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Facendo seguito ad una osservazione fatta in altro tread, dove si osservava un cambiamento nelle misure della produzione pelikan negli anni ecco le mie misurazioni:
Le cartucce pelikan provate sono state acquistateda destra:
1) due settimane fa
2) quindici anni fa
3) quaranta anni fa
4) non ho idea di che età abbia.
Vediamo le misure di quelle nuove 1):
Lunghezza Diametro interno della bocca: Ora quelle di quindici anni fa 2): Quindi quelle di 40 anni fa 3): Infine quelle imprecisate: Non me riporto le misure, ma anche lo spessore del collare dell’imbocco della cartuccia cambia, oltre al materiale e spessore del fondello della cartuccia. Da notare anche che almeno fino agli anni 80 le singole cartucce non erano marchiate mentre da almeno 15 anni lo sono e sempre meglio.

Seppur di poco le cartuccie sono cresciute in dimensioni. A me qualche difficoltà su penne vintage anni ‘70 lo ha creato.

Buona idea!
Molto interessante, grazie per le misure.

Per chi come me, preferisce le tabelle testuali (che poi risultano più utili da indicizzare per i motori di ricerca, facilitando il reperimento delle informazioni), le riporto di seguito:

Misure dimensioni delle cartucce Pelikan:
Simone

Ho cercato sul web la normativa ISO perché volevo verificare le tolleranze permesse, ma ho trovata solo quella che norma i cappucci per evitare il soffocamento.

Francamente non me ne sono mai accorto, pur avendo penne decisamente vecchiotte, sulle quali le Pelikan attuali vanno benissimo, esattamente come quelle vecchie. Unica eccezione riscontrata: le penne Pelikan moderne che prevedono/consentono la doppia cartuccia possono a volte fare l'ultimo mezzo giro del corpo penna forzando leggermente, ma lo vedo come un fatto positivo perché migliora la stabilità. Per quanto riguarda l'innesto, invece, mai avuto problemi, ma il foro non mi pare sia cambiato al punto da precludere il corretto funzionamento delle penne della casa.
Credo anche che vada compreso un importante concetto: se un fabbricante (poniamo Faber-Castell), decide di adottare un determinato formato (poniamo Pelikan), è Faber-Castell a dover garantire la compatibilità. Ovviamente Pelikan garantirà la compatibilità tra penne e consumabili propri, cosa che al momento mi risulta vera. Credo anche che minime differenze rientrino nelle tolleranze di fabbricazione, di funzionamento (parliamo di un materiale cedevole, non rigido) e anche in quelle (inevitabili) di misurazione.

Secondo voi anche il tempo e l’azione dell’inchiostro potrebbero aver giocato un ruolo?

Certo è che 11/100 di millimetro come differenza massima, possono essere il difetto dovuto a come si manovra il calibro su della plastica che si espande, sopratutto sul diametro dove purtroppo l'appoggio del calibro è minimo se non tagliente.

Linos ha scritto: ↑sabato 4 dicembre 2021, 14:34 Certo è che 11/100 di millimetro come differenza massima, possono essere il difetto dovuto a come si manovra il calibro su della plastica che si espande, sopratutto sul diametro dove purtroppo l'appoggio del calibro è minimo se non tagliente.

Ho cercato di essere attento e non dilatare i materiali, effettivamente trattandosi di plastica morbida, e centesimi di mm. È possibile che un minimo di errore di misurazione ci sia.

È chiaro che un poco si tolleranza anche in fase di produzione vi sia.

A me il quesito si è posto su una pelikan anni 70 dove dovevano entrare due cartucce nel fusto, due “antiche entravano precise, due nuove forzavano a tal punto da farmi pensare che qualcosa non funzionasse.

La misura del collare l’ho presa, e devo dire che anche lo spessore cambia (di poco). Ma l’attacco non mi ha dato problemi anche su penne vecchie.

Questo approfondimento mi sembra rispecchi l’impressione che ho avuto anch’io.
Avendo ritrovato un paio di cartucce Pelikan vecchie all’interno di una penna acquistata ad un mercatino ho provato a fare un confronto “in opera”, sulla penna “vecchia “, nello specifico una Pelikan Signum anni 70-80 le cartucce “vecchie” entrano perfettamente, con un bel ”clak” e stanno ben ferme, inoltre tra cartuccia e collarino della penna non vi è gioco.
Con le cartucce “odierne” la cartuccia entra e si innesta, ma con maggiore sforzo e rimane un po’ malferma , basta poco per staccarla, inoltre tra la cartuccia è il collarino della penna rimane dello spazio che permette alla cartuccia di “ballare” un pochino.
Il test fatto con converter originale “odierno” Pelikan è ancora più estremo, il converter non si innesta neanche con le martellate… mentre si innesta perfettamente il converter cinesaccio Jinhao, sembra quasi fatto apposta!