Non dite che i pennini in acciaio non sono flessibili come quelli in oro...

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Gargaros
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Non dite che i pennini in acciaio non sono flessibili come quelli in oro...

Messaggio da Gargaros »

levodi ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 18:04 Non centra molto il materiale con cui viene fatto un pennino, ma lo scopo per cui viene progettato, posso essere dei chiodi sia in oro che in acciaio e possono essere super flessibili sia in oro che in acciaio.
Lo so, ma la mia era una frecciatina a certi che esaltano le qualità in base al materiale. Non sai quante volte ho sentito "penino in oro = scrittura morbida, pennino flessibile"...
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Messaggio da francoiacc »

Pippo ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 16:23
Bokeh ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 15:22

Non sono un esperto di pennini ad intenzione però mi sembra che quelli molto flessibili non siano in inox ma al carbonio e tendono ad ossidare.
Il materiale è acciaio al carbonio si ossidano facilmente e soprattutto hanno una durata mooolto limitata: mi parrebbe poco pratico montarli su una stilografica. :wave:
Difatti non ho mai scritto in Acciaio Inox e tantomeno che si potessero montare su stilografiche, era un semplice commento teso a far notare che ci sono pennini non in oro che hanno ottime performance di flessibilità. Grazie per la precisazione.
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Messaggio da sansenri »

è così, però, come quelli in oro purtroppo quelli in acciaio che flettono sono vintage... io ho un Osmia in "acciaio" che flette da far impallidire presunti flex moderni in oro...
salvo forse in molto moderata misura i Pelikan, ma pennini moderni in acciaio (lasciamo stare quelli da intinzione) che flettono più di quelli in oro (qualcuno anche moderno) non mi pare ce ne siano proprio.
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Messaggio da Bokeh »

sansenri ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 19:46 è così, però, come quelli in oro purtroppo quelli in acciaio che flettono sono vintage... io ho un Osmia in "acciaio" che flette da far impallidire presunti flex moderni in oro...
salvo forse in molto moderata misura i Pelikan, ma pennini moderni in acciaio (lasciamo stare quelli da intinzione) che flettono più di quelli in oro (qualcuno anche moderno) non mi pare ce ne siano proprio.
Si è vero, ho dimenticato di precisare che il titolo fosse riferito ai pennini vintage, tra i moderni si contano sulle dita di una mano quelli che possono essere chiamati flessibili e a meno che non mi sia perso qualcosa sono tutti in oro.
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Messaggio da piccardi »

Bokeh ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 20:05 Si è vero, ho dimenticato di precisare che il titolo fosse riferito ai pennini vintage, tra i moderni si contano sulle dita di una mano quelli che possono essere chiamati flessibili e a meno che non mi sia perso qualcosa sono tutti in oro.
Un T-flex stipula mi pare, provato parecchi anni fa, era flessibile (a livello di un buon flessibile antico) ma non in oro. A parte questo non ne ricordo altri.

levodi ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 18:04 Resta però un dato di fatto: l'oro è flessibile e duttile anzi è il più malleabile tra tutti i metalli il che lo rende più adatto ad essere "maltrattato" con la pressione e a tornare subito dopo come prima.
No, proprio perché è malleabile l'oro è tutt'altro che flessibile. Sono le leghe con cui vengono realizzati i pennini flessibili li rendono tali. Il quanto dipende sia dalla lega che dalla forma. Ma in generale è più facile fare pennini flessibili con l'acciaio, che la flessibilità ce l'ha di base.

Giulio64 ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 19:21 Curiosità: ma non è proprio a causa del fatto che sia duttile che si rischia di rovinarlo? ...ovvero eccedere anche solo leggermente con la pressione e determinare la deformazione irreversibile dei rebbi?
Qualunque materiale se superi il punto di deformazione se lo pieghi resta piegato. Dipende da dove sta, e dipende dalla lega che usi. Un flessibile è progettato per potersi piegare con la pressione, ma se si esagera resta piegato pure lui, che sia d'oro o d'acciaio.

Ci sta che se premi troppo un pennino ti ritrovi con una piegatura. Non tenterei mai di usare come flessibile un pennino non indicato come tale (manco un "soft"). E mi pare sia stato riportato diverse volte che che un flessibile è rimasto aperto dopo un po' di utilizzo, cosa che mi fa pensare che non fosse abbastanza flessibile (posto che il proprietario non abbia esagerato).

Comunque con l'oro è normalmente più facile che una piegatura sia reversibile rispetto all'acciaio (raddrizzare pennini d'oro è assai più facile rispettp a quelli d'acciaio).

