Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Leonardo Maki-e series
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Io ancora non ho deciso se le Maki-e mi piacciono oppure no
Non mi riferisco a quelle di Leonardo, parlo proprio in generale.
Con quei disegni, a mio parere, possono essere capolavori ma possono facilmente diventare oggetti Kitsch dipende dalla qualità della realizzazione.
Certo non ne comprerei mai una avendola vista solo su internet, vorrei prima vederla dal vivo etoccarla con mano.
Non mi riferisco a quelle di Leonardo, parlo proprio in generale.
Con quei disegni, a mio parere, possono essere capolavori ma possono facilmente diventare oggetti Kitsch dipende dalla qualità della realizzazione.
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Cesare Augusto
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Puoi acquistare la serie completa alla modica cifra di 40kSpiller84 ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 16:41 Apprezzo la ricerca e la voglia di fare qualcosa di "tradizionalmente diverso" di Leonardo. Alcune delle creazioni di quella azienda mi piacciono, altre meno, ma credo sia fisiologica come cosa. Tuttavia, sono anche io del parere che se Maki-e deve essere, che sia giapponese sia come prodotto sia come concetto visuale, come stilema, come concezione.
Ma tanto, rimangono solo riflessioni, il mio portafogli non consente di prendere tante cose che vorrei, comprese alcune penne Maki-e (p.s. avete visto la serie limitatissima di Pilot delle Maki-e dedicate alle sette divinità? Tanta roba, per me)
Tommaso
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Su questo concordo, dipende anche dal soggetto. Certi modelli a me sembrano simili alle bacchette decorate dei ristoranti cinesi, ma sicuramente è un mio limiteAutomedonte ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 16:53
Con quei disegni, a mio parere, possono essere capolavori ma possono facilmente diventare oggetti Kitsch dipende dalla qualità della realizzazione.
Quando invece i disegni sono molto semplici e con iconografia a me meno aliena, hanno il loro fascino. Ad esempio la Nakaya Piccolo Cigar Enjoying The Moon Cat, col gatto che guarda una luna stilizzata e i segni delle zampette sulla sezione.
Il Maki-e resta comunque un "gusto acquisito", un po' come il Campari. Solo che a differenza del Campari è difficile familiarizzare a causa del costo abbastanza esorbitante.
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che ci trovi di colpevole, Angelo? Ovvio che spaziando tra varie proposte, disegni, forme e finiture diverse è più facile sconfinare nell'insolito o anche nell'eccessivo, o nel banale, nel bello ma non pratico, nel brutto proprio, insomma mi verrebbe da dire "chi non fa non sbaglia".Bons ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 9:28A me sembra che le sia sperimentando tutte per apppagare il cliente-collezionista.maylota ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 8:34
"Sperimenta" nel senso che il produttore anzichè limitarsi a usare resina, celluloide o ebanite, prova ad usare tecniche che dalle nostre parti non è che siano così comuni. Insomma, mi sembrano finiture leggermente fuori dalla "comfort zone" di un produttore Italiano?
Leonardo ha lanciato molte proposte, ed è ovvio che può (e cerca di) cogliere l'interesse di qualcuno ma può scontentare qualcun altro (vedi le resine di Brooks o le ebaniti tedesche), tuttavia, per una azienda moderna come Leonardo, che non è più di tanto legata ad una linea di tradizione da difendere a spada tratta (pena la perdita del cliente affezionato a tale tradizione), non lo trovo "sbagliato" dal punto di vista commerciale, così come mi pare altrettanto rispettabile il parere di chi dica "che orrore!" davanti ad alcune di queste proposte (ne abbiam viste ben di peggiori però).
Trovi strano che voglia appagare il cliente collezionista? Io mica tanto, è una delle strade per mandare avanti un business in un settore ormai di nicchia. Poi posso non cascarci semmai... (le MZ Grande in un solo esemplare di colore posso anche lasciarle passare... pare le abbiano vendute tutte! su le mani chi le ha prese! ).
