Penne che scrivono sempre

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Messaggio da edis »

Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 11:19
Mentre non tutti i marchi di fascia alta storicamente hanno avuto la percezione di questo problema. Perché?
Esme ma quali sono ste penne di fascia alta che, uscite dalla scatola (da negozio ovviamente, non second hand) non scrivevano, e rispedite in garanzia ti sono state recapitate non funzionanti?
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Messaggio da Esme »

edis ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 11:25 Esme ma quali sono ste penne di fascia alta che, uscite dalla scatola (da negozio ovviamente, non second hand) non scrivevano, e rispedite in garanzia ti sono state recapitate non funzionanti?
😭😭😭
Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 11:07 Non ho scritto nomi perchè era un interrogativo generico.
[...]
Ora, la domanda GENERICA è: dato che non dovrebbe essere un problema economico, come mai?
[...]
Le nostre singole esperienze sono comunque anedottiche (tolti i riparatori e i venditori), ma il forum nel suo complesso, e gli altri forum internazionali, forniscono uno sguardo più oggettivo.
Facciamo che non ho fatto nessuna domanda a margine e ritorniamo a parlare di penne che scrivono sempre?
(Così lasciamo spazio anche alle varie Visconti, Maiora, Delta, Montegrappa.)
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Messaggio da edis »

Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 11:40 Non ho scritto nomi perchè era un interrogativo generico.
[...]
Ora, la domanda GENERICA è: dato che non dovrebbe essere un problema economico, come mai?
[...]
Le nostre singole esperienze sono comunque anedottiche (tolti i riparatori e i venditori), ma il forum nel suo complesso, e gli altri forum internazionali, forniscono uno sguardo più oggettivo.
Facciamo che non ho fatto nessuna domanda a margine e ritorniamo a parlare di penne che scrivono sempre?
(Così lasciamo spazio anche alle varie Visconti, Maiora, Delta, Montegrappa.)
[/quote]

Per me va benissimo, però devo farti notare due cose, perché mi sta ridicendo che non leggo:

1. Se in un argomento nomini una penna funzionante, faccio fatica a seguire un "and" generico. Se una frase puoi formalizzarla ha senso, altrimenti no. Universal scrive mentre "alcune blasonate" non scrivono

2. Mi dici che la mia affermazione sui pennini Lamy che vanno regolati è aneddotica, eppure io di Lamy ne ho diverse di diverse fasce di prezzo. Se non mi dici quali penne da €400 non ti hanno scritto/non ti scrivono come le Universal, non abbiamo parlato 😅
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Messaggio da edis »

Mir70 ha scritto: mercoledì 14 settembre 2022, 23:51 P.S. Edis, ma i compiti "estivi" non li facevi ? :D (scherzo eh...)
Li facevo tutti, e dovevo leggere tutto il testo!
Secondo paragrafo del post che apre l'argomento:


In questo post vorrei parlare delle conseguenze che ha avuto sulla mia psiche lo spiegone merloplanesco: "Penne che scrivono sotto il loro stesso peso", Capitolo VII del Tomo XII dell'Opera: "Spiegoni & Come Implementarli".

Quindi ho scritto secondo i canoni classici di un paper:

Premessa
Argomento
Sviluppo dell'argomento
Conclusione sintetica

Se Sansenri ha capito e risposto a tema, ha letto, per fare un esempio 😉
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Messaggio da edis »

Mir70 ha scritto: mercoledì 14 settembre 2022, 23:51 Con riferimento al tuo paragone automobilistico, qui si sta valutando se la macchina si mette in moto al primo giro di chiave (o alzata di levetta) in estate o in inverno, al mare o in montagna. Poco importa la potenza del motore o la bellezza della carrozzeria e delle rifiniture interne.
Oppure ho inteso male io.

No, il paragone con la Ferrari era per dire altro, hai capito male.
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Messaggio da Esme »

edis ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 12:21
Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 11:40 Non ho scritto nomi perchè era un interrogativo generico.
[...]
Ora, la domanda GENERICA è: dato che non dovrebbe essere un problema economico, come mai?
[...]
Le nostre singole esperienze sono comunque anedottiche (tolti i riparatori e i venditori), ma il forum nel suo complesso, e gli altri forum internazionali, forniscono uno sguardo più oggettivo.

