Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
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WATERMAN’S TREASURE CHEST BOX — New York, 1925

Foto e recensioni di Giorgio Fasciolo
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Musicus
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WATERMAN’S TREASURE CHEST BOX — New York, 1925

Messaggio da Musicus »

A.D. 1623
Il perfido pirata Baffonero
conduce il suo vascello sotto costa…
Poi sbarca una scialuppa
1. WTC Paintings - INVERTED.jpg
per seppellire sull’isola disabitata
il forziere del tesoro…

* * *

A.D. 2023
Giocando con paletta e secchiello ai Caraibi,
guardate un po’ cosa non vado a ritrovare!!
2. WTC. The Box 1.jpg
E all’interno…
oro, argento, corallo!!!
3. WTC. The Box with pens 1.jpg


* * *



Oggi, come avrete intuito, argomento storico particolarmente adatto alla stagione balneare… :D



La scatolina
L: 17,8 cm / l: 6,0 cm / H: 5,0 cm
Peso (vuota): 97 g
4. WTC. The box closed.jpg
5. WTC. Lateral views.jpg
6. WTC. The box rear view and seen from below.jpg
7. WTC. The box open.jpg


Osservazioni
Si tratta di una scatola piuttosto grande in robusto cartone, sagomata come un baule con coperchio “a botte”, rivestita di carta stampata, a colori, che riproduce le fattezze di un tipico “forziere del tesoro” (treasure chest) dell’epoca d’oro della pirateria…
Il disegno esterno della cassa non è “realistico”, bensì realizzato nello stile delle tavole che corredavano le edizioni dei romanzi d’avventura di ambientazione piratesca, da cui l’idea di questo contenitore trae ispirazione. “Treasure Island” (L’isola del tesoro, prima edizione 1883) è il titolo del capolavoro di Robert Louis Stevenson e “Treasure Chest” (La cassa del tesoro) è il nome commerciale della scatola portapenne.
All’interno del coperchio, su un pannello diritto applicato sotto la bombatura, dipinto in un trittico si può leggere (da destra verso sinistra, però) in un mini ciclo pittorico didascalico l’antefatto del sotterramento del forziere…
8. WTC. Paintings.jpg
Alla scatola - che mi sono aggiudicato dopo una lotta davvero accanita tra bucanieri, filibustieri e corsari dei sette mari (ovviamente sulla Baia!) - manca un pezzo “mobile”: si tratta di un ripiano (in cartone rivestito) che riproduce un “tappeto” di monete e gioielli, sulla superficie del quale erano state ricavate 6 feritoie per il passaggio di due nastri di raso blu, il cui scopo era quello di tenere fermi in posizione fino a 3 strumenti di scrittura.
9. Waterman’s Treasure Chest inside [Source unknown in G. Kovalenko blog].jpg
9. Waterman’s Treasure Chest inside [Source unknown in G. Kovalenko blog].jpg (32.37 KiB) Visto 1851 volte
Waterman’s Treasure Chest inside [Source unknown in G. Kovalenko's blog]

In ogni caso, a prescindere dal pezzo mancante (che potrebbe essere facilmente “ricostruito” partendo da una scansione/fotografia a buona risoluzione del cartoncino originale), le condizioni dell’esemplare da me posseduto si possono ritenere davvero buone e, con qualche piccolo intervento mirato di restauro della carta (colla & colore), potrebbero diventare rapidamente eccellenti. Mi ci dedicherò quando mi coglierà l’ispirazione… :angel:
Un consiglio per chi fosse interessato a procurarsi un forziere Waterman’s (ogni tre anni circa se ne può trovare in vendita un esemplare, se ve lo spediscono fuori dagli USA…): si faccia attenzione che sia presente sul lato sinistro interno la fettuccia di tessuto blu che fa da cerniera tra il coperchio e la base; se così non fosse si dovrebbe ricostruirla perché assolutamente essenziale per non strappare la garza e la carta che tengono solidali le due parti (probabilmente a suo tempo avrebbero fatto meglio a metterne una anche dall’altro lato, visto che il coperchio tende a distanziarsi dove manca la cerniera).



