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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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JiF
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Ho letto tutto d'un fiato... Appassionante, interessante e molto ben descritto!
Grazie Esme!!
Grazie Esme!!
Renato.
"Docendo discitur"
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JiF
Come sempre molto esaustiva e "professionale" grande Esme, grazie!
inchiostrare non si può sentire, sarebbe come dire ho benzinato l'auto, o ho vinificato la damigiana, ho peperonato la pentola, ho orologiato il polso. mi ricorda molto il "esci il cane che lo piscio"
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Questa matita in particolare usa mine da 2mm, che si trovano senza problemi e che sono comunque un po' più grandi dello standard "vintage". La versione con tratto più fine credo utilizzi mine da 1.15mm, difficili da trovare nei negozi normali, ma online si reperiscono senza problemi.
L'ebanite con questo particolare motivo, che alcuni anglofoni chiamano "giraffe", è la ragione principale per cui la cercavo. Doveva essere caratteristica della produzione transalpina: nel tempo ho visto alcune penne con questa ebanite particolare, tutte di provenienza francese.
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JiF
Mmm... interessante! Io non l'avevo mai notata prima. Penso anch'io sia una produzione francese, le ebaniti particolari erano apprezzate.
Grazie per le informazioni, sapere che non ci sono problemi con le mine è un incentivo alla scimmia...
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
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Grazie anche a voi per il riscontro, sono contenta se era interessante e non noioso.
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Grazie per il grande e preciso lavoro di ricostruzione storica che si rivela di piacevole e appassionante lettura.
Sono moderno, non contemporaneo
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Grazie anche a te per il riscontro.
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JiF
Grazie balthazar.
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JiF
Esme! Ma sei bravissima! Mamma mia che lavorone!
Una ricerca veramente approfondita, che ha sicuramente richiesto un grande impegno e che fa chiaramente trapelare la tua passione per la storia e la tecnica della stilografica (e per le genealogie… confesso che mi sono un poco perso tra tutti i nomi citati )
Una ricerca veramente approfondita, che ha sicuramente richiesto un grande impegno e che fa chiaramente trapelare la tua passione per la storia e la tecnica della stilografica (e per le genealogie… confesso che mi sono un poco perso tra tutti i nomi citati )
- Esme
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JiF
Grazie anche a voi.
Ho messo l'albero genealogico per quello (in realtà c'erano altri nomi, ma perché mi sono fatta prendere la mano dalle ricerche... ).
Va beh, qualcuno dice che qualche errore va messo, per allontanare gli spiriti cattivi...
Le varie registrazioni anagrafiche sono nei registri di stato civile.
In Francia moltissimi dipartimenti/città li hanno digitalizzati e messi in rete (non quelli contemporanei).
Non c'è la ricerca con OCR, viste le grafie molto particolari, quindi la consultazione va fatta come su cartaceo e con i soliti metodi, ma è comunque notevolissimo che siano accessibili da remoto.
In realtà quello del Principato di Monaco è anche indicizzato!
In Italia, tranne alcune eccezioni, questo ce lo sognamo.
Eh lo so!
Ho messo l'albero genealogico per quello (in realtà c'erano altri nomi, ma perché mi sono fatta prendere la mano dalle ricerche... ).
Ma accidenti, hai ragione! Chissà perché ho scritto "Rimex"?
Va beh, qualcuno dice che qualche errore va messo, per allontanare gli spiriti cattivi...
Le varie registrazioni anagrafiche sono nei registri di stato civile.
In Francia moltissimi dipartimenti/città li hanno digitalizzati e messi in rete (non quelli contemporanei).
Non c'è la ricerca con OCR, viste le grafie molto particolari, quindi la consultazione va fatta come su cartaceo e con i soliti metodi, ma è comunque notevolissimo che siano accessibili da remoto.
In realtà quello del Principato di Monaco è anche indicizzato!
In Italia, tranne alcune eccezioni, questo ce lo sognamo.
