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Ma veniamo al punto:
C'è una cosa che non ho mai capito: nel 2024 scattare e sviluppare in modalità chimica non è difficile. Stampare in modalità "vecchia scuola" nemmeno, a parte i problemi di spazio.sansenri ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2024, 19:58il bianco e nero è ancora praticabile senza costi enormi, e a parte le pellicole, il vero appassionato non solo le sviluppa e stampa da se, ma si prepara anche gli sviluppi chimici necessari. Le formule dei bagni fotografici sono note e i composti chimici sono reperibili e le formule semplici da preparare.maylota ha scritto: ↑martedì 16 luglio 2024, 10:56 Le pellicole sono tornate da tempo quasi tutte in commercio, peraltro Kodak non ha mai dismesso la tecnologia che è richiesta nella cinematografia. Ilford ha tutti i suoi gloriosi film in catalogo e sede ancora a Mobberly nel Cheshire come ai tempi d'oro (pur con diversa ragione sociale ovviamente)
Per la stampa anche in Italia ci sono molti indipendenti che se ne occupano e che spesso organizzano anche corsi perchè il trend è in forte crescita tra i giovani che i tempi d'oro non li hanno mai visti.
Quello che manca oggi se non si è fortunati semmai è lo spazio (da dedicare ad una camera oscura - per anni la mia cameretta da studente a casa dei miei era stata convertita in camera oscura...) e soprattutto il tempo!
Ma perchè non esiste un ingranditore casalingo che permetta di stampare su carta chimica e con i bagni a partire da negativo digitale? Oppure esiste e io non lo conosco?