Continua…
Ultima modifica di Musicus il martedì 15 agosto 2023, 13:13, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da Musicus »

Il marchio del Produttore è in bella mostra sul coperchio della cassa.
10. WTC. Main inscription.jpg
Contraddicendo le informazioni errate che si leggono in “Waterman - Past and Present - The first six decades” di Max Davis e Gary Lehrer, a p.124 (che sbagliano la datazione, proponendo <ca. 1927>, ma anche il modello delle penne presenti all’interno, ché ancora il materiale non era stato commercializzato), la scatola fu certamente messa in commercio per le festività di fine anno 1925, pur non rientrando in quello stile tipicamente natalizio che caratterizzava le scatoline e le copri-scatoline di cartoncino precedenti (ma anche successive) di cui ho fornito un esempio in questa recensione: viewtopic.php?t=28452

Per soprammercato, questo è uno dei rari casi in cui la data è chiaramente riportata sul manufatto stesso (nella parte posteriore, in basso a destra)… :mrgreen:
11. WTC. Secondary inscription - Copyright date 1925.jpg
© 1925 L.E.W. Co.
ossia L.E. Waterman Company

Il “pittore” (probabile ideatore dell’insieme del design) si firma in basso a destra nel trittico, ma in quel punto la carta è arricciata e la firma scarsamente visibile e decifrabile. :problem:
Si legge, invece, molto bene il credito di chi ha realizzato materialmente la carta del rivestimento.
12. WTC. Inscription 3.jpg

* * *

Il lancio sul mercato fu anticipato da un’inserzione sulla rivista “di settore” «The American Stationer» del 24 ottobre 1925, e ciò forse un po’ in ritardo per esaudire le richieste di assortimento che sarebbero potute pervenire da ogni capo dell’enorme nazione…
13. The American Stationer - 1925.10 (Crediti direttamente visibili).jpg
The American Stationer - 1925.10.24 [Data e crediti direttamente visibili]

Su rivista ho trovato due sole Ad identiche, a colori, ma, trattandosi di riviste di racconti pulp, le loro quotazioni sono oggi alle stelle… Per dovere di informazione le segnalo comunque:
• Top-Notch Magazine – Dec. 1, 1925
• Everybody’s – December 1925
14. Top-Notch Magazine – Dec. 1, 1925 (fonte Ebay).jpg
[fonte Ebay]

Appare significativo, quindi, che non vi sia stata una campagna anche sulle grandi riviste nazionali. La comunicazione al pubblico avvenne dunque principalmente sulla stampa quotidiana: il primo annuncio da me rinvenuto è della fine di novembre 1925.
15. Free_Press_Evening_Bulletin_Tue__Nov_24__1925_.jpg
Free_Press_Evening_Bulletin_Tue__Nov_24__1925

Lo spirito del prodotto è ben descritto in quella che sembra proprio una “pubblicità redazionale”.
16. The_Gazette_Sat__Dec_12__1925.jpg
The_Gazette_Sat__Dec_12__1925

Ho rinvenuto anche altre pubblicità che mostrano soltanto il baule chiuso, nel tentativo (forse azzardato) di incuriosire i possibili acquirenti e di indurli a recarsi presso i rivenditori autorizzati…
Come risulta dalla Ad seguente, la scatola conteneva un set costituito da una stilografica 0185x (lever filler nera, mottled woodgrain o rosso cardinal, con clip e fascia di rinforzo sul labbro del cappuccio) con la sua matita abbinata; ma era altresì possibile acquistare penne e matite di valore decisamente superiore, come le rivestite (55x, 055x, 45x), ed inserirle nel forziere (come ho fatto io)…
17. Fort_Worth_Star_Telegram_Tue__Dec_22__1925_.jpg
Fort_Worth_Star_Telegram_Tue__Dec_22__1925

