Stessi modelli, diverse qualità di pennino

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edis
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Stessi modelli, diverse qualità di pennino

Messaggio da edis »

Ciao a tutti, scrivo questo post dopo avere cercato informazioni sui prezzo della Maiora Mitho. Mi aveva incuriosita la recensione di Fufluns: viewtopic.php?t=24519
Trovata la penna in un negozio fisico che vende anche online, il primo prezzo che mi si para davanti è € 240, e già qui nasce la prima perplessità. Apro il menù a tendina e vedo che, invece, la versione con il pennino in oro che cercavo io costa €750. Tra i due modelli c'è un delta di €510. Chiedo informazioni al negozio e mi spiegano che, in realtà, il modello con il pennino in oro ha il caricamento a pistone e la finestra di ispezione che, assieme al pennino, giustificherebbe la differenza di prezzo. Le due penne, tuttavia, conservano lo stesso nome.

Devo ammettere che la strategia "stesso nome, stesso modello, diversi pennini" a me lascia molto perplessa perchè esprime una visione strategica miope sulla segmentazione del mercato, e sbagliare il posizionamento sul mercato spesso significa sbagliare prodotto.
Nessuna delle "grandi" fa questo scivolone. Se io dico che ho comprato una Pelikan M800, quello che ho acquistato è inequivocabile: una penna in acetato di cellulosa, pennino oro 18kt. Vale lo stesso se dico che ho comprato una Montblanc 146, o se dico che ho comprato una Aurora 88.

Mi ero informata presso altre aziende che adottano la pratica "ti metto il pennino che vuoi" e, tra le artigiane del Made in Italy che ho contattato personalmente, mi sento di promuovere solo Santini per chiarezza strategica.

Maiora ci mette un errore in più. Mentre alcune aziende sono disposte a montare sulla stessa penna il pennino che vuoi caricandoti la differenza di prezzo, Mariora addirittura lascia lo stesso nome su due penne che, non solo hanno un pennino diverso, ma sono diverse perchè una è a pistone ed una a cartuccia.

Voi cosa ne pensate di questa flessibilità che le aziende chiamano artigianalità, ma che a me sembra invece un errore macroscopico di strategia?
I possessori di MB146, o di 88 Big o di M800 come ci resterebbero se, all'improvviso, le aziende dessero la possibilità di avere la versione col pennino in oro e la versione col pennino in acciaio, a cartuccia o a pistone?
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Messaggio da subottini »

Commento che condivido in pieno.
Certe strategie di mercato risultano in effetti piuttosto astruse.
Bons

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Messaggio da Bons »

Nel caso tu volessi acquistare un'auto fai molta attenzione: con lo stesso nome vengono proposti modelli con motorizzazioni diverse, cilindrate diverse, finiture diverse e, ovviamente, prezzi diversi.
Ah, dimenticavo, neanche con un sovrapprezzo ti montano il motore che vorresti.
:wave:
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Messaggio da edis »

Bons ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 10:21 Nel caso tu volessi acquistare un'auto fai molta attenzione: con lo stesso nome vengono proposti modelli con motorizzazioni diverse, cilindrate diverse, finiture diverse e, ovviamente, prezzi diversi.
Ah, dimenticavo, neanche con un sovrapprezzo ti montano il motore che vorresti.
:wave:
Se sopra parlavo di errore di segmentazione di mercato, figurarsi dove andiamo se paragoniamo le strategie tra diverse industries. Perchè mi rispondi usando l'esempio del settore automotive? Io potrei dirti che nel pret-a-poter non trovi in poliestere e/o cotone e/o lana merino lo stesso modello che compri haute couture in seta e/o in stola di cachemire Loropiana. Però se andiamo in questa direzione ci imbarchiamo in un discorso fuori luogo su questo forum.
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Messaggio da ASTROLUX »

edis ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 9:20 irittura lascia lo stesso nome su due penne che, non solo hanno un pennino diverso, ma sono diverse perchè una è a pistone ed una a cartuccia.

