a parita' di penna, il verdigris e' molto piu' abbondante degli altri (provato in oltre 10 penne). l'alt-goldgruen e' inusabile su 2000 M e rhodia, troppo scivolosa. con altri inchiostri non accade, quindi secondo me i rnk (almeno quelli che ho citato) non sono assimilabili all'inchiostro medio per definizione (che detesto e uso solo per test, quindi non ho la tua esperienza), il pelikan royal blue. queste conclusioni sono analoghe a quelle di un noto online shop che fa rima con gourmet. Monet63, qui, ha descritto il verdigris come particolarmente scorrevole. a questo punto, ci deve essere una sensibile varianza nella produzione rnk
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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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inchiostro nero e penne vecchie
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Oppure, dal momento che non esiste un parametro oggettivo per la misurazione, con una scala da 1 a 10 e una metodica ISO, abbiamo sensazioni diverse, che dipendono dalle penne e dagli inchiostri che usiamo come riferimento.merloplano ha scritto: ↑lunedì 25 maggio 2020, 17:20a parita' di penna, il verdigris e' molto piu' abbondante degli altri (provato in oltre 10 penne). l'alt-goldgruen e' inusabile su 2000 M e rhodia, troppo scivolosa. con altri inchiostri non accade, quindi secondo me i rnk (almeno quelli che ho citato) non sono assimilabili all'inchiostro medio per definizione (che detesto e uso solo per test, quindi non ho la tua esperienza), il pelikan royal blue. queste conclusioni sono analoghe a quelle di un noto online shop che fa rima con gourmet. Monet63, qui, ha descritto il verdigris come particolarmente scorrevole. a questo punto, ci deve essere una sensibile varianza nella produzione rnk
Io ho trovato il Pelikan Edelstein Tanzanite molto più "abbondante" del Verdgris.
Comunque, si, tra i R&K il Verdgirs (che, confesso, dopo l'innamoramento iniziale mi è caduto nel dimenticatoio, la mia passione sono i blu medi) è quello più fluido. Il Blau Permanent è come il Royal Blue Pelikan e come i blu Diamine che uso.
Dovrei farlo.
Non ricordo se avevo scritto una recensione.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Recensione non mi pare
C'è un accenno alla tua miscela in questo tread https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... 4&start=15, ma senza una foto che riproduca il risultato... e io sono curiosa
Chiara
"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
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Non hai preso in considerazione un inchiostro lubrificante come il Noodler's Eel Black?
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Scusate l'off-topic.
Blu R&K Permanent Balu + Leipzicher Schwartz
Verde Octopus Karibik + Sepia
Per quanto riguarda invece la domanda iniziale, la quasi totalità degli inchiostri moderni sono molto meno aggressivi di quelli di una volta, perchè nel frattempo sono cambiate le normative e certi composti chimici non si possono usare, ricordo quando aprivi un calamaio e svenivi per la puzza di fenolo. Alla fine un buon inchiostro di marca va benissimo, la difficoltà è trovare quello che si abbina alle caratteristiche della penna. Per due ragioni, la prima è che le penne moderne tendono (Pelikan a parte) ad essere meno abbondanti di flusso, e la seconda che il tempo potrebbe avere alterato le caratteristiche degli alimentatori di una penna, per azione meccanica (l'alimentatore è inserito a forza) o per la degradazione del materiale.
In questi casi la mia strategia con le penne moderne è partire da un inchiostro "medio" e aggiustare il tiro a seconda di quel che cerco.
Strategia che secondo me può essere tranquillamente adottata anche sulle penne vintage.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.