Questa scatola è di gran lunga la più grande e ingombrante (ma non la più pesante, non contenendo parti in metallo) delle “presentation box” proposte dalla Waterman nei suoi primi 60 anni di storia (i.e. l’epoca d’oro “americana”). Nelle foto seguenti si può apprezzare la grandezza del forziere attraverso il confronto con la tradizionale “Blue box” della Casa.
18. WTC. Comparison with Blue Box.jpg

il Rappresentante per l’Europa L.G. Sloan da Londra, approfittando della assoluta mancanza di connotazione natalizia della scatola e del forte legame del pubblico con il testo letterario dello scozzese Stevenson, pubblicizzò adeguatamente la novità (ovviamente scontando i tempi tecnici dell’importazione con qualche mese di ritardo).
19. Evening_Chronicle_Fri__May_14__1926_.jpg
Evening_Chronicle_Fri__May_14__1926



Continua…
Ultima modifica di Musicus il martedì 15 agosto 2023, 13:23, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da Musicus »

Ho rinvenuto anche la foto di uno splendido dépliant che potrebbe essere stato ridisegnato appositamente per il nuovo mercato.
20. Waterman's Treasure Chest leaflet - London 1926 fonte Ebay].jpg
Waterman's Treasure Chest leaflet - London 1926 [fonte Ebay]

In ogni caso, non ho trovato traccia di alcuna promozione della scatola in mercati diversi da quelli anglofoni (dunque nulla in Francia, Italia, Germania).

Negli USA (che andavano alla velocità della luce nell’introduzione di nuovi prodotti rispetto al resto del mondo, come si può vedere dalla “battaglia di Natale 1925” con scatole di ogni tipo delle marche più prestigiose)
21. The_Philadelphia_Inquirer_Mon__Dec_7__1925_.jpg
The_Philadelphia_Inquirer_Mon__Dec_7__1925

per la seconda metà del 1926 Waterman fu “costretta” a lanciare una nuovissima serie di scatole, decisamente più piccole e robuste ma, soprattutto, sobrie (non quindi troppo “jolly” o “gay” o fuori scala), anche per non alienarsi le simpatie del pubblico femminile che con i pirati (prima di Johnny Depp almeno :D ) non aveva poi così tanto da spartire…
22. Il pirata Baffonero.jpg
Il pirata Baffonero :roll:

Pur rilanciando l’idea dei corsari e della cassa del tesoro, davvero eccellente e non sfruttata appieno l’anno precedente, la scatolina del 1926 appariva assolutamente standard negli ingombri e robusta ed elegante come le scatoline deluxe tradizionali.
23. 1926-Waterman-55-Rippled.jpg
(contributo di Simone Piccardi dal Wiki)

Si veda anche la nuova scatolina dell’Ad del Natale 1926, che conterrà anche i nuovi set in ebanite "Ripple":
https://www.fountainpen.it/File:1926-Wa ... ippled.jpg

Curiosamente, la denominazione della scatola-regalo originale (come quella in presentazione) sul mercato britannico e nell’Impero nel 1926 recava già la denominazione commerciale che in USA verrà assegnata solo al modello di scatola successivo, ovvero il motto
"THE TREASURE CHEST OF TO-DAY" (o <TODAY>)
24. Waterman’s Treasure Chest 1925 & Waterman’s Treasure Chest of To-day 1926 - closed.jpg
Ma questa è un’altra storia… ;)



Commiato
Ovviamente, i “tesori” da me rinvenuti all’interno del Forziere sono tutti perfettamente funzionanti, e pronti a scrivere… ;)
25. WTC. The Box with pens 2.jpg


Grazie per l’attenzione e Buon Ferragosto a tutti!! :thumbup:

Giorgio
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Messaggio da Cex71 »

Grazie Giorgio per la bellissima presentazione!
Oggetto particolare e…storico.
Buon Ferragosto
Cesare
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Messaggio da AinNithael »

Grazie per la millesima volta per la millesima* meravigliosa storia illustrata!

