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Il futuro della calligrafia

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Messaggio da Pilot74 »

G P M P ha scritto: sabato 12 luglio 2014, 13:44 Quando la Scrittura suggerisce un modo diverso di intendere la scrittura.

Un flash. Che cos'è la memoria, un episodio che avevo totalmente accantonato nel mio cervello è improvvisamente tornato alla luce.

Ero bambino (quindi più o meno prima metà degli anni '70) quando al telegiornale vidi il prototipo di una macchina che scriveva tenendo la penna ferma e muovendo la carta sottostante.
Il risultato era incerto, un po' tremulo, la macchina era lenta, ma era pur sempre un prototipo, la tecnologia sarebbe certamente migliorata.
Corsi a raccontarlo a mio padre (ingegnere) convinto che la notizia lo avrebbe eccitato, ma rimase piuttosto freddino.

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ricart
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Messaggio da ricart »

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Messaggio da Koten90 »

Chiaro esempio del lavoro di ingegnere (non me ne voglia, se c’è qualcuno che legge): per amore della materia, si procede a inventare qualcosa che il buon senso definisce totalmente inutile.
Un uomo non avrà mai la capacità di usare la testina di una stampante (laser o inkjet che sia) per scrivere direttamente su carta. Cosa se ne fa un robot di uno strumento complesso come una penna, se non una mostra delle abilità del suo programmatore, quando può stampare con efficienza e precisione altissime?

L’unico impiego pratico che vedo per un aggeggio del genere è la falsificazione perfetta di firme o quadri (o di qualsiasi altro atto manuale di valore economico elevato)
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Messaggio da rbocchuzz »

Isaac Asimov scriveva in suo articolo, che non ha senso costruire macchine che fanno le medesime cose che un uomo fa con maggiore facilità.
Cito il suo esempio: costruire una macchina che ci permette di spostarci su qualsiasi superficie, anche accidentata, non ha senso; l'uomo lo fa già.
Costruire una macchina che su una opportuna superficie permetta di muoversi a una velocità di 100 km orari e oltre, consente all'uomo fi fare qualcosa altrimenti a lui impossibile.
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Messaggio da lillolix »

Bel video, c'è del lavoro dietro a quel robot, ma dal punto di vista pratico mi sembra più un'applicazone dimostrativa da fiera che qualcosa di utile. Una stampande è più veloce, economica, minuta e sicura ( i robot vanno chiusi da reti di protezioni). Di sicuro robot e stampanti ci permettono di ottenere risultati qualitativamente migliori, ma veramente vogliamo privarci del piacere di scrivere su carta?
Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo. Ma non ce l'ho.
Sono la stessa cosa due messaggi negativi?

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Messaggio da Koten90 »

lillolix ha scritto: lunedì 20 novembre 2023, 10:39 mi sembra più un'applicazone dimostrativa da fiera
Esatto: il classico esercizio di stile per far capire che quel robot può fare qualsiasi cosa, ma di fatto niente di utile in questo modo
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Messaggio da alfredop »

Alcune note a margine:

1) Non è difficile inserendo variazioni casuali far si che il robot non scriva sempre uguale, in altri termini si può tranquillamente far si che la scrittura contenga delle imperfezioni e che quindi sia più vicina a quella umana.

2) Questi esercizi non sono fini a se stessi, oramai ci si avvia verso la chirurgia robotica e la destrezza dei manipolatori è un parametro importante. Si parte dalla grafia per arrivare ad incidere perfettamente un tessuto.

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Messaggio da sansenri »

ma poi, qui siamo a 10 anni fa!
dove siamo adesso? ben oltre...
bisogna cercare di capire (giustamente fa notare anche Alfredo) che questi non sono "esercizi di stile", sono esercizi di tecnologia.
Sono la ricerca di quello che si può fare. Il progresso avanza per gradi, ma arriva dove si pensava impensabile (ci sono milioni di esempi).
Nessuno si sogna di far scrivere un robot con una penna stilografica per scrivere lettere in bella calligrafia ai parenti... (o chissà magari qualcuno lo sogna anche), ma è chiaro che anche attraverso questa ricerca passa la evoluzione della robotica, che tra poco ce la troveremo nelle case.
Lo studio dei movimenti più fini e precisi serve, non tanto alle macchine, ma a noi, perché certe cose nel mondo degli umani si dovranno continuare a fare manualmente (per dire, il computer più potente ci è di scarsa utilità se non riusciamo ad insegnargli a sparecchiare...)
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Messaggio da valhalla »

Pilot74 ha scritto: domenica 19 novembre 2023, 19:19 Ero bambino (quindi più o meno prima metà degli anni '70) quando al telegiornale vidi il prototipo di una macchina che scriveva tenendo la penna ferma e muovendo la carta sottostante.
Il risultato era incerto, un po' tremulo, la macchina era lenta, ma era pur sempre un prototipo, la tecnologia sarebbe certamente migliorata.
Corsi a raccontarlo a mio padre (ingegnere) convinto che la notizia lo avrebbe eccitato, ma rimase piuttosto freddino.

