Il trionfo del colore: Summit H. 65

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A Casirati
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Il trionfo del colore: Summit H. 65

Messaggio da A Casirati »

SDC17061.JPG
Anche se nell’Impero Britannico, almeno fino agli anni cinquanta, vigeva una sorta di regola non scritta secondo la quale una persona seria, se uomo, avrebbe senza dubbio scelto una stilografica nera, l’introduzione della celluloide e delle svariate possibilità che questa offriva in termini di colore portò le penne policrome a conquistare una buona parte del mercato anglosassone.
Ne è un esempio la stilografica che vi presento oggi, una Summit H. 65 dei primi anni Trenta.
D’altra parte, il colore primeggiava in molti campi: dalla moda
1930s-fashion-women-ensembles-1932-01.jpg
all’architettura
Eastern Columbia Building a Los Angeles.jpg
dalle auto
Delahaye 135 Cabriolet del 1936.jpg
all’arredamento.
Arredamento art deco.jpg
Segno evidente della voglia di vivere e di bellezza, forse stimolate anche dalle nubi che si addensavano nuovamente all’orizzonte in Europa, a causa delle tensioni scatenate dalla Germania nazista, e dalle preoccupazioni generate dalla neonata Unione Sovietica.
SDC17053.JPG
Grazie ad un volantino pubblicitario stampato da Curzons in quel periodo, sappiamo che la H. 65 era una stilografica in celluloide infrangibile “Eternite”, che veniva prodotta espressamente per soddisfare la voglia di colore, che era sempre dotata di banda dorata sul cappuccio e che era disponibile in tre diverse cromie, ma non in nero.
La versione con clip costava 5 Scellini e 6 Pence, mentre per la variante senza clip erano sufficienti 5 Scellini.
SDC17056.JPG
La levetta d’alimentazione era del tipo definito “Princess” (Principessa) e riportava il logo “LC”, che stava per “Lang Curzons”, ripetuto anche sulla sommità della clip. Come ricorderete, Lang Pen Co. Ltd., la società a capo del gruppo, si occupava della produzione integrale delle penne (dalla materia prima al prodotto finito), mentre Curzons Ltd. era dedita alla loro commercializzazione.

La H. 65 è una stilografica decisamente grande, più lunga della Parker Duofold Senior Big Red sia chiusa sia con cappuccio calzato; nella fotografia che vi propongo viene confrontata (dal basso verso l’alto) con la Sheaffer Balance Oversize Senior, con la Swan 245/60, con la Eversharp Coronet e con la Swan 300.
SDC17060.JPG
Quello che colpisce maggiormente però è la bella finitura striata (che gli inglesi chiamano “bamboo”), ben diversa da quella marmorizzata (già allora molto più comune) e che avevo potuto ammirare anche su un’altra Summit: la S. 77 (viewtopic.php?f=72&t=17069).

La stilografica è ben conservata ed il suo restauro conservativo non ha richiesto grandi interventi: è bastato procedere ad una pulizia approfondita, anche interna, e riportare al colore nero originario le parti esterne in ebanite (fondello e testa del cappuccio). L’unico difetto estetico che non è stato possibile eliminare è l’annerimento trasmesso internamente alla celluloide dalla filettatura della testa del cappuccio, in pezzo unico con il contro-cappuccio. Ma anche questo elemento estetico fa parte della storia della penna e detto francamente non mi disturba.
SDC17054.JPG
Grazie all’ottima distribuzione dei pesi, alla lunghezza del corpo e della sezione ed alla sapiente svasatura di quest’ultima, la scrittura si rivela molto confortevole oltre che piacevole. Il cappuccio è piuttosto grande e personalmente preferisco non calzarlo durante l’uso della penna. Il pennino, del tipo "warranted" anteriore al 1935, è morbido, anche se non flessibile, ed è chiaramente stato utilizzato molto, anche se con attenzione. La scrittura risponde appieno ai migliori standard Summit ed è esente da difetti: nessuna falsa partenza, nessun salto, flusso sempre corposo.
IMG_20181026_175822.jpg
Ma ecco le caratteristiche tecniche:
- Lunghezza chiusa: 143 mm
- Lunghezza aperta: 132 mm
- Lunghezza aperta con cappuccio calzato: 180 mm
- Lunghezza del cappuccio: 63 mm
- Lunghezza della sezione: 16,5 mm
- Dimensioni del pennino (smontato): 20,5 x 5,8 mm
- Diametro massimo del fusto: 11,2 mm
- Diametro medio della sezione: 8,5 mm
- Diametro massimo del cappuccio: 13 mm
- Peso (scarica): 17 gr
- Materiali: celluloide, con pennino d’oro a 14 carati; alimentatore, sezione, testa del cappuccio e fondello del corpo: ebanite; fermaglio e levetta in lega metallica dorata.