Simone
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Messaggio da Giulio64 »

piccardi ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 22:24
Qualunque materiale se superi il punto di deformazione se lo pieghi resta piegato. Dipende da dove sta, e dipende dalla lega che usi. Un flessibile è progettato per potersi piegare con la pressione, ma se si esagera resta piegato pure lui, che sia d'oro o d'acciaio.

Ci sta che se premi troppo un pennino ti ritrovi con una piegatura. Non tenterei mai di usare come flessibile un pennino non indicato come tale (manco un "soft"). E mi pare sia stato riportato diverse volte che che un flessibile è rimasto aperto dopo un po' di utilizzo, cosa che mi fa pensare che non fosse abbastanza flessibile (posto che il proprietario non abbia esagerato).

Comunque con l'oro è normalmente più facile che una piegatura sia reversibile rispetto all'acciaio (raddrizzare pennini d'oro è assai più facile rispettp a quelli d'acciaio).

Simone
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Messaggio da Bokeh »

piccardi ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 22:12
Bokeh ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 20:05 Si è vero, ho dimenticato di precisare che il titolo fosse riferito ai pennini vintage, tra i moderni si contano sulle dita di una mano quelli che possono essere chiamati flessibili e a meno che non mi sia perso qualcosa sono tutti in oro.
Un T-flex stipula mi pare, provato parecchi anni fa, era flessibile (a livello di un buon flessibile antico) ma non in oro. A parte questo non ne ricordo altri.

Simone
Grazie Simone per l'indicazione, direi che si tratta di un'eccezione che comunque dimostra la possibilità di realizzare anche in tempi recenti pennini Flex in acciaio.
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Messaggio da Koten90 »

[Modalità pippone ON]
Come già fatto presente da Fufluns nei suoi molteplici confronti tra OMAS e la 149 Calligraphy, c'è una grande differenza tra flessibilità ed elasticità.
La flessibilità è la "morbidezza" del materiale, ovvero la capacità di deformarsi con poco sforzo. Più un pennino è flessibile e meno pressione occorre per farlo divaricare.
L'elasticità del materiale è la sua capacità di tornare alla forma iniziale (più o meno rapidamente) senza subire una deformazione permanente.

I 2 materiali a confronto sono, in effetti, uno l'opposto dell'altro: L'acciaio Inox è estremamente elastico, talmente tanto da diventare molto poco flessibile; l'oro, per contro, è estremamente duttile, pochissima elasticità e deformazioni "plastiche" permanenti.
In entrambi i casi, ci sono vari modi per mitigare queste proprietà estreme. Il primo è senz'altro comporre una lega. L'acciaio è già di per sé una lega di ferro, carbonio e altri materiali in minori quantità (Titanio, Vanadio, Molibdeno, Cromo, Nichel...) e aumentandone il tenore di carbonio si arriva ad ottenere un materiale più duttile. L'oro viene miscelato ad altri metalli nelle varie leghe a 14-18-21 carati (indicazione che consente di sapere solo la percentuale di oro contenuta nella lega, ma non la composizione effettiva che, suppongo, in molti casi è coperta da segreto industriale, come per l'acciaio) per rendere il metallo più elastico.

Un'altra componente fondamentale è il modo in cui il metallo viene trattato dalla composizione della lega alla punzonatura del pennino: l'acciaio armonico (usato principalmente per fabbricare molle) sarà certamente diverso da quello temprato per padelle, diverso ancora da quello laminato usato nei pennini di una volta.

Il terzo aspetto fondamentale è l'architettura del pennino: mentre una volta si facevano pennini estremamente flessibili lunghi, corti, larghi, stretti, carenati, spessi e sottili, oggi si tende quasi sempre a ottenere la flessibilità indebolendo la struttura con tagli, incisioni e asportazione di parti più o meno grandi del pennino. A livello economico non può che fare bene all'azienda (e forse anche all'acquirente) visto che si usa meno materiale e si usa probabilmente lo stesso materiale previsto per gli altri pennini, ma lo scotto è in una minore resistenza alle deformazioni permanenti.

Non sono un ingegnere meccanico in grado di analizzare la forma di un pennino e dirvi quando i tagli indeboliscano la struttura, ma quando sentiamo parlare di pennini con i rebbi allargati permanentemente, nel 99% dei casi è su un pennino moderno, proprio perché si preferisce usare una tecnica produttiva più economica (o perché non si conosce più quella di un secolo fa).

Se riesco, più avanti proverò a farvi una rapida rappresentazione di come si suddividono le fasi di una deformazione e come si analizza la resistenza di un materiale.
[Modalità pippone OFF]

Ad ogni modo, se correttamente trattati, entrambi i metalli possono essere resi equivalentemente prestanti per la produzione di pennini
Alessio Pariani

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