P.S. Che tenerezza mi suscita l'illustrazione con la stampa dei colori "fuori registro"... :)

* è un modo di dire, un piccolo espediente retorico. Magari fossero mille!
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Messaggio da Mightyspank »

Una meraviglia refrigerante in questa calura insopportabile della città. Che bella! Era proprio un'epoca d'oro, non fosse altro per il gusto. Non parliamo poi della qualità di scrittura, che fa passare in secondo piano qualche "gocciolone", oltre a tempi di asciugatura biblici. Vuoi mettere però il piacere?
In ogni caso qualche reminescenza piratesco-marinara rimase in Waterman fino a qualche anno fa, con l'inchiostro bleu des mers du sud, purtroppo rinominato in nome del politically correct stilografico in un banale Turquoise.
Perfino il washable blue aveva il gabbiano che dominava l'etichetta. Ora è uno scialbo (mi riferisco al nome, perché i colori sono sempre belli) Sérénité.
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Messaggio da Mir70 »

Dal momento che sto ascoltando "La vera storia di Long John Silver" (grazie a GPMP per la dritta !) calza a pennello, caro Giorgio, questo tuo piccolo "tesoro" che ci mostri : affascinate ancora oggi, figuriamoci quand'era uscito al tempo.

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Grazie Giorgio e buon Ferragosto a tutti !
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Messaggio da piccardi »

Grazie Giorgio per la bellissima storia, in perfetto tema col periodo, e l'approfondita ricostruzione storica. E buone vacanze, anche!

Simone
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Messaggio da Pierre »

Molto interessante. Grazie di cuore per questa testimonianza estratta da uno dei periodi della storia americana che più mi appassiona per la sua tragica ingenuità.
I lanci commerciali (la pubblicità) dicono molto di un'epoca e di una società. Gli USA pre '29, ossia il ballare spensierato su un vascello che non si dirigeva tanto verso l'isola del tesoro quanto più alla volta di un tremendo naufragio finanziario e socio-economico. Di lì a pochi anni resterà solo il Furore delle Dust Bowl e il diffondersi della temutissima polvere, come una maledizione, a soffocare coltivazioni e cascine in Texas, Kansas e Oklahoma ... piccoli proprietari agricoli lasceranno i loro menomi agi per fuggire verso la California o per diventare i rancheros di Uomini e Topi (quando le membra li sostenevano...) e poi via, di nuovo a capofitto verso un'altra carneficina di immani proporzioni.
Quanto è bischera la Storia.

Bella testimonianza arrivata fin qui, nella nostra epoca anch'essa sventurata, grazie alla passione per le stilografiche e la Storia.
Sarà per contraltare ma a me fa pensare tantissimo a Steinbeck: tanto incombeva sui colori forti di quegli annunci.

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Pierre

"Perché la virtù partorisce quiete, la quiete l'ozio, l'ozio disordine, il disordine rovina, e similmente dalla rovina nasce l'ordine, dall'ordine virtù, da questa gloria e buona fortuna"
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Messaggio da Musicus »

Pierre ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 22:02 Molto interessante. Grazie di cuore per questa testimonianza estratta da uno dei periodi della storia americana che più mi appassiona per la sua tragica ingenuità.
I lanci commerciali (la pubblicità) dicono molto di un'epoca e di una società. Gli USA pre '29, ossia il ballare spensierato su un vascello che non si dirigeva tanto verso l'isola del tesoro quanto più alla volta di un tremendo naufragio finanziario e socio-economico. Di lì a pochi anni resterà solo il Furore delle Dust Bowl e il diffondersi della temutissima polvere, come una maledizione, a soffocare coltivazioni e cascine in Texas, Kansas e Oklahoma ... piccoli proprietari agricoli lasceranno i loro menomi agi per fuggire verso la California o per diventare i rancheros di Uomini e Topi (quando le membra li sostenevano...) e poi via, di nuovo a capofitto verso un'altra carneficina di immani proporzioni.
Quanto è bischera la Storia.

Bella testimonianza arrivata fin qui, nella nostra epoca anch'essa sventurata, grazie alla passione per le stilografiche e la Storia.
Sarà per contraltare ma a me fa pensare tantissimo a Steinbeck: tanto incombeva sui colori forti di quegli annunci.
...
Grazie, Pierre, per l'apprezzamento e per gli interessanti spunti socio-economici che hai fornito! :thumbup:
Mir70 ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 16:03 Dal momento che sto ascoltando "La vera storia di Long John Silver" (grazie a GPMP per la dritta !) calza a pennello, caro Giorgio, questo tuo piccolo "tesoro" che ci mostri : affascinate ancora oggi, figuriamoci quand'era uscito al tempo.

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Grazie Giorgio e buon Ferragosto a tutti !
Grazie a te, Mirko! :thumbup:
Ma guarda le coincidenze... :D

:wave:

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Messaggio da Musicus »

piccardi ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 16:44 Grazie Giorgio per la bellissima storia, in perfetto tema col periodo, e l'approfondita ricostruzione storica. E buone vacanze, anche!

Simone
Grazie di cuore, Simone! :thumbup:
Il fatto che in Waterman non abbiano ripreso la scatola l'anno seguente e che anzi gli siano rimasti dei resi sul groppone (come risulta dall'articolo di George Kovalenko al seguente indirizzo: https://fountainpenhistory.blogspot.com ... t-box.html) mi fa davvero ritenere che i Pirati, o meglio le loro ingombranti casse, piacessero parecchio agli uomini, ma molto meno alle donne... :mrgreen:

:wave:

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Cex71 ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 14:04 Grazie Giorgio per la bellissima presentazione!
Oggetto particolare e…storico.
Buon Ferragosto
Ciao, Cesare, ti ringrazio anche per questo graditissimo riscontro agostano!! :D
Un caro saluto!
AinNithael ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 14:09 Grazie per la millesima volta per la millesima* meravigliosa storia illustrata!

P.S. Che tenerezza mi suscita l'illustrazione con la stampa dei colori "fuori registro"... :)

* è un modo di dire, un piccolo espediente retorico. Magari fossero mille!
Cara Enrica, troppo buona... :P
Ma la tenerezza che suscita in noi la realizzazione della scatola, unita a quella sorta di ingenuità del soggetto cui alludeva Pierre, erano probabilmente dirette a catturare il desiderio di avventura dei più giovani ma anche di quegli adulti che volevano guardare oltre, tornare a "sognare" dopo l'incubo della Prima Guerra Mondiale...
Un caro saluto (P.s.: non cambiare una virgola della tua Arte, se eri soddisfatta quando hai "licenziato" il lavoro: le osservazioni che riceviamo, teniamole a mente per le opere future...).

:thumbup:

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Mightyspank ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 14:23 Una meraviglia refrigerante in questa calura insopportabile della città. Che bella! Era proprio un'epoca d'oro, non fosse altro per il gusto. Non parliamo poi della qualità di scrittura, che fa passare in secondo piano qualche "gocciolone", oltre a tempi di asciugatura biblici. Vuoi mettere però il piacere?
In ogni caso qualche reminescenza piratesco-marinara rimase in Waterman fino a qualche anno fa, con l'inchiostro bleu des mers du sud, purtroppo rinominato in nome del politically correct stilografico in un banale Turquoise.
Perfino il washable blue aveva il gabbiano che dominava l'etichetta. Ora è uno scialbo (mi riferisco al nome, perché i colori sono sempre belli) Sérénité.
Caro Enzo, ti ringrazio per il commento! :thumbup:
Credo che fu proprio la Waterman's il primissimo tra i grandi produttori a introdurre denominazioni "suggestive" per i propri inchiostri: così nel 1933 tra i “Correspondence Inks” ("Tropic Green", "Patrician Purple", "Spanish Tile") comparve anche il precursore del blu "Sérénité": il “South Sea Blue”.

Ma, a proposito di scelte di marketing che oggi sarebbero considerate non politicamente corrette o razziste, ti segnalo che nel gruppo c'era anche il marrone “Aztec Brown” che, in una delle sue prime variazioni di packaging, mostrava a mo' di esempio della tonalità addirittura la pelle scura di un uomo azteco...
w0140.jpg

:wave:

Giorgio
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Musicus ha scritto: martedì 15 agosto 2023, 12:33
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Finalmente ho potuto dedicarmi alla lettura di questo simpatico ritrovamento. Grazie Musicus, è davvero un tesoro! :wave:
Laura
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Messaggio da Tribbo »

Bellissima storia Musicus, ogni volta ci porti a viaggiare nel tempo, attraverso le tue approfondite e interessanti ricerche.

E' un vero piacere leggere i tuoi approfondimenti, grazie!
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