Nel complesso, penso si possa tranquillamente affermare che questa H. 65 è ancora in grado non solo di donare molte soddisfazioni ma anche di figurare molto bene nell’uso quotidiano, aggiungendo al piacere dell’uso di un’ottima stilografica anche quello, a mio parere impagabile, di un bagaglio di storia certamente non secondario.
Alberto Casirati
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Messaggio da piccardi »

Ciao Alberto,

un nuovo ringraziamento per la bellissima carrellata di modelli che ci hai mostrato in questi giorni, un tuffo nel passato e nei dettagli di una produzione di grandissimo interesse, questa in particolare ha una celluloide dal mio punto di vista davvero affascinante, e delle dimensioni come minimo "ragguardevoli": davvero una gran penna, in tutti i sensi.

Simone
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Messaggio da subottini »

Grazie per l'ennesima interessantissima prrsentazione. Quesre tue recensioni sino delle piccole opere d'arte. Sarebbe bello averle tutte raccolte in un volume, un libro da consultare e sfogliare nel tempo.
Claudio
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Messaggio da maxpop 55 »

Non finirò mai di stupirmi, sia per la recensione che per la magifica penna, sia per le dimensioni che per il meraviglioso colore. :clap: :clap:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Mightyspank »

Mi piace molto, per la forma, il colore e per l'effetto bambù.
Complimenti, davvero bella, come peraltro la recensione.
Era da caricare con inchiostro verde :mrgreen: !
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

subottini ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:02 Grazie per l'ennesima interessantissima prrsentazione. Quesre tue recensioni sino delle piccole opere d'arte. Sarebbe bello averle tutte raccolte in un volume, un libro da consultare e sfogliare nel tempo.
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Grazie a tutti per parole gentili, sempre molto apprezzate
Alberto Casirati
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Messaggio da diegok54 »

A Casirati ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 13:38
subottini ha scritto: sabato 27 ottobre 2018, 11:02 Grazie per l'ennesima interessantissima prrsentazione. Quesre tue recensioni sino delle piccole opere d'arte. Sarebbe bello averle tutte raccolte in un volume, un libro da consultare e sfogliare nel tempo.
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Bellissima idea, lo acquisterei subito :thumbup:
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Messaggio da Cex71 »

Prenoto una copia anch’io!
Sempre complimenti, una gioia leggere le tue bellissime presentazioni. Grazie
Cesare
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Grazie ad entrambi. Quando il progetto vedrà la luce, grazie anche all'opera di un forumista, verrà reso disponibile gratuitamente attraverso il forum.
Alberto Casirati
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Messaggio da Syrok »

Be che dire che non hanno già detto gli altri? Le tue recensioni fanno nascere la curiosità prima e la passione poi per queste penne del secolo scorso, mannaggia a te :lol: :lol:
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Syrok ha scritto: domenica 28 ottobre 2018, 2:36 Be che dire che non hanno già detto gli altri? Le tue recensioni fanno nascere la curiosità prima e la passione poi per queste penne del secolo scorso, mannaggia a te :lol: :lol:
:D
Alberto Casirati
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Messaggio da Rosso Corsa »

Credo che l'intento di Alberto sia anche quello di incuriosire il lettore ed invogliarlonad un approfondimento storico. E qualunque tipo di di ricerca nel passato é assolutamente prezioso. A mio parere la storia dovrebbe essere di gran lunga la più importante materia di studio per tutti, e invece le viene attribuita sempre meno importanza. Altro evidente sintomo di grave decadenza.

Le stilografiche oggeto di recensione sono sempre interessantissime, questa non fa eccezione e la trovo particolarmente bella sia per il colore che per il materiale.

Concordo sulla proposta di una altro lettore: una raccolta organizzata di queste splendide recensioni costituirebbe un documento prezioso.

Grazie Alberto!
Ciao
Mauro
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Messaggio da Syrok »

Mauro hai perfettamente ragione la storia dovrebbe essere al centro degli studi invece è considerata un surplus soprattutto dopo le medie e vero però che bisogna avere bravi professori che ti invitiamo a studiare e Alberto sarebbe uno di questi senza dubbi.
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Messaggio da A Casirati »

Grazie, Mauro ed Alessandro. Concordo pienamente circa l'importanza della storia. Ed avete ragione sul fatto che sia ingiustamente sottovalutata. Come dicevano gli antichi, è maestra di vita.
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Messaggio da francoiacc »

Syrok ha scritto: martedì 30 ottobre 2018, 8:02 Mauro hai perfettamente ragione la storia dovrebbe essere al centro degli studi invece è considerata un surplus soprattutto dopo le medie e vero però che bisogna avere bravi professori che ti invitiamo a studiare e Alberto sarebbe uno di questi senza dubbi.
La storia è fondamentale per capire chi siamo e perché siamo quel che siamo. Purtroppo il problema è che molte volte non ci viene insegnata la storia ma una storia, quella scritta dai vincitori, che, al pari di un eccidio, cancella quel che nobili culture millenarie sono state.

Grazie Alberto per le tue recensioni, spero davvero che riaccendano la voglia di apprendere la nostra vera storia, con lo stessa passione e spirito obiettivo con cui descrivi questi capolavori. :wave:
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
Francesco
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