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Acqua ossigenata e acido citrico per pulire le penne?

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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RisottoPensa
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Acqua ossigenata e acido citrico per pulire le penne?

Messaggio da RisottoPensa »

Ho notato che l'acqua ossigenata riesce a levare meglio alcuni tipo di inchiostri sulle penne della semplice acqua + sapone , e penso anche meglio di acqua + ammoniaca o candeggina/varechina.

Avete qualche esperienza con questo? Dite che causa qualche problema a penne o cromature?

Visto che a Roma l'acqua è molto dura ( calcarea ), stavo pensando di aggiungere qualche chicco di acido citrico per addolcire l'acqua che uso per ammollo e sciacquare le penne invece di usare l'acqua distillata.

Come valutate questa mia idea?

-Non ho penne di ebanite
-Non ho penne in celluloide

-Ho penne di alluminio e cromature
-Ho penne in resina e resine acriliche
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maylota
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Messaggio da maylota »

Non sono un chimico/fisico/ingegnere e nemmeno sono dotato per gli esperimenti.

Però ho un vago ricordo che l'acqua ossigenata si usa anche per schiarire i capelli. E "schiarire" e "stilografica" secondo me non vanno d'accordo. Ma magari sbaglio....
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Messaggio da novainvicta »

Ma sei sicuro che qualche tua stilografica non abbia conduttori in ebanite ? Perchè l'acqua ossigenata accelera il processo di solfatazione sull'ebanite. Io la uso solo per i conduttori in polipropilene e i converter un pò ostici al fine di eliminare l'eccessiva viscosità tra le loro pareti e il fluido d'inchiostro.
viewtopic.php?t=30040

Invece ottima soluzione da me provata per la pulizia, peraltro indicata anche da qualche produttore di inchiostri ferrogallici ma valida per qualsiasi tipo di inchiostro "problematico", è quella di acido ascorbico all 1% in acqua anche con qualche goccia di sapone per piatti con prolungato risciacquo finale: l'unico intervento che è riuscito a togliere il fastidioso alone nei converter lasciati dal Noodler's Baystate e dall'Eel Blue .
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Messaggio da Ottorino »

CaCO_3 nell'acqua = falegnameria mentale

Cerca sul forum. Ci sono i calcoli.

Citrico. Complessante del Ca. Ma anche del Fe
H_2O_2 = forte ossidante.

Tutta roba da tenere lontano se non sai cosa stai facendo.

E poi per ? Pulire a fondo una cosa che dovrai ricaricare con l'inchiostro ?
Mah ?

viewtopic.php?p=105281#p105281
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Acqua ossigenata e acido citrico per pulire le penne?

Messaggio da Esme »

Penne in "resina" non è molto esplicativo. 🙂

Ad esempio: le poliammidi non sono resistenti all'H2O2 ad alta percentuale.
Immagino che tu intenda quella disinfettante al 3% o quella per bucato al 7%. Non dovrebbero fare danni se usate una tantum, ma se usate spesso?

Come suggeriva Ottorino, prima di domandarmi se queste sostanze sono problematiche, mi chiederei il perché usarle.

Io che mi diverto a ripristinare povere penne abbandonate cariche per decenni, vedo che nella stragrande maggioranza dei casi basta l'acqua.
Qualche volta serve l'ammoniaca, in caso di conduttori complessi che non posso/voglio smontare.
Certo, se qualcuno aveva deciso di stagionarci della china, allora parto con la guerra chimico/batteriologica/nucleare.
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Acqua ossigenata e acido citrico per pulire le penne?

Messaggio da novainvicta »

Eppoi per l'acqua calcarea per l'uso pennofilo lascia perdere l'acido citrico: se proprio non vuoi usare l'acqua distillata vai al quartiere Montesacro, là c'è la fonte pubblica dell'Acqua Sacra , ne prendi una decina di litri che basta e avanza per due generazioni, il resto te la bevi :D
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Acqua ossigenata e acido citrico per pulire le penne?

Messaggio da Koten90 »

L’acido non addolcisce l’acqua, la rende più acida. Ti ritrovi disciolto non solo lo ione Calcio, ma anche lo ione Citrato. Può funzionare come blando (blandissimo) tensioattivo? In compenso, nel frattempo, è sicuramente acido e non lo userei su metalli meno nobili di oro o palladio.

