Del futuro nel senso che una volta provata 'sta porcheria IN FUTURO i tuoi soldi Parker li vedrá solo col telescopio Hubble...
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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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La penna del futuro
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La famigerata Parker Ingenuity...il tipico esempio di quel che vien fuori a chiedere ai consumatori di disegnare la penna ideale
Venceremos.
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Se rifacessero la Waterman 52 tale e quale l'originale, con caricamento a cartuccia come unica modifica... quella si, sarebbe la MIA stilografica del futuro...
Gli altri scrivessero pure col pensiero direttamente sulle memorie molecolari dei computer quantistici nel metaverso.
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Spostato argomento, dovuto sembrava più idoneo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Non credo che la stilografica subirà modifiche sostanziali nel futuro, almeno dal punto di vista tecnico, vuoi dei sistemi di caricamento che dei pennini.
Forse ci sarà un evoluzione dei materiali, sia per le resine del corpo penna che delle plastiche dei Feeder. Per i pennini prevedo l'uso sempre più diffuso del metallo vile.
Infine l'adattamento delle forme allo stile che sarà allora in voga
Forse ci sarà un evoluzione dei materiali, sia per le resine del corpo penna che delle plastiche dei Feeder. Per i pennini prevedo l'uso sempre più diffuso del metallo vile.
Infine l'adattamento delle forme allo stile che sarà allora in voga
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Ciao, non ho capito se servono spunti per qualcosa di realizzabile o se sia un gioco. La sparo, per me dovrebbe avere:
1) pennino regolabile su almeno due tratti. Uno sottile o extra sottile e uno medio, possibilmente di un nuovo metallo che sia resistente ma non rigido
2) Materiale nuovo, resistente e leggero al tempo stesso e che si adatti all’impugnatura, non gommoso o simil silicone, qualcosa di rigido che però si adatti leggermente quando ci appoggi i polpastrelli
3) sistema di caricamento più semplice e duraturo possibile, penso alle cartucce ma richiudibili. Inoltre vorrei che lo standard Pelikan sparisse. Sono le peggiori cartucce che abbia provato. Le Pilot sono molto migliori a parer mio.
4) Nuovo materiale per alimentatore, più resistente alle deformazioni della plastica.
Al momento non mi viene in mente altro
1) pennino regolabile su almeno due tratti. Uno sottile o extra sottile e uno medio, possibilmente di un nuovo metallo che sia resistente ma non rigido
2) Materiale nuovo, resistente e leggero al tempo stesso e che si adatti all’impugnatura, non gommoso o simil silicone, qualcosa di rigido che però si adatti leggermente quando ci appoggi i polpastrelli
3) sistema di caricamento più semplice e duraturo possibile, penso alle cartucce ma richiudibili. Inoltre vorrei che lo standard Pelikan sparisse. Sono le peggiori cartucce che abbia provato. Le Pilot sono molto migliori a parer mio.
4) Nuovo materiale per alimentatore, più resistente alle deformazioni della plastica.
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Fabio
Il silenzio è d’oro (W. Shakespeare)
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Se stilografica:
- avrà un pennino;
- avrà un alimentatore;
- avrà un serbatoio - fisso o mobile - in cui ficcarci l'inchiostro.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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mastrogigino ha scritto: ↑mercoledì 2 novembre 2022, 22:32 Se rifacessero la Waterman 52 tale e quale l'originale, con caricamento a cartuccia come unica modifica... quella si, sarebbe la MIA stilografica del futuro...
Gli altri scrivessero pure col pensiero direttamente sulle memorie molecolari dei computer quantistici nel metaverso.
Maruska
Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
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Se posso permettermi un consiglio agli studenti, prima di andare a fare (o chiedere ) congetture sulla stilografica del futuro,
si potrebbe iniziare dal wiki (https://www.fountainpen.it/Pagina_principale) per capire che cos'è una stilografica del presente (e del passato).
E poi cercare di capire chi siano consumatori e occasioni d'uso attuali (Ad esempio: https://www.nytimes.com/2018/12/26/styl ... -pens.html ). Oltre a noi appassionati e/o collezionisti, ovviamente.
si potrebbe iniziare dal wiki (https://www.fountainpen.it/Pagina_principale) per capire che cos'è una stilografica del presente (e del passato).
E poi cercare di capire chi siano consumatori e occasioni d'uso attuali (Ad esempio: https://www.nytimes.com/2018/12/26/styl ... -pens.html ). Oltre a noi appassionati e/o collezionisti, ovviamente.
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Non è una richiesta estrema, è ampiamente fattibile, anzi, è già stata fatta, e proprio nella tua terra, quasi un secolo fa: si chiama(va) Zerollo .Maruska ha scritto: ↑mercoledì 2 novembre 2022, 21:04 Penna del futuro, mi lancio in richieste estreme
Doppio serbatoio di inchiostro per due inchiostri diversi, con due stantuffi e due pennini, quindi una penna piuttosto grossa, ma fatta di un materiale leggero per non stancare la mano, cappuccio con guarnizione per non far evaporare l'inchiostro (esiste già, ma lo mettiamo anche sulla penna del futuro), autopulente (come si fa non lo so, ma questo non è compito mio ) con l'antifurto. Incomincio con questo e aggiungo quando mi viene in mente.
Certo, manca l'antifurto elettronico, il rilevatore di posizione GPS, e altre cosette del genere, ma la sostanza c'è.
Accidenti, che gusti raffinati hai!
Giuseppe.
