Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
Traggo le non sperate, ma prevedibili, conclusioni sull’uso semestrale di 3 inchiostri shimmer (herbin per la cronaca).
Conclusione: non li potrò usare su nessuna delle mie penne tranne una.
Prologo: li comprai perché mi piacevano, conscio che sui pennini fini che avevo non avrebbero reso quanto dovuto, e conscio che sulle mie penne vintage (che meno smonto meglio è) non li avrei mai messi.
Capitolo 1: Mi rimanevano una lamy safari M, una wancher col jowo (EF/F/M) e una pelikan #120 (nominalmente EF).
In 6 mesi ho caricato si e no 4 volte ciascuna di esse, senza mai lavarla e sempre con lo stesso inchiostro.
Capitolo 2: Jowo: un carro armato, mai tappata, i brillini scendono, mai una falsa partenza, mai un problema. Promossa.
Lamy: dopo 2 cariche ha iniziato a dare qualche problema, ma togliendo il pennino e rimettendolo riprendeva a scrivere per un bel po’. Croce.
Pelikan: funziona bene ed innaffia tutto, escono tonnellate di brillantini che manco le paillettes dei bordelli di las vegas, ma ogni 3 pagine si tappa. E non c’è verso di stapparla se non agendo sul pistone. Croce.
Capitolo 3: Pulirle è stato complicato, soprattutto per la pelikan. L’ho dovuto completamente smontare e ancora ha brillanti che escono non so da dove…
La lamy pure: toglierli da tutte le ali interne alla sezione trasparente è un bordello.
Conclusione: non li potrò usare su nessuna delle mie penne tranne una.
Prologo: li comprai perché mi piacevano, conscio che sui pennini fini che avevo non avrebbero reso quanto dovuto, e conscio che sulle mie penne vintage (che meno smonto meglio è) non li avrei mai messi.
Capitolo 1: Mi rimanevano una lamy safari M, una wancher col jowo (EF/F/M) e una pelikan #120 (nominalmente EF).
In 6 mesi ho caricato si e no 4 volte ciascuna di esse, senza mai lavarla e sempre con lo stesso inchiostro.
Capitolo 2: Jowo: un carro armato, mai tappata, i brillini scendono, mai una falsa partenza, mai un problema. Promossa.
Lamy: dopo 2 cariche ha iniziato a dare qualche problema, ma togliendo il pennino e rimettendolo riprendeva a scrivere per un bel po’. Croce.
Pelikan: funziona bene ed innaffia tutto, escono tonnellate di brillantini che manco le paillettes dei bordelli di las vegas, ma ogni 3 pagine si tappa. E non c’è verso di stapparla se non agendo sul pistone. Croce.
Capitolo 3: Pulirle è stato complicato, soprattutto per la pelikan. L’ho dovuto completamente smontare e ancora ha brillanti che escono non so da dove…
La lamy pure: toglierli da tutte le ali interne alla sezione trasparente è un bordello.
Ultima modifica di Ste003 il mercoledì 31 maggio 2023, 11:58, modificato 1 volta in totale.
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Niels Bohr
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
Premetto che non ho mai provato uno shimmer, ma mi hanno sempre dato l’idea di inchiostri prettamente da intinzione, proprio per evitare questo tipo di problemi, oltre a non essere esattamente inchiostri da tutti i giorni
Ultima modifica di Sliceman il mercoledì 31 maggio 2023, 10:12, modificato 1 volta in totale.
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
Come sempre bisogna usare lo strumento giusto, inchiostro con glitter?
Pennellino da glitter..
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
La mia esperienza è decisamente diversa.
Apprezzo così tanto questi inchiostri da utilizzarli quotidianamente per il piacere estetico che mi dànno, rendendo luminosa e mai stucchevole la scrittura di note e scarabocchi che mi accompagna quotidianamente, e li utilizzo sulle penne che ho piacere di usare, senza il minimo timore di rovinarle. Unica accortezza che uso è quella di lavare bene la penna a ogni ricarica. Questo da un paio d'anni almeno, da quando per curiosità ho provato il Rouge Hématite di Herbin e la cosa poi mi ha ...preso la mano!