Se proprio temi depositi di calcare perché tieni le penne lavate ferme per tanto, acqua distillata per il lavaggio
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RisottoPensa
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Messaggio da RisottoPensa »

maylota ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 18:41 Però ho un vago ricordo che l'acqua ossigenata si usa anche per schiarire i capelli
L'acqua ossigenata ( commerciale ) è un'altra sostanza simile alla candeggina ( commerciale ) ma meno aggressiva. Sviluppa ossigeno che ossida e sbianca, un tempo veniva usato il perborato per sbiancare i capi, adesso ci sono cose come il Vanish o composizioni simili che sono meno dannosi per le fibre dei vestiti.

novainvicta ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 19:13 Ma sei sicuro che qualche tua stilografica non abbia conduttori in ebanite ?
Ho una penna con conduttore in ebanite , e penso di non fargli toccare l'acqua ossigenata allora :D
novainvicta ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 19:13 peraltro indicata anche da qualche produttore di inchiostri ferrogallici
sì lo volevo usare per pulire un inchiostro ferrogallico ( platinum blue black )
Ottorino ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 19:13 E poi per ? Pulire a fondo una cosa che dovrai ricaricare con l'inchiostro ?
Mah ?
Per pulire residui di inchiostro su demonstrator , converter e finestre per ispezione
Ottorino ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 19:13 Citrico. Complessante del Ca. Ma anche del Fe
H_2O_2 = forte ossidante.

Tutta roba da tenere lontano se non sai cosa stai facendo.
Qui avevo trovato una tabella con le razioni degli acidi agli acciai
https://www.tempco.it/wp-content/upload ... osione.pdf

Uso l'acido citrico in concentrazione che non raggiunge neanche l'1%, penso sia solo per ridurre di poco la durezza dell'acqua.
Sottolineo che si tratta di acido citrico commerciale che viene usato anche nelle lavatrici ( in dosi da cucchiaio ) per pulire l'acciaio,quindi non penso che posso arrecare danno sulle penne che non abbiano parti in cellulosa o ebanite. Ma cercherò di evitare il contatto con metalli esposti.
Esme ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 20:16 Penne in "resina" non è molto esplicativo
Avevo letto questo riguardo alle penne giapponesi in PMMA
https://www.acrypet.com/en/data/Chemica ... oducts.pdf
E composti in acrylonitrile styrene ( platinum 3776 ) in generale sono molto resistenti agli acidi
E questo per quanto riguarda le resine in generale
https://www.engineeringtoolbox.com/chem ... d_786.html
Essendo le resine / tra cui la celluloide , sostanze plasticose sono molto resistenti agli acidi comuni , ma deboli verso sostanze oliose o sgrassatori con tensioattivi
avevo pensato di usare queste due sostanze che mi sembrano abbastanza naturali di facile pulizia ( in entrambi i casi sono solubili in acqua )

Ovviamente non penso di usarli ogni volta, ma ho un po' compreso che l'acqua ossigenata risulta pericoloso verso le penne in ebanite e celluloide.
Per quanto riguarda l'acido citrico , credo che lo farò ogni tanto per levare il calcare depositato quando lascio asciugare le penne.
Non so voi ma riesco a vedere le patine di polvere bianca sulle mie penne delle gocce di acqua che seccano
novainvicta ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 20:25 dell'Acqua Sacra
Ma quella fonte non è un'acqua minerale leggermente effeverscente ? faccio prima a usare l'acqua del rubinetto :shock:

Che acqua distillata sia (?)
Koten90 ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 20:39 L’acido non addolcisce l’acqua, la rende più acida
L'addolcimento dell'acqua è in breve una riduzione dei minerali nell'acqua agendo sul loro equilibrio , aggiungendo una sostanza che può reagire gli ioni
https://it.wikipedia.org/wiki/Incrostazione_calcarea

Ritornando a noi,
Che acqua distillata sia (?)
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Messaggio da Ottorino »

Aggiungi "stilografiche" alla voce di wikipedia (senza fonti) e vediamo quanto dura.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da RisottoPensa »

Ho cercato un po' in vari forum e ho visto che usano l'acqua ossigenata per levare muffa e schiarire penne in legno, oltre che a togliere gli inchiostri da tappeti e vestiti.

Probabilmente è considerata una soluzione al pari della varechina.

Farò qualche prova quando pulisco le mie penne con entrambe le soluzioni.
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Messaggio da Ottorino »

Probabilmente è considerata una soluzione al pari della varechina
Senza il "probabilmente": sono due forti ossidanti.