Voi cosa ne pensate di questa flessibilità che le aziende chiamano artigianalità, ma che a me sembra invece un errore macroscopico di strategia?
I possessori di MB146, o di 88 Big o di M800 come ci resterebbero se, all'improvviso, le aziende dessero la possibilità di avere la versione col pennino in oro e la versione col pennino in acciaio, a cartuccia o a pistone?
Spesso si punta sul nome di un modello e si cerca di promuoverlo, a quel punto si cerca di sfruttarlo su varie fasce di mercato. Stessa trategia ad esempio di Pineider per le Full Metal Jacket, esistono in tutte le verianti che dici tu.
Bisogna scegliere con giudizio.
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Messaggio da Ghiandaia »

Anche secondo me non è una strategia oculata. Confondere prodotti così diversi con lo stesso nome non gratifica di certo il cliente che compra la fascia alta, magari loro ragionano che chi compra la fascia economica si sente "nobilitato".... sarà... :problem:

Per riprendere il paragone di Bons è come comprare una macchina di nome Panda dove hai da una parte una berlina 4 porte con gli interni in pelle da 40.000€ e dall'altra la nota utilitaria da 15.000€...
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Messaggio da maylota »

edis ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 9:20
Voi cosa ne pensate di questa flessibilità che le aziende chiamano artigianalità, ma che a me sembra invece un errore macroscopico di strategia?
Se stessimo parlando di una ditta che studia un nuovo modello e poi sull'onda del successo lo propone con specifiche completamente diverse per acchiappare quanti più consumatori possibile, sarei d'accordo. La strategia "dove cojo, cojo", non è mai la più assennata.

Ma stiamo parlando della Maiora Mitho....suvvia. Il "peccato originale" è altrove.
(Opinione ovviamente personale e opinabile finchè volete. ;) )
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Messaggio da sansenri »

Condivido sia un errore di strategia, che non danneggia soltanto il consumatore (creandogli confusione) ma l'azienda stessa, soprattutto per l'enorme balzo di prezzo che non si capisce.
Leonardo fa qualcosa di simile ma solitamente l'opzione pennino in oro e alimentatore in ebanite è chiaramente segnalata e la differenza di prezzo non è abissale, in diversi casi Leonardo ha attribuito nomi diversi ai modelli di punta tipo la Speranza.
L'azienda ha vantaggio a far riconoscere il suo modello di punta con un nome differente anche se la base di partenza del modello è la stessa, è il concetto di esclusivo che si aggiunge.
E anche nell'automotive si usano comunque dei suffissi, Business, Executive etc. su molte auto di stesso modello.
La Pelikan banalmente (ma con rigore tedesco) usa anche i prefissi M e P per distinguere i pistoni dalle cartucce.
Mi pare di aver visto che Maiora abbia messo in commercio una versione in edizione limitata della Mitho, in ebonite, cambiandogli il nome (Libertà, Signature Edition)!
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Messaggio da Esme »

Discorso un po' complesso.
Distinguerei quello che è puro marketing speculativo e pensato per confondere con la semplice possibilità di scelta.

Premettendo che ho un'amnesia selettiva per i nomi commerciali, io non avrei paricolari lamentele se una mia penna di cui sono soddisfatta venisse venduta con configurazioni differenti che la rendono meno pregiata.

Mi lamenterei se questa omonimia venisse usata per rifilarmi a un prezzo più alto un prodotto di qualità inferiore.
Questo sì che mi farebbe arrabbiare.

Per ritornare al paragone di prima, non mi lamenterei se avessi una supercar chiamata "Panda" e con lo stesso nome fosse commercializzata anche l'utilitaria. Lo troverei strano, e sicuramente anche buffo, ma non cambierebbe l'auto in mio possesso.

