Festa di penne: succede anche a voi?

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Lilli
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Festa di penne: succede anche a voi?

Messaggio da Lilli »

Venti stilografiche tutte inchiostrate. Per me non esiste il concetto di "penna a riposo" 🤣 sembra quasi farle un torto. 😓
Quindi le riempio tutte, sempre con inchiostri diversi che "ricordo" grazie ad un quadernino dove scrivo data, penna e inchiostro caricato. Ovviamente tutte cariche e tutte in uso. Quando inizio a scrivere, scrivo poi un pensiero con tutte...
Le nostre stilografiche sono sempre pronte a donarci tanta felicità. 😊
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Messaggio da lucacecchi »

ricart ha scritto: mercoledì 10 agosto 2022, 22:13 E' l'ora della "passeggiata" serale e non avendo cagnolini mi riferisco a queste, è il loro momento
IMG_20220810_215442.jpg
tutto ruota intorno alla Talentum, le altre vanno e vengono secondo le circostanze e non sono, come numero, mai meno di queste. Mi limito anche a qualche appunto sull'agenda e/o scarabocchio per provare nuovi inchiostri.
:wave:
La Talentum non è cedibile... non puoi farne a meno. Ti capisco. Quando la Omas in alto con celluloide arco "va" fammelo sapere!!!
Le 3 del forum hanno pennini diversi? Cosa hai scelto?
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Messaggio da ricart »

Non è una Omas ma è una Leonardo Momento Zero con una storia particolare. Anni fa volevo comprare una MZ Abisso in celluloide e il venditore mi inviò una foto per scegliere fra tre varietà di striature, in mezzo c'era casualmente (?) anche questa. L'avevo vista solo nella foto di un compratore su Fountain Pen americano ma poi stranamente scomparve. Di questa penna hanno fatto solo 20 pezzi, il mio è il n° 02, lo dico solo per la cronaca. All'epoca mi fu raccomandato di non divulgarne l'esistenza, non ho fatto domande ma ho pensato a qualche problema legato al tipo di celluloide. Ultimamente, con l'aiuto di un iscritto al Forum è stata "sdoganata" e posso farla vedere. Alla fine ho preso sia l'Abisso che questa tutte e due con pennino F, da anni sono perennemente cariche e non le ho mai lavate, tanto uso sempre inchiostro blu o blu nero. Unico neo di questa serie è la scarsa autonomia della carica che avviene con lo stantuffo.
Per quanto riguarda la Duchessa due sono con pennino M e una con pennino F, mi gusta più il primo perché è un M non esagerato e scorre meglio dell'altro.
:wave:
Riccardo

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Messaggio da lucacecchi »

ricart ha scritto: giovedì 11 agosto 2022, 10:50 Non è una Omas ma è una Leonardo Momento Zero con una storia particolare.
:wave:
Cavolo, hai ragione, ha riguardarla è una momento zero... bellissima! Veramente unica.
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Messaggio da Nicola997 »

fufluns ha scritto: lunedì 8 agosto 2022, 2:44 In generale, non mi sono mai preoccupato di fissare un certo numero di penne da usare in una giornata, o in un certo periodo. Vi confesso, anzi, che quando sento parlare di "rotazione" mi sorprendo al pensare che vi siano tanti appassionati così consapevoli da poter pianificare per ogni periodo quali penne usare e quali mettere a riposo.

Detto questo, ho fatto caso ultimamente - anche se non in modo sistematico – a quante penne uso contemporaneamente. Supero la dozzina. Ma, ancora una volta, lo faccio senza un piano.

Sulla mia scrivania sono sempre inchiostrate, nei loro stilofori, una Montblanc 149 Calligraphy e una Hemingway (che usa lo stesso stiloforo della 149). Il piú delle volte le accompagnano una Bohéme non retrattile e una Montblanc 146 o una Omas Alma Mater, che sono alcune delle penne che sono più solito portare al lavoro, ma che non mi va di lasciare nella borsa quando torno a casa. Perciò finiscono sulla scrivania, e sono giá quattro.

Poi peró succede che, per scrivere una certa cosa, mi vien voglia di usare un'altra penna, che pesco dalla scatola o da un portapenne. Le penne sono come le ciliegie, vanno di due in due, ed ecco che insieme alla quinta entra in scena anche una sorella. E siamo a sei.

Fino a questo punto prevale la funzione. Ogni penna ha un pennino adatto a una determinata cosa, o anche solo al gusto per la varietá. Ma la logica della sola funzione non dura. Non resisto a pescare un paio di penne delle quali, semplicemente, mi piace bearmi osservandone i colori e le screziature. Giornate d'autunno (qui non ci sono le stagioni come nei paesi dai climi temperati, ma in quest'epoca dell'anno piove come in autunno a Milano), adatte alle penne brune e rosse come le foglie. Che siano tre. Quattro per metterne anche una non in celluloide, ma in lacca.

E quella con il pennino medio? Non la uso da tempo. La prendo dalla scatola e, così per scrivere qualcosa, comincio a buttar giù un racconto per i miei nipoti, un racconto nel quale i due mocciosi sono protagonisti (in realtà di nipote ce n'é solo uno, ma un altro é già in dirittura d'arrivo).

Et voila, la mia dozzina di penne. Le guardo, sparpagliate sul sottomano, che quasi dan fastidio per aprire i quaderni. Ma che festa!

E' la mia festa di penne.

Succede anche a voi?


Festa di penne ©FP.jpg
[Nota: Nella fotografia non si vedono al 149 Calligraphy e la Hemingway. +2...]
Ciao!
Bellissima foto e complimenti per la scrittura innanzitutto. Mi ha colpito il fatto che tu scriva racconti per i tuoi nipoti, è un bellissimo gesto. Ma venendo a noi, io non riuscirei a tenere 12 o più penne inchiostrate allo stesso tempo, entrerei in crisi su quale usare :lol: :lol:
Però concordo con te riguardo l'utilità di ogni singola penna, io per scrivere appunti dell'università e altre cose importanti e ordinate uso pennini fini o extrafini (quindi siamo a una penna inchiostrata con il blu), per scrivere memo, minute o correggere documenti invece uso anche pennini medi, o comunque, con tratto superiore al F ed EF, e siamo ad una seconda penna inchiostrata (in verde o viola, dipende dall'umore). Quindi il mio massimo è 2 penne inchiostrate allo stesso tempo (come dici tu per le ciliegie :lol:) , le altre 12 circa stanno a riposo in attesa di essere usate (anche solo per sperimentare come rende un determinato inchiostro con i loro pennini e alimentatori).
Hai delle bellissime penne, mi hai messo la curiosità di vedere i due stilofori, 149 ed Hemingway :roll:
Un caro saluto.
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