Convivenza stilografica & inchiostro indelebile

[stanzarichi]

Roba che un appassionato non ci dorme per una settimana.

[nilox]

Ho fatto una prova "al volo" ("alla boia d'un giuda" si direbbe in certe regioni.....), scritta di getto, su carta da fotocopie usata, giusto 'per dare un'idea di come viene fuori il Pelikan blue-black;
Al momento è un inchiostro che mi soddisfa molto (non ho esigenza, in questo contesto d'uso, di resistenza o persistenza); programmo una prova testa-a-testa con il R&K verdigris, ma è ancora di la da venire.

Comunque, lo sto usando da un mese circa, e lo trovo affidabile come il Royal Blue della stessa marca.
Peli-Blue-Black test.jpg

nelle ultime righe ho volontariamente aumentato un poco la pressione sul pennino (ma appena appena)

Grazie Giorgio

Inchiostro veramente interessante, conoscevo questo inchiostro,ma non avevo visto l'effetto reale nella scrittura, ordinerò subito questo blue-black.
Belle le sfumature,con una stilografica Flex credo che le sfumature saranno più marcate.

[drepic]

Per il lavoro mi starei orientando a utilizzare R&K dokumentus (per via della facile reperibilità e certificazione ISO) sulla Stipula Adagio, prevedendo un bagnetto ogni paso di mesi e facendomi passare le paure.
Adesso il dilemma è (ulteriore grazie a Riccardo): mi azzardo a mescolarli??? Il mio sarebbe un utilizzo a lungo termine... torniamo al bagnetto settimanale?

de atramentis docum rosso : mischiato da mesi col nero deAtram e con nero pelikan (1/10) : nessun problema (il secondo non sembra snaturare la natura water-res).
R&K linea sketching, miscelati sempre col nero pelikan : ottimo come sopra.
mix con nero pilot o platinum : disastro. nero lamy : abbastanza bene

per precauzione li metto in contenitori di 5ml prima, per qualche settimana. se vedo il minimo grumo-deposito evito l'uso.

[nilox]

Ho fatto una prova "al volo" ("alla boia d'un giuda" si direbbe in certe regioni.....), scritta di getto, su carta da fotocopie usata, giusto 'per dare un'idea di come viene fuori il Pelikan blue-black;
Al momento è un inchiostro che mi soddisfa molto (non ho esigenza, in questo contesto d'uso, di resistenza o persistenza); programmo una prova testa-a-testa con il R&K verdigris, ma è ancora di la da venire.

Comunque, lo sto usando da un mese circa, e lo trovo affidabile come il Royal Blue della stessa marca.
Peli-Blue-Black test.jpg

nelle ultime righe ho volontariamente aumentato un poco la pressione sul pennino (ma appena appena)

Buonasera Giorgio
Potresti postare una prova con il blue-black con una stilografica Flex.
Sono curioso di vedere come va

[Polemarco]

Io ho fatto una mistura con 80% rosso Pelikan e 20% Blue Royal Pelikan. Nessuna posa nel calamaio Pelikan dedicato (5 ml in tutto). Utilizzato con Safari Vista. Ottimo risultato, ma sul contorno della sezione (all’inizio del pennino) sono comparse dopo un po’ delle “formazioni” che ho tolto con della carta morbida.
Niente di irrecuperabile, però è la prima volta che mi capita.
Poi vi dico quando laverò la Safari ...
È il rosso che è “na carogna” ?

[rolex hunter]

Buonasera Giorgio
Potresti postare una prova con il blue-black con una stilografica Flex.
Sono curioso di vedere come va

Intendi una stilografica flex vintage (tipo una Wat 52)?? Per domani organizzo
(perché il pennino della penna usata è, per quanto posso affermare, un ottimo flessibile, per essere una penna moderna.... )
Puoi vedere un test più esteso, sempre con la Santini Libra, qui:

viewtopic.php?p=291076#p291076

[rolex hunter]

Bene, ecco qualche penna d'antan (con pennini ancora più d'antan) inchiostrata con il Pelikan Blue-Black;
non ho messo particolare cura nella realizzazione dello scritto (anche perché..... meglio di così non credo di essere capace).

Notate come la ED anonima del primo foglio rilasci un flusso tanto copioso da impedire qualsiasi sfumatura; devo provare con il catrame caldo (e la melassa se mai volessi un colore brown....).

è uno di quei casi in cui il bistrattato Royal Blue, normalmente considerato povero di sfumature, noioso, può mostrare qualche punto interessante; ma siamo proprio al limite.

D'altronde quella penna è davvero carina......

La carta è sempre quella del blocco da disegno preso alla LIDL:

Non ho effettuato correzioni di colore; fogli infilati nello scanner e pubblicati "così come sono".
I risultati sono abbastanza fedeli all'originale, alla prova dell'occhio sul mio monitor.
Ovviamente vanno ingranditi al formato A4 per avere un'idea precisa.

tutto questo mi fa pensare che dovrei davvero cominciare ad esercitarmi in qualche forma di esercizio di calligrafia.....

[MaPe]

Buongiorno a tutti!

Come ti hanno detto i Koh-I-Noor blu e nero costano poco, fanno il loro lavoro in maniera egregia e sono realmente molto resistenti. Se il Blue, che è abbastanza chiaro puoi tranquillamente scurirlo con il nero, fai delle prove segnandoti le proporzioni.

Tra gli inchiostri "gentili" che hanno una certa resistenza all'acqua ti direi il Pilot Blue-Black ed il R&K Sepia.

R&K Scabiosa e Salix se li usi con pennino in oro non ci sono problemi, con quelli in acciaio serve qualche attenzione in più.

[rizzi83]

Grazie a tutti per le ulteriori informazioni!

Mi sono armato di santa pazienza per scrivere (in tedesco) alla De Atramentis. Molto gentili, mi hanno spiegato che:
- le Dokumenten Tinten si possono mescolare fra loro ma non con altri inchiostri
- non intasano la penna e non richiedono attenzioni particolari
- sono tutte indelebili ma il nero Archivtinte è più resistente soprattutto alla luce
- sono “a prova di documento” (?!) ma senza certificazione ISO per l’uso documentale...

Direi che per il lavoro andrò sui R&K dokumentus o sul K-I-N nero (il blu non è ISO).

Quanto agli inchiostri gentili: con il Diamine o l’Aurora in edizione speciale anniversario sono tranquillo o meglio andare nella linea “normale”?
Gli R&K Schreibtinte sono tutti sicuri o ci sono differenze?
I due ferrogallici mi piacciono, però nonostante il pennino 18k mi pareva pericoloso tenere caricata una bella penna con un inchiostro acido...