Quello che eventualmente mi infastidisce, ma non mi pare sia applicabile alle stilografiche, è quando ci sono mille configurazioni ma per avere quell'unica specifica che mi interessa davvero devo scegliere la versione di punta e pagare per caratteristiche che non mi sono utili.
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Messaggio da balthazar »

Confusione o non confusione tra un modello e l'altro ci sono oltre 500€ di differenza, ovvero quella accessoriata costa tre volte la base. Più che di nomi commerciali, forse varrebbe la pena - a mio modestissimo parere - discorrere su come giustificare un così grande salto di prezzo. Le premesse solite sono tutte salve: gusto personale, disponibilità a spendere, eccetera eccetera.
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Messaggio da Esme »

balthazar ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 12:33 come giustificare un così grande salto di prezzo
Questo è interessante, anche se immagino già discusso.
Un sistema di riempimento a pistone e un pennino d'oro giustificano tecnicamente una forte variazione di prezzo o è più che altro una questione di appetibilità e di tenuta del prezzo in caso di collezionismo?
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Messaggio da edis »

Esme ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 12:51
Questo è interessante, anche se immagino già discusso.
Un sistema di riempimento a pistone e un pennino d'oro giustificano tecnicamente una forte variazione di prezzo o è più che altro una questione di appetibilità e di tenuta del prezzo in caso di collezionismo?
È quello che mi hanno detto in negozio, ma per me è inaccettabile. La penna la compri esattamente dalla stessa schermata, puoi selezionare oro o acciaio e pagare di conseguenza. È come dire, c'è una versione light ed una full della 149, questo l'avrebbe resa più accessibile ma oggi non staremmo parlando della stessa penna.
Per quanto riguarda il valore collezionistico, è imprevedibile sapere cosa prenderà valore o meno. Non è detto che la mitho perché edizione limitata assumerà un valore da collezione. Basti pensare che potrebbe essere considerata dai più come una riedizione della dolcevita e questo potrebbe renderla non appetibile, mentre alzerebbe il valore degli esemplari dolcevita rimasti in circolazione.
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Messaggio da ASTROLUX »

balthazar ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 12:33 Confusione o non confusione tra un modello e l'altro ci sono oltre 500€ di differenza, ovvero quella accessoriata costa tre volte la base. Più che di nomi commerciali, forse varrebbe la pena - a mio modestissimo parere - discorrere su come giustificare un così grande salto di prezzo. Le premesse solite sono tutte salve: gusto personale, disponibilità a spendere, eccetera eccetera.
Hai detto bene: Disponibilità a spendere... se vuoi il prodotto de luxe te lo faccio strapagare. Poi ci si lamenta delle copie cinesi!
Sia ben chiaro io odio i prodotti contraffatti e non li compro! Ma ugualmente deploro la cattiva abitudine di sovraprezzare i prodotti, soprattutto in cambio di poco o nulla.
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ASTROLUX ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 13:34
Hai detto bene: Disponibilità a spendere... se vuoi il prodotto de luxe te lo faccio strapagare. Poi ci si lamenta delle copie cinesi!
Sia ben chiaro io odio i prodotti contraffatti e non li compro! Ma ugualmente deploro la cattiva abitudine di sovraprezzare i prodotti, soprattutto in cambio di poco o nulla.
E infatti è qui che sta l'errore strategico. Due versioni della stessa penna sviliscono tutto il valore di quella "premium", perché è inevitabile fermarsi a pensare a cosa si stia pagando, domanda che invece non ti fai quando compri una MB 146 o una Pelikan M800. Io personalmente non comprerei una penna offerta o nella versione con pennino in acciaio o con pennino in oro. Mi sembrerebbe di avere comprato la versione povera nel primo caso, e di non avere comprato un prodotto speciale nel secondo caso.
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Messaggio da balthazar »

ASTROLUX ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 13:34
balthazar ha scritto: sabato 31 luglio 2021, 12:33 Confusione o non confusione tra un modello e l'altro ci sono oltre 500€ di differenza, ovvero quella accessoriata costa tre volte la base. Più che di nomi commerciali, forse varrebbe la pena - a mio modestissimo parere - discorrere su come giustificare un così grande salto di prezzo. Le premesse solite sono tutte salve: gusto personale, disponibilità a spendere, eccetera eccetera.
Hai detto bene: Disponibilità a spendere... se vuoi il prodotto de luxe te lo faccio strapagare. Poi ci si lamenta delle copie cinesi!
Sia ben chiaro io odio i prodotti contraffatti e non li compro! Ma ugualmente deploro la cattiva abitudine di sovraprezzare i prodotti, soprattutto in cambio di poco o nulla.
:thumbup:
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