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Qui ( viewtopic.php?t=30396 ) breve presentazione della penna della quale mi è stata chiesta prova di scrittura.
Giusto due impressioni sulla scrittura, più che una recensione vera e propria, perché la penna non mi entusiasma più di tanto.
Scrive bene, per carità, ma mi aspettavo di meglio, forse ormai abituato troppo bene ad altre vintage (wahl comprese).
Il pennino è rigido, ma non scorrevole come i rigidi sheaffer, per avere una scrittura non ‘faticosa’ devo metterci il Pilot iroshizuku, altrimenti sembra quasi che non si ‘stacchi’ dal foglio; eppure non gratta, da un leggero feedback.
Foto allegata è la prova su fabriano ecoqua.
Non allegate prove fatte su clairefontaine (va ovviamente un po meglio) e ancora meglio sulla MD, ma non percepibili in foto, ma solo alla scrittura.
Il tratto è fine, la variazione dello stesso abbastanza limitata a meno di non premere sul pennino in maniera forsennata.
Il flusso è scarso ma non secco.
Probabilmente il peso degli anni ha influito sulla pallina di osmiridio, o come picchio la chiamano ora non ricordo.
La penna si impugna bene nonostante sia stretta, per i miei gusti è al limite.
Leggera, profuma di puzzolentissimo zolfo.
Come sempre, se avete curiosità, chiedete pure.
Saluti.

mi spiace per il disappunto nella prova di scrittura ma è solo feedback ? c'è anche a chi piace come al sottoscritto

se mi posso permettere un appunto doveroso: togli l'iroshizuku e lava la penna, gli inchiostri giapponesi su celluloidi e penne con sacchetto vanno evitati

Normie ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 11:51 mi spiace per il disappunto nella prova di scrittura ma è solo feedback ? c'è anche a chi piace come al sottoscritto

se mi posso permettere un appunto doveroso: togli l'iroshizuku e lava la penna, gli inchiostri giapponesi su celluloidi e penne con sacchetto vanno evitati

Solo feedback ma è strano, non so spiegare. Probabilmente le mie aspettative erano di trovare un pennino morbido come gli altri, invece l’ho trovato rigido ma un rigido ‘strano’, non scorre come altri… boh…

Non sapevo che gli iroshizuku andassero evitati, peccato perché non protrò usarlo su nessuna penna…
Proverò a metterci un altro inchiostro e farò un’altra prova, che allegherò…

Normie ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 11:51 mi spiace per il disappunto nella prova di scrittura ma è solo feedback ? c'è anche a chi piace come al sottoscritto

se mi posso permettere un appunto doveroso: togli l'iroshizuku e lava la penna, gli inchiostri giapponesi su celluloidi e penne con sacchetto vanno evitati

perché gli inchiostri giapponesi non vanno usati su penne in celluloide?

In genere ho trovato le Wahl sempre delle ottime penne anche sotto il profilo delle performance di scrittura. Ovviamente pero', quando si parla di penne con un centinaio di anni sul groppone si deve mettere in conto che il pennino puo' avere un suo bel vissuto e i fattori da considerare sono tanti quali, consumo dell'iridio, la mano con cui ha scritto, condizioni del conduttore, deformazioni etc.
Tra i consigli che posso darti:
Verifica bene l'allineamento dei rebbi
Verifica il consumo dell'iridio, non puoi farci nulla ma almeno lo sai!
Se hai ancora iridio passala leggermente su una micromesh (7000+)
Usa un inchiostro che lubrifica la punta, io trovo ottimo il Diamine Blue Bllack.

Maruska ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 12:45 perché gli inchiostri giapponesi non vanno usati su penne in celluloide?

Mi chiedevo la stessa cosa, spero in una risposta perché è un aspetto molto interessante

francoiacc ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 12:47 In genere ho trovato le Wahl sempre delle ottime penne anche sotto il profilo delle performance di scrittura. Ovviamente pero', quando si parla di penne con un centinaio di anni sul groppone si deve mettere in conto che il pennino puo' avere un suo bel vissuto e i fattori da considerare sono tanti quali, consumo dell'iridio, la mano con cui ha scritto, condizioni del conduttore, deformazioni etc.
Tra i consigli che posso darti:
Verifica bene l'allineamento dei rebbi
Verifica il consumo dell'iridio, non puoi farci nulla ma almeno lo sai!
Se hai ancora iridio passala leggermente su una micromesh (7000+)
Usa un inchiostro che lubrifica la punta, io trovo ottimo il Diamine Blue Bllack.