Non se ne è saputo più nulla, aveva ragione lui :mrgreen:
come non se ne è saputo niente? i plotter sono stati il modo in cui si son stampati i disegni tecnici per anni e più o meno funzionavano così (credo che la maggior parte muovesse — e muova — sia le penne che la carta, a seconda della direzione).

mi risulta che oggi come oggi i plotter con le penne siano una cosa abbastanza di nicchia, ma che siano decisamente più diffusi quelli con una taglierina, con lo stesso funzionamento di base.

non per fare calligrafia o cose vistose, quello è l'esercizio di stile che uno fa per far vedere le capacità del prototipo, ma per fare cose tutto sommato noiose e che non fanno notizia, ma indubbiamente utili.
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Messaggio da ricart »

Il plotter non è di nicchia, si usa sempre meno perché ormai tutto è digitale in formato pdf e non puoi andare in cantiere con una usb. Sovente l'ente pubblico non è attrezzato con pc e stampanti e giocoforza gli devi portare la "copia di cortesia" cartacea :oops:
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Messaggio da G P M P »

Oggi parliamo di stampanti 3D, ma questo è l'antenato.

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Messaggio da fabiol »

Mi riporta negli anni novanta al CND di IBM a Segrate con i favolosi plotter a bobina di carta per i sistemi della Dassault.
(spero di non infranto le regole per citazioni non consentite)

Fabio
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Messaggio da valhalla »

ricart ha scritto: giovedì 23 novembre 2023, 10:09 Il plotter non è di nicchia, si usa sempre meno perché ormai tutto è digitale in formato pdf e non puoi andare in cantiere con una usb. Sovente l'ente pubblico non è attrezzato con pc e stampanti e giocoforza gli devi portare la "copia di cortesia" cartacea :oops:
:wave:
che io sappia però quello che adesso viene chiamato plotter in realtà è una stampante a getto d'inchiostro a grande formato, non più il plotter che muoveva delle penne sulla carta (o viceversa). stesso scopo, ma tecnologia totalmente scorrelata.

mentre so che c'è una nicchia di appassionati che recupera vecchi plotter con le penne (o ne costruisce), stessa tecnologia, scopi diversi (di solito artistici)
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Messaggio da G P M P »

valhalla ha scritto: venerdì 24 novembre 2023, 8:19 che io sappia però quello che adesso viene chiamato plotter in realtà è una stampante a getto d'inchiostro a grande formato, non più il plotter che muoveva delle penne sulla carta (o viceversa). stesso scopo, ma tecnologia totalmente scorrelata.
Tutto corretto. Meno magia, se vogliamo, ma sicuramente belle macchine (che nella versione A0 sono molto molto grandi).

PS: La carta per i plotter inkjet non va tanto bene per le stilografiche. :cry:
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Messaggio da Esme »

Basta fare una veloce ricerca su internet per scoprire che i plotter a penna singola non sono un mero esercizio di stile.
Certo, sono molto più prosaici del braccio robotico mostrato nel video, ma fanno lo stesso lavoro.
Possono utilizzare moltissimi tipi di penne, tra cui le stilografiche, e scrivere liberamente su moltissimi tipi di supporto.
Possono anche utilizzare strumenti diversi dalle penne.
Si possono appoggiare "sopra" il supporto di scrittura, cosa che permette una notevole libertà di stampa.

Sul perché di questi plotter (che si possono anche autocostruire, e la maker che è in me sente un particolare formicolio...) vi lascio il link di un articolo del WP. È del 2019, ma la realtà che descrive è sorprendente.
Quello nel video è un braccio robotico normalmente usato per altro (riprodurre la qualità del lavoro artigianale in diversi ambiti), qui era stato utilizzato per illustrare meglio il significato culturale e religioso della scrittura manuale per l'ebraismo.

Io ho iniziato a lavorare quando i plotter a penne iniziavano a essere sostituiti da quelli a getto d'inchiostro, dicendo addio anche ai "lucidi" e ai vapori ammoniacali delle eliografie.
Le eliografie ce le facevamo noi, tutto il processo di stampa, riproduzione e piegatura era una barba colossale.
Ma devo ammettere che il plotter a penne era estremamente affascinante.
Anche di quei plotter all'inizio qualcuno aveva detto "ma abbiamo già i disegnatori".
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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