
AlexO ha scritto: domenica 13 luglio 2025, 14:41 Sarebbe interessante vedere i due diversi comportamenti....
Comunque non mi sorprende troppo: premesso che credo che a carta usata sia determinante, immagino che un pennino largo distribuisca meglio l'inchiostro evidenziando lo shading, se c'è...
IMG_8612.jpeg

La prima immagine è con la wtaerman

La seconda è con la pelikan.

Entrambe le immagini sono state scattate con lo stesso strumento, con la stessa illuminazione, su carta tomoe river
La mia spiegazione è che su carta come la tomoe river che "assorbe" poco, l'inchiostro depositato da un pennino con tratto più fine rimane più "concentrato" entro la larghezza del tratto (che non viene "allargato" dall'assorbenza della carta), cosa che esalta la saturazione e deprime l'ombreggiatura (lo shading). Al contrario, con un pennino più largo, sulla stessa carta l'inchiostro si distribuisce su una larghezza maggiore risultando meno saturo e mostrando le sue eventuali potenzialità di shading.

Che succede con le stesse due penne (waterman e pelikan) e stesso inchiostro usando carta diversa? Magari una molto più "assorbente" e una molto piu "patinata" della tomoe river? ...
Ipotizzo che nel primo caso i comportamenti tendano a essere più simili, mentre nel secondo caso si dovrebbe esaltare ancora di più la differenza...

Stesso inchiostro, penne diverse, sembra colore diverso

Inviato: lunedì 14 luglio 2025, 8:27
da Phormula
Sei sicuro di non averlo diluito involontariamente con acqua caricandolo su una penna che non era perfettamente asciutta.
Alcuni inchiostri, come il Lamy Blue, diventano slavati in presenza di quantità omeopatiche d'acqua.
Altri, come il Waterman Mysterious Blue (ex Blue-Black) sono invcredibili, a seconda della combinazione di penna e carta, il Mysterious va da un bel blu carico con sfumature verdi a un blu-verde slavato.

Alla fine la morale è la solita, quello tra penna e inchiostro è un matrimonio, a volte funziona e altre no, con la carta a fare da terzo incomodo.