Sheaffer 444

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A Casirati
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Sheaffer 444

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Sheaffer 444.JPG
1974
Ernő Rubik crea il cubo che dà il suo nome.
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13 febbraio: l'Unione Sovietica espelle il dissidente Aleksandr Solženicyn, accusato di aver svolto attività antisovietiche.
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26 dicembre: viene lanciata la stazione spaziale russa Saljut 4.

Dopo aver recuperato ed utilizzato per diverso tempo una Sheaffer’S Imperial IV (viewtopic.php?p=288131#p288131), mi sono deciso ad acquistare una stilografica simile, la 444 CT appunto, sia allo scopo di disporre d’una penna simile ma più robusta nei materiali, per poterla portare sempre con me, senza timori, in ogni situazione, sia da aggiungere alla mia modesta collezione un modello con pennino intarsiato in versione più corta di quella della Imperial IV (una versione molto simile a quella, seppur d’oro, montata sul bellissimo set da scrivania J15) e di diverso materiale.
Dal punto di vista estetico, i due modelli sono molto simili, tanto che la 444 riceve anche l’appellativo di “quasi Imperial”:
Sheaffer 444 - open - with Imperial IV.JPG
il che costituisce, per me, un vantaggio notevole, perché apprezzo moltissimo sia il pennino intarsiato sia le forme della Imperial IV, sia le dimensioni, che trovo ideali per la scrittura con cappuccio calzato, che prediligo nel caso di questo modello.
Ma veniamo alle caratteristiche tecniche principali:
- lunghezza chiusa: 131 mm
- lunghezza aperta: 113 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 146 mm
- lunghezza della sezione: 43 mm
- lunghezza del cappuccio: 61 mm
- lunghezza del fermaglio: 30 mm
- diametro massimo del fusto: 11,7 mm
- diametro massimo del cappuccio: 11,7 mm
- diametro medio della sezione: 10 mm

Il cappuccio calza bene, senza il rischio d’essere proiettato per la stanza, e chiude bene.
La 444 CT, grazie al disegno così indovinato ed al tipo di finiture, appare ancora attualissima, nonostante sia stata introdotta negli anni 1970, circa mezzo secolo fa, quando in Italia costava 9.000 Lire e poteva essere affiancata da una penna a sfera coordinata al prezzo di 4.000 Lire.
444 Italian advertising.jpg
Del modello 444 furono offerte anche altre versioni, come la 440, con fusto in plastica, la 444X (con finiture dorate e pennino in acciaio) e la 444XG (con finiture dorate e pennino d’oro).

L’alimentazione segue lo standard introdotto nel 1960 dalla Parker 45 (cartuccia / converter), a tutto vantaggio della praticità. Con una scelta molto razionale ed indovinata, il produttore statunitense ha sempre mantenuto invariato l’attacco per le proprie cartucce ed i propri converter: una 444 può essere agevolmente equipaggiata con un converter Sheaffer moderno:
Sheaffer 444 - with modern Sheaffer converter.JPG
Sheaffer 444 - sticker.JPG
La qualità generale della 444 è davvero buona, il che non stupisce: sappiamo bene che, fino a quando qualità ed innovazione tecnica orientavano le scelte del pubblico, Sheaffer non ebbe alcuna difficoltà nel rimanere ai vertici del mercato mondiale. Nell’utilizzo questa qualità si sente.
La penna è ben bilanciata, anche con il cappuccio calzato (che inevitabilmente sposta un po’ il baricentro all’indietro, ma, almeno per i miei gusti, in modo non fastidioso).
Il bel pennino intarsiato, introdotto nel 1959 con la “Pen For Men", si rivela scorrevole e comodo. La scrittura è pronta, senza difetti, regolare nel flusso, non eccessivo ma neppure magro.

Per le mie prove ho utilizzato uno dei miei blu preferiti, lo Sheaffer Skrip in calamaio, e carta di diversi tipi:
Sheaffer 444 - writing test  .JPG
Sheaffer 444 - writing test .JPG
Sheaffer 444 - writing test.JPG
Il rendimento è sempre buono, facendo di questa stilografica una compagna ideale per tutti i giorni, anche perché il colore dell’acciaio la rende adatta all’abbinamento con ogni tipo d’abito professionale. Il fermaglio, con meccanismo interno a molla, rende comodo l’inserimento nel taschino della giacca e mantiene convenientemente e costantemente la presa, senza rovinare il tessuto.
Il bel punto bianco, il famoso “White Dot” introdotto nel 1924, fa bella mostra di sé alla sommità della clip.

Non mi rimane che chiudere questa recensione, breve e senza pretese, con una nota, purtroppo, di rammarico; è un peccato che la proprietà attuale di Sheaffer non desideri rinverdirne i fasti: il marchio, e la sua storia illustre e brillante, lo meriterebbero senz’altro.
Ultima modifica di A Casirati il lunedì 29 maggio 2023, 16:47, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da A Casirati »

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Messaggio da Tribbo »

Recensione veramente eccellente, che mi sento di condividere pienamente per un modello di penna che anche io considero unisca molto bene i criteri di prestazione nella scrittura, bilanciamento in mano e di estetica.

Ho sia una PFM che una Imperial IV che ho sempre usato con molto piacere e ritengo che anche questo modello, così simile alla Imperial IV, non faccia eccezione. Poi il tuo giudizio è assolutamente affidabile

E' sempre un vero piacere leggere le tue recensioni Alberto, sempre gradevoli e utilmente contestualizzate nel loro tempo!

Ho letto anche con molto interesse la pubblicità del tempo che hai inserito, che proponeva il modello 777 al prezzo doppio della 444 (18.000 Lire...). In effetti era in "rolled gold" che se ben ho capito è un rivestimento più prezioso che la semplice doratura

Inutile dire che condivido le tue osservazioni sull'attuale gestione della Sheaffer...
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Grazie, Paolo, per le parole gentili.
Sono lieto di vedere che c'è ancora chi apprezza le stilografiche d'epoca, anche quando non sono particolarmente antiche, rare o di lusso.
A quanto ne so, il "rolled gold" è una laminatura d'oro, non una semplice doratura, perciò dovrebbe trattarsi d'un rivestimento di maggior pregio.
Al prossimo "caffè stilografico !"
Alberto Casirati
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Messaggio da Ste003 »

Recensione interessante e ben fatta!
Mi piace molto il pennino intarsiato della sheaffer, meno le penne ‘metalliche’…
🐗 Stefano 🖋️
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Messaggio da A Casirati »

Ste003 ha scritto: martedì 30 maggio 2023, 9:49 Recensione interessante e ben fatta!
Mi piace molto il pennino intarsiato della sheaffer, meno le penne ‘metalliche’…
Grazie, Stefano. :thumbup:
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Messaggio da balthazar »

Bella recensione :clap: sono anni che ci sto pensando e ripensando ma credo proprio che la ricomprerò :thumbup: (ne acquistai una quando ero mooolto giovane e mi ha sempre dato filo da torcere, poi l'ho persa di vista)
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Messaggio da A Casirati »

balthazar ha scritto: martedì 30 maggio 2023, 19:24 Bella recensione :clap: sono anni che ci sto pensando e ripensando ma credo proprio che la ricomprerò :thumbup: (ne acquistai una quando ero mooolto giovane e mi ha sempre dato filo da torcere, poi l'ho persa di vista)
Grazie per le parole gentili. Mi ci trovo molto bene.
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