Ma il business in genere non è innocente...
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Questo è uno degli aspetti per me più interessanti del marchio, a prescindere da ciò che mi piace, ciò che non mi piace e ciò a cui sono indifferente. Un produttore propone, è il suo specifico; poi, alla fine, è l'omino col portafogli in mano che sceglie cosa sì e cosa no.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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di fatto.
Leonardo ha mostrato una vitalità che ad altri un po' manca in varia misura.
Credo che questo dipenda dalla giovinezza dell'azienda intenzionata ad affermarsi. Nel farlo penso che abbia tracciato nuove strade (che come dicevamo possono piacere o meno). Tempo fa quando uscirono le versioni con la resina di Brooks, apprezzate da alcuni aborrite da altri, feci notare semplicemente che prima di Leonardo non mi pare che tali resine siano state adottate da altri, se non dai piccoli produttori che producono custom (tra cui Brooks stesso).
Questo è evidentemente un trend nuovo, che altre aziende hanno infatti seguito.
Anche il nuovo pistone è una bella proposta.
A noi tutto sommato questo deve far piacere, perché se una azienda che produce stilo sviluppa nuove proposte, sia tecniche che di design, in qualche modo sostiene l'esistenza delle stilo stesse come strumento di scrittura.
Leonardo ha mostrato una vitalità che ad altri un po' manca in varia misura.
Credo che questo dipenda dalla giovinezza dell'azienda intenzionata ad affermarsi. Nel farlo penso che abbia tracciato nuove strade (che come dicevamo possono piacere o meno). Tempo fa quando uscirono le versioni con la resina di Brooks, apprezzate da alcuni aborrite da altri, feci notare semplicemente che prima di Leonardo non mi pare che tali resine siano state adottate da altri, se non dai piccoli produttori che producono custom (tra cui Brooks stesso).
Questo è evidentemente un trend nuovo, che altre aziende hanno infatti seguito.
Anche il nuovo pistone è una bella proposta.
A noi tutto sommato questo deve far piacere, perché se una azienda che produce stilo sviluppa nuove proposte, sia tecniche che di design, in qualche modo sostiene l'esistenza delle stilo stesse come strumento di scrittura.
la penso abbastanza come te, però mi viene il dubbio che il problema sia mio. Quando qualcosa non mi piace, ed a non pochi altri molto, il sospetto che sia io l'impreparato ad apprezzarlo mi viene. Non voglio neanch'io sconfinare nella discussione sull'arte, perché non ho competenze adeguate, ma credo che il processo sia lo stesso, per cogliere la "meraviglia" del Maki-e ci vuole conoscenza specifica, che non ho e forse per questo mi fermo al giudizio della "decorazione leziosa". La profondità dell'urushi invece la vedo eccome!Automedonte ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 16:53 Io ancora non ho deciso se le Maki-e mi piacciono oppure no
Non mi riferisco a quelle di Leonardo, parlo proprio in generale.
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E siamo già in tre.sansenri ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 18:58la penso abbastanza come te, però mi viene il dubbio che il problema sia mio. Quando qualcosa non mi piace, ed a non pochi altri molto, il sospetto che sia io l'impreparato ad apprezzarlo mi viene. Non voglio neanch'io sconfinare nella discussione sull'arte, perché non ho competenze adeguate, ma credo che il processo sia lo stesso, per cogliere la "meraviglia" del Maki-e ci vuole conoscenza specifica, che non ho e forse per questo mi fermo al giudizio della "decorazione leziosa". La profondità dell'urushi invece la vedo eccome!Automedonte ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 16:53 Io ancora non ho deciso se le Maki-e mi piacciono oppure no
Non mi riferisco a quelle di Leonardo, parlo proprio in generale.
