Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Cosiglio per una terza penna che sia un "ibrido" rispetto alle due che possiedo
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Cosiglio per una terza penna che sia un "ibrido" rispetto alle due che possiedo
Ciao a tutti.
Ho acquistato tempo fa una Lamy Safari pennino "F" e ho ritrovato una Parker 51 MK2 penso pennino "M".
Le ho inchistrate con il Parker Quink.
Scrivendo sullo stesso tipo di carta, comune carta di block notes Pigna, la Lamy ha il tratto della dimensione che vorrei ma sento troppo "ritorno" (non so come posso spiegarlo tecnicamente, non sono un esperto e non penso che "grattare" renda l'idea... spero però abbiate capito cosa intendo), la Parker invece ha un "ritorno" minimo, quasi nullo, è più vellutata, cosa che mi piace molto di più, ma il tratto è un po' grande rispetto a quello che vorrei.
Cosa si cambia per far scorrere la Lamy come scorre la Parker lasciando il tratto fine? Pennino? Carta? Inchiostro?... Penna?
Grazie in anticipo.
Riccardo
Ho acquistato tempo fa una Lamy Safari pennino "F" e ho ritrovato una Parker 51 MK2 penso pennino "M".
Le ho inchistrate con il Parker Quink.
Scrivendo sullo stesso tipo di carta, comune carta di block notes Pigna, la Lamy ha il tratto della dimensione che vorrei ma sento troppo "ritorno" (non so come posso spiegarlo tecnicamente, non sono un esperto e non penso che "grattare" renda l'idea... spero però abbiate capito cosa intendo), la Parker invece ha un "ritorno" minimo, quasi nullo, è più vellutata, cosa che mi piace molto di più, ma il tratto è un po' grande rispetto a quello che vorrei.
Cosa si cambia per far scorrere la Lamy come scorre la Parker lasciando il tratto fine? Pennino? Carta? Inchiostro?... Penna?
Grazie in anticipo.
Riccardo
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Cosiglio per una terza penna che sia un "ibrido" rispetto alle due che possiedo
Il ritorno solitamente viene definito feedback e ognuno di noi ha le sue preferenze al riguardo.
Ci sono penne blasonate come l’Aurora che lo hanno abbastanza accentuato ed a molti piace “sentire” la penna che scorre sul foglio (io sono tra questi)
Altre penne scorrono in modo molto più morbido e silenzioso.
Detto questo la cos dipende anche dalla dimensione del pennino, più è sottile più si sente e quindi le tue penne hanno un comportamento in linea con questo principio.
Per sentirlo meno puoi provare ad usare carte più lisce tipo Rodhia ed inchiostro più fluido come l’Aurora nero.
In ogni caso un pennino M sarà sempre più scorrevole e silenzioso di un EF.
Ci sono penne blasonate come l’Aurora che lo hanno abbastanza accentuato ed a molti piace “sentire” la penna che scorre sul foglio (io sono tra questi)
Altre penne scorrono in modo molto più morbido e silenzioso.
Detto questo la cos dipende anche dalla dimensione del pennino, più è sottile più si sente e quindi le tue penne hanno un comportamento in linea con questo principio.
Per sentirlo meno puoi provare ad usare carte più lisce tipo Rodhia ed inchiostro più fluido come l’Aurora nero.
In ogni caso un pennino M sarà sempre più scorrevole e silenzioso di un EF.
Ultima modifica di Automedonte il mercoledì 15 settembre 2021, 16:10, modificato 1 volta in totale.
Cesare Augusto
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Cosiglio per una terza penna che sia un "ibrido" rispetto alle due che possiedo
Un pennino fine di base è più "grattoso" di un medio, dato che è più appuntito e tende ad impuntarsi di più sulla carta, specialmente se ruvida.
Usare carta molto liscia, come Rhodia, aiuta, ma se lo senti grattare anche lì potrebbero esserci problemi al pennino.
Il più banale sono i rebbi disallineati. Uno è più sollevato dell'altro e te ne accorgi perchè gratta solo in un senso (nelle linee verso destra o verso sinistra). Questo si può sistemare facilmente con una buona lente e manipolando un po' il pennino con le dita per allineare i due rebbi.
Se invece sono già allineati ma il problema persiste potrebbe essere un0imperfezione sulla goccia di iridio, che va lisciata con un po' di micromesh (carta vetrata a grana 10.000 o 12.000). Disegni qualche "8" sulla micromesh con la penna carica, diciamo una decina per volta, e ad ogni giro vai poi a riprovare sulla carta il risultato finchè non hai il feedback che ti piace.
Occhio che questa operazione asporta fisicamente materiale dalla punta del pennino e non è reversibile, quindi va effettuata con cautela e pochissimo alla volta.
Usare carta molto liscia, come Rhodia, aiuta, ma se lo senti grattare anche lì potrebbero esserci problemi al pennino.