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Vi lascio questo spunto di riflessione , rifacendomi alla canzone di Lucio Dalla "Il motore del 2000" : prima di chiederci come sarà la stilografica del futuro, chiediamoci come e chi sarà l'uomo/l'utilizzatore del futuro ... E comunque
sarà bella e lucente, avrà un pennino delicato, avrà il flusso calibrato, la potrà utilizzare un bambino o una bambina...
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Mirko
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non lo sapevoPettirosso ha scritto: ↑giovedì 3 novembre 2022, 13:25Non è una richiesta estrema, è ampiamente fattibile, anzi, è già stata fatta, e proprio nella tua terra, quasi un secolo fa: si chiama(va) Zerollo .Maruska ha scritto: ↑mercoledì 2 novembre 2022, 21:04 Penna del futuro, mi lancio in richieste estreme
Doppio serbatoio di inchiostro per due inchiostri diversi, con due stantuffi e due pennini, quindi una penna piuttosto grossa, ma fatta di un materiale leggero per non stancare la mano, cappuccio con guarnizione per non far evaporare l'inchiostro (esiste già, ma lo mettiamo anche sulla penna del futuro), autopulente (come si fa non lo so, ma questo non è compito mio ) con l'antifurto. Incomincio con questo e aggiungo quando mi viene in mente.
Certo, manca l'antifurto elettronico, il rilevatore di posizione GPS, e altre cosette del genere, ma la sostanza c'è.
Accidenti, che gusti raffinati hai!
Maruska
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La penna del futuro
Le mie non sono battute ..rispondo quello che penso seriamente
tenuto conto che immagino che nel futuro ci sia sempre meno spazio per la scrittura su carta, che si scriverà (come in parte già succede) solo parlando neanche piu' usando la tastiera ..... le stilografiche se vogliono ancora esistere devo riuscire ad oltrepassare quello che per cui sono nate: cioè scrivere.
Andare oltre.
Come gli orologi . che non servono piu' per sapere che ora sono o perlomeno non solo per quello .
Senza ipocrisia o finto perbenismo devono anche rappresentare uno status symbol. Ma non in termini di ricchezza ma in termini di personalità .Uno che si appunta le date sul cellulare è un tipo di essere umano. Uno che si appunta le date con una Montegrappa su un taccuino è un altro tipo di essere umano. e io so che preferirei quest'ultimo . Mi annienterei per una donna che mi scrive il suo numero di telefono tirando fuori una Aurora mini invece di dirmi segnatelo sul cellullare....
ecco che cosa deve fare la stilografica del futuro non smettere di essere l'espressione della personalità di un individuo
tenuto conto che immagino che nel futuro ci sia sempre meno spazio per la scrittura su carta, che si scriverà (come in parte già succede) solo parlando neanche piu' usando la tastiera ..... le stilografiche se vogliono ancora esistere devo riuscire ad oltrepassare quello che per cui sono nate: cioè scrivere.
Andare oltre.
Come gli orologi . che non servono piu' per sapere che ora sono o perlomeno non solo per quello .
Senza ipocrisia o finto perbenismo devono anche rappresentare uno status symbol. Ma non in termini di ricchezza ma in termini di personalità .Uno che si appunta le date sul cellulare è un tipo di essere umano. Uno che si appunta le date con una Montegrappa su un taccuino è un altro tipo di essere umano. e io so che preferirei quest'ultimo . Mi annienterei per una donna che mi scrive il suo numero di telefono tirando fuori una Aurora mini invece di dirmi segnatelo sul cellullare....
ecco che cosa deve fare la stilografica del futuro non smettere di essere l'espressione della personalità di un individuo
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Lo sono già! L'uomo comune se ne frega del pennino stub o extrafine e scrive (se scrive), con una economica biro o con una comoda e ottima penna gel.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Le stilografiche, per quanto vedo io, sono già oggi una nicchia per appassionati. Nella grande maggioranza , gli utenti "scriventi", nella vita quotidiana usano sempre meno carta e penna e comunque le penne a sfera sono di gran lunga le più gettonata.
In ufficio, da me, sono il solo che usa la stilografica per i miei appunti (chiaramente a complemento della tastiera del computer)
Per molti colleghi è un vanto, anche di fronte alla dirigenza, di non avere alcun foglio di carta nella propria postazione di lavoro: tutto fatto sotto forma elettronica (fermo restando che anche io sto attentissimo a non sprecare la preziosa carta, ci mancherebbe).
Secondo me nel futuro la stilografica cambierà poco, perché resterà uno strumento specifico, per chi ha il piacere di godersi le particolarità che ha nella scrittura ed è disposto, in un mondo che corre sempre di più, a dedicare un po' di tempo alla cura di un piccolo ed intrigante oggetto piuttosto che "dettare" tutto al proprio device elettronico di turno (smartphone o altro) con contenuto salvato automaticamente "sul cloud".
Ciao!
In ufficio, da me, sono il solo che usa la stilografica per i miei appunti (chiaramente a complemento della tastiera del computer)
Per molti colleghi è un vanto, anche di fronte alla dirigenza, di non avere alcun foglio di carta nella propria postazione di lavoro: tutto fatto sotto forma elettronica (fermo restando che anche io sto attentissimo a non sprecare la preziosa carta, ci mancherebbe).
Secondo me nel futuro la stilografica cambierà poco, perché resterà uno strumento specifico, per chi ha il piacere di godersi le particolarità che ha nella scrittura ed è disposto, in un mondo che corre sempre di più, a dedicare un po' di tempo alla cura di un piccolo ed intrigante oggetto piuttosto che "dettare" tutto al proprio device elettronico di turno (smartphone o altro) con contenuto salvato automaticamente "sul cloud".
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