80 anni dopo: la Summit S.65 mk2
Inviato: martedì 16 maggio 2017, 10:01
1937 - 21 dicembre: al Carthay Circle Theatre di Los Angeles viene presentato in anteprima mondiale “Biancaneve e i sette nani”, primo lungometraggio a cartoni animati, che dà inizio al successo disneyano. 1939 - In marzo Madrid viene conquistata dai falangisti. Si conclude in Spagna la guerra civile, con la vittoria del generale Franco e l'instaurazione di un regime dittatoriale nel paese. In maggio viene pubblicato il n. 27 di “Detective Comics”, in cui fa la sua prima apparizione Batman. Il 1º settembre la Germania invade la Polonia, atto che segna lo scoppio della seconda guerra mondiale. Il 15 dicembre ad Atlanta viene presentato in anteprima mondiale il film “Via col vento”, vincitore di 10 Premi Oscar. Igor Sikorsky ed Ernst Heinkel fabbricano rispettivamente l'elicottero ad un rotore e l'aereo a reazione. Luther George Simjian progetta il primo bancomat. “Ci attendono giorni bui; la guerra non può più rimanere confinata al campo di battaglia, ma noi possiamo solo agire per il giusto così come lo conosciamo e rimettere devotamente la nostra causa a Dio. Se tutti noi vi rimarremo risolutamente fedeli, pronti a qualunque servizio e ad ogni sacrificio che essa chiederà, con l’aiuto di Dio prevarremo. Che Egli ci benedica e ci protegga tutti”. E’ il 3 Settembre 1939: Re Giorgio VI d’Inghilterra, Scozia ed Irlanda annuncia con queste parole l’entrata in guerra contro la Germania nazista. In una casa del Regno Unito, forse in un cassetto, su uno scrittoio oppure nel taschino di uno dei molti ascoltatori di quel famoso discorso radiofonico, riposa la stilografica che vedete. Si tratta di una Summit S.65 mk 2 (versione 2), modello prodotto nella seconda metà degli anni Trenta e che cessa di venire offerto proprio alla fine del primo dopoguerra.
Con il 1 settembre 1939 svanisce definitivamente l’illusione che la prima guerra mondiale, con il suo enorme sacrificio di sangue, fosse davvero stata “la guerra per porre fine alle guerre” e ci si avvia verso cinque anni di lotta altrettanto sanguinosa. Pochi mesi dopo, nell’estate del 1940, il Regno Unito rimarrà solo nel contrastare la supremazia nazista.
Per nostra fortuna, oggi questa bella penna, testimone silenziosa di quegli anni così duri e drammatici e forse persino scampata ai bombardamenti di Londra, vive tempi più tranquilli.
Ve la propongo in tutta la sua semplice bellezza. Come ho già avuto modo d’affermare in passato, la qualità dei prodotti Summit è sempre stata ottima e questa S.65 non fa eccezione. Fabbricata in celluloide, con sezione, alimentatore e terminale del cappuccio in ebanite, offre finiture rodiate ed un pennino d’oro a 14 carati che, pur non essendo molto grande, scrive benissimo, fattore del resto comune alla produzione di pennini inglese dell’epoca.
Queste le caratteristiche tecniche principali:
- Lunghezza chiusa: 125 mm
- Lunghezza aperta: 118 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 164 mm
- Lunghezza del cappuccio: 55 mm
- Lunghezza della sezione: 17 mm
- Diametro del fusto: 11,4 mm
- Diametro del cappuccio: 12,9 mm
- Diametro medio della sezione: 8 mm
- Peso: 15 gr (caricata)
- Peso del cappuccio: 5 gr La scrittura si rivela pronta, con ottimo flusso, senza salti né false partenze. Il pennino, un tagliato obliquo, è piacevolmente molleggiato e consente belle variazioni di tratto. La sezione, sapientemente svasata e di ottima lunghezza, consente un’impugnatura confortevole ed il bilanciamento è ottimo. La stilografica, alimentata con Pelikan 4001 Brilliant Black, scrive agevolmente anche solo con il suo peso. Il cappuccio, dotato di due fori d’aereazione simmetrici, si chiude in due giri e mezzo. La clip, pur robusta, è dotata d’ottima elasticità.
Come da tradizione Summit, il corpo riporta la scritta seguente, su tre diversi livelli: “Summit – London unbreakable Liverpool – Curzons Ltd”, mentre sul fondello è incisa la sigla del modello: “S.65”.
I più attenti avranno notato che questa versione differisce notevolmente, dal punto di vista morfologico, dalla S.65 che ho presentato in passato (viewtopic.php?f=72&p=168347#p168226). La ragione è ovviamente semplice: si tratta di una versione aggiornata (la mk2 appunto), meno simile, al contrario del modello che la precedette, alla H.65. Le dimensioni e la qualità di scrittura rendono questa stilografica una compagna diuturna ideale, anche grazie all’affidabilità ed alla semplicità e robustezza del sistema d’alimentazione a leva laterale.
Ancora oggi, dopo più di 80 anni di paziente servizio, è in grado di dare molte soddisfazioni. Non è dunque difficile capire come mai il gruppo Lang – Curzons – Summit fosse divenuto rapidamente uno degli operatori di maggior successo nel mercato britannico delle stilografiche fra le due guerre mondiali.