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Io non ho da eccepire su questo, solo credo que qui siamo a metà cammino tra Urushi e Maki-e. Lo dico perché c'è una laccatura che non è presente in tutte le Maki-e (vedi Pelikan, alcune Pilot-Namiki e anche le Platinum 3776). Son sincero, devo studiarmi bene bene la cosa ma soprattutto nel secondo esemplare si parla di laccatura con aggiunta di Gold Leaf... non mi sembra una Maki-e come le solite. E questo mi permette di incontrarvi quella profondità che colgo anche nell'urushi (peraltro nel video si che si vede meglio ciò che sto dicendo). Chiaramente si discute... non ho le competenze per poter andare oltre l'opinione.sansenri ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 18:58la penso abbastanza come te, però mi viene il dubbio che il problema sia mio. Quando qualcosa non mi piace, ed a non pochi altri molto, il sospetto che sia io l'impreparato ad apprezzarlo mi viene. Non voglio neanch'io sconfinare nella discussione sull'arte, perché non ho competenze adeguate, ma credo che il processo sia lo stesso, per cogliere la "meraviglia" del Maki-e ci vuole conoscenza specifica, che non ho e forse per questo mi fermo al giudizio della "decorazione leziosa". La profondità dell'urushi invece la vedo eccome!Automedonte ha scritto: ↑lunedì 23 gennaio 2023, 16:53 Io ancora non ho deciso se le Maki-e mi piacciono oppure no
Non mi riferisco a quelle di Leonardo, parlo proprio in generale.
Con quei disegni, a mio parere, possono essere capolavori ma possono facilmente diventare oggetti Kitsch dipende dalla qualità della realizzazione.
Certo non ne comprerei mai una avendola vista solo su internet, vorrei prima vederla dal vivo etoccarla con mano.
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
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Come esiste il Raden Maki-e che prevede l’aggiunta di scaglie di madreperla, esistono altre varietà di Maki-e che fanno ottenere tutt’altro effetto.Mequbbal ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 5:47 Io non ho da eccepire su questo, solo credo que qui siamo a metà cammino tra Urushi e Maki-e. Lo dico perché c'è una laccatura che non è presente in tutte le Maki-e (vedi Pelikan, alcune Pilot-Namiki e anche le Platinum 3776). Son sincero, devo studiarmi bene bene la cosa ma soprattutto nel secondo esemplare si parla di laccatura con aggiunta di Gold Leaf... non mi sembra una Maki-e come le solite. E questo mi permette di incontrarvi quella profondità che colgo anche nell'urushi (peraltro nel video si che si vede meglio ciò che sto dicendo). Chiaramente si discute... non ho le competenze per poter andare oltre l'opinione.
Ecco qui un elenco delle principali utilizzate da Namiki https://www.pilot-namiki.com/en/technique/
Quella nera e bianca presentata da Leonardo potrebbe essere un “Rankaku” fatto con frammenti di guscio d’uovo. Sinceramente è l’unica che mi attira un pochino. La prima in alto è più in stile giapponese ma troppo pacchiana, quella di mezzo è più all’occidentale con colori molto accesi e un sacco di volute, quasi a imitare una celluloide.
Preferisco un nero liscio con decorazione non troppo presente, anche se quella presentata è molto moderna e quasi a cartoni animati.
Nel frattempo, al link di Leonardo è comparsa questa che mi pare quella più elegante di tutte (anche se avrei fatto il fondo nero)
Alessio Pariani
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Sembra molto bella, ma assomiglia un po' alle (Nippo)Americane 18111com, che però l'unica volta che ne ho vista una dal vivo mi ha profondamente deluso (mi sembrava plastica dipinta con i colori acrilici).
Leonardo su materiali e finiture è una garanzia, ma secondo me son comunque penne che andrebbero viste e toccate dal vivo.
