Ho così voluto fare un mio personale confronto, per capire quale risulti a me il più "simpatico"

Ho usato sempre la stessa penna, Aurora 88 slim con carica a converter, pennino M (14K, 585), foto qui> viewtopic.php?f=8&t=17987.
Per omogeneità, le scritte di prova le ho fatte dopo almeno una pagina abbondante di scrittura. Il cambio d'inchiostro l'ho fatto sempre a carica esaurita, con approfondito lavaggio in acqua (immersione del gruppo scrittura per diverse ore) e successiva asciugatura ed essiccazione di almeno una notte. Insomma, ciascun inchiostro parte alla pari con penna perfettamente lavata e asciutta.
Qui di seguito la comparazione: non garantisco la perfettissima resa fotografica, ma essendo i tre inchiostri in un solo scatto, il confronto dovrebbe essere possibile anche dallo schermo (cliccando l'immagine, si ingrandisce). Foto da cellulare, luce naturale non diretta, nessun flash né altre luci artificiali, minima regolazione automatica dei colori al PC per togliere una dominante azzurra.
Le mie impressioni dal vivo: come colore, il più nero dei tre è l'Aurora, seguito dallo Sheaffer e poi dall'Herbin. Di contro, quello che sviluppa più sfumature - comunque leggere - è l'Herbin, poi lo Sheaffer e il più uniforme è l'Aurora. Questo aspetto negli inchiostri colorati di solito lo trovo gradevole, ma nel caso del nero non sono troppo contento di vederlo sfumare nel grigio scuro.
Per quanto riguarda la piacevolezza di scrittura, devo dare la palma all'Herbin: dei tre è quello più lubrificato, il pennino dell'Aurora 88 corre sul foglio che è una bellezza, restituendo un'esperienza di scrittura per me molto gradevole. Segue con un po' di distacco lo Sheaffer e poi l'Aurora, che è comunque paragonabile allo Sheaffer, solo un minimo meno lubrificato.
A livello di spiumaggio e trasparenza sull'altro lato del foglio, i tre si sono comportati in maniera assolutamente identica e ottima; la carta è di un quaderno Pigna "jolly" degli anni '80, ritrovato nei miei cassetti. Volendo essere precisi, l'Herbin restituisce un tratto leggermente più largo dell'Aurora, forse grazie alla maggior lubrificazione.
In definitiva... rimango confuso come prima


Dimenticavo, per completezza: la scritta rossa e le linee di separazione sono fatte con Herbin "Rouge Opéra" caricato su una Visconti dal pennino medio.
Spero di aver fatto cosa gradita, un saluto a tutti!