Alcuni inchiostri sono più semplici da usare: il già citato Rouge Hématite non mi ha dato problemi su nessuna penna, così come il Kyanite du Népal, mentre su qualche penna effettivamente il Caroube de Chypre qualche falsa partenza l'ho incontrata, tanto che lo uso attualmente solo su una Waterman Man 100 con pennino M e flusso abbondante.
Su alcune penne questi inchiostri funzionano con giusta scorrevolezza e flusso corretto: con la Waterman Edson, per esempio, matrimonio perfetto, con le MB nessun problema, ma qualche inchiostro migliore di altri, con le Duofold moderne invece non c'è particolare "attrazione", che sembra invece esserci con le Omas moderne.
Nella mia scrittura uso penne con pennini da M ad allargarsi e credo che siano in fondo gli unici che permettano di sfruttare la peculiarità di questa tipologia di inchiostri: non li userei con pennini stretti, sebbene a volte, se il pennino è un poco flessibile il risultato possa comunque essere gradevole e dare luce e interesse a una scrittura.
Apprezzo così tanto questi inchiostri da utilizzarli quotidianamente per il piacere estetico che mi dànno, rendendo luminosa e mai stucchevole la scrittura di note e scarabocchi che mi accompagna quotidianamente, e li utilizzo sulle penne che ho piacere di usare, senza il minimo timore di rovinarle. Unica accortezza che uso è quella di lavare bene la penna a ogni ricarica. Questo da un paio d'anni almeno, da quando per curiosità ho provato il Rouge Hématite di Herbin e la cosa poi mi ha ...preso la mano!
Alcuni inchiostri sono più semplici da usare: il già citato Rouge Hématite non mi ha dato problemi su nessuna penna, così come il Kyanite du Népal, mentre su qualche penna effettivamente il Caroube de Chypre qualche falsa partenza l'ho incontrata, tanto che lo uso attualmente solo su una Waterman Man 100 con pennino M e flusso abbondante.
Su alcune penne questi inchiostri funzionano con giusta scorrevolezza e flusso corretto: con la Waterman Edson, per esempio, matrimonio perfetto, con le MB nessun problema, ma qualche inchiostro migliore di altri, con le Duofold moderne invece non c'è particolare "attrazione", che sembra invece esserci con le Omas moderne.
Nella mia scrittura uso penne con pennini da M ad allargarsi e credo che siano in fondo gli unici che permettano di sfruttare la peculiarità di questa tipologia di inchiostri: non li userei con pennini stretti, sebbene a volte, se il pennino è un poco flessibile il risultato possa comunque essere gradevole e dare luce e interesse a una scrittura.
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mastrogigino ha scritto: ↑mercoledì 31 maggio 2023, 10:11 Come sempre bisogna usare lo strumento giusto, inchiostro con glitter?
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Ancora sugli shimmer: le mie conclusioni.
Ringrazio Stefano per la disamina. Un pò meno Hologon!
Come hai usato l'Herbin senza problemi!?!? Io ho tappato due penne, una Visconti Opera pennino M e poi una Lamy Joy con pennino stub 1,5.
Alla prima ricarica! E sul pennino in oro della Visconti ho avuto aloni rossi per mesi!
Mi sembra di aver provato anche con una Pelikan ma quella scriveva troppo grosso per i miei gusti ed ho desistito subito.
L'inchiostro è bellissimo ma proprio non riesco.
Come hai usato l'Herbin senza problemi!?!? Io ho tappato due penne, una Visconti Opera pennino M e poi una Lamy Joy con pennino stub 1,5.
Alla prima ricarica! E sul pennino in oro della Visconti ho avuto aloni rossi per mesi!
Mi sembra di aver provato anche con una Pelikan ma quella scriveva troppo grosso per i miei gusti ed ho desistito subito.
L'inchiostro è bellissimo ma proprio non riesco.
Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
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Mi sembra davvero strano e mi chiedo come sia possibile addirittura arrivare a tappare una penna!
Quello che io faccio sempre, prima di caricare, è scuotere dolcemente per una quindicina/ventina di secondi il flacone in maniera da rendere il più possibile omogenea la concentrazione delle particelle metalliche all'interno del flacone e caricare poi velocemente il converter o l'intera penna se a pistone per evitare che le particelle si ridepositino sul fondo. Rimuovo poi immediatamente l'eccesso di inchiostro e particelle all'esterno del pennino con carta assorbente appena inumidita; ciò fatto problemi zero. Semplicemente qualche falsa partenza con le Duofold: con Waterman (Man 100, Edson), Lamy (Persona, Safari), MB (149, 146, 144, qualche LE), Omas (360 Magnum, 360 normale, Amerigo Vespucci, tutte con pennino M) nessun problema rilevante.
