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Anche io ho acquistato per Natale la Calligraphy; é la tua mano ed il tuo occhio che mancano...
Ogni tuo post é una gioia per gli amanti della bella grafia
Rinaldo

rinolux ha scritto: ↑giovedì 19 marzo 2020, 15:30 Anche io ho acquistato per Natale la Calligraphy; é la tua mano ed il tuo occhio che mancano...
Ogni tuo post é una gioia per gli amanti della bella grafia
Rinaldo

Complimenti Rinaldo! Insomma, avevi già questa penna con il suo pennino inusuale da più di tre mesi e non ci hai mai fatto vedere nulla!

So per esperienza che per migliorare nell'esercizio calligrafico ci vuole pratica (io gioco con le penne una mezz'oretta al giorno, a volte anche di piú), ma ci vogliono anche gli strumenti giusti. Non si scrive una semionciale insulare con un pennino appuntito, e non si riesce ad eseguire una grafia spenceriana con un pennino medio dalla punta rotonda.

Il vantaggio per chi, come te, ha messo una 149 Calligraphy nella sua raccolta, é che questa penna può fare molte cose (se ti va, continua a leggere l'intervento più sotto). Almeno, se non potrai ricavarne un po' di divertimento, non potrai dare la colpa alla penna...

Dunque, la grafia Spenceriana d'accordo, richiede un tratto molto sottile e qualche ingrossamento qua e lá: questo la Calligraphy lo può fare piuttosto bene.

Ma, per esempio, il Copperplate? Qui il discorso é diverso, perché praticamente tutte le discendenti sono ingrossate e le ascendenti sottili. Ho provato a eseguire un po' di Copperplate leggermente ingrossato con la 149 Calligraphy e qui sotto vi faccio vedere che cosa può fare la penna.

Ma prima devo dire che i dati di Montblanc sembrano essere certi. Non ho uno strumento così preciso per poter misurare con esattezza i pochi decimi di millimetro della linea sottile (Montblanc dice che il suo pennino flessibile lascia una linea di 0,3 mm, ma io a occhio direi che un po' meno), ma la linea larga é realmente nell'ordine di 1,6 mm. Ho misurato - con certa imprecisione – le linee larghe della parte "engrossed" del testo che ho scritto, e direi che arrivano a 1,7 mm, ma in un paio di punti l'alimentatore ha toccato la carta.

Però, guardate le due parole "Engrossed" e "Light": sono scritte con lo stesso pennino, l'una dopo l'altra!

E' un pennino perfetto? Certamente no. Ciò nonostante, quello che vedete sul foglio il pennino lo può fare davvero, e direi che non é male...

Anch'io ho messo recentemente nella mia raccolta la 149 Calligraphy.
Il confronto con altri pennini flessibili che ho avuto modo di provare in modo approfondito, la Noodler's Ahab e la Pineider con il Quill nib, vedono indubbiamente la 149 su un altro pianeta.

Con la 149 provo un grande piacere anche nello scrivere normalmente, oltre che nello sperimentare qualche variazione di tratto.
Condivido assolutamente quanto scritto da Rinaldo:
vedere ciò che riesci a fare magistralmente tu con questa penna mi fa sentire come un neopatentato alla guida di una F1 al cospetto di Sebastian Vettel...

Complimenti ancora!

Paolo196 ha scritto: ↑venerdì 20 marzo 2020, 1:08 Anch'io ho messo recentemente nella mia raccolta la 149 Calligraphy.
Il confronto con altri pennini flessibili che ho avuto modo di provare in modo approfondito, la Noodler's Ahab e la Pineider con il Quill nib, vedono indubbiamente la 149 su un altro pianeta.

Con la 149 provo un grande piacere anche nello scrivere normalmente, oltre che nello sperimentare qualche variazione di tratto.[...]

Buon giorno, Paolo, e congratulazioni per la penna.

Anche a me piace molto scrivere "ordinariamente" con il pennino flessibile della Calligraphy, oltre che giocarci per un po' di esercizi calligrafici.

Credo che il pennino flessibile di questa penna sia progettato in modo tale che gli apici dei rebbi, a riposo, siano spinti molto vicini l'uno all'altro, quasi a pressione. Ciò riduce il flusso di inchiostro sul puntale e consente di ottenere quella linea veramente sottile e relativamente "asciutta" di cui è capace questo pennino quando si scrive con una mano leggera. All'aumentare della pressione, grazie alla geometria del pennino e alla flessibilità del materiale, i rebbi si separano e, oltre a produrre una linea di maggiore spessore, consentono la fuoriuscita di una maggior quantità di inchiostro.
 
Dopo alcuni giorni di prove, sono ora abbastanza convinto che il motivo per cui con il pennino Calligraphy la linea continua ad essere spessa nel tratto che segue il rilascio della pressione non dipende da una certa lentezza dei rebbi per tornare alla posizione di riposo, ma dall'eccesso di flusso di inchiostro che deve essere in qualche modo "smaltito" sulla carta.
 
È a causa di questa costruzione con le punte dei rebbi molto vicine che il pennino Calligraphy a volte produce un leggero tic che è stato notato anche da altri proprietari di questa penna. Nel caso specifico del mio pennino, questo tic è udibile solo quando cambio l'inclinazione laterale della punta e obbligo i rebbi, per così dire, a una leggera "torsione".

Ieri ho provato il pennino flessibile della 149 Calligraphy per disegnare.

La charta bambagina non perdona, perché non si può segnare con la matita (dopo non si riesce a cancellare) e le imperfezioni aumentano, ma il risultato mi ha divertito e mi é piaciuto. Credo che si possa usare con buoni risultati per il disegno a penna. Trovo, peró, che l'inchiostro nero di Aurora sia un po' troppo "fluido", e voglio provare la Calligraphy con il Permanent Black di Montblanc.


In queste ultime due settimane ho usato tanto la mia Calligraphy che la maggior parte delle mie altre penne é rimasta a riposo. Ho addirittura "rispolverato" il portapenne della 149 per averla sempre a mano.


Aumentate le precauzioni per la vostra salute. Un caro saluto a tutti.

meraviglioso

Tutto veramente bellissimo! L'innamorata recensione, la penna, la carta, la scrittura.
Hai una notevolissima perizia nell'uso della stilografica (cosa che ti invidio assai); poi.... il gusto dell'insieme del tutto è...nobile!

Ma che splendore...
Mi stai facendo venire un voglia tremenda di comprare questa penna

Quel sottomano è bellissimo!!!!

@fufluns

Avevo deciso di soprassedere all'acquisto di questa penna, soprattutto visto che ho una micidiale accoppiata: molti pennini "flex" sulle mie penne vintage, nonché una pessima calligrafia.

La tua recensione mi ha fatto ritornare sui miei passi, quindi cercherò di procurarmela;


Magari la versione in foglia d'oro.


Sappi che sarai ritenuto personalmente responsabile di ciò

(e ti va ancora bene che non ho mogli, madri o compagne che ti possano dare la colpa... )

Non posso che unirmi anche io al coro di meritatissimi complimenti!
Di questi tempi, quello che ci proponi-pillole di arte quotidiana a penna- è una grande gioia giornaliera (almeno per me).

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rolex hunter ha scritto: ↑mercoledì 1 aprile 2020, 9:49 @fufluns

Avevo deciso di soprassedere all'acquisto di questa penna, soprattutto visto che ho una micidiale accoppiata: molti pennini "flex" sulle mie penne vintage, nonché una pessima calligrafia.
La tua recensione mi ha fatto ritornare sui miei passi, quindi cercherò di procurarmela;
Magari la versione in foglia d'oro.

Sappi che sarai ritenuto personalmente responsabile di ciò
(e ti va ancora bene che non ho mogli, madri o compagne che ti possano dare la colpa... )

Caro Giorgio: mi merito questa responsabilità, anche se non vorrei, e mi rallegro davvero che non ci siano persone del tuo entourage che vogliano rendermi più pesante il fardello...

Peró, attento! Da quello che ho letto in rete, mentre il pennino flessibile della 149 Calligraphy é un extra-fine, quello della versione 146 (con la bellissima foglia d'oro) é piuttosto un flessibile medio. Può essere che sia altrettanto divertente da usare, ma certamente i risultati che può fornire saranno molto diversi da quelli del vero extra-fine della 149.

donangelito ha scritto: ↑martedì 31 marzo 2020, 2:10 Ma che splendore...
Mi stai facendo venire un voglia tremenda di comprare questa penna

Potrei dirti di resistere alla tentazione, hombre!, ma Il mio non sarebbe un buon pulpito dal quale pronunciare questa predica...