Io quasi quasi li userei a caldo.
Senza esagerare, ovviamente.
I 40-50 °C dovrebbero essere sufficienti ad accelerare le reazioni redox.
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Messaggio da Esme »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 21:08 Avevo letto questo riguardo alle penne giapponesi in PMMA
https://www.acrypet.com/en/data/Chemica ... oducts.pdf
E composti in acrylonitrile styrene ( platinum 3776 ) in generale sono molto resistenti agli acidi
E questo per quanto riguarda le resine in generale
https://www.engineeringtoolbox.com/chem ... d_786.html
Nella prima tabella per il metacrilato non vedo la resistenza al perossido, comunque fino a una concentrazione del 30% dovrebbe essere da buona a ottima. Leggo però una resistenza solo discreta agli acidi organici.

La seconda tabella è per la resina epossidica (resina in generale non avrebbe senso).
Lì leggo che la resistenza al perossido al 10% è solo discreta.
La cosiddetta "candeggina gentile" come detto è generalmente al 7%.

Come avevo scritto prima, le poliammidi hanno problemi con il perossido al di sopra del 30%, e anche al 3% la resistenza è parziale.

In compenso l'acqua ossigenata potrebbe essere eventualmente utile per il policarbonato, che invece non ha una buona resistenza all'ammoniaca, e quindi la tua idea di usarla per pulire le demonstrator avrebbe un suo perché (quelle in PC!).
RisottoPensa ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 21:08 Essendo le resine / tra cui la celluloide , sostanze plasticose sono molto resistenti agli acidi comuni , ma deboli verso sostanze oliose o sgrassatori con tensioattivi
avevo pensato di usare queste due sostanze che mi sembrano abbastanza naturali di facile pulizia ( in entrambi i casi sono solubili in acqua )
I polimeri non sono tutti uguali, il fatto di avere caratteristiche "plasticose" non è discriminante.
Anche le sostanze "oliose" non sono tutte uguali.
Comunque a prescindere non userei una stilografica per condire l'insalata. 😂

Allego, se può interessare, una tabella di resistenza chimica.
chemical_resistance_en.pdf
(449.77 KiB) Scaricato 8 volte
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Messaggio da Ottorino »

Esme, l'idea della resistenza all'ossidazione dei polimeri è buona.

Ma ci sono parti in leghe metalliche sconosciute.

E usare ossidanti forti su leghe metalliche sconosciute mi pare andarsi a cercare guai.

Metti che nella punte ci sia un componente ossidabile da questi "gentili" composti in alto nella scala dei potenziali redox standard. ....

Ma poi, ripensandoci, si passa dall'acqua distillata per paura del carbonato agli ossidanti forti !!
Sono senza parole !
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Messaggio da Esme »

Ottorino ha scritto: sabato 26 agosto 2023, 1:39 Ma ci sono parti in leghe metalliche sconosciute.

E usare ossidanti forti su leghe metalliche sconosciute mi pare andarsi a cercare guai.

Ma poi, ripensandoci, si passa dall'acqua distillata per paura del carbonato agli ossidanti forti !!
Pienamente d'accordo.
Nel mio primo commento avevo espresso anch'io la perplessità riguardo alla congruenza dell'utilizzo di queste sostanze.
Ma poi mi sono lasciata prendere dalla necessità di analizzare le resistenze dei singoli polimeri, e di non considerarli tutti alla stessa stregua... 😅
Ottorino ha scritto: sabato 26 agosto 2023, 0:43 Io quasi quasi li userei a caldo.
Cattivo... 😂
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Messaggio da Koten90 »

RisottoPensa ha scritto: venerdì 25 agosto 2023, 21:08 L'addolcimento dell'acqua è in breve una riduzione dei minerali nell'acqua agendo sul loro equilibrio , aggiungendo una sostanza che può reagire gli ioni
https://it.wikipedia.org/wiki/Incrostazione_calcarea
Invece di prendere a fonte la pagina sulle incrostazioni, dove il Calcio non è più uno ione disciolto, ma un sale cristallizzato, prova a guardare la pagina sull’addolcimento o sulla demineralizzazione dell’acqua e vedrai che non c’è nessuna menzione di acido citrico, né di nessun acido in genere.

Provando a pensare alla reazione che dici tu, dovrebbe succedere che l’acido citrico formi il citrato di calcio e precipiti? Sarebbe anche peggio lavare le penne con un precipitato insolubile presente: andresti ad aspirare anche quello o ti toccherebbe filtrare preventivamente l’acqua
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