Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Buonasera a tutti,
perdonate se posto qui nel reparto inchiostri, ma la sezione tecnica forse non era adatta visto l'argomento. Chiedo scusa in anticipo ai moderatori se ho sbagliato.
Ho avuto una piccola disavventura con la mia Swan vintage appena acquistata al Pen Show di Milano di due sabati fa.
Avevo intenzione di inchiostrare la penna con un bel blue-black e, non avendone, ho deciso di prendere un calamaio di Herbin Bleu des Profondeurs sul "noto" negozio online che vende di tutto.
Oggi pomeriggio in ufficio arriva l'agognato pacchettino e finalmente a casa prima di cena posso provare a caricare la penna e a godere della morbidezza del pennino flex vintage.
Prima brutta sorpresa quando ho aperto l'imballo: la scatola dell'inchiostro è quella vecchia di qualche anno fa, e già qui mi sarei dovuto insospettire (vi posto la foto in coda).
Però, l'entusiasmo e l'emozione di provare finalmente la mia Swan mi hanno tradito, sono andato avanti e ho aperto il calamaio, e qui ho avuto il brutto segnale definitivo: l'inchiostro emanava un pessimo odore, non tanto di muffa ma quasi come se fosse acido fenico...
Dato che quando faccio errori vado fino in fondo , ho inchiostrato lo stesso la penna e l'ho anche provata.
Su carta non mi è sembrato ci fossero particolari problemi, salvo che si tratta di un inchiostro assolutamente non adatto ad una penna vintage: sembra di scrivere con un uniposca a punta larga!
Alla fine ho richiuso tutto e ho optato per una restituzione del prodotto, ma la domanda è: un inchiostro deteriorato può danneggiare una penna particolarmente delicata come una vintage in celluloide?
La Swan ha il caricamento a levetta e il venditore mi ha garantito che il sacchetto è stato sostituito, immagino quindi che sia in silicone. Ho sciacquato il pennino con un filo di acqua corrente e ho aspirato 7-8 volte dell'acqua da un bicchierino per pulire il serbatoio.
Dopo una bella asciugatura del corpo pennino con un panno per occhiali, adesso la penna giace senza cappuccio sulla mia scrivania per far evaporare i residui di umidità.
Devo fare altro? Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili?
Scusate l'apprensione, non vorrei rovinare una bella vintage appena acquistata... grazie a tutti
perdonate se posto qui nel reparto inchiostri, ma la sezione tecnica forse non era adatta visto l'argomento. Chiedo scusa in anticipo ai moderatori se ho sbagliato.
Ho avuto una piccola disavventura con la mia Swan vintage appena acquistata al Pen Show di Milano di due sabati fa.
Avevo intenzione di inchiostrare la penna con un bel blue-black e, non avendone, ho deciso di prendere un calamaio di Herbin Bleu des Profondeurs sul "noto" negozio online che vende di tutto.
Oggi pomeriggio in ufficio arriva l'agognato pacchettino e finalmente a casa prima di cena posso provare a caricare la penna e a godere della morbidezza del pennino flex vintage.
Prima brutta sorpresa quando ho aperto l'imballo: la scatola dell'inchiostro è quella vecchia di qualche anno fa, e già qui mi sarei dovuto insospettire (vi posto la foto in coda).
Però, l'entusiasmo e l'emozione di provare finalmente la mia Swan mi hanno tradito, sono andato avanti e ho aperto il calamaio, e qui ho avuto il brutto segnale definitivo: l'inchiostro emanava un pessimo odore, non tanto di muffa ma quasi come se fosse acido fenico...
Dato che quando faccio errori vado fino in fondo , ho inchiostrato lo stesso la penna e l'ho anche provata.
Su carta non mi è sembrato ci fossero particolari problemi, salvo che si tratta di un inchiostro assolutamente non adatto ad una penna vintage: sembra di scrivere con un uniposca a punta larga!
Alla fine ho richiuso tutto e ho optato per una restituzione del prodotto, ma la domanda è: un inchiostro deteriorato può danneggiare una penna particolarmente delicata come una vintage in celluloide?
La Swan ha il caricamento a levetta e il venditore mi ha garantito che il sacchetto è stato sostituito, immagino quindi che sia in silicone. Ho sciacquato il pennino con un filo di acqua corrente e ho aspirato 7-8 volte dell'acqua da un bicchierino per pulire il serbatoio.
Dopo una bella asciugatura del corpo pennino con un panno per occhiali, adesso la penna giace senza cappuccio sulla mia scrivania per far evaporare i residui di umidità.
Devo fare altro? Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili?
Scusate l'apprensione, non vorrei rovinare una bella vintage appena acquistata... grazie a tutti
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- Levetta
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Ciao Andrea,
mi dispiace per la disavventura! Anche perché quell’inchiostro io lo trovo un buon inchiostro.