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JiF
Come promesso, Esme, ti commento un paio di cosine.
Pagina 6
Nel trafiletto di giornale del 1921 si legge che Mme Jules Fagard suonava molto bene il pianoforte...
Pagina 14
Purtroppo non ho idea del significato della <i> nella Marca, se non può venire da Isidore: l'agevolazione della pronuncia sembrerebbe perciò l'ipotesi più probabile (visto che avevano depositato anche <J. F.>, illeggibile, come si apprende dal trafiletto da te allegato a pag.18), anche considerando che la lettera <J> per la pronuncia francese è indicata come <ji> (Ji).
Pagina 16
Per quanto riguardo la banda colorata sulla matita, nel 1925 JiF non può "seguire" la Waterman's perché il "codice dei colori" verrà introdotto soltanto due anni dopo sulla <No.7> Ripple (1927).
Pagina 20
Non sono affatto sicuro che la JiF abbia introdotto il tappo metallico negli inchiostri, quasi sicuramente non ha inventato l'astuccio da viaggio in bachelite (che all'epoca proponevano quasi tutti i Produttori da Parker a Onoto), assolutamente non quello in nickel (ad es. Waterman) e men che meno l'inchiostro "per uso stilografico" (ad es. Carter). Le custodie raffigurate nella pubblicità che alleghi le ho tutte (ma non di tutti i colori!)...
Pagina 25
Contrariamente a quanto scrivevo nella mia recensione del calamaio Tip-fill francese, esso fu lanciato già nel settembre del 1937 (e non nel 1939): ho acquistato la pubblicità originale, credevo di averla già passata allo scanner, ma non è così. Provvederò a inserire una correzione nel mio articolo!
Pagina 27
Il rivestimento prezioso "coquille d'oeuf" non è fantomatico, ma ben documentato da pubblicità ed esemplari in possesso dei collezionisti: il problema è che se le tengono certe penne!! Una volta, la prima e l'unica! da quando la cerco, ne è passata una su Ebay, in asta, da un venditore senza garanzie: ho offerto 750 Euro pensando di andare tranquillo. Beh, ha chiuso a 1470...
(Direi, ma vedo poco, che la terzultima e la penultima delle matite di F. Gomez non sono JiF ma Waterman's)
Pagina 29
Pubblicità allegata (di cui ho una versione ancora precedente, di settembre, ma non ancora passata allo scanner): io ho 3 portacartucce di vetro, e nessuno di essi è in metallo: direi che si tratta di celluloide (nera).
NB: la scritta della Marca sul fondello è molto importante perché, questo in generale, permette di datare le produzioni JiF: dapprima con l'acronimo con le iniziali in stampatello (e la <i> minuscola) poi, subito dopo la Guerra con i nuovi design direi , si trasformerà tutto in "corsivo" Jif (con anche la <f> minuscola).
Giorgio
P.s.: ho visto che il tema era stato sollevato poco tempo fa, ma potresti per favore inserire le "Emoticon" attingendo solo a quelle rese disponibili dal Forum? Purtroppo, quelle che inserisci attualmente (almeno per diversi utenti)
- compaiono in ritardo(!),
- sono sempre precedute da un quadratino (quindi sono "doppie")
- ti esentano dal limite massimo di 5 faccine tassativo per tutti gli altri utenti del Forum.
- Esme
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JiF
Innanzitutto grazie per tutti i riscontri.
Secondo Rachline, prima della morte di Jules Fagard la musica era il suo principale interesse. In realtà era anche una allevatrice di cani.
E mi ha fatto scoprire anche la vicenda della Croix Sonore. In rete ci sono dei video storici: uno strumento un po' inquietante.
Soltanto mi pare strano che qualcuno si sia inventato di sana pianta il nome Isidore (nome che comunque non appartiene alla genealogia Fagard).
Ho una mezza idea che una risposta possa esserci nel libro di Mora, considerato il massimo esperto di Waterman France, ma non avendolo è solo una supposizione.