Facciamo che non ho fatto nessuna domanda a margine e ritorniamo a parlare di penne che scrivono sempre?
(Così lasciamo spazio anche alle varie Visconti, Maiora, Delta, Montegrappa.)
Per me va benissimo, però devo farti notare due cose, perché mi sta ridicendo che non leggo:

1. Se in un argomento nomini una penna funzionante, faccio fatica a seguire un "and" generico. Se una frase puoi formalizzarla ha senso, altrimenti no. Universal scrive mentre "alcune blasonate" non scrivono

2. Mi dici che la mia affermazione sui pennini Lamy che vanno regolati è aneddotica, eppure io di Lamy ne ho diverse di diverse fasce di prezzo. Se non mi dici quali penne da €400 non ti hanno scritto/non ti scrivono come le Universal, non abbiamo parlato 😅
È piuttosto evidente che abbiamo concezioni differenti su come si articola un discorso e su cosa significhi "a margine".
(Lamy l'hai nominata tu.)
Non è importante.
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Messaggio da sansenri »

Mir70 ha scritto: mercoledì 14 settembre 2022, 23:51 Perdonami Edis, ma la discussione non riguardava penne che scrivono sempre ?
edis ha scritto: lunedì 12 settembre 2022, 21:40 ...
penne che scrivono "sempre e per sempre" e comunque, su qualsiasi carta, con quasi tutti gli inchiostri, sul treno, sul divano, sulla panchina, in metro, alla scrivania, supina e bocconi.
...
quindi secondo me ha senso paragonare anche segmenti diversi, poco importa se la doratura della veretta rimarrà tale nei secoli dei secoli o se il fusto non è in celluloide arco di trionfo. Poi la bellezza è altra cosa, certo.
Con riferimento al tuo paragone automobilistico, qui si sta valutando se la macchina si mette in moto al primo giro di chiave (o alzata di levetta) in estate o in inverno, al mare o in montagna. Poco importa la potenza del motore o la bellezza della carrozzeria e delle rifiniture interne.
Oppure ho inteso male io.

P.S. Edis, ma i compiti "estivi" non li facevi ? :D (scherzo eh...)
solo per non confondere le questioni (per quanto possano essere in parte collegate)

le penne che quando le apri (in qualsiasi condizione) non scrivono, sono una cosa

le penne che solitamente quando le apri scrivono, ma se le lasci ferme per un po' (più di due giorni... altrimenti è quasi sicuro che ricadiamo nel punto 1) sono un'altra cosa

le penne che per lo più scrivono, ma non lo fanno se non metti un po' di pressione, ossia che NON scrivono sotto il loro stesso peso sono un altra cosa ancora

le penne che scrivono sotto il loro stesso peso (senza premere) sono una ulteriore cosa

nel primo caso hai un qualche difetto palese
Nel secondo caso hai probabilmente una perdita di tenuta del cappuccio
nel terzo caso non hai una taratura ottimale del flusso
nel quarto caso invece sì!

:wave:
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Messaggio da edis »

Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 19:42 È piuttosto evidente che abbiamo concezioni differenti su come si articola un discorso e su cosa significhi "a margine".
(Lamy l'hai nominata tu.)
Non è importante.
Io ho nominato Lamy perché ho delle Lamy, tu alla mia affermazione hai risposto che la storia dei pennini scolastici Lamy da regolare era aneddotica. Io ti ho detto "non è aneddotica perché li ho." È vero che il pennino Lamy da regolare è uno dei mantra che si leggono spesso. Infatti, compri la prima Lamy e il pennino è perfetto, allora pensi: "mantra!" Poi compri tutte le altre Lamy, e dici: "no mantra, il pennino non funziona come dovrebbe."

La mia domanda è semplice, e te la ripeto perché sono curiosa e può venire fuori un dibattito interessante (e apriamo un altro thread, perché come ci fa notare Sansenri, ci sono diverse tematiche legate al funzionamento di una penna): quali penne blasonate hai comprato che non hanno funzionato come le Universal, e cosa avevano?
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Messaggio da Esme »

Edis, non so più come dirtelo: era un discorso a margine e generale.

Non era nemmeno riferito alla Universal (ma non potevo lasciarla dov'era e mettere la cartuccia su una iridium point Germany?) ma in generale alle penne scolastiche. Era scritto chiaro.
La Universal ha solo stimolato una riflessione (accidenti a lei, ecco perché odio il verde scuro anni 70, e anche l'H. Myosotis).

Era una domanda squisitamente tecnica.

