Waterman 52 54

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Static65
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Messaggio da Static65 »

Sono ormai anni che ho orientato la mia collezione esclusivamente sulle "vecchiette" (quasi solo) in celluloide. Adoro il materiale, i pennini di oro abbondano (e ad un prezzo decisamente più ragionevole rispetto alle penne attuali) e il fatto di trovarne tanti che flettono non è che una goduria, o almeno lo è per me. Diciamo che ormai mi trovo davvero molto raramente a scrivere con penne che hanno meno di 80 anni... e nessun pennino si è mai rotto o rovinato, anzi, oserei dire che alcune scrivono decisamente meglio rispetto a certe penne contemporanee che mi sono trovato ad utilizzare :roll:
Chiaramente non parliamo di penne a cartuccia, e specialmente quando entrano in gioco i sacchetti e i sistemi di caricamento dell'epoca i problemini possono sorgere. Poi dipende dal tempo che ci vuoi dedicare: a me piace "restaurare" nel piccolo delle mie possibilità, quindi mi è capitato di accollarmi delle poverette che mi hanno dato un bel po' di grane, ma basta virare sui modelli "fidati" (pagando qualche soldo in più) per avere sottomano penne assolutamente funzionanti e tranquillamente utilizzabili quotidianamente. Io me le porto pure in giro, ma probabilmente sono matto.

Ho sempre un po' snobbato il mondo Waterman per ragioni strettamente personali, ma regalarmi una 452 ½ V è stata una bellissima decisione. Avrà cento anni, ma non ha un problema che sia uno (e in più ha un flex di tutto rispetto). Per quanto riguarda i pennini, come hanno già detto altri, i flessibili non sono esattamente pratici per l'utilizzo quotidiano o di lavoro, ma trovi fior di pennini rigidi anche nel repertorio d'epoca. Parlo della stragrande maggioranza delle Balance, per esempio, o delle varianti manifold di altri modelli importanti. Mini aneddoto: quando acquistai la mia Eversharp Skyline rimasi inizialmente deluso dal fatto che il pennino fosse un manifold rigidissimo... e invece l'esperienza di scrittura ha sciolto tutte le mie riserve.

Tutto questo per dire che c'è un bellissimo mondo nel vintage, e che anche se può intimorire vale la pena farci un giro :thumbup:
pbon
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Messaggio da pbon »

francoiacc ha scritto: martedì 1 luglio 2025, 15:37 Leggendo il tuo messaggio si intuisce un grosso scetticismo, che secondo me ti preclude un approccio sereno ed oggettivo al mondo del vintage.
No, non è scetticismo. Ho le stesse preoccupazioni con pennini contemporanei. So che il metallo si affatica e produce mini rotture che possono alla lunga portare il pennino a spaccarsi. Non ho idea di quando avviene, se è comune, se è dovuto ad abuso dell'utente, se è inevitabile, se è una cosa che avviene dopo 100 anni o dopo 10. Ho imparato a pensare al pennino come ad un oggetto semi-consumabile.

Esempio: zebra G nella mia testa è un pennino consumabile. Significa che per me è normale comprare un pacco da 10 e usare ciascuno per 1 mese circa e dopo un mese avrò almeno uno dei seguenti problemi: ruggine, pennino spuntato, pennino deformato, pennino che strappa le pagine.

Un pennino stilografico nella mia testa potrebbe essere concepito come "semi-consumabile". Quanto mi potrebbe durare? 10 anni? non lo so, non ne ho ancora consumato uno, sono tutti molto più durevoli.

Ho immaginato che pennini stilografici flessibili sarebbero passati da mano a mano, e qualche utente li potrebbe aver maltrattati. Ho notato che la maggioranza delle persone infatti maltratta le stilografiche premendo il pennino ben oltre quello che premo io, molto molto oltre. Io ho mano leggera, ma la maggioranza della gente no. Quindi ho pensato, non è che i pennini vintage sono prodotti maltrattati e rovinati in procinto di rompersi ? ma queste sono solo le mie speculazioni/ipotesi.
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Messaggio da Roland »

La questione di quanto duri un pennino in oro è interessante. Il pennino si logora e anche usato in modo corretto con l'età rischia la rottura. Non è un caso che le aziende storiche tipo la Parker e non solo lei (parliamo in epoca vintage ie prima del 1940) garantissero i pennini in oro per una durata di circa 30 anni. Non credo che sparassero questi numeri a caso.
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Messaggio da piccardi »

pbon ha scritto: mercoledì 2 luglio 2025, 7:16 Esempio: zebra G nella mia testa è un pennino consumabile. Significa che per me è normale comprare un pacco da 10 e usare ciascuno per 1 mese circa e dopo un mese avrò almeno uno dei seguenti problemi: ruggine, pennino spuntato, pennino deformato, pennino che strappa le pagine.
I pennini da cannuccia sono sempre stati consumabili. I pennini delle stilografiche mai, almeno non quelli delle stilografiche di prima e seconda fascia, che erano costruiti per durare una vita (anche se poi le garanzie a vita gliele hanno fatte togliere).
pbon ha scritto: mercoledì 2 luglio 2025, 7:16 Ho immaginato che pennini stilografici flessibili sarebbero passati da mano a mano, e qualche utente li potrebbe aver maltrattati. Ho notato che la maggioranza delle persone infatti maltratta le stilografiche premendo il pennino ben oltre quello che premo io, molto molto oltre. Io ho mano leggera, ma la maggioranza della gente no. Quindi ho pensato, non è che i pennini vintage sono prodotti maltrattati e rovinati in procinto di rompersi ? ma queste sono solo le mie speculazioni/ipotesi.
Si, ci sono pennini maltrattati e rovinati. E ci sono anche pennini che a causa dell'uso intenso da parte del primo acquirente possono essere consumati. Per cui si, se compri una penna vintage saperne valutare le condizioni o avere qualcuno di fidato, (che può anche esser chi te la vende) che ne sa valutare le condizioni è importante. Ma vale per qualunque tipo di usato.

Ma in genere la maggioranza di chi le ha usate a suo tempo non corrisponde alla maggioranza di quello che farebbero le persone di oggi ed era senz'altro, visto anche quanto costavano, attenti nell'usarle. Per cui alla fine trovare penne con pennini sostanzialmente a posto è abbastanza comune.

Simone
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Messaggio da francoiacc »

Tutto si usura nel tempo, come scrive sopra Simone, bisogna capire lo stato in cui si trova come per qualsiasi usato. Tuttavia, considerando i nostri tempi di usura, a meno di trovare qualcosa di davvero (ab)usato, sono pennini che con molte buone probabilità' ci sopravviveranno.

Il consiglio resta quello di affidarti a persone/venditori esperte e iniziare a fare esperienza. :wave:
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Francesco
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