Due gioielli per la S.100
Inviato: domenica 23 luglio 2017, 17:22
1937: il 14 marzo, con l'enciclica Mit brennender Sorge, Papa Pio XI condanna il nazismo. Cinque giorni dopo, con l'enciclica Divini Redemptoris, Papa Pio XI condanna il comunismo. Il 12 Aprile, a Rugby, Frank Whittle testa il primo motore a reazione progettato per la propulsione aerea. Il 6 maggio, alle 19.25, il dirigibile tedesco LZ 129 Hindenburg prende fuoco e viene completamente distrutto nella Stazione Aeronavale di Lakehurst nel New Jersey.
Il 12 maggio ha luogo l’incoronazione di Re Giorgio VI del Regno Unito e della Regina Elisabetta, nell’Abbazia di Westminster. La BBC effettua la sua prima diretta radiofonica. Il 30 Giugno la Banca di Francia abbandona il Gold standard. Il 20 luglio muore a Roma Guglielmo Marconi, padre della radio.
Il 21 Agosto viene pubblicato Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien. Il 16 Ottobre Jimmy McGrory gioca la sua ultima partita nel Celtic, raggiungendo il record di 550 goals segnati durante la carriera da professionista. Il 10 Dicembre gli inglesi Lord Robert Cecil, Walter Haworth, George Thomson e Clinton Davisson vincono altrettanti premi Nobel. In Dicembre entra in servizio nella Royal Air Force lo Hawker Hurricane, primo caccia monoplano per i britannici, che darà un contributo decisivo, solo tre anni dopo, nella vittoria della Battaglia d’Inghilterra, imponendo una svolta alla guerra sfavorevole al nazismo.
Prima della fine dell’anno viene pubblicato il primo romanzo dello scrittore franco-algerino Albert Camus, Il rovescio e il diritto.
E’ in questo periodo che la stilografica che vi presento oggi usciva da una fabbrica di Liverpool, tra le più grandi al mondo per la produzione completa di stilografiche, dalla materia prima al prodotto finito.
La varietà dei modelli prodotti dal gruppo inglese Lang – Curzons – Summit è davvero straordinaria. La mancanza di cataloghi o listini con immagini rende difficile la redazione di un elenco esaustivo, ma contemporaneamente consente scoperte piacevoli. Come quella della penna che vedete.
A prima vista, sembrerebbe una Summit S.175 mk 2; in realtà, come dimostra l’incisione sul corpo, si tratta di una Summit S.100. Sulle prime, ho pensato che si potesse trattare di un esemplare spurio, dovuto ad un errore dell’incisore, ma credo che non sia così: ho infatti reperito alcune fotografie che illustrano un’altra S.100 dello stesso tipo, in una bella celluloide color marmo con venature rosso scuro. Queste fotografie (che purtroppo, non essendo mie, non posso pubblicare) sono molto utili, perché consentono di far risalire questa versione della S.100 intorno alla metà degli anni Trenta: la garanzia della S.100 color marmo è infatti datata 1 Giugno 1937.
La penna veniva garantita per 25 anni. Il ritrovamento di questa versione della S.100, per la verità, non stupisce: il modello 100 (che negli anni Trenta fu maggiormente diffuso nella versione che vedete qui: http://www.fountainpen.it/File:Summit-S ... Posted.jpg) fu infatti forse il più longevo nella produzione del gruppo di Liverpool ed interessò entrambe le serie H ed S, senza soluzione di continuità fra l’una e l’altra.
Questa variante della S.100 (cosiddetta "double jewel", due gioielli, con riferimento ai due tasselli incastonati alle estremità del cappuccio e del fondello) è probabilmente la versione "di lusso" del modello base. Penso sia stata introdotta dopo il 1935, quando l'ammiraglia del catalogo Summit, la S.175 (https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=11292), adottò il pennino di grandi dimensioni e la clip razionalista, che assecondava i dettami estetici dell'epoca.
La nuova S.100 fu prodotta contemporaneamente al modello base e fu utilizzata da Lang (la società del gruppo che curava anche la produzione) come base per altri modelli, come la S.112. Alcuni elementi si ritrovano anche sulle stilografiche prodotte per la Ty.phoo Tea Company, la quale, nell’ambito della strategia di fidelizzazione del cliente, proponeva anche, quale premio a fronte della raccolta di un certo numero di prove d’acquisto, stilografiche di vario tipo, come quella che vedete qui: https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=13670.
La nostra S.100 è fabbricata in celluloide marmorizzata verde con struttura a spirale, con sezione in celluloide nera, tasselli in testa al cappuccio ed al fondello in ebanite, pennino d’oro a 14 carati ed alimentatore in ebanite. Trovo il colore particolarmente accattivante, meno formale del classico nero ma adatto anche ad un professionista. Il cappuccio, dotato di due fori d’aereazione simmetrici, si serra con un giro completo. La clip, in perfetto stile razionalista, è quasi un distintivo delle Summit degli anni Trenta. La leva d’alimentazione è angolata alla radice e l’alimentatore, sprovvisto d’alette, è dotato di due selle laterali, che rimangono nascoste sotto il pennino ma che svolgono egregiamente il loro dovere.
Le dimensioni del pennino, in questo caso un medio tagliato dritto marchiato Summit, sono quelle standard per il modello S.100.