Il più banale sono i rebbi disallineati. Uno è più sollevato dell'altro e te ne accorgi perchè gratta solo in un senso (nelle linee verso destra o verso sinistra). Questo si può sistemare facilmente con una buona lente e manipolando un po' il pennino con le dita per allineare i due rebbi.
Se invece sono già allineati ma il problema persiste potrebbe essere un0imperfezione sulla goccia di iridio, che va lisciata con un po' di micromesh (carta vetrata a grana 10.000 o 12.000). Disegni qualche "8" sulla micromesh con la penna carica, diciamo una decina per volta, e ad ogni giro vai poi a riprovare sulla carta il risultato finchè non hai il feedback che ti piace.
Occhio che questa operazione asporta fisicamente materiale dalla punta del pennino e non è reversibile, quindi va effettuata con cautela e pochissimo alla volta.
Matteo
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Provo a cambiare carta, vediamo se percepisco la differenza
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Il feedback sulla Lamy Safari non è una cosa normale, nel senso di standard, anche perchè il pennino F in realtà non è poi così fine.
Però i pennini Lamy sono rifiniti a mano, quindi qualche differenza c'è sempre.
Come ti è stato suggerito controlla l'allineamento dei rebbi (come spiegato sul wiki) , basta pochissimo perchè si senta un leggero ritorno, e con una lente controlla che non ci siano imperfezioni, ma anche minuscoli residui nel taglio.
I pennini Lamy vengono venduti separati e si cambiano molto facilmente, ma se ti piace il tratto dell'F il M ti sembrerebbe forse troppo abbondante.
Al limite puoi scrivere alla casa, hanno un servizio clienti molto efficace.
Però i pennini Lamy sono rifiniti a mano, quindi qualche differenza c'è sempre.
Come ti è stato suggerito controlla l'allineamento dei rebbi (come spiegato sul wiki) , basta pochissimo perchè si senta un leggero ritorno, e con una lente controlla che non ci siano imperfezioni, ma anche minuscoli residui nel taglio.
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"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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Faccio un po' fatica a capire se il pennino è rovinato/difettoso o se semplicemente è il suo feedback normale in quanto non ho altre esperienze con stilografiche.
Una coso a cui non avevo pensato è di compararlo con un'altra penna stllografica vintage che possiedo che ha un Sailor "F" e vedere se c'è una differenza marcata di scorrimento.
Questa sera provo.
Una coso a cui non avevo pensato è di compararlo con un'altra penna stllografica vintage che possiedo che ha un Sailor "F" e vedere se c'è una differenza marcata di scorrimento.
Questa sera provo.
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Qui https://www.fountainpen.it/Analisi_ed_a ... elle_punte
ci sono le istruzioni per capire come controllare il pennino.
Non è una cosa complessa.
Un altro modo empirico ma semplice è quello di passare un polpastrello sulla punta in senso trasversale, prima in un verso poi nell'altro. Al di là che con la penna carica ti conci il dito... se senti un accenno di gradino vuol dire che i rebbi non sono ben allineati.
Confrontarlo con un pennino differente secondo me non ha molto senso, con una vintage ancora meno, perchè ogni tipo di pennino ha caratteristiche proprie. Oltretutto il fine di una vintage, per di più giapponese, è molto diverso da un fine europeo moderno.
ci sono le istruzioni per capire come controllare il pennino.
Non è una cosa complessa.
Un altro modo empirico ma semplice è quello di passare un polpastrello sulla punta in senso trasversale, prima in un verso poi nell'altro. Al di là che con la penna carica ti conci il dito... se senti un accenno di gradino vuol dire che i rebbi non sono ben allineati.
Confrontarlo con un pennino differente secondo me non ha molto senso, con una vintage ancora meno, perchè ogni tipo di pennino ha caratteristiche proprie. Oltretutto il fine di una vintage, per di più giapponese, è molto diverso da un fine europeo moderno.
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A me sembra che il pennino non presenti difetti.
Inoltre il sailor mi da sensazioni simili.
Probabilmente è un feedback normale e la differenza rispetto alla parker la sento perché quest'ultima ha un tratto più generoso. Io ho detto M ma non me ne intendo, potrebbe essere anche più di un M?
Nella foto i primi due sono sicuramente F, il Parker non saprei.. sono io ad aver ipotizzato M.
Inoltre il sailor mi da sensazioni simili.
Probabilmente è un feedback normale e la differenza rispetto alla parker la sento perché quest'ultima ha un tratto più generoso. Io ho detto M ma non me ne intendo, potrebbe essere anche più di un M?
Nella foto i primi due sono sicuramente F, il Parker non saprei.. sono io ad aver ipotizzato M.
- Esme
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Giusto per curiosità ho appena chiesto al figlio se la sua Lamy con pennino F ha qualche feedback, anche in confronto con quella con pennino A.
Risposta testuale "ma se scorre liscissimo!"
Se non noti problemi vuol dire che è proprio il pennino che è nato così. La variabilità (minima) dei pennini Lamy è una cosa che a qualcuno piace e ad altri no.