Ricontrollerò un po' di inserzioni per capire come mai avessi pensato il contrario, così capisco l'errore.
[Nota a margine: nel pdf i link sono cliccabili, tranne uno che non c'è stato verso di farlo funzionare.]
Asseriva espressamente che "c'est à la société JiF que revient le mérite" di aver introdotto il tappo metallico, l'astuccio da viaggio in bachelite, l’astuccio in nickel con o senza contagocce, e "surtout" la linea di inchiostri prettamente stilografici.
Del resto il verbo usato è "introdurre", quindi non c'era stata un'attribuzione di invenzione, ma piuttosto il prendersi il merito rispetto alla casa madre statunitense, che per un francese ho il sospetto sia ugualmente importante .
Il reparto tecnico JiF lavorava molto sul fronte inchiostri, con diversi brevetti.
Ce n'è uno anche per quanto riguarda il perfezionamento del tappo metallico con un sistema a cannuccia per versare piccole quantità [FR 720164].
Oltre alle pubblicità, la fonte è sempre l'articolo citato.
Anche sul nostro wiki "coquille d'oeuf" è accompagnato da un punto di domanda!
Peccato tu non l'abbia spuntata!
Sì, la n. 15 e la n. 16 dovrebbero essere Waterman e non JiF, anche se Artcurial non lo specifica.
Ora non riesco a ricordarlo (troppe cose ho visto!) ma se ho scritto espressamente "metallico" quasi certamente devo averlo letto.
Ho una serie di inserzioni pubblicitarie più tecniche, fatte più per i rivenditori al dettaglio che per i clienti finali. Può essere che fosse scritto lì.
Evidentemente ne avevano fatti di tipi diversi, forse un po' come per i porta calamai.
Per quanto riguarda i cambiamenti di logo, invece, non ne ho fatto menzione perché ho dati discordanti.
Come giustamente noti, nelle pubblicità post seconda guerra mondiale il logo sembra essere cambiato, con la "f" minuscola.
Però non sono riuscita ad individuare con certezza una data di inizio per il nuovo logo, anche se probabilmente coincide con il cambio di denominazione della società, di cui non ho reperito la registrazione ma che come ho scritto è almeno del 1949.
Sicuramente nelle pubblicità del 1950 già compare.
Però, nella registrazione statunitense presentata nel 1951 il marchio è ancora con la "F" maiuscola, anche se con campitura piena e non più puntinata.
Dato che anche i due precedenti loghi (quello originario puntinato e quello successivo a campitura piena) sono stati usati in contemporanea, non mi sono arrischiata a fare congetture.
Sì, m.me Fagard era una pianista e soprattutto una appassionata di musica.
Secondo Rachline, prima della morte di Jules Fagard la musica era il suo principale interesse. In realtà era anche una allevatrice di cani.
E mi ha fatto scoprire anche la vicenda della Croix Sonore. In rete ci sono dei video storici: uno strumento un po' inquietante.
Tutte le possibilità sono aperte.
Soltanto mi pare strano che qualcuno si sia inventato di sana pianta il nome Isidore (nome che comunque non appartiene alla genealogia Fagard).
Ho una mezza idea che una risposta possa esserci nel libro di Mora, considerato il massimo esperto di Waterman France, ma non avendolo è solo una supposizione.
Ero proprio convinta che JiF avesse preso spunto da Waterman per la banda colorata, grazie per la correzione.
Ricontrollerò un po' di inserzioni per capire come mai avessi pensato il contrario, così capisco l'errore.
Per quanto riguarda tutte le questioni di innovazione inchiostri, i dati sono elencati dell'articolo del 1937 citato, e a fornirli era stato direttamente il direttore commerciale di JiF. Li ho presi per buoni, data la fonte.
[Nota a margine: nel pdf i link sono cliccabili, tranne uno che non c'è stato verso di farlo funzionare.]