Attendiamo pareri dei più esperti, ma io credo che se hai lavato bene la penna (7-8 volte come dici e poi immagino l’acqua sia uscita pulita) non dovresti aver problemi con la penna. Dubito sia danneggiata.
Provala con un altro inchiostro a questo punto…
mi dispiace per la disavventura! Anche perché quell’inchiostro io lo trovo un buon inchiostro.
Attendiamo pareri dei più esperti, ma io credo che se hai lavato bene la penna (7-8 volte come dici e poi immagino l’acqua sia uscita pulita) non dovresti aver problemi con la penna. Dubito sia danneggiata.
Provala con un altro inchiostro a questo punto…
Cesare
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- Snorkel
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Anche io non penso sia danneggiata, ma a scanso di equivoci ho preferito chiedere dei pareri qualificati qui sul forum.
Proverò con un altro inchiostro meno fluido, l'esperienza con penne moderne e tutte con pennini "F" mi ha portato un po' fuori strada. Adesso ho toccato con mano che l'utilizzo di un inchiostro "superfluido" non è sempre la scelta migliore.
Fermo restando l'inconveniente specifico con il calamaio in questione...
Proverò con un altro inchiostro meno fluido, l'esperienza con penne moderne e tutte con pennini "F" mi ha portato un po' fuori strada. Adesso ho toccato con mano che l'utilizzo di un inchiostro "superfluido" non è sempre la scelta migliore.
Fermo restando l'inconveniente specifico con il calamaio in questione...
- sanpei
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
No non è successo nulla, non sarebbe successo nulla nemmeno con un utilizzo più prolungato dell'inchiostro "avariato" innanzitutto le parti a contatto con l'ink sono pennino, sezione ed alimentatore, cioè oro ed ebanite, materiali praticamente inerti, nessun rischio anche se avesse toccato la celluloide
- piccardi
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Non corri rischi neanche con il sacchetto (indipendentemente dal fatto che sia di gomma o di silicone). Il solo rischio che c'è, se ha delle precipitazioni, che ti intasi la penna, ma son cosa relativamente facili da sistemare, per precauzione comunque scarica la penna e fagli un paio di cariche d'acqua.
Simone
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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- Snorkel
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Perfetto, grazie, vi farò sapere con un altro blu come va la penna
- Pettirosso
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Aggiungo solo che (forse) quello che ti sembrava odore di acido fenico ... era proprio lui!HCASTORP ha scritto: ↑lunedì 26 settembre 2022, 22:36 Però, l'entusiasmo e l'emozione di provare finalmente la mia Swan mi hanno tradito, sono andato avanti e ho aperto il calamaio, e qui ho avuto il brutto segnale definitivo: l'inchiostro emanava un pessimo odore, non tanto di muffa ma quasi come se fosse acido fenico...
Fino a qualche decennio fa veniva abitualmente utilizzato negli inchiostri quale (efficacissimo) antimuffa, poi ho letto che era stato bandito.
Se tu annusi un flacome del vecchio Aurora Biflux lo riconosci immediatamente: inchiostri che, dopo svariati decenni, sono ancora oggi perfettamente utilizzabili (io li usavo ai tempi, e quell'odore per me è un profumo dei tempi passati).
Quindi (ipotesi, ovviamente) anche l'Herbin potrebbe essere stato ancora buono; alla peggio, comunque, hai disinfettato un po' la Swan!
Il problema è che gli Herbin, in generale, sono inchiostri molto fluidi, inadatti ad una vintage studiata per digerire, ai suoi tempi, inchiostri molto più densi.
I primi che ora mi vengono in mente, sul blu/nero, sono il Pelikan o l'Aurora, entrambi piuttosto secchi; ma ce n'è un'infinità.
Buona scrittura!
Giuseppe.
- Phormula
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Esatto, i vecchi inchiostri avevano spesso questo odore caratteristico.Pettirosso ha scritto: ↑martedì 27 settembre 2022, 8:26 Aggiungo solo che (forse) quello che ti sembrava odore di acido fenico ... era proprio lui!
Fino a qualche decennio fa veniva abitualmente utilizzato negli inchiostri quale (efficacissimo) antimuffa, poi ho letto che era stato bandito.
Spesso erano praticamente eterni grazie al conservante aggiunto senza pietà.
Non credo che la penna possa essersi danneggiata, se vuoi dormire sonni tranquilli puoi fare un lavaggio con uno di quei prodotti (Herbin o Octopus) specifici per pulire e rimuovere i residui dalle penne senza danneggiarle. Ma anche una serie di lavaggi basta e avanza. Se anche l'inchiostro fosse avariato, sarebbe una questione di muffe, alghe e perdita di colore che non di sviluppo di composti chimici che possono danneggiare una penna. Paradossalmente le penne si rovinano di più perchè vengono abbandonate cariche per anni, l'inchiostro non si degrada ma sviluppa residui secchi che incrostano tutto e a volte sono impossibili da rimuovere. Ho visto penne con il pistone grippato irreparabilmente da una crosta di inchiostro o l'alimentatore intasato che neanche mettendolo a bagno si smolla.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
L'unica cosa che mi lascia perplesso è che il Bleu des profondeurs mi risulta essere una formulazione recente, credo del 2018 o giù di lì, e quindi mi sembra strano ci sia acido fenico. Potrei comunque sbagliare, magari esisteva già da prima e io non lo sapevo, ma non così tanto tempo da rendere plausibile la presenza di un conservante di quel genere. Tra l'altro, tutte le boccette che mi sono passate per le mani, contenevano un inchiostro del tutto inodore. L'hai preso su Amazon?