Se proprio il feedback ti dà fastidio e non cambia con un po' di utilizzo, puoi considerare di prendere un altro pennino uguale, confidando proprio nella variabilità.
Io dalla foto faccio fatica a capire il fattore di scala, ma dal confronto con il Sailor mi pare un F che è venuto come un EF (e c'è chi si bacerebbe i gomiti...).
Per la Parker non saprei perché non la conosco direttamente, sicuramente è un tratto bello pieno.
Risposta testuale "ma se scorre liscissimo!"
Se non noti problemi vuol dire che è proprio il pennino che è nato così. La variabilità (minima) dei pennini Lamy è una cosa che a qualcuno piace e ad altri no.
Se proprio il feedback ti dà fastidio e non cambia con un po' di utilizzo, puoi considerare di prendere un altro pennino uguale, confidando proprio nella variabilità.
Io dalla foto faccio fatica a capire il fattore di scala, ma dal confronto con il Sailor mi pare un F che è venuto come un EF (e c'è chi si bacerebbe i gomiti...).
Per la Parker non saprei perché non la conosco direttamente, sicuramente è un tratto bello pieno.
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Siete gentilissimi e credo di dovervi qualche spiegazione in più.
Ho acquistato la Safari e ne sono stato subito contento, non mi sono reso subito conto di cosa fosse quel feedback di cui si parla spesso nel forum, per me scorreva bene e tanto bastava.
Con l'avvento della Parker ho visto subito il tratto diverso e una sensazione di scrittura differente ma non ho capito bene cosa fosse.
La differenza vera è saltata fuori leggendo da qualche parte che la stilografica si maneggia diversamente dalla sfera, ho provato a lasciare la penna morbida e appoggiata sulle dita e farla "andare da sola", facendo venir meno quella tensione muscolare nella mano e quella pressione che esercitavo.
Solo a questo punto mi sono reso conto che la Safari trova ancora una resistenza sulla carta mentre la Parker sembra essere sollevata rispetto alla carta, proprio come se il liquido si frapponesse fra pennino e carta facendo perdere dei "riferimenti", rendendo la scrittura molto fluida ma più difficile da controllare, meno precisa ma più voluttuosa.
Non crocifiggetemi per i termini.. sono appena entrato in questo mondo, spero solo che ora sia un po' più chiaro quelle che sono le sensazioni che mi rimandano le due penne.
Io ho una calligrafia piccola, mi piacerebbe replicare la sensazione di scrittura che mi da ora la Parker ma avere nel contempo un tratto più sottile di quello in foto.
Ho acquistato la Safari e ne sono stato subito contento, non mi sono reso subito conto di cosa fosse quel feedback di cui si parla spesso nel forum, per me scorreva bene e tanto bastava.
Con l'avvento della Parker ho visto subito il tratto diverso e una sensazione di scrittura differente ma non ho capito bene cosa fosse.
La differenza vera è saltata fuori leggendo da qualche parte che la stilografica si maneggia diversamente dalla sfera, ho provato a lasciare la penna morbida e appoggiata sulle dita e farla "andare da sola", facendo venir meno quella tensione muscolare nella mano e quella pressione che esercitavo.
Solo a questo punto mi sono reso conto che la Safari trova ancora una resistenza sulla carta mentre la Parker sembra essere sollevata rispetto alla carta, proprio come se il liquido si frapponesse fra pennino e carta facendo perdere dei "riferimenti", rendendo la scrittura molto fluida ma più difficile da controllare, meno precisa ma più voluttuosa.
Non crocifiggetemi per i termini.. sono appena entrato in questo mondo, spero solo che ora sia un po' più chiaro quelle che sono le sensazioni che mi rimandano le due penne.
Io ho una calligrafia piccola, mi piacerebbe replicare la sensazione di scrittura che mi da ora la Parker ma avere nel contempo un tratto più sottile di quello in foto.
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il consiglio per la terza penna si è perso, o era un modo di dire?
comunque se l'ibrido cercato è "pennino fine ma scorrevole" credo che dovresti orientarti a fare qualche prova su Sailor (di solito pennini fini ma "levigati")
o a prezzi più abbordabili anche Pilot.
comunque se l'ibrido cercato è "pennino fine ma scorrevole" credo che dovresti orientarti a fare qualche prova su Sailor (di solito pennini fini ma "levigati")
o a prezzi più abbordabili anche Pilot.
- Ottorino
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Se la Parker è "stra-lisciata"
da una mano delicata,
il confronto non è pari
per la povera Safari.
da una mano delicata,
il confronto non è pari
per la povera Safari.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
- maylota
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Cosiglio per una terza penna che sia un "ibrido" rispetto alle due che possiedo
Concordo con l'erede di Cecco Angiolieri.
Fra un centinaio di converter di inchiostro, la Safari se le mangia tutte le penne in commercio quanto a morbidezza e burrosità...
Venceremos.
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