Credo, ad occhio e lente, che l’iridio sia un po’ passato… ora ci provo un waterman ed un kwz, con gli herbin è peggio… altrimenti il solito diamine copper (che se continuo così sta su 11 penne su 13!

Ecco una prova col Waterman absolute brown.
Mi sembra che sia un po’ meglio, anche se è un inchiostro abbastanza strano… poco lubrificato ma scorrevole.
Su questo pennino tende al ‘rosso’…
Ha un solo grosso difetto: spiuma in maniera vergognosa!

Mi ero dimenticato dell’esistenza di questo bellissimo inchiostro!
Mi sa che ci lascio lui, funziona bene e rende il colore esatto!

Quest'ultimo è il più bello secondo me

A giudicare dalla forma del pennino parrebbe un rigido da contabile, non aspettarti "morbidezze" e/o flessibilità, dovevano funzionare anche sulla carta carbone.

Simone

piccardi ha scritto: ↑sabato 27 maggio 2023, 0:21 A giudicare dalla forma del pennino parrebbe un rigido da contabile, non aspettarti "morbidezze" e/o flessibilità, dovevano funzionare anche sulla carta carbone.

Simone

Esattamente! Hai centrato è quella ‘rigidezza’ diversa dalle altre ma non mi veniva in mente…
Comunque questi pennini vintage senza indicazioni su tratto (non tutti) e tutti uguali esteticamente mi fanno impazzire non potendo provare la penna prima comprarla…

Ste003 ha scritto: ↑venerdì 26 maggio 2023, 10:59 ...
Il pennino è rigido, ma non scorrevole come i rigidi sheaffer, per avere una scrittura non ‘faticosa’ devo metterci il Pilot iroshizuku, altrimenti sembra quasi che non si ‘stacchi’ dal foglio; eppure non gratta, da un leggero feedback.
...

Ho qualche stilografica che monta quel tipo di pennino che, a mio parere, ha delle caratteristiche simili ai moderni pennini Sailor : rigido, scorrevole in qualunque direzione e con feedback più o meno leggero a seconda anche dell'inchiostro utilizzato. Più che "non si stacchi dal foglio" come tu dici, io lo definirei frenato, quasi come viaggiare in un auto con uno o due "dentini" del freno a mano tirato. Caratteristiche per me molto piacevoli ed apprezzate (ma sono gusti...) .

Come ti ha detto Simone , quel pennino è molto rigido , probabilmente un Manifold considerando che il tratto e la dimensione della punta (vista nell'altra tua discussione) sembra avvicinarsi più ad un medio che ad un fine (i pennini rigidi a tratto fine venivano chiamati da Wahl come Posting )

Immagini dai cataloghi degli anni '20

Pennino Wahl #2 (molto probabilmente) Posting considerata la finezza della punta


A riguardo dei pennini che sembrano tutti uguali, ti lascio questa mia impressione (definirla regola è forse un azzardo) : i pennini (Wahl/Wahl Eversharp) con la forma (dalle ali alla punta) a triangolo equilatero sono tutti rigidi, pennini a triangolo isoscele sono dal morbido al flessibile (con diverse gradazioni dal Signature al Flexible). Generalmente si nota anche che i pennini rigidi hanno uno spessore della lamina molto maggiore (quasi il doppio) rispetto a quelli morbidi/flessibili.

Spessore della lamina. A sinistra rigido (Wahl #2), a destra flessibile (Wahl #2). Si può vedere che è' diversa anche la geometria, come detto sopra

Questi ad esempio sono dei pennini della Skyline, quindi un poco più recenti ; a sinistra rigido (a triangolo equilatero), a destra flessibile (triangolo isoscele).

Stefano, mi spiace avere "sporcato" questa tua discussione/recensione con delle mie foto ed impressioni, ma penso e spero possa essere utile.

Grazie mille per le preziose informazioni!
Il pennino in effetti, con l’inchiostro giusto (per ora il lamy crystal mi sembra il migliore tra quelli che ho) è piacevole, probabilmente partivo da un’aspettativa diversa che mi ha spiazzato!