Due sono i nuovi modelli che si aggiungono alla linea: questa Anemone, appunto, e la Baobab che penso proprio andrà ad arricchire la mia collezione fra non molto.
La penna è di grandi dimensioni, nonostante questo, leggera, maneggevole ed estremamente bilanciata, almeno nella mia mano. Dotata di un serbatoio molto capiente (1,5ml) si carica tramite il solito ottimo pistone prodotto in casa.
La mia Mosaico Anemone monta un pennino in acciaio fine elastico di produzione Jowo, ma gridato, su mia richiesta, in un Cursive Smooth Italic. La qualità di questo grinding è davvero elevatissima, il pennino scorre agevolmente su ogni tipo di carta lasciandosi dietro il solito piacevole feedback che tanto apprezzo e un tratto che ormai credo caratterizzi le penne di Leonardo.
La misura fine, concorre a mantenere un tratto veramente sottile e la piacevolezza della scrittura aumenta grazie alla gradevole sensazione di morbidezza data dall'elasticità del pennino.
Per farvela breve, non è solo bella da guardare ma scriverci, anche per molte ore, non stanca mai, anche solo per guardare il tratto che lascia sulla carta.
Menzione d'onore per l'inchiostro con cui è caricata (Leonardo Noce Moscata) che trovo perfetto per questa penna non solo in termini cromatici, ma riesce anche a lubrificare adeguatamente l'alimentatore in abs mantenendo un tratto sottile ed adeguato.
Ormai ho provato quasi tutti i CSI offerti da Leonardo e devo dire che questo in particolare, assieme al Fenice in oro, è probabilmente il mio preferito. Certo non sarà l'ultima Leonardo che acquisterò, ma questa Mosaico si colloca molto in alto nella mia personale classifica.
Vi lascio qualche foto e scusandomi in anticipo per la pessima qualità degli scatti fatti piuttosto in fretta.
Io personalmente preferisco la lavorazione spaghetti, la discontinuità delle linee su questi modelli per me è un valore aggiunto.