Musicus ha scritto: ↑domenica 4 maggio 2025, 21:06
questo intendevo
Eh no.
Hai scritto
Esme ha scritto: ↑domenica 4 maggio 2025, 20:51
Proprio come quella che tu hai preso dalla mia recensione senza citare la fonte primaria...
Musicus ha scritto: ↑domenica 4 maggio 2025, 21:09
Credo che il contatto con la realtà lo perda chi parla, scrive, chiacchiera di penne che nemmeno possiede e, nel tuo caso direi, ha neppure mai visto...
Ok, Giorgio, hai proprio stufato, lasciatelo dire.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
maylota ha scritto: ↑venerdì 2 maggio 2025, 19:04
Marco Tagliani (l'autore del post) non è l'ultimo arrivato...
Omas è morta, ma una riesumazione del cadavere più dignitosa di quella vista finora ci starebbe tutta ! Speriamo
La produzione (celluloide /resina) magari la riportano in Italia ma i pennini? Li faranno loro o li prenderanno da Jowo /Bock? Riuscissero a fare i pennini in house come la Scribo ma con un controllo qualità maggiore beh sarebbe già qualcosa di interessante (oltre a tirare fuori qualche modello classico anche nella dimensione ie qualcosa che non sia extralarge).
maylota ha scritto: ↑venerdì 2 maggio 2025, 19:04
Marco Tagliani (l'autore del post) non è l'ultimo arrivato...
Omas è morta, ma una riesumazione del cadavere più dignitosa di quella vista finora ci starebbe tutta ! Speriamo
La produzione (celluloide /resina) magari la riportano in Italia ma i pennini? Li faranno loro o li prenderanno da Jowo /Bock? Riuscissero a fare i pennini in house come la Scribo ma con un controllo qualità maggiore beh sarebbe già qualcosa di interessante (oltre a tirare fuori qualche modello classico anche nella dimensione ie qualcosa che non sia extralarge).
Scribo non mi sembra si faccia i pennini "in house" ma che li compri da Bock custom made (dissero) secondo le vecchie specifiche Omas, che poi manco Omas se li faceva in casa e quando li faceva magari non tutti (come tanti illustri altri) a meno di non andare indietro di 60 anni?
Comunque l'importante è che il pennino abbia una sua personalità, non che sia fisicamente fatto in un posto anzichè in un altro. Più importante a mio gusto è che non facciano l'ennesimo pennone King Size/John Holmes con colorazioni antinebbia visibili a 2km di distanza e "pennini" larghi come una portaerei
Omas per quanto ne so (poco a dire il vero) si faceva i pennini in house fino alla fine degli anni ottanta e forse anche nei primissimi anni novanta. Quindi non c'è bisogno di andare indietro di 60anni, bastano 40.
Roland ha scritto: ↑venerdì 9 maggio 2025, 17:00
Omas per quanto ne so (poco a dire il vero) si faceva i pennini in house fino alla fine degli anni ottanta e forse anche nei primissimi anni novanta. Quindi non c'è bisogno di andare indietro di 60anni, bastano 40.
Li faceva fare fuori anche prima, magari non in Germania, e magari non esclusivamente (cosa che senza dirlo hanno fatto e presumibilmente continuano a fare molte marche). Sicuramente Globus aveva i punzoni per farli. quelli li ho visti (e non solo quelli di Omas, ce n'erano diversi).
Ritornando in topic, anche a me sembra strano che nel primo dopoguerra in Italia si facesse una operazione pubblicitaria richiamando un battello della MAS.
La Omas 361 è commercializzata nel 1948 (fonte il nostro wiki), è possibile che lo sviluppo della penna sia iniziato durante la guerra e che quella fosse una pubblicità impostata quando Bologna era ancora territorio dell’Asse?
La messa in commercio potrebbe essere stata rinviata a causa dei fatti bellici.
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
alfredop ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 9:21
Ritornando in topic, anche a me sembra strano che nel primo dopoguerra in Italia si facesse una operazione pubblicitaria richiamando un battello della MAS.
Convince poco anche me, ma non ho mai visto nessuna traccia di quella pubblicità a giro (non che ve ne siano molte, ma qualcuna si trova), potrebbe anche essere stata una bozza poi mai utilizzata proprio per questo motivo. Salvo poi esser smentito da qualche pubblicazione.
alfredop ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 9:21
La Omas 361 è commercializzata nel 1948 (fonte il nostro wiki), è possibile che lo sviluppo della penna sia iniziato durante la guerra e che quella fosse una pubblicità impostata quando Bologna era ancora territorio dell’Asse?
La messa in commercio potrebbe essere stata rinviata a causa dei fatti bellici.
Il brevetto è del marzo 1948 (come riportato nella registrazione dei brevetti chiesti in america, francia e gran bretagna), ovviamente anche questo è possibile ma mi più probabile la mia ipotesi precedente. Non essendoci dati certi, come capita spesso in questi casi, restiamo nel campo del tirare a indovinare.
Roland ha scritto: ↑venerdì 9 maggio 2025, 17:00
Omas per quanto ne so (poco a dire il vero) si faceva i pennini in house fino alla fine degli anni ottanta e forse anche nei primissimi anni novanta. Quindi non c'è bisogno di andare indietro di 60anni, bastano 40.
è come dice Simone, i pennini non li facevano in house, probabilmente li faceva per loro qualcuno in Italia, non ci sono informazioni certe ma da comparazioni di pennini Omas con altri che si dimostrano praticamente identici come geometrie, è probabile che la produzione fosse Comit/Rover.
(cerca "comit rover pennamania")
Di certo erano differenti da quelli prodotti successivamente da Bock.
sansenri ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 15:44
è come dice Simone, i pennini non li facevano in house, probabilmente li faceva per loro qualcuno in Italia, non ci sono informazioni certe ma da comparazioni di pennini Omas con altri che si dimostrano praticamente identici come geometrie, è probabile che la produzione fosse Comit/Rover.
(cerca "comit rover pennamania")
Non arriverei a dire che non li hanno mai fatti in casa, come fa qualcuno, la pratica di farseli produrre da terzi anche quando li si producono in casa era comune e di certo non solo di Omas. Ripeto, alla Globus, quando andai a vedere i macchinari che gli eredi avevano ritrovato in una cantina sigillata, e che poi han rivenduto a Stipula, ho visto punzoni per i pennini di parecchie marche.
Che pennini i Globus
Non faccio assolutamente fatica a capire il motivo per cui in tanti si sono affidati a loro.
piccardi ha scritto: ↑lunedì 12 maggio 2025, 18:23
Ripeto, alla Globus, quando andai a vedere i macchinari che gli eredi avevano ritrovato in una cantina sigillata, e che poi han rivenduto a Stipula, ho visto punzoni per i pennini di parecchie marche.
Simone
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