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Questa mi sembra di averla già vista su una Sailor in vendita da un noto commerciante di penne vintage...Koten90 ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 7:30Come esiste il Raden Maki-e che prevede l’aggiunta di scaglie di madreperla, esistono altre varietà di Maki-e che fanno ottenere tutt’altro effetto.Mequbbal ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 5:47 Io non ho da eccepire su questo, solo credo que qui siamo a metà cammino tra Urushi e Maki-e. Lo dico perché c'è una laccatura che non è presente in tutte le Maki-e (vedi Pelikan, alcune Pilot-Namiki e anche le Platinum 3776). Son sincero, devo studiarmi bene bene la cosa ma soprattutto nel secondo esemplare si parla di laccatura con aggiunta di Gold Leaf... non mi sembra una Maki-e come le solite. E questo mi permette di incontrarvi quella profondità che colgo anche nell'urushi (peraltro nel video si che si vede meglio ciò che sto dicendo). Chiaramente si discute... non ho le competenze per poter andare oltre l'opinione.
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Quella nera e bianca presentata da Leonardo potrebbe essere un “Rankaku” fatto con frammenti di guscio d’uovo. Sinceramente è l’unica che mi attira un pochino. La prima in alto è più in stile giapponese ma troppo pacchiana, quella di mezzo è più all’occidentale con colori molto accesi e un sacco di volute, quasi a imitare una celluloide.
Preferisco un nero liscio con decorazione non troppo presente, anche se quella presentata è molto moderna e quasi a cartoni animati.
Nel frattempo, al link di Leonardo è comparsa questa che mi pare quella più elegante di tutte (anche se avrei fatto il fondo nero)
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Grazie davvero per l'indicazione... c'è una questione che, però, mi sembra fare la differenza: gli strati di lacca (quindi ancora una vola la laccatura). Mentre in ciò che posso leggere nel link si tratta di uno strato di lacca che costituisce una tappa, qui mi sembra che siano presenti vari, il che avvicinerebbe la tecnica a quelle usate per produrre le Urushi. Ma ho detto "mi sembra"... infatti bisognerebbe vederle dal vivo e poterle toccare... chissà prima o poiKoten90 ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 7:30Come esiste il Raden Maki-e che prevede l’aggiunta di scaglie di madreperla, esistono altre varietà di Maki-e che fanno ottenere tutt’altro effetto.Mequbbal ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 5:47 Io non ho da eccepire su questo, solo credo que qui siamo a metà cammino tra Urushi e Maki-e. Lo dico perché c'è una laccatura che non è presente in tutte le Maki-e (vedi Pelikan, alcune Pilot-Namiki e anche le Platinum 3776). Son sincero, devo studiarmi bene bene la cosa ma soprattutto nel secondo esemplare si parla di laccatura con aggiunta di Gold Leaf... non mi sembra una Maki-e come le solite. E questo mi permette di incontrarvi quella profondità che colgo anche nell'urushi (peraltro nel video si che si vede meglio ciò che sto dicendo). Chiaramente si discute... non ho le competenze per poter andare oltre l'opinione.
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Beh, è corretto: l'Urushi è la lavorazione di base per il Maki-e. Ogni strato di pittura che forma il disegno è separato dagli altri da uno strato di lacca Urushi che fissa tutto.Mequbbal ha scritto: ↑martedì 24 gennaio 2023, 14:00 Grazie davvero per l'indicazione... c'è una questione che, però, mi sembra fare la differenza: gli strati di lacca (quindi ancora una vola la laccatura). Mentre in ciò che posso leggere nel link si tratta di uno strato di lacca che costituisce una tappa, qui mi sembra che siano presenti vari, il che avvicinerebbe la tecnica a quelle usate per produrre le Urushi.
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È vero che i gusti sono gusti, ciascuno ha i suoi e si vede il bello nelle cose che piacciono, ma volete mettere? Prendetene una a caso: Classe, finezza e stile contro un’accozzaglia di colori rozza, disarmonica e pacchiana.
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"Non esprimerti mai più categoricamente di quanto tu sia in grado di pensare"
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