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Girovagando fra varie scatole, ho trovato un quaderno di lezioni calligrafiche di mio nonno. Fatte a Bari nel 1938, mi paiono un bell'esempio di calligrafia. Quando queste cose si insegnavano ancora anche a scuola, e la bella calligrafia era richiesta ovunque, anche nell'esercito

Che bella testimonianza degli "eleganti" tempi andati!

Ma soprattutto, che bello che negli anni la tua famiglia li abbia sempre conservati.

Quante materie importanti per la crescita non si fanno più nelle scuole...

Bei ricordi, da custodire con cura.

Sono davvero bei ricordi... E suscitano anche invidia da parte mia, io non sono capace di scrivere così.

Che belle pagine! Grazie per averle condivise.
Tuo nonno sarebbe felice, ne sono certa, e credo anche orgoglioso, del giusto tributo che gli hai fatto pubblicando qui le sue pagine.

Bellissimo! Grande testimonianza storica di quello che era la scuola ai tempi. Da incorniciare.

ma che spettacolo!

vogliamo parlare poi del contenuto?

"la carità è il sol tesoro che si aumenta col divido"


Bari, Mercoledì 30 Novembre 1938, prima lezione di calligrafia:

Nonno: "Fammi fare un bel lavoretto qua, adacsì quando fra 80 anni me lo riguardano faccio una bella figura. Anzi, mo' non ci metto manco l'anno fascista che con 'sta storia che ci dobbiamo riprendere Nizza mi sa che 'sto governo dura poco"

Insegnante: "Trimone, metti l'anno fascista, non fare il sovversivo!"

Nonno: "No no, ce lo stavo mettendo, ecco qua avevo lasciato questo bell'angolo apposta apposta"

Insegnante: "E vedi se ce lo metti, che vedi se ce lo metti... 'Sto sovversivo"

30 novembre 1938: Alla presenza di numerosi giornalisti francesi, i deputati della Camera innescano una manifestazione al grido di "Tunisi, Corsica, Nizza e Savoia"

C'erano anche pagine con motti fascisti, che non ho pubblicato per non fare apologia anche se il periodo era quello, e quello si scriveva. In bella e ordinata calligrafia, ovviamente. Poi all'epoca, nonno era sergente del regio esercito, quindi non poteva esimersi

Spiller84 ha scritto: ↑venerdì 28 febbraio 2020, 14:57 Girovagando fra varie scatole, ho trovato un quaderno di lezioni calligrafiche di mio nonno. Fatte a Bari nel 1938, mi paiono un bell'esempio di calligrafia. Quando queste cose si insegnavano ancora anche a scuola, e la bella calligrafia era richiesta ovunque, anche nell'esercito

Allego le foto del quaderno di mio nonno Nicolò, dovremmo essere intorno al 1880 circa. I fogli sono poi stati un po' pasticciati a matita da un bambino...

un tesoro da custodire.

Ottavio ha scritto: ↑sabato 29 febbraio 2020, 17:00 Allego le foto del quaderno di mio nonno Nicolò, dovremmo essere intorno al 1880 circa. I fogli sono poi stati un po' pasticciati a matita da un bambino...

Stupendo! Grazie per avercelo mostrato.

Bella la metà superiore della prima pagina, con le indicazioni scritte in corsivo.

Le lettere nelle pagine successive sono tracciate con compasso, squadrette e righelli, a parte l'alfabeto di dimensioni più piccole.
In questo devo dire non è cambiata molto la scuola, ricordo di avere fatto lo stesso tipo di esercizio alle scuole Medie

Bello conservare questi cimeli di famiglia!

cizio ha scritto: ↑sabato 29 febbraio 2020, 13:20 Bari, Mercoledì 30 Novembre 1938, prima lezione di calligrafia:

Nonno: "Fammi fare un bel lavoretto qua, adacsì quando fra 80 anni me lo riguardano faccio una bella figura. Anzi, mo' non ci metto manco l'anno fascista che con 'sta storia che ci dobbiamo riprendere Nizza mi sa che 'sto governo dura poco"

Insegnante: "Trimone, metti l'anno fascista, non fare il sovversivo!"

Nonno: "No no, ce lo stavo mettendo, ecco qua avevo lasciato questo bell'angolo apposta apposta"

Insegnante: "E vedi se ce lo metti, che vedi se ce lo metti... 'Sto sovversivo"

Avevo pensato qualcosa di simile. Grande!