Dedotto dall'esperienza generica dei vari forum stilografici che le penne scolastiche scrivono quasi sempre senza incertezze, e deducendone quindi che non può essere un fattore legato a materiali e tecniche di produzione costosi, perché si incappa in penne costose che invece fanno le bizze?
Perché, sempre in base all'esperienza collettiva dei forum stilografici, ci sono marchi che hanno fatto pagare care le loro penne ma hanno prodotto tanti esemplari stizzosi, tanto da far disamorare i loro clienti?
Dato che non può essere un fattore di costo, dove sta l'errore?
(Comunque c'è un post recente "mai più questa penna/marca")

Se poi la letteratura presente sugli svariati forum non è sufficiente a dare legittimazione a questo quesito, alzo le mani.

Però veramente, non è importante.
Oltre al verde scuro anni 70, odio anche le discussioni che escono oltremodo dal seminato. 🙂
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Messaggio da Mir70 »

sansenri ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 19:46 ...
solo per non confondere le questioni (per quanto possano essere in parte collegate)

le penne che quando le apri (in qualsiasi condizione) non scrivono, sono una cosa

le penne che solitamente quando le apri scrivono, ma se le lasci ferme per un po' (più di due giorni... altrimenti è quasi sicuro che ricadiamo nel punto 1) sono un'altra cosa

le penne che per lo più scrivono, ma non lo fanno se non metti un po' di pressione, ossia che NON scrivono sotto il loro stesso peso sono un altra cosa ancora

le penne che scrivono sotto il loro stesso peso (senza premere) sono una ulteriore cosa

...
Questo mi è chiaro, infatti nello specifico caso dicevo che :
Mir70 ha scritto: mercoledì 14 settembre 2022, 21:26 ...
Dimenticate inchiostrare in un cassetto e ritrovate a distanza di cinque o sei mesi , hanno subito ripreso a scrivere. E scrivono pure bene ! Hanno sempre scritto bene (motivo per il quale ne ho due).
Poi do per scontato che stilo capaci di scrivere anche dopo tanto tempo di inutilizzo , scrivono anche sotto il loro solo peso semplicemente perché è una caratteristica che ho notato nelle mie penne , e in generale ritengo che le due cose siano strettamente collegate .
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Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 20:43
Se poi la letteratura presente sugli svariati forum non è sufficiente a dare legittimazione a questo quesito, alzo le mani.

Però veramente, non è importante.
Oltre al verde scuro anni 70, odio anche le discussioni che escono oltremodo dal seminato. 🙂
Ciao Esme, grazie per il messaggio di chiarimento, ora ho capito e perdonami se ci sono voluti tutti questi andarianda, ma davvero non pensavo ti riferissi alle esperienze dei forum, e quindi alle esperienze degli altri.

Non ci sono esperienze legittime e altre meno legittime. Io ho avuto un pessima esperienza, per parlare di blasonate, di qualità del pennino con Aurora. Il forum è pieno di utenti che hanno avuto un'esperienza diametralmente opposta. Non ci sono fatti più veri di altri, se ci sono accaduti.


A me, però, il verde anni 70 piace quindi qualora decidessi di disfarti di questa Universal, mandami un messaggio 😉
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Messaggio da sansenri »

Esme ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 20:43 Edis, non so più come dirtelo: era un discorso a margine e generale.

Non era nemmeno riferito alla Universal (ma non potevo lasciarla dov'era e mettere la cartuccia su una iridium point Germany?) ma in generale alle penne scolastiche. Era scritto chiaro.
La Universal ha solo stimolato una riflessione (accidenti a lei, ecco perché odio il verde scuro anni 70, e anche l'H. Myosotis).

Era una domanda squisitamente tecnica.

Dedotto dall'esperienza generica dei vari forum stilografici che le penne scolastiche scrivono quasi sempre senza incertezze, e deducendone quindi che non può essere un fattore legato a materiali e tecniche di produzione costosi, perché si incappa in penne costose che invece fanno le bizze?
Perché, sempre in base all'esperienza collettiva dei forum stilografici, ci sono marchi che hanno fatto pagare care le loro penne ma hanno prodotto tanti esemplari stizzosi, tanto da far disamorare i loro clienti?
Dato che non può essere un fattore di costo, dove sta l'errore?
(Comunque c'è un post recente "mai più questa penna/marca")

Se poi la letteratura presente sugli svariati forum non è sufficiente a dare legittimazione a questo quesito, alzo le mani.

Però veramente, non è importante.
Oltre al verde scuro anni 70, odio anche le discussioni che escono oltremodo dal seminato. 🙂
provo a dire la mia sulle scolastiche...
solo per dire che non mi sorprende affatto che spesso scrivano bene a volte meglio di altre più blasonate
(le scolastiche soprattutto "di una volta" che avevano un enorme mercato, e in un periodo in cui quasi tutti usavano una penna stilo)
erano penne studiate proprio per scrivere e basta, senza fronzoli, materiali pregiati e sofisticherie
però dovevano "scrivere e basta" altrimenti addio posizione di mercato
per nostra fortuna alcune di quelle penne sono arrivate fino a noi e alcune hanno continuato ad essere prodotte con quella tecnologia non costosa ma equilibrata che le fa scrivere senza intoppi.
sappiamo invece cosa si celi a volte dietro penne fatte di materiali pregiati, che mirano ad un mercato che guarda alle ricercatezze, ma che alla fin dei conti non scrivono così bene perchè l'obiettivo dello scrivere davvero bene era forse un po' in ombra nel progetto, non era il primario...
è faticoso ammetterlo, ma in alcunio casi palesi temo non ci sia altra spiegazione
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Pilot V Pen, ne ho comprate una ventina di pezzi, fondo di magazzino, hanno scritto da subito bene e sempre, senza la minima incertezza, alcune hanno smesso quando è finito l'inchiostro... :D
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Messaggio da sansenri »

Mir70 ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 20:48
sansenri ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 19:46 ...
solo per non confondere le questioni (per quanto possano essere in parte collegate)

le penne che quando le apri (in qualsiasi condizione) non scrivono, sono una cosa

le penne che solitamente quando le apri scrivono, ma se le lasci ferme per un po' (più di due giorni... altrimenti è quasi sicuro che ricadiamo nel punto 1) sono un'altra cosa

le penne che per lo più scrivono, ma non lo fanno se non metti un po' di pressione, ossia che NON scrivono sotto il loro stesso peso sono un altra cosa ancora

le penne che scrivono sotto il loro stesso peso (senza premere) sono una ulteriore cosa

...
Questo mi è chiaro, infatti nello specifico caso dicevo che :
Mir70 ha scritto: mercoledì 14 settembre 2022, 21:26 ...
Dimenticate inchiostrare in un cassetto e ritrovate a distanza di cinque o sei mesi , hanno subito ripreso a scrivere. E scrivono pure bene ! Hanno sempre scritto bene (motivo per il quale ne ho due).
Poi do per scontato che stilo capaci di scrivere anche dopo tanto tempo di inutilizzo , scrivono anche sotto il loro solo peso semplicemente perché è una caratteristica che ho notato nelle mie penne , e in generale ritengo che le due cose siano strettamente collegate .
credo che non sia scontato, seppure sono d'accordo che alcune penne che scrivono dopo diverso tempo che sono ferme, sono anche penne che scrivono sotto il loro stesso peso, tuttavia non è detto, mi pare fosse Ottorino che menzionava una penna che per sua natura deve essere premuta sul foglio per scrivere. Chi lo dice che non lo faccia a distanza di tempo? (solo Ottorino può dircelo... :) )
Con diverse penne a pistone e eyedropper sono abbastanza convinto che la "maggior vicinanza/abbondanza/disponibilità" di inchiostro giochi nel renderle sempre pronte, però potrebbero esserci altri fattori, la tipologia/conformazione dell'alimentatore, magari.
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Messaggio da merloplano »

sansenri ha scritto: giovedì 15 settembre 2022, 21:37 Con diverse penne a pistone e eyedropper sono abbastanza convinto che la "maggior vicinanza/abbondanza/disponibilità" di inchiostro giochi nel renderle sempre pronte, però potrebbero esserci altri fattori, la tipologia/conformazione dell'alimentatore, magari.
in base alla mia esperienza, conta solo il flusso. perfino la loom (con la peggiore alimentazione possibile, la cartuccia standard), scrive sotto il suo (non trascurabile) peso. e lo stesso fa (dopo regolazione) la 51a. a prescindere dall'alimentatore, un pennino puo' essere regolato per far scrivere una penna sotto il proprio peso: io lo faccio

per la ripartenza dopo sosta, conta la tenuta del cappuccio. poi e' chiaro, se la tenuta e' solo discreta ma il flusso abbondante, la penna ripartira'
- er cavaliere nero
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