Pilot MR “quasi standard” Pelikan

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mastrogigino
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Messaggio da mastrogigino »

Apro questo thread per una questione in cui mi sono imbattuto per caso.
Avrei intenzione di acquistare una stilografica per uso ufficio e varie/eventuali, la penna che sto cercando dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: basso costo (Max 25€) , corpo in metallo , tratto fine di tipo “europeo” (comparabile con la preppy 0,3 per intenderci) , tappo a pressione (no vite), attacco cartucce standard internazionale, durevole (no cinesate) , estetica sobria ma non necessariamente “troppo noiosa”.
Ho messo gli occhi sulla Pilot MR che in versione con attacco “standard” e pennino M dovrebbe rispondere a tutte le richieste del mio personale “bando di gara”.
Guardando video e recensioni però ho trovato un paio di persone ( tra cui una qui sul forum in un altro thread in cui si parlava di una Faber Castell) che affermano che l’attacco “standard “ delle Pilot vendute sul mercato europeo non è proprio STANDARD.
Ovvero pare che l’attacco sia leggerissimamente più largo e che “spacchi “ la bocca delle cartucce/ converter Pelikan, oppure che esse non si innestino bene e quindi avviene un eccesso di flusso al pennino ( a volte gocciolamento).
Chiedo quindi per favore a chi è capitato di usare questa penna con attacco “standard “ internazionale se confermano questo problema, se accade “solo” con le cartucce Pelikan e magar non con altre “standard “ tipo le kaweco/Faber Castell/schmidt/Herbin etc.
Se fosse veramente così, mi stupisco che una casa precisa e seria come Pilot metta sul mercato una versione diversa della propria penna già in produzione col suo attacco proprietario montando l’attacco diverso appositamente per il mercato europeo e poi “canni “ la misura dell’imboccatura … Ma non l’hanno testata??? :wtf:
Grazie a tutti quelli che riusciranno a fornire info a riguardo.
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Messaggio da Spiller84 »

Sulla mia Metropolitan c'è montato un converter Monteverde, quello con la manopola trasparente. Sono circa due anni, e per ora nessun problema di trafilamento o rotture. È quella con l'attacco "diciamostandard"
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

I due problemi delle Pilot "standardizzate" (mi riferisco ovviamente alle 2 che ho maneggiato io) sono:
1.- Mancanza di un alloggiamento che cinga adeguatamente il beccuccio della cartuccia (vedi immagine). Ciò fa sì che basti una minima inclinazione fuori asse della cartuccia per produrre una micro fessura attraverso la quale l'aria può entrare.
2.- Nottolino di calibro un nulla superiore allo standard. Le cartucce prodotte con plastica non troppo rigida (come le Pelikan e le Herbin) reggono e anzi aderiscono benissimo, compensando quella che - a mio avviso - è una progettazione dell'alloggiamento non fatta a regola d'arte. Alcune cartucce come le Schneider (ma non tutte), Graf Von Faber Castell (le più fragili in assoluto, cedono velocemente) e Diamine, però, sono prodotte con una plastica più rigida che può non reggere il maggior calibro del nottolino, fessurandosi e scaricando l'inchiostro nel cappuccio (se si è fortunati) oppure allagando il foglio mentre si scrive (la penna inizia a gocciolare apparentemente senza motivo).

Dato che le Pilot Metropolitan e analoghe scrivono in modo spettacolare, e sono tra le penne in grado di valorizzare al massimo uno dei miei neri preferiti (il Pelikan 4001) ho risolto il problema usando solo cartucce corte Pelikan o - se devo usare la boccetta - un converter Jinhao che calza bene e il cui corpo aderisce perfettamente alle pareti dove si trova l'innesto, rendendo il tutto molto, molto stabile.