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Non so se posso citare esplicitamente venditori in questa sezione... comunque la provenienza è quella.
Si tratta sicuramente di una boccetta con almeno qualche anno sulle spalle, perché la confezione e l'etichetta sono diverse da quelle attualmente sul mercato italiano (vedi immagine sopra). A meno che Herbin non faccia linee produttive separate per mercati europei ed anglosassoni, visto che c'è la scritta anche in inglese.
Onestamente non saprei se c'era davvero dell'acido fenico, l'odore era simile ed era molto sgradevole. Mi viene però più da pensare ad un'alterazione dovuta al tempo e/o alla cattiva conservazione che non ad un problema di formulazione.
Sinceramente ci sono rimasto un po' male, anche perché i calamai di Perle Noir e Lierre Sauvage - di medesima provenienza - che ho comprato l'inverno scorso invece sono ancora perfetti e completamente inodori (oltre ad avere scatola ed etichetta di tipo diverso).
Cose che capitano...
Si tratta sicuramente di una boccetta con almeno qualche anno sulle spalle, perché la confezione e l'etichetta sono diverse da quelle attualmente sul mercato italiano (vedi immagine sopra). A meno che Herbin non faccia linee produttive separate per mercati europei ed anglosassoni, visto che c'è la scritta anche in inglese.
Onestamente non saprei se c'era davvero dell'acido fenico, l'odore era simile ed era molto sgradevole. Mi viene però più da pensare ad un'alterazione dovuta al tempo e/o alla cattiva conservazione che non ad un problema di formulazione.
Sinceramente ci sono rimasto un po' male, anche perché i calamai di Perle Noir e Lierre Sauvage - di medesima provenienza - che ho comprato l'inverno scorso invece sono ancora perfetti e completamente inodori (oltre ad avere scatola ed etichetta di tipo diverso).
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Il problema è che Amazon , ricevuto un reso, a volte lo rivende come nuovo; questo presta il fianco a manipolazioni varie, che non possono essere accertate. E' il motivo per cui, tranne casi particolari (esempio, un inchiostro o un formato non disponibile nei negozi specializzati), è bene acquistare sempre in negozio, dove tra l'altro è di norma possibile ottenere prezzi migliori.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Quella che qualcuno abbia fatto un reso dopo avere provato l'inchiostro intingendo una penna contaminata è una ipotesi probabile.
Così facendo lo ha contaminato. Gli Herbin recenti sono tra gli inchiostri più sensibili alla contaminazione, proprio per la scelta del produttore di non usare conservanti tosti.
Anche a me con gli acquisti online sono capitati oggetti venduti per nuovi che si capiva essere resi.
Così facendo lo ha contaminato. Gli Herbin recenti sono tra gli inchiostri più sensibili alla contaminazione, proprio per la scelta del produttore di non usare conservanti tosti.
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Sono d'accordo; ciò che hai spiegato è esattamente il motivo per cui mi pare molto improbabile l'uso di fenolo in un inchiostro di realizzazione recente.Phormula ha scritto: ↑mercoledì 28 settembre 2022, 10:42 Quella che qualcuno abbia fatto un reso dopo avere provato l'inchiostro intingendo una penna contaminata è una ipotesi probabile.
Così facendo lo ha contaminato. Gli Herbin recenti sono tra gli inchiostri più sensibili alla contaminazione, proprio per la scelta del produttore di non usare conservanti tosti.
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Inchiostro deteriorato può danneggiare la penna?
Sì, avete perfettamente ragione.
Per essere credibile la presenza di fenoli, bisognerebbe fare risalire quella boccetta ad almeno una cinquantina di anni fa.
Va bene che Herbin producesse inchiostri fin dal tempo del Re Sole, ma non credo che quel particolare colore fosse diffuso in Italia negli anni '60/'70 del secolo scorso: molto più probabile l'ipotesi di una contaminazione da muffe maleodoranti.
Per essere credibile la presenza di fenoli, bisognerebbe fare risalire quella boccetta ad almeno una cinquantina di anni fa.
Va bene che Herbin producesse inchiostri fin dal tempo del Re Sole, ma non credo che quel particolare colore fosse diffuso in Italia negli anni '60/'70 del secolo scorso: molto più probabile l'ipotesi di una contaminazione da muffe maleodoranti.
Giuseppe.