Asseriva espressamente che "c'est à la société JiF que revient le mérite" di aver introdotto il tappo metallico, l'astuccio da viaggio in bachelite, l’astuccio in nickel con o senza contagocce, e "surtout" la linea di inchiostri prettamente stilografici.
Del resto il verbo usato è "introdurre", quindi non c'era stata un'attribuzione di invenzione, ma piuttosto il prendersi il merito rispetto alla casa madre statunitense, che per un francese ho il sospetto sia ugualmente importante .
Il reparto tecnico JiF lavorava molto sul fronte inchiostri, con diversi brevetti.
Ce n'è uno anche per quanto riguarda il perfezionamento del tappo metallico con un sistema a cannuccia per versare piccole quantità [FR 720164].
In effetti ho messo la data del 1937, ma ho dimenticato di specificare meglio da dove veniva l'incongruenza con il tuo articolo.
Oltre alle pubblicità, la fonte è sempre l'articolo citato.
Sì, ho usato il termine "fantomatico" proprio perché sono rarissime e mi è capitato di leggere commenti dubbiosi sulla loro esistenza.
Anche sul nostro wiki "coquille d'oeuf" è accompagnato da un punto di domanda!
Peccato tu non l'abbia spuntata!
Sì, la n. 15 e la n. 16 dovrebbero essere Waterman e non JiF, anche se Artcurial non lo specifica.
Per il portacartucce vado a rivedermi le varie informazioni che ho reperito.
Ora non riesco a ricordarlo (troppe cose ho visto!) ma se ho scritto espressamente "metallico" quasi certamente devo averlo letto.
Ho una serie di inserzioni pubblicitarie più tecniche, fatte più per i rivenditori al dettaglio che per i clienti finali. Può essere che fosse scritto lì.
Evidentemente ne avevano fatti di tipi diversi, forse un po' come per i porta calamai.
Per quanto riguarda i cambiamenti di logo, invece, non ne ho fatto menzione perché ho dati discordanti.
Come giustamente noti, nelle pubblicità post seconda guerra mondiale il logo sembra essere cambiato, con la "f" minuscola.
Però non sono riuscita ad individuare con certezza una data di inizio per il nuovo logo, anche se probabilmente coincide con il cambio di denominazione della società, di cui non ho reperito la registrazione ma che come ho scritto è almeno del 1949.
Sicuramente nelle pubblicità del 1950 già compare.
Però, nella registrazione statunitense presentata nel 1951 il marchio è ancora con la "F" maiuscola, anche se con campitura piena e non più puntinata.
Dato che anche i due precedenti loghi (quello originario puntinato e quello successivo a campitura piena) sono stati usati in contemporanea, non mi sono arrischiata a fare congetture.
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JiF
Per quanto riguarda le emoticon, è vero, ne avevamo parlato e anch'io avevo riportato il problema.
Non essendoci però stato un appello in merito, non avevo pensato fosse di disturbo.
Cercherò di limitarmi a quelle "ufficiali".
Non sapevo nemmeno che ci fosse un limite di utilizzo.
Ci tengo però a spiegare il perché uso diverse emoticon.
Sono abituata a esprimermi molto con la mimica facciale, è una comunicazione per me molto importante.
In più nelle interazioni sui social è purtroppo molto facile che ci siano spiacevoli fraintendimenti.
Le emoticon diventano quindi un importante strumento, e non solo un vezzo da boomer (la genZ del resto nemmeno usa la punteggiatura...)
Però il set ufficiale del forum, mi va stretto! Non ci sono tutte le emozioni che mi servono, mannaggia!
Voglio dire: non c'è nemmeno la scimmia.
E il Monk che c'è in me fa fatica ad accettare un uso misto. (E qui avrei voluto mettere un'emoticon che non è prevista!)
Tutto ciò solo per spiegare il mio punto di vista.
Ma come detto, cercherò di non usare il set esterno. (E qui serviva proprio l'emoticon con gli occhioni lucidi. )
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