La scrittura è sempre pronta e fluida, senza difetti di sorta e molto piacevole, grazie anche alla morbidezza del pennino. Ecco le caratteristiche tecniche principali:
- Caricamento: a leva laterale;
- Lunghezza chiusa: 130 mm
- Lunghezza aperta: 115 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 149 mm
- Lunghezza del cappuccio: 65 mm
- Rapporto fra la lunghezza del cappuccio e la lunghezza totale (a penna chiusa): 49%
- Diametro del corpo: 12 mm
- Diametro del cappuccio: 13,5 mm (medio)
- Diametro della sezione: 9 mm (medio)
- Lunghezza del pennino (parte esposta): 18 mm
- Peso (caricata): 18 gr
- Peso del cappuccio: 7 gr. Una delle peculiarità di questa penna è la lunghezza del cappuccio, che si rivela decisamente maggiore dello standard Summit e di quello di altre marche famose quando viene rapportata alla lunghezza totale della stilografica chiusa, caratteristica in grado di conferirle un’immagine più bilanciata ed armoniosa. Immagino il piacere che deve aver provato il primo proprietario nel rimirare il suo nuovo acquisto. Forse, per qualche istante, l’avrà distratto dalle preoccupazioni che si addensavano, sempre più pesanti, sull’intera Europa…
E’ in questo periodo che la stilografica che vi presento oggi usciva da una fabbrica di Liverpool, tra le più grandi al mondo per la produzione completa di stilografiche, dalla materia prima al prodotto finito.
La varietà dei modelli prodotti dal gruppo inglese Lang – Curzons – Summit è davvero straordinaria. La mancanza di cataloghi o listini con immagini rende difficile la redazione di un elenco esaustivo, ma contemporaneamente consente scoperte piacevoli. Come quella della penna che vedete.
A prima vista, sembrerebbe una Summit S.175 mk 2; in realtà, come dimostra l’incisione sul corpo, si tratta di una Summit S.100. Sulle prime, ho pensato che si potesse trattare di un esemplare spurio, dovuto ad un errore dell’incisore, ma credo che non sia così: ho infatti reperito alcune fotografie che illustrano un’altra S.100 dello stesso tipo, in una bella celluloide color marmo con venature rosso scuro. Queste fotografie (che purtroppo, non essendo mie, non posso pubblicare) sono molto utili, perché consentono di far risalire questa versione della S.100 intorno alla metà degli anni Trenta: la garanzia della S.100 color marmo è infatti datata 1 Giugno 1937.
La penna veniva garantita per 25 anni. Il ritrovamento di questa versione della S.100, per la verità, non stupisce: il modello 100 (che negli anni Trenta fu maggiormente diffuso nella versione che vedete qui: http://www.fountainpen.it/File:Summit-S ... Posted.jpg) fu infatti forse il più longevo nella produzione del gruppo di Liverpool ed interessò entrambe le serie H ed S, senza soluzione di continuità fra l’una e l’altra.
Questa variante della S.100 (cosiddetta "double jewel", due gioielli, con riferimento ai due tasselli incastonati alle estremità del cappuccio e del fondello) è probabilmente la versione "di lusso" del modello base. Penso sia stata introdotta dopo il 1935, quando l'ammiraglia del catalogo Summit, la S.175 (https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=11292), adottò il pennino di grandi dimensioni e la clip razionalista, che assecondava i dettami estetici dell'epoca.
La nuova S.100 fu prodotta contemporaneamente al modello base e fu utilizzata da Lang (la società del gruppo che curava anche la produzione) come base per altri modelli, come la S.112. Alcuni elementi si ritrovano anche sulle stilografiche prodotte per la Ty.phoo Tea Company, la quale, nell’ambito della strategia di fidelizzazione del cliente, proponeva anche, quale premio a fronte della raccolta di un certo numero di prove d’acquisto, stilografiche di vario tipo, come quella che vedete qui: https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=13670.
La nostra S.100 è fabbricata in celluloide marmorizzata verde con struttura a spirale, con sezione in celluloide nera, tasselli in testa al cappuccio ed al fondello in ebanite, pennino d’oro a 14 carati ed alimentatore in ebanite. Trovo il colore particolarmente accattivante, meno formale del classico nero ma adatto anche ad un professionista. Il cappuccio, dotato di due fori d’aereazione simmetrici, si serra con un giro completo. La clip, in perfetto stile razionalista, è quasi un distintivo delle Summit degli anni Trenta. La leva d’alimentazione è angolata alla radice e l’alimentatore, sprovvisto d’alette, è dotato di due selle laterali, che rimangono nascoste sotto il pennino ma che svolgono egregiamente il loro dovere.
Le dimensioni del pennino, in questo caso un medio tagliato dritto marchiato Summit, sono quelle standard per il modello S.100.
La scrittura è sempre pronta e fluida, senza difetti di sorta e molto piacevole, grazie anche alla morbidezza del pennino. Ecco le caratteristiche tecniche principali:
- Caricamento: a leva laterale;
- Lunghezza chiusa: 130 mm
- Lunghezza aperta: 115 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 149 mm
- Lunghezza del cappuccio: 65 mm
- Rapporto fra la lunghezza del cappuccio e la lunghezza totale (a penna chiusa): 49%
- Diametro del corpo: 12 mm
- Diametro del cappuccio: 13,5 mm (medio)
- Diametro della sezione: 9 mm (medio)
- Lunghezza del pennino (parte esposta): 18 mm
- Peso (caricata): 18 gr
- Peso del cappuccio: 7 gr. Una delle peculiarità di questa penna è la lunghezza del cappuccio, che si rivela decisamente maggiore dello standard Summit e di quello di altre marche famose quando viene rapportata alla lunghezza totale della stilografica chiusa, caratteristica in grado di conferirle un’immagine più bilanciata ed armoniosa. Immagino il piacere che deve aver provato il primo proprietario nel rimirare il suo nuovo acquisto. Forse, per qualche istante, l’avrà distratto dalle preoccupazioni che si addensavano, sempre più pesanti, sull’intera Europa…