Salve a tutti!
Mi cimento adesso nella mia prima recensione, non me ne vogliate se sarò impreciso in alcune cose. Ho deciso di non esprimere il mio gradimento con voti numerici perché non sono bravo a quantificare, ma descriverò la penna dividendo il mio discorso in quattro sezioni: Introduzione, Descrizione e Caratteristiche tecniche, Scrittura, Conclusione
Come prima penna da recensire ho scelto l’ultima arrivata, e cioè la Online Eleganza “Satin Blue”, comprata circa un mese fa. L’incontro con questa penna è avvenuto per caso; andando in una cartoleria della mia città in cerca di un’agenda, arrivato alla cassa noto una serie di Online, e avendo sentito parlare molto bene della loro qualità di scrittura (caratteristica per me imprescindibile nella scelta delle stilografiche) mi sono fatto tentare dallo charme di questo metallo blu satinato, pensando già al futuro acquisto di un pennino, visto che io non amo i medi ma ahimè era il solo disponibile (su questo torno più tardi).
Ma ora veniamo alla penna: si tratta di una penna interamente in metallo (non è dato sapere quale, visto che anche il sito del produttore nella scheda tecnica alla voce “materiale” inserisce un generico “metallo”) con una finitura satinata, di un blu elettrico che la satinatura rende molto elegante. Le uniche discontinuità cromatiche sono rappresentate dalla clip e dall’ultima parte in fondo al cappuccio e alla prima del corpo, appena sopra la sezione, che sono di un colore argenteo satinato; mi piace molto questa sorta di “finta veretta”, anche se magari non è una trovata di design così innovativa, trovo che stia molto bene. Il corpo della penna, piuttosto snello, ha una classica forma a sigaro, mentre il cappuccio termina con un’estremità tronca cui si aggancia la clip. La clip è a molla, molto facile dunque da sollevare e con un pronto ritorno, riporta l’incisione “ONLINE” e ha un’estremità smussata, ideale per taschini, e all’interno ha un contro-cappuccio. Il caricamento è a cartuccia/converter (qualora si scelga la prima opzione, nel fusto entra anche un'altra cartuccia di scorta)
Il cappuccio si sfila a pressione (una chiusura molto ferma, almeno per il momento) rivelando una sezione in metallo, sempre satinato e con delle scanalature che favoriscono la presa; non so se sia più per la finitura, per le scanalature o per una combinazione delle due cose, ma l’impugnatura non mi è mai risultata scivolosa. La sezione termina con uno svaso ed è piuttosto sottile, più sottile ancora del fusto, tanto che per le mie mani che sono comunque medio-piccole risulta un po’ al limite. Il pennino, di piccole dimensioni (forse un n. 5?) è in acciaio, e riporta incise “ONLINE” all’interno di una sorta di cornice, la misura del tratto (M) e la dicitura Iridium point. L’alimentatore è in plastica.
Eccoci arrivati alla mia parte preferita: la scrittura! Come dicevo all’inizio, non sono un appassionato dei pennini medi, soprattutto se “europei”, perché li trovo troppo spessi per il mio modo di scrivere e per le mie esigenze. Tuttavia, sto trovando molto piacevole scrivere con questo pennino; è rigido ma molto scorrevole, l’alimentatore fornisce un flusso abbondante (a seconda della carta possono esserci episodi di trapasso di inchiostro se si preme troppo o si passa nuovamente sullo stesso punto) e mi sembra leggermente “stubbato”; anche in assenza di qualunque pressione, i tratti verticali risultano essere più spessi di quelli orizzontali. Non è comunque una cosa molto accentuata, e io l’ho trovato interessante, perché dà un guizzo in più alla mia grafia. La scorrevolezza del pennino assicura un piacere di scrittura su diversi tipi di carta. Non mi sembra molto indicato per scrivere in giapponese, perché il tratto M “europeo” e il flusso abbondante portano a un pasticcio nei tratti dei caratteri se si scrive piccolo.
Come prova di scrittura vi riporto l’originale e una mia traduzione di un waka (il metro “classico” della poesia giapponese, consistente di 5 versi aventi rispettivamente 5-7-5-7-7 more) di Sugawara no Michizane, importante letterato di corte vissuto tra il IX e il X secolo, considerato un genio assoluto della poesia nel suo tempo. Chiedo venia per la grafia, ma spero si capisca qualcosa ugualmente.
In conclusione, questa penna mi sembra veramente interessante: piacevole alla vista e al tatto, robusta, con un gruppo pennino-alimentatore che fa veramente bene il suo dovere, il tutto per una cifra davvero contenuta (il prezzo di listino è attorno ai 15 euro). Consigliata!
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