Questa la mia personale esperienza.
:wave:
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Messaggio da Esme »

Ho rubato al volo le due di mio marito e ho fotografato il collarino che nelle sue c'è ma in effetti è un filo troppo largo.
collarino
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Però ne ha fessurate giusto un paio (pelikan) e conferma che scrivono ottimamente. Una ha il pennino un po' piegato dopo una caduta ma continua a scrivere come fosse nuova.
Tieni presente che mio marito non avrebbe la pazienza di usare delle penne anche minimamente stizzose o delicate.

Adesso però, in cambio, devo lavargli la penna perché vuole cambiare inchiostro... 😅
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Messaggio da Maqroll »

Io ho due MR, una con converter che non ha mai dato problemi finora, e una con cartucce Pelikan che ricarico spesso a siringa. Effettivamente ho avuto una rottura di cartuccia, all'imbocco, in un anno di utilizzo con relativo sgocciolamento.
Però sono due penne che scrivono molto bene e (secondo me) invogliano a scrivere bene.
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Messaggio da Monet63 »

Esme ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 11:27 Ho rubato al volo le due di mio marito e ho fotografato il collarino che nelle sue c'è ma in effetti è un filo troppo largo. 16383540825591785354035622573657.jpg

Però ne ha fessurate giusto un paio (pelikan) e conferma che scrivono ottimamente. Una ha il pennino un po' piegato dopo una caduta ma continua a scrivere come fosse nuova.
Tieni presente che mio marito non avrebbe la pazienza di usare delle penne anche minimamente stizzose o delicate.

Adesso però, in cambio, devo lavargli la penna perché vuole cambiare inchiostro... 😅
Io, però, non mi riferivo al collarino, ma proprio alla conformazione dell'alloggiamento dove il beccuccio della cartuccia innesta. Di solito nelle penne è una sorta di dima negativa, che nelle Pilot MR (e altre Pilot) non c'è.
:wave:
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Messaggio da Esme »

Monet63 ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 17:49 Io, però, non mi riferivo al collarino, ma proprio alla conformazione dell'alloggiamento dove il beccuccio della cartuccia innesta. Di solito nelle penne è una sorta di dima negativa, che nelle Pilot MR (e altre Pilot) non c'è.
:wave:
Sì, capisco cosa intendi. Però un risalto così minimo non garantisce comunque una grande stabilitá quando il foracartuccie non è dimensionalmente più che perfetto.
Invece un bel collarino fatto a misura blocca ogni possibile movimento e contribuisce alla sigillatura.
Quello di queste Pilot, invece, lascia circa un mezzo millimetro di gioco con le pelican, e diventa tutto sommato inutile.
Tra l'altro in quelle di mio marito una leggera scanalatura come intendi tu c'è anche. Ho provato a fotografarla ma non si vede nulla.
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Messaggio da kircher »

Non varrebbe la pena comprare le penne pilot con attacco pilot?
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Messaggio da Monet63 »