Quello che io faccio sempre, prima di caricare, è scuotere dolcemente per una quindicina/ventina di secondi il flacone in maniera da rendere il più possibile omogenea la concentrazione delle particelle metalliche all'interno del flacone e caricare poi velocemente il converter o l'intera penna se a pistone per evitare che le particelle si ridepositino sul fondo. Rimuovo poi immediatamente l'eccesso di inchiostro e particelle all'esterno del pennino con carta assorbente appena inumidita; ciò fatto problemi zero. Semplicemente qualche falsa partenza con le Duofold: con Waterman (Man 100, Edson), Lamy (Persona, Safari), MB (149, 146, 144, qualche LE), Omas (360 Magnum, 360 normale, Amerigo Vespucci, tutte con pennino M) nessun problema rilevante.
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Devo essere sincero, per tutti i "rischi" che comportano e per la necessità di una pulizia più accurata, credo che rimarrò su inchiostri "sicuri" .
Poi non sono neanche tanto interessato all'effetto glitter. Ho solo uno sheen di Diamine, il Polar Glow, e non lo uso quasi mai perché anche se perfettamente asciutto se a distanza di giorni ci passo accidentalmente la mano me la trovo macchiata e a volte sbavo anche quello che ho scritto. E questo indipendentemente dalla larghezza del pennino.
Poi non sono neanche tanto interessato all'effetto glitter. Ho solo uno sheen di Diamine, il Polar Glow, e non lo uso quasi mai perché anche se perfettamente asciutto se a distanza di giorni ci passo accidentalmente la mano me la trovo macchiata e a volte sbavo anche quello che ho scritto. E questo indipendentemente dalla larghezza del pennino.
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Avrai alimentatori con canali abbastanza larghi… i miei erano completamente pieni di pagliuzze… hai voglia a lavare la penna tra una carica e l’altra… ma poi, se non cambio inchiostro, perché dovrei lavarla? Comunque buon per te che non hai problemi…Hologon ha scritto: ↑mercoledì 31 maggio 2023, 13:24 Mi sembra davvero strano e mi chiedo come sia possibile addirittura arrivare a tappare una penna!
Quello che io faccio sempre, prima di caricare, è scuotere dolcemente per una quindicina/ventina di secondi il flacone in maniera da rendere il più possibile omogenea la concentrazione delle particelle metalliche all'interno del flacone e caricare poi velocemente il converter o l'intera penna se a pistone per evitare che le particelle si ridepositino sul fondo. Rimuovo poi immediatamente l'eccesso di inchiostro e particelle all'esterno del pennino con carta assorbente appena inumidita; ciò fatto problemi zero. Semplicemente qualche falsa partenza con le Duofold: con Waterman (Man 100, Edson), Lamy (Persona, Safari), MB (149, 146, 144, qualche LE), Omas (360 Magnum, 360 normale, Amerigo Vespucci, tutte con pennino M) nessun problema rilevante.
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grazie per le conclusioni, vista la fatica aggiuntiva per poi pulire le penne, vedrò di non farmi tentare neanche per curiosità. Probabilmente potrei dedicare qualche penna di quelle omaggio, che alla peggio si elimina, ma a tutti gli effetti in fondo il glitter non mi interessa.
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Capisco, non sono neppure io un appasionato di glitter, sarà che ne ho l'incubo causa lavoretti a casa dei bimbi, ma il rosso Herbin con un pennino stub è molto bello. Peccato che non riesca ad usarlo (ovviamente agito per bene la boccetta prima di usarla per rendere il tutto omogeneo).sansenri ha scritto: ↑mercoledì 31 maggio 2023, 14:06 grazie per le conclusioni, vista la fatica aggiuntiva per poi pulire le penne, vedrò di non farmi tentare neanche per curiosità. Probabilmente potrei dedicare qualche penna di quelle omaggio, che alla peggio si elimina, ma a tutti gli effetti in fondo il glitter non mi interessa.
Luca Cecchi
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