Esme ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 18:11 Sì, capisco cosa intendi. Però un risalto così minimo non garantisce comunque una grande stabilitá quando il foracartuccie non è dimensionalmente più che perfetto.
Invece un bel collarino fatto a misura blocca ogni possibile movimento e contribuisce alla sigillatura.
Quello di queste Pilot, invece, lascia circa un mezzo millimetro di gioco con le pelican, e diventa tutto sommato inutile.
Tra l'altro in quelle di mio marito una leggera scanalatura come intendi tu c'è anche. Ho provato a fotografarla ma non si vede nulla.
Il risalto, seppur minimo, garantisce un alloggiamento sicuro per quanto riguarda la tenuta, perché il beccuccio entra letteralmente dentro un alloggiamento, che nella Pilot non può esserci perché la cartuccia viene di fatto poggiata. Dato che i corpi cartuccia, anche se a innesto standard, non sono tutti uguali, non avrebbe senso fare un collarino a misura, perché si sarebbe costretti - appunto - a scegliere arbitrariamente una misura che non è uguale per tutte le cartucce. La scelta migliore, in quel caso, è un collarino largo, per garantire la più ampia compatibilità, perché la tenuta non dovrebbe garantirla il collarino, ma l'innesto.
Se guardi bene, dato che tutte le MR a standard sono identiche, quella di tuo marito non può avere la scanalatura, perché Pilot non l'ha mai prevista, neanche nelle nuove scolastiche che, infatti, hanno lo stesso problema delle MR.
Metto un paio di foto.
La parte in rosso, nella Pilot, è sottoposta alla parte finale del beccuccio della cartuccia, che poggia semplicemente sulla parte verde, quindi è a rischio.
Nell'altra (una Faber-Castell) la parte rossa avvolge il beccuccio della cartuccia (che innesta a incastro nella zona verde), rendendo molto improbabile perdite di inchiostro (che infatti le Faber Castell non hanno), a prescindere dalla dimensione del collarino, che può essere anche molto ampio, come di fatto è nella quasi totalità delle penne (per questioni di compatibilità di cui parlavo prima); infatti questo sistema è giustamente diffuso, non produce perdite e funziona bene.
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Ultima modifica di Monet63 il mercoledì 1 dicembre 2021, 20:12, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio da Monet63 »

kircher ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 18:49 Non varrebbe la pena comprare le penne pilot con attacco pilot?
Beh, la MR non arrivava in Italia con attacco Pilot, e neanche la nuova Explorer. Il fatto è che quel gruppo scrittura va davvero bene, e quando lo usai la prima volta con il nero Pelikan 4001 pensai che sembravano fatti l'uno per l'altro; chiaro che, a quel punto, mi venne voglia di usare le cartucce di nero che avevo (centinaia, letteralmente, pagate un nulla in un mercatino dell'usato) su quella penna.
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Messaggio da mastrogigino »

Grazie a tutti per le informazioni, valutavo l’acquisto della MR con attacco “semistandard” invece di quello proprietario per due motivi: il primo è che qui in Europa la versione con attacco nativo non è disponibile (andrebbe fatta arrivare dal giappone, usa o Cina) e anche per poter usare le cartucce “standard “ che sono facilmente reperibili anche di svariate marche e diversi colori, e in caso di estrema emergenza di solito anche la più sperduta cartoleria sui monti del gennargentu (scherzo eh! Non me ne vogliano i sardi!) di solito ha nel cassetto una scatolina di Pelikan 4001 blu.

Da quanto ho capito vi sono due “stranezze “, la prima è che il nottolino della MR è leggermente più grande del normale, questo con cartucce di plastica “morbida “ (ad es proprio le Pelikan) non è un problema, per quelle più rigide potrebbe spaccare la bocca.
Vabbeh, vada per le Pelikan, come converter ho sia quello originale Pelikan che un mazzo di converter JINHAO , alla peggio seguo il consiglio di Monet e uso i converter cinesastri.
L’altro problema è che l’attacco manca di quel piccolo incavo dove si va a incassare il ‘labbro’ dell’imboccatura della cartuccia, con la conseguenza che le cartucce sono più “ballerine “ del normale, spero che non sia un problema, ho anch’io proprio una Pelikan nella quale le cartucce innestate mi sembrano estremamente lasche, tuttavia non ho avuto ancora problemi di distacco o di gocciolamento, magari potrei rendere più “ferma” la cartuccia avvolgendola con un paio di giri di carta o di scotch in modo da renderla più larga è così si incastra meglio contro il collarino della penna.
Che strano però che un’azienda seria come Pilot abbia fatto una cappella su una cosa così “banale”…
Un’ultima domanda: il tratto M della MR “europea “ è equivalente ad un M europeo (ad es. un M kaweco/lamy) o più simile ad un F europeo?

Grazie a tutti
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Messaggio da Monet63 »

mastrogigino ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 23:10 Vabbeh, vada per le Pelikan, come converter ho sia quello originale Pelikan che un mazzo di converter JINHAO , alla peggio seguo il consiglio di Monet e uso i converter cinesastri.
I converter Pelikan non entrano nella MR. Se forzi, rompi il beccuccio di innesto.
I converter Jinhao (quelli che somigliano ai Lamy) con manopolina nera entrano alla perfezione e oltretutto vengono ben serrati dal collarino della sezione, come se il tutto fosse stato fatto su misura. Quelli Jinhao col nottolino trasparente e quelli Hero innestano molto saldamente ma resta spazio tra essi e il collare della sezione.
mastrogigino ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 23:10 Un’ultima domanda: il tratto M della MR “europea “ è equivalente ad un M europeo (ad es. un M kaweco/lamy) o più simile ad un F europeo?

Grazie a tutti
Il tratto M di quei gruppi è sostanzialmente un F. Il gruppo scrittura ha buon flusso, valorizza gli inchiostri e il cappuccio chiude bene rendendo l'uso saltuario per niente problematico.
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Messaggio da Esme »

Monet63 ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 19:59 Nell'altra (una Faber-Castell) la parte rossa avvolge il beccuccio della cartuccia (che innesta a incastro nella zona verde), rendendo molto improbabile perdite di inchiostro (che infatti le Faber Castell non hanno), a prescindere dalla dimensione del collarino, che può essere anche molto ampio, come di fatto è nella quasi totalità delle penne (per questioni di compatibilità di cui parlavo prima); infatti questo sistema è giustamente diffuso, non produce perdite e funziona bene.
:wave:
Ma forse stiamo parlando di problemi differenti.
Nel tuo primo intervento parlavi di inclinazione fuori asse che provoca una tensione tale da fessurare l'imbocco della cartuccia. Una semplice scanalatura non puó fare molto, perchè per l'altezza ridotta non produce un significativo momento di contrasto all'inclinazione.
In più entra in gioco dopo la foratura, cioè quando eventuali disassamenti perniciosi si sono giá prodotti.
Un bel collarino sufficientemente aderente, invece, guida la cartuccia mentre la si alloggia, evitando leve dannose, e la tiene in sede correttamente.
Non a caso, ad esempio, le scolastiche Lamy hanno un bel collarino sufficientemente aderente che guida la cartuccia e la tiene in asse.
Ho diverse penne senza questa scanalatura ma con il collarino stretto il giusto e non hanno problemi di perdite.

La Pilot ha un collarino estremamente largo. Mio marito mi dice che le volte che l'innesto si è rotto si sono verificate quando, a causa della durezza della sigillatura, si è verificato un leggero sbandamento al momento della foratura, più spesso con le Herbin (ma quelle mi si spaccano persino su un roller Herbin).

Diciamo che alla fine il vero problema è il foratore un filo troppo spesso, come succede per molte cinesi.

En passant, da qualche parte avevo letto che in realtà le MR erano state pensate per poter caricare sia le standard, che le native, che un converter a pompetta.
Purtroppo non mi ricordo più dove, mi ricordo solo che la cosa veniva descritta come "fantastica giapponesata".
Fosse così si spiegherebbe il collarino ampio.
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Messaggio da mastrogigino »

Ho appena fatto una scoperta “interessante “ ….
Poco tempo fa avevo acquistato in un mercatino una Pelikan Signum anni 70/8O con pennino in oro, tolgo la cartuccia di Pelikan 4001 blu ormai polverizzato e dopo la pulizia di prassi, metto una nuova cartuccia e la penna scrive perfettamente.
Bello , contento, tutto ok, l’unico appunto è che la cartuccia è innestata un po’ “molle”, la penna scrive e io do la colpa alla penna “sarà un po’ consumato l’innesto”…
Proprio ora, vado a togliere la cartuccia ormai esaurita e provo a mettere il converter (un Pelikan originale nuovo di trinca), il converter NON si innesta! Ma neanche a martellate!!!
Poi mi cade l’occhio sulla cartuccia “vecchia “ che nel frattempo avevo lavato e mi accorgo che sebbene marcata Pelikan è diversa, un pelino più “tozza” e anche l’imboccatura è un pochino più grande….
Le due cartucce, vecchia e nuova
Le due cartucce, vecchia e nuova
Viste da sopra
Viste da sopra
La cartuccia vecchia è marcata Pelikan, ma con un font decisamente più “old style “.
Poi per curiosità provo a mettere un converter Jinhao…. Ed entra perfettamente e anche bello saldo…
:shock:
Ok… Considerando che di tratta di una penna periodo “muro di Berlino” ho tra le mani una Pelikan arrivata da “oltre cortina “ travestita da penna capitalista ma al cui interno batte un cuore marxista-maoista….
Possibile che la Pelikan nel tempo abbia anche lei fatto cartucce e penne “semistandard “….. ?
Che belli sarebbero gli standard se le aziende li seguissero DAVVERO!!!
:evil: :evil:
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Messaggio da Monet63 »

Esme ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 23:47 Ma forse stiamo parlando di problemi differenti.
Nel tuo primo intervento parlavi di inclinazione fuori asse che provoca una tensione tale da fessurare l'imbocco della cartuccia. Una semplice scanalatura non puó fare molto, perchè per l'altezza ridotta non produce un significativo momento di contrasto all'inclinazione.
Sono andato a rileggermi ed effettivamente ho scritto in modo non chiaro. Io non intendevo dire che l'inclinazione fuori asse fessura la cartuccia, ma che si crea spazio perché il beccuccio non aderisce più alla base, senza niente che possa proteggerlo.
Esme ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 23:47 Un bel collarino sufficientemente aderente, invece, guida la cartuccia mentre la si alloggia, evitando leve dannose, e la tiene in sede correttamente.
Non a caso, ad esempio, le scolastiche Lamy hanno un bel collarino sufficientemente aderente che guida la cartuccia e la tiene in asse.
Ho diverse penne senza questa scanalatura ma con il collarino stretto il giusto e non hanno problemi di perdite.
Ciò che va compreso è che le Lamy nascono per essere usate con cartucce e converter proprietari, quindi possono essere molto precisi: la stessa Lamy arriva per alcuni modelli (come la Aion) a modellare l'interno del corpo in modo che faccia da dima molto precisa a converter o cartuccia: possono farlo perché si sa già dal principio cosa si monterà, e non deve garantire la compatibilità con decine di produttori terzi.
Le cartucce tipo Pelikan, invece, non sono per forza tutte uguali, il calibro del corpo può cambiare. Tuttavia il motivo principale per cui Pilot, nei suoi modelli, non fa il collarino più stretto è per via della necessità di standardizzare la produzione, in quanto produce gli stessi modelli di base sia in innesto Pelikan che in innesto proprietario. Le cartucce proprietarie hanno un calibro che entra con esattezza nel collare, pur senza attriti: ridurre il calibro del collare non poteva essere un'opzione, perché avrebbe significato non poter più montare le proprie cartucce. In pratica hanno voluto mantenere la doppia possibilità con una sola linea di produzione, cambiando solo l'innesto interno, una cosa che fanno da sempre: anche le vecchie 78G (sezione identica e intercambiabile con le MR), le fantastiche Vortex e altre erano così.
Quindi: se togliamo la possibilità di adattare il collarino, cosa resta? E dato che stai modificando l'innesto interno, cosa ti costava creare un alloggiamento come fanno altri?
Esme ha scritto: mercoledì 1 dicembre 2021, 23:47 Diciamo che alla fine il vero problema è il foratore un filo troppo spesso, come succede per molte cinesi.
Si, ma le cinesi non indicano compatibilità con lo standard Pelikan, quella è una deduzione che si è autoalimentata nel tempo; Pilot, invece, dichiarava